Ieri sera sono andato a ritirare l'ottica in oggetto dal caro giappomilanese che, devo ammetterlo, è riuscito a stupirmi un'altra volta per i suoi pezzi e prezzi eccezionali.

Il Variogon 5,6/140-280 è stato il primo zoom mai realizzato per il formato 6x6: non è un caso che questo primato spetti a Schneider che, negli anni '50 e '60, era il miglior produttore di ottiche zoom per il cinema e per la televisione.

Diciassette lenti in quattordici gruppi, milleottocentocinquanta grammi, diametro filtri 95mm, circa venticinque centimetri di lunghezza: very impressive!

Non avrei mai immaginato di possedere un giorno questa ottica che, tra l'altro, è il primo zoom che possiedo (sinceramente non ho mai amato gli zoom...) e non era nei miei desiderata: il prezzo d'acquisto era tuttavia così interessante e l'ottica così particolare e rara che non ho potuto fare a meno di acquistarla. E' un'ottica che si ama o si detesta, a quanto pare: vi farà sapere l'effetto che mi farà . Per inciso è anche la prima ottica Schneider che possiedo del sistema Rolleiflex 6000.

Primo impatto: è un'ottica impressionante, per lunghezza e diametro frontale. Il corpo della 6008, che non è precisamente leggiadro e snello, di colpo lo diventa, una volta innestato questo obiettivo. Però una volta montato la musica cambia: l'ottica è perfettamente bilanciata, l'insieme corpo-obiettivo si impugna bene.
La realizzazione meccanica è eccellente. La ghiera dello zoom è estremamente fluida, mentre quella di messa a fuoco è perfettamente frizionata ed è incredibilmente ridotta, permettendo una veloce messa a fuoco con il rapido passaggio a fuoco/fuori fuoco.
L'immagine nel vetrino High-D-Screen della Integral è molto luminosa, a dispetto dell'apertura. Anche in condizioni di luce non ottimali si riesce a focheggiare con l'ausilio dello stigmometro.
La funzione macro è godibilissima: con la focale 280 a 75 cm c'è veramente da divertirsi.
Da quel che vedo nell'High-D-Screen mi pare di trovarmi 'dietro' a un vero capolavoro: vi dirà se le prime immagini confermeranno questa impressione; nel fine settimana lo testerà nel corso di una veloce fuga in Val d'Aosta.

Andrea

Complimenti per l'acquisto Andrea,
da questa descrizione ci hai fatto venire voglia di prenderlo anche a noi
posta qualche foto di questa rarità , giusto per capire meglio comè ...

ciao e buoni scatti

Ha sempre fatto parte dei miei "desiderata".
Hai fatto un'ottimo acquisto non te ne pentirai (ma questo lo sapevi già )

Citazione:

Avevo notato anch'io il Variogon ad un prezzo a dir poco eccezionale sul sito dell'ineffabile Watanabe.

A questo punto aspettiamo qualche immagine da questo gioiello...

Paolo

Caro Andrea, così si fa!!

Citazione:Avevo notato anch'io il Variogon ad un prezzo a dir poco eccezionale sul sito dell'ineffabile Watanabe.

Qualche considerazione dopo qualche giorno di uso.

Il trasporto non è particolarmente fastidioso: macchina e ottica si portano relativamente facilmente con la cinghia sulla spalla. La cosa dà  meno fastidio che portare alla spalla la 6008 con il 40, sebbene pesi qualcosina meno.
Durante il trasporto è meglio evitare di portarsi il tappo a pressione per il paraluce che tende a scivolare: del resto il paraluce è sufficientemente protettivo, con la sua lunghezza.
Quello che è fastidioso è l'impossibilità  assoluta di non farsi notare quando si fotografa con quest'ottica: paradossalmente, tuttavia, l'essere così evidente aiuta: la gente guarda con simpatia quest'ottica stile incredibile Hulk.

Non apprezzo la posizione delle ghiere: avrei preferito avere sottomano, quando impugno l'ottica, la ghiera di messa a fuoco piuttosto che quella dell'escursione focale: quella di messa a fuoco è veramente molto avanzata e chi ha le mani piccole avrebbe veramente difficoltà  ad utilizzare questo 'cannone'.
Impugnando correttamente l'ottica, che è veramente ben bilanciata, non è difficile scattare con 1/125 di secondo, ovviamente previo alzo dello specchio. Con il mirino a pozzetto è facile trovare una posizione in cui sostenere efficacemente il complesso macchina-obiettivo, al resto ci pensa l'assenza di vibrazioni dell'otturatore centrale elettronico.

Sinceramente sono piacevolmente stupito della qualità  ottica. Il giudizio deriva da un primo 'assaggio'; non giudico mai un'ottica prima di averla usata almeno qualche mese e in diverse situazioni, tuttavia il primo impatto è davvero positivo.
Le immagini sono ben contrastate, la resa è equilibrata, mai fiacca, come mi sarei aspettato da un tale numero di lenti.
Lo sfocato è gradevole, ben leggibile.
La vignettatura non rappresenta un problema.
La tridimensionalità  è particolarmente evidente nei ritratti, probabilmente il genere maggiormente congeniale a quest'ottica.
La resa del colore è neutra, con quel minimo sconfinamento su tonalità  lievemente fredde che ho sempre trovato nelle ottiche Schneider rispetto alle Zeiss, un pelo più calde.
L'ottica è assolutamente utilizzabile a tutta apertura: in effetti la maggior parte delle immagini a mano libera le ho riprese a diaframma totalmente aperto.
La cosa che più mi ha colpito è la tenuta di qualità  dell'ottica utilizzando il moltiplicatore di focale: non sono riuscito a fare a meno di utilizzare l'11/280-560 che deriva dall'accoppiata con il Rollei 2x e devo dire che i risultati sono interessanti.

Per concludere: sono soddisfatto dell'acquisto.

Andrea

Qualche foto di esempio.

Gianluigi

Sono indietro di almeno due anni con scansioni e stampe... la vedo dura! Riesco a mala pena a guardarmele proiettate... però, chissà  mai... abbiate fede.

Andrea