E' da molto che pensavo di fare un raffronto tra Astia, provia, velvia 100, velvia 100F, velvia 50 old e velvia 50new. In passato qualche prova l'ho fatta ma mai con tutte e 5 le pellicole anche perché ho solo 3 dorsi. L'altro giorno sono spuntati fuori dal congelatore alcuni rulli velvia old che evidentemetne avevo dimenticato (e pensare che quest'estate ho fatto scorta della nuova velvia 50 ). Sono scaduti a novembre 2006 ma sono stati conservati sempre in congelatore, inoltre ho 2 rulli che scadono a gennaio 2008, anch'essi conservati in congelatore. Se qualcuno volesse fare il test ed ha tre dorsi Hasselblad... Però il test deve essere fatto a Milano o in Umbria, non ho molte possibilità  di muovermi in questo periodo.

Io penso che i test su cose che non esistono più non siano molto utili...è inutile ormai dire se è meglio la 50 vecchia o nuova. C'è solo la nuova ormai...allora testiamola bene e vediamo i pregi e difetti magari in rapporto alle altre pellicole Fuji in produzione.

Citazione:

Io invece sarei curioso di fare un confronto generazionale: guardare al passato dovrebbe servire come riferimento per il futuro, giusto una guida di massima per continuare ad orientarsi su territori altrimenti sconosciuti...

Tornando alle nuove Velvia 100F e 100, ieri sera ho cercato esperienze nei forum sperando di chiarirmi le idee, ma ne sono uscito più confuso di prima!

Da una parte Ken Rockwell trova ottima la nuova 100, praticamente (a detta sua) quasi identica alla vecchia 50, ma più sobria nella resa dei colori caldi: in sostanza, dove la 50 scaldava maggiormente i colori caldi, la 100 si mostra più controllata. Vari elogi sulla nuova stabilità , durabilità , incarnati migliori etc etc...

In altre sedi (non chiedetemi dove!) ho letto tutto il contrario: dominanti gialle
(??) causate da una grave instabilità  chimica (??), dominanti blu, magenta, rosse... un delirio insomma.
Devo comunque dire che i commenti forse più "attendibili", quelli di un utente che aveva scattato parecchie centinaia di velvia 50 e 100 (ho perso la fonte, scusate, quello poteva essere un buon link...) lamentavano per la 100 una certa imprevedibilità  cromatica, di cui non trovava invece riscontro nella passata (e lunga) esperienza con la 50...

Lo sà, ho fatto del terrorismo gratuito, però le tante perplessità  ritrovate più o meno ovunque mi danno un po' da pensare...

Claudio

Interessante il concetto di 'imprevedibilità  cromatica': che sia forse il motivo dei diversi pareri?


Andrea

Io metto qualche possibile spunto di riflessione...

1) Il leggendario FabioBi sviluppa le E6 secondo un procedimento controllato e ripetibile. Con Galeno, siamo stati da lui un paio di volte per effettuare delle prove di sviluppo su pellicole dia Fuji e Kodak.
E' uscito fuori che, con lo stesso identico procedimento di sviluppo E6, le pellicole Fuji e Kodak rispondevano in modo diverso; e non solo perché pellicole già  in partenza diversamente caratterizzate (E100G e Velvia 100): c'erano proprio delle differenze nel modo in cui reagivano a quel trattamento E6 (leggera dominante magenta sulla Kodak, leggera dominante gialla sulla Fuji).
Potrebbe essere che le Fuji richiedano delle piccole variazioni, in alcune implementazioni del trattamento E6, rispetto alle Kodak; e che forse alcuni laboratori facciano emergere da queste pellicole delle dominanti che sono più l'effetto di procedimenti non ottimizzati, che di difetti intriseci.

2) Fuji ha *dovuto* rivedere la formulazione della nuova Velvia 50 (e della Velvia 100) rispetto alla Velvia 50 originale, perché non esistevano più i componenti originali!
Quindi non dovremmo guardare alle differenze di resa come a qualcosa che Fuji ha introdotto per scelta commerciale o per farci un dispetto ; probabilmente la resa cromatica di queste dia è il risultato di una serie di compromessi...

3) E' assodato che la nuova Velvia 50 non ha lo stesso E.I. della vecchia. E' più sensibile di 1/3 di stop, qualcuno dice addirittura di 1/2 stop.
Potrebbe essere, quindi, che alcune differenze cromatiche siano anche dovute ad un'esposizione finale diversa, che va a "toccare" la curva di risposta della nuova pellicola "più avanti" rispetto alla vecchia. Bisognerebbe quindi confrontarle a parità  di densità  (es. esponendo la vecchia Velvia a 40 e la nuova a 50, o 50 contro 64...)

Personalmente, come ripeto, mi sono trovato male con la Velvia 100F ma molto bene con la Velvia 100, che non mi ha dato problemi in nessuna delle situazioni in cui l'ho usata (sia in versione 35mm che 120), tranne in presenza di scene contrastate con parti in ombra, dove le ombre tendono ad accentuare la tinta blu (come avviene anche con la Provia).

Fer

Citazione:

Non ti sembra di esagerare un tantinello ?


Comunque, proprio nel tentativo di migliorare il processo di sviluppo, di recente ho preso l’abitudine di fare, per ogni rullo di pellicola, uno scatto con il flash (luce controllata e ripetibile) ad un target IT8.
Presto dovremmo quindi avere una sufficiente base di dati oggettivi sulla quale rilevare eventuali “variabilita’ cromatiche”, anche minime; nel caso vi fossero, sarà  poi necessario capire se dipendenti dalle pellicole oppure da variabili nel processo di sviluppo che ancora mi sfuggono.

Detto ciò, finora non mi è mai capitato di rilevare sulla
Velvia 100 dominanti tali da comprometterne la reputazione.

A presto.

Fabio