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Re: messa a fuoco manuale
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4/11/2005 13:12
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Io purtroppo sono abbastanza miope (1.5); in più, ho constatato non senza un certo orrore che i vetrini di messa a fuoco delle mie macchine (5D, 5DII, RB67 ProSD, RZ67 ProII) sono tutt'altro che perfetti, nonostante ripetute calibrazioni.

Lascio perdere per motivi di tempo la mia infinita odissea con la Leica M. Una battaglia persa.

Morale della favola, uso il Live View col digitale e ingoio obtorto collo le imprecisioni delle 67 su pellicola.

Fer

Inviato: 29/7/2012 23:22
Tessera C.F.A.O. n°14
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Re: messa a fuoco manuale
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A dispetto della scelta delle attrezzature fotografiche che utilizzo (la fotocamera più recente che utilizzo ha ventisei anni), non ho nessuna preclusione rispetto alla tecnologia. La messa a fuoco automatica è certamente una comodità per molti e credo che sia buona cosa che ci sia. Quello che invece non è buona cosa è il progressivo decadimento della qualità costruttiva che noto nelle fotocamere e negli obiettivi attuali rispetto a quelli di pari categoria di trenta quarant'anni fa.
A un cero punto della mia esperienza di onnivoro consumatore di attrezzature fotografiche ho dato via la gran parte di quel che avevo e ho tenuto solamente quel poco che mi serve: tra quel che mi è rimasto e che uso non ci sono ottiche autofocus, per il semplice fatto che non mi occorrono e per il semplice fatto che l'attrezzatura che posseggo mi permette di mettere a fuoco agevolmente a dispetto dei miei inequivocabili problemi di vista (una miopia sei volte maggiore di quella del caro Fer!): gli ausili di messa a fuoco manuale delle fotocamere moderne non sono studiate e realizzate per permettere una messa a fuoco manuale, a parte le indicazioni elettroniche che evidenziano le zone a fuoco in unione con il Live view. Al di là degli ausili ottici più o meno ben realizzati, quel che è fondamentale per mettere a fuoco è il contrasto dello schermo che se non è sufficientemente alto non permette di discriminare a sufficienza la giusta posizione di fuoco; mi è più facile focheggiare con lo schermo di una Rolleiflex biottica che con quello ipermoderno, raffinatissimo e luminosissimo della 6008, attraverso il quale il mondo sembrava più luminoso e scintillante di quel che è. Ma uno schermo serve a far foto del mondo, non a guardarlo...

Andrea

Inviato: 30/7/2012 0:07
sono moderno, non contemporaneo
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Re: messa a fuoco manuale

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8/11/2009 17:38
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ok, ma voi, fotograficamente parlando, riuscite a concentrarvi di più o di meno?

mi si dice "dipende dal soggetto, sportivo, in movimento..."

a parte l'ovvia considerazione che si sono sempre scattate fotografie ad uccelli in volo o automobili sfreccianti, ho l'impressione che una risposta simile sia un soffermarsi troppo sull'oggetto e perdere di vista l'immagine, in quel momento.
cioè io inserisco la messa a fuoco all'interno della catena del "gesto" fotografico ( oltre alla ovvia necessità tecnica di avere un fuoco) e il continuo "bizz bizz" e caleidoscopi di rettangolini rossi che si illuminano distraggono, nel senso di allontanamento, dal gesto. Riprendendo in qualche modo quello che giustamente diceva Hologon a volte ho come l'impressione di guardare troppo lo schermo e non attraverso. Cavoli è un cockpit avionica.

Allega:



jpg  Schermata-2012-07-30-a-08.54.jpg (6.02 KB)
1988_5016306ff31de.jpg 204X136 px

Inviato: 30/7/2012 9:00
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Re: messa a fuoco manuale

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25/2/2004 15:54
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maceric ha scritto:

mi si dice "dipende dal soggetto, sportivo, in movimento..."



Ma il punto e' proprio questo. La "fotografia" e' parecchio articolata.
Che genere vogliamo prendere in esame ? Sport, architettura, paesaggio, reportage, macro, ritratto, stage, natura, studio, interni, esterni, still, moda, street, matrimonio, etc. etc..
In certi casi potrebbe essere piu' funzionale il fuoco manuale, in altri l'autofocus, ogni specialista puo' dire la sua. Ma in tutti i casi dovrebbe essere possibile disporre di una messa a fuoco precisa e possibilmente efficiente.

Tornando alla mia versione, di fotografo dilettante e generico, alle volte preferirei mettere a fuoco a mano (anche perche' cosi' mi sono formato), ma allo stato attuale non ne sono piu' sufficientemente capace..

Inviato: 30/7/2012 11:12

Modificato da galago su 30/7/2012 11:27:17
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Re: messa a fuoco manuale

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8/11/2009 17:38
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Citazione:

ma allo stato attuale non ne sono piu' sufficientemente capace..


e no! questa è la pigrizia di cui parlava Franz,
mettersi a dieta e fare allenamento, forza!




Inviato: 30/7/2012 14:41
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Re: messa a fuoco manuale

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8/11/2009 17:38
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Fer ha scritto:
Io purtroppo sono abbastanza miope (1.5); in più, ho constatato non senza un certo orrore che i vetrini di messa a fuoco delle mie macchine (5D, 5DII, RB67 ProSD, RZ67 ProII) sono tutt'altro che perfetti, nonostante ripetute calibrazioni.

Lascio perdere per motivi di tempo la mia infinita odissea con la Leica M. Una battaglia persa.

Morale della favola, uso il Live View col digitale e ingoio obtorto collo le imprecisioni delle 67 su pellicola.

Fer



io sono molto più miope, direi che gareggio con Hologon ( sono anche più vecchio di lui :P )
ma particolari problemi non ne ho avuti. ripeto però che per ogni scatto ci metto tutto il tempo che ci vuole, sul treppiedi.

ma che significa che i vetrini sono sballati? che prove hai fatto che, a questo punto, vorrei verificare le mie 6x6?




Inviato: 30/7/2012 14:49
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Re: messa a fuoco manuale
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Con la 5D è stato più facile essendo digitale, ma il metodo che seguo è questo: dispongo su un piano un certo numero di oggetti uguali equidistanti (oggetti con dettagli utili: ho usato serie di penne, di mollette da bucato, di dadi da gioco etc.).
La distanza tra gli oggetti dipende da focale, distanza, etc., comunque deve essere utile ad apprezzare differenze di messa a fuoco, si fa presto a regolarsi.

Metto la macchina su cavalletto e la oriento a 45 gradi circa rispetto al piano dove sono gli oggetti, montando un obiettivo di qualità, focale medio-lunga, usato appena sotto la massima apertura.

Inquadro e metto a fuoco con la massima cura l'oggetto centrale della serie; scatto (con sollevamento specchio, scatto flessibile etc.) e poi controllo sull'immagine che l'oggetto al centro sia il più nitido di tutta la serie.
Eventualmente faccio un secondo scatto avvicinando tra loro gli oggetti per avere più precisione.

Se da questi scatti emerge qualche indizio di messa a fuoco non precisa, mi annoto il problema (frontfocus/backfocus) e ripeto tutto da capo, per avere un riscontro.

Purtroppo a incidere sulla precisione di messa a fuoco non è solo il posizionamento del vetrino (se troppo alto o troppo basso), ma anche la posizione dello specchio: mi è già capitato di avere specchi con piccoli errori di posizionamento. E' un disastro, perché in quel caso si può avere una messa a fuoco ottima a una certa distanza, ma sbagliata a distanze diverse...!

Fer

Inviato: 30/7/2012 16:27
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Re: messa a fuoco manuale

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Galago ha detto:

Ma il punto e' proprio questo. La "fotografia" e' parecchio articolata.
Che genere vogliamo prendere in esame ? Sport, architettura, paesaggio, reportage, macro, ritratto, stage, natura, studio, interni, esterni, still, moda, street, matrimonio, etc. etc..
In certi casi potrebbe essere piu' funzionale il fuoco manuale, in altri l'autofocus, ogni specialista puo' dire la sua. Ma in tutti i casi dovrebbe essere possibile disporre di una messa a fuoco precisa e possibilmente efficiente.

Tornando alla mia versione, di fotografo dilettante e generico, alle volte preferirei mettere a fuoco a mano (anche perche' cosi' mi sono formato), ma allo stato attuale non ne sono piu' sufficientemente capace..


Condivido pienamente ed aggiungo che per una fotografia più meditativa penso che il manual focus sia preferibile, per altre tipologie di fotografia come quella sportiva ecc. l'autofocus permetterebbe una maggiore velocità di messa a fuoco (sempre se le ottiche non soffrano del solito problema di Back/Front focus), ad ogni modo con l'autofocus io preferisco sempre l'abbinamento AF+MF in questo modo velocemente focheggio in AF e se il focus non mi soddisfa posso sempre aggiustare in manuale senza perdere tempo a selezionare la modalità di messa a fuoco manuale per mezzo delle levette esterne al corpo macchina o peggio da menù, almeno con le ottiche AF Zuiko o Pentax la modalità AF+MF è possibile, su CaNikon non ne ho idea. Certo che per chi ha problemi di vista la focheggiatura in MF è un problema in più, ma anche in AF non c'è del tutto da fidarsi di ciò che la macchina dà per buono, in altre parole dietro la macchina c'è sempre il fotografo che con la sua esperienza deve saper valutare se un soggetto effettivamente è a fuoco o meno, poi se un domani faranno un sistema AF davvero infallibile, credo che sarà un sollievo per tutti. Anche io ho problemi di vista (mi mancano 3 diottrie) ma con il digitale c'è un aiuto con la regolazione diottrica e nella peggiore delle ipotesi aggiungendo un oculare ingranditore si ha un ulteriore aiuto, inoltre (come già detto da qualcuno) adottando anche nelle fotocamere digitali un vetrino di messa a fuoco con coroncina di microprismi è vero che si perde circa 1 stop di luminosità ma si avrà un ulteriore sistema per ottimizzare la messa a fuoco, in questo modo focheggiare in manuale non dovrebbe far paura nemmeno a quei fotoamatori che sono nati direttamente con il digitale. Personalmente con la mia Pentax MX benchè non offra la regolazione diottrica grazie al vetrino ad immagine spezzata con corona di microprismi riesco a mettere a fuoco discretamente, ma forse aiuta anche il mirino che rispetto ad una digitale APS/C è una voragine. Resta da dire che con le ottiche nate per il digitale (quindi AF) non si è abbastanza veloci nel focheggiare in manuale in quanto hanno una ghiera con una corsa davvero lunghissima è questo può far perdere l'attimo, ma molte vecchie ottiche manuali come le Zuiko OM e alcune Pentax (non conosco le altre) con una bottarella sulla ghiera eri a fuoco, per cui si riusciva anche senza l'ausilio dell'autofocus a focheggiare velocemente e con molta precisione, ma oggi anche con lenti costose non si ha questa possibilità, le varie case non fanno altro che spacciare le loro ottiche come le più veloci del West ma non si rendono conto che ciò che è davvero importante è la precisione non tanto la velocità supersonica... accidenti a loro e poveri noi.

Inviato: 31/7/2012 12:20
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