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1 Utenti anonimi
Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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noti che il particolare e' molto verso il centro di entrambe le foto, quindi la differenza c'e' ma e' minima. Quello che, credo, Raf volesse dire, è che es. lo stesso albero nel crop di sinistra avrebbe dovuto essere grande la metà (16mm vs. 35 a parità di distanza e sensore). Invece sono grandi praticamente uguali (entro il 10% di differenza). Fer
Inviato: 6/8/2007 16:00
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Scherzavo sulla Mamiya 7 (scusa ma per me M7 vuol dire un'altra cosa...) !! Ho usato una modestissima Canon Rebel XT (modificata per l'infrarosso) con un vecchio tele Nikon 105mm. Trovi tutto e di piu' qui.
Inviato: 6/8/2007 16:01
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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27/9/2006 3:01 Da Napoli
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Questo esempio è veramente illuminante...non lo ricordavo... qui è abissale la differenza secondo me , grana a parte
Inviato: 6/8/2007 16:02
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Vi accludo entrambi i fotogrammi, ridotti in ugual misura (lato orizzontale di uno identico a lato verticale di altro). 16mm sopra, 35mm sotto Mi sa che c'e' qualche inghippo con Photoshop Element 2 su Mac che non ho mica ben capito (sto imparando ad usare Photoshop sul Mac).
Inviato: 6/8/2007 16:09
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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25/2/2004 15:54 Da Roma
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Beh qui la differenza dimensionale tra le due viste del cocuzzolo e' evidente, e quadra con le focali utilizzate.
Nel caso dei due crop sembra quasi che quello col 35mm sia stato ridimensionato al 50% (oppure l'altro al 200%)..
Inviato: 6/8/2007 17:30
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Eccoci qui al confronto sulla resa dei dettagli della Canon 5D vs. medio formato 645 scansionato.
Purtroppo c'è stato un significativo intervallo di tempo tra le due riprese e il soggetto, nonché le condizioni di luce, sono cambiate un po'; niente comunque che possa effettivamente invalidare il confronto, direi. Per la 5D ho usato l'EF 50/1.4 USM diaframmato ad f/8, macchina ad ISO 100 su cavallatto con autoscatto e mirror lock-up. Raw processato con Capture One, nessuna riduzione del rumore, curva tonale "Film Standard". Per la 645 ho usato il Pentax 75/2.8 diaframmato ad f/8, dia Velvia 100F, cavalletto e scatto flessibile. La dia è stata scansionata dalla DFI con Kodak-Creo IQSmart3 a 5500dpi in wet mounting. Quando si confrontano formati così diversi, a mio parere l'unica possibilità per livellare il terreno è prefissare una certa dimensione e risoluzione di stampa e ridimensionare appropriatamente i due file; ho quindi scelto come primo confronto, un'ipotetica stampa formato A2 con risoluzione 360x360 punti per pollice. Andrebbero confrontate appunto le stampe; ma via Internet è un po' complicato, per cui obtorto collo ecco alcuni particolari dei file a livello dei singoli pixel, dopo adeguato sharpen. Il bilanciamento del bianco non è identico, ma qui non stiamo confrontando i colori. Fuoco alle polveri (5D a sinistra, 645 a destra): Ancora: Altro esempio: Fin qui il trend è abbastanza consolidato: capacità risolvente evidentemente superiore per il 645 scansionato ma notevole pulizia da parte della digitale. La digitale mostra un po' di "effetto-pennarello" ma su stampa non c'è questa schiacciante superiorità del 645, che paga il minore microcontrasto e la grana un po' invadente. In questo altro esempio, la resa dei dettagli della 5D non è poi così diversa da quella della scansione, a riprova che l'impressione finale dipende anche dal soggetto: Più avanti vedremo cosa succede spingendo più in là il confronto (formato A1). Fer
Inviato: 7/8/2007 22:03
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Alziamo la sbarra: supponiamo quindi di voler stampare in formato A1 a 360ppi.
Cosa succede? La 645 scansionata avrà ancora qualcosa da aggiungere o il suo limite pratico era stato già raggiunto con l'A2 (42x59 cm)? Vediamo questo primo ritaglio, sempre 5D a sinistra e 645 a destra: Propenderei per la prima ipotesi: la 645 scansionata aveva ancora dettagli da tirar fuori, qui il confronto con la 5D è impietoso e si nota anche in stampa. Altro esempio: La leggibilità delle scritte è un ottimo indice... Ancora: Ecco infine la situazione di prima, in cui la carenza di potere risolvente della reflex digitale si fa sentire meno: Tanto per fugare eventuali dubbi sulla bontà dello scatto originale, posto un particolare a livello di pixel del file della 5D non ancora interpolato: Mi sembra che i dettagli non manchino... comunque chi è interessato si faccia vivo, posso mettere a disposizione il file Raw. Le mie conclusioni: si è fatto tanto rumore all'avvento delle digitali 24x36... con la 1Ds e la Kodak 14n prima, la 1Ds-II e 5D dopo, tutto un susseguirsi di dichiarazioni anche di siti famosi (vedi Luminous Landscape) sulla totale superiorità tecnica di questi nuovi strumenti rispetto anche al medio formato. Da questi esempi mi sembrerebbe di poter dire che la pellicola, se adeguatamente trattata, puà ancora ampiamente giocarsela non solo sul piano soggettivo/emozionale, ma anche sul piano tecnico; vero che la 5D non è la 1Ds-mkII, ma d'altronde la Pentax 645 non è la Mamiya 7. Poi come abbiamo detto tante volte non di sola risoluzione vive la fotografia, d'accordissimo, ma in giro c'è troppa disinformazione e pochi confronti pratici diretti. Voi che ne pensate? Fer
Inviato: 7/8/2007 23:00
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13/2/2004 9:11 Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Fer,
io penso che le tue analisi e i tuoi test (molto più scientifici dei miei) siano perfetti e condivido pienamente il tuo verdetto . Però continuo a ritenere che le DSRL FF siano molto vicine al MF a pellicola (le differenze ci sono ma non sono schiaccianti) e tali da far meditare se effettivamente valga la pena di orientarsi verso un sistema MF a pellicola considerando gli altri vantaggi che il digitale ti darebbe (già ricordati da Mxa). Ovviamente tutto questo non prende in considerazione "sensazioni" che per esempio a me personalmente la digitale non dà (è solo una questione di atavico romanticismo lo ammetto ) e che sono da mettere sul piatto della bilancia..
Inviato: 7/8/2007 23:26
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Che ne penso? ... che hai ragione! Che si fanno tante chiacchiere ma poi di confronti reali su basi scientifiche se ne fanno pochi. E' pur vero che questi risultati riflettono la situazione ad oggi, nel 2007; fra 5 anni probabilmente le cose staranno in un altro modo, ma tant'e'. Comunque voglio andare oltre: io che al momento utilizzo proprio i due formati in questione (5D e Hassy) e che "passo" in digitale le pellicole non su un Creo ma ahime' su un banalissimo Epson V750 (ormai lo sanno anche i gatti del mio quartiere ) continuo a preferire il 6x6 scansionato, anche per una serie di sensazioni indefinibili che mi danno le ottiche Zeiss (chiamiamola tridimensionalita', plasticita', tutto quello che volete) che mi pare rimangano tali anche al passaggio sotto il sensore dello scanner. E non ho nessuna intenzione di sfociare nel solito luogo comune della piattezza del digitale, si badi bene, che secondo me non esiste specialmente su macchine FF come la 5D dove si ha la stessa profondita' di campo del 35mm argentico, tanto per dirne una. Beh, poi che devo dire. Quella grana in piu' che si vede non riesce proprio a darmi fastidio.... Alberto
Inviato: 7/8/2007 23:53
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Io sapete già che idea mi sono fatto
I test di Fer sono sempre illuminanti A mio parere, già tra 5D e 645, a parte il discorso pulizia dell'immagine, preferisco di gran lunga la 645. Nel mio caso in particolare proposto nel topic...comunque la 1DsMKII non l'avrei presa per il costo...quindi se questo è il risultato diretto con la 645...figuriamoci con la Mamiya 7. Per ultimo non sono molto d'accordo con Desert...secondo me la stacco tra i due sistemi, almeno dagli esempi vari postati, in particolare quando arrivi al 6x7, è significativo. Già la stacco tra i tuoi due crop degli USA è secondo me sensibilmente a favore della Pentax 67 e ti ringrazio alla fine per averlo postato.
Inviato: 8/8/2007 10:07
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Alla luce delle ultime uscite...D300, D3, secondo voi si puà riconsiderare la situazione o le conclusioni tratte nel topic non cambiano di molto?
Inviato: 10/11/2007 19:23
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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8 mesi dopo ripropongo la stessa domanda
Alla luce dell'uscita della D700 e della prossima 5DMkII...pensate che le conclusioni a cui arrivammo in questo topic (vedi test di Fer in questa pagina 5) rimangano le stesse?
Inviato: 12/7/2008 13:43
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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Beh, più si va avanti e più il digitale migliora, mentre la pellicola ahimé rimane lì: la mancanza di investimenti seri in R&D non credo possa permettere particolari miglioramenti né sulle pellicole, né sugli scanner prosumer.
Se oggi dovessi investire dei soldi ex-novo, la ragione mi farebbe propendere per una D700 o una 5D-mkII o quello che sarà (lo scopriremo presto), specie in vista della grande quantità di tempo e di spazio che richiede il trattamento della pellicola (scansione, conservazione etc). Però visto che ho già tutti e due i corredi, sono molto felice di poter scegliere cosa usare in base al tipo di sessione che ho in mente: es. per il recente weekend in Sardegna sono stato molto contento di aver portato la 645 "armata" di Fortia. Fer
Inviato: 12/7/2008 13:56
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In fondo però era uscito fuori dalle foto postate che anche la 1Ds MkII acquerellava rispetto al MF puà darsi che queste nuove generazioni a 14 bit lo facciano di meno...
Inviato: 12/7/2008 14:03
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Una cosa però voglio aggiungere... c'è un aspetto in cui la pellicola ha ancora qualche asso nella manica anche tecnicamente.
Riguardando proprio gli scatti che ho fatto in Sardegna, spesso controluce o con riflessi, luce forte, forti contrasti, mi sono reso conto di quanto siano importanti il "piede" e la "spalla" della pellicola. Con i sensori, che rispondono linearmente alla luce, basta andare di pochino oltre la loro gamma dinamica e hai un bel gruppo di pixel bianchi. Analogamente, nelle ombre dense hanno pochi "gradini utili" nella conversione A/D, quindi sono spesso poco convincenti come cromatismi e pulizia. La pellicola, e parlo di diapositiva a colori, non cessa di sorprendermi. E' raro trovare delle luci veramente bruciate, e comunque non c'è mai quella transizione netta tra il colore e il bianco digitale da sovraesposizione; l'incurvarsi della curva caratteristica, che al salire della luce da lineare diventa quadratica e infine quasi logaritmica, permette transizioni morbide, accompagnate, verso il bianco del velo; e anche lì, qualche puntino c'è sempre, non è "255/255/255". Il risultato è gradevole e naturale, visto che i nostri occhi si comportano allo stesso modo. Lo stesso per le ombre: nonostante a misurare la gamma dinamica si trovi un sicuro vantaggio per il digitale, però l'andamento con cui la dia arriva nelle ombre è più graduale, senza artefatti: anche qui, la curva caratteristica si piega e aumenta la sensibilità effettiva della pellicola, permettendo di non chiudere tutto insieme. Ci vorrebbero davvero dei sensori con risposta variabile per toni medi, ombre e alteluci. Fuji con il SuperCCD-SR ha proposto qualcosa di interessante, vedremo. Nel frattempo però, sono felice di aver "riscoperto" questo gradevole comportamento delle diapositive. Fer
Inviato: 12/7/2008 14:09
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Vero...sarà che ho sempre fatto solo dia a colori, ma tutti i file digitali che mi sono capitati sotto mano, per un motivo o per un altro non mi hanno mai convinto (vedi topic presente).
Per contro, rispetto ad anni fa dove le dia venute male le buttavi e le buone le stampavi in CIBA, oggi è vero che con la scansione si recupera molto e si possono avere a disposizione diversi tipi di stampa, però il workflow per chi scatta su pellicola è diventato troppo laborioso, lungo e perditempo. E quindi alla fine cerco sempre di trovare un appiglio valido per fare la migrazione ma ahimè quando vado a riconsiderare la cosa ogni volta torno indietro. Ovviamente parlo di macchine entro il range di prezzo della D700 o 5DMkII al massimo...
Inviato: 12/7/2008 14:31
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il workflow per chi scatta su pellicola è diventato troppo laborioso, lungo e perditempo. Sì, la penso così anch'io. Però da un lato, spinge anche verso una selezione più severa, fatta direttamente sul piano luminoso o in preview con il software di scansione. Bisogna resistere alla tentazione dello "scarrafone bello a mamma sua" e scansionare per bene solo gli scatti veramente validi. Fer
Inviato: 12/7/2008 14:38
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Figurati lo dici a me...io su 3000 dia che avrà ne ho scansite forse una 50ina
Inviato: 12/7/2008 14:47
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Dove la pellicola è superiore, spalla e soglia a parte, pur importanti (anche se con un paio di foto ed HDR si potrebbe ampliare la latitudine...digitale), è nella omogenea nitidezza in tutti i colori: ogni granulo è sensibile a tutti i colori equamente, mentre con i sensori Bayer questo non capita.
Un oggetto monocromatico, un fiore rosso per esempio, viene riprodotto molto meglio da una pellicola che dal sensore anche da 22mp. Le persone normali apprezzano più la pulizia e la resa nitida ed iper colorata (non me ne volete, ma è così) ed anche i fotoamatori moderni, dove vedono il "rumore" digitale con la "peste" in una foto, mentre in una foto di reportage "rubata" crea una tridimensionalità fotogenica (se assomigliasse alla grana chimica), a mio modesto parere, ma così va il mondo. C' è da dire che con il digitale, un cavalletto robusto, fotocamera impostata con l' ottica sul punto nodale...si potrebbero scattare più foto leggermente spostate per avere un' unica ad altissima risolvenza (usare un ottica più lunga invece di una corta per un' unica foto) e quindi avere una nitidezza ottimale. Vero che si puà fare con la pellicola, ma con il digitale diventa più semplice: niente perdite di tempo con molte scansioni della medio formato. Certo, solo con soggetti immobili, ma giornate ventose a parte... Avevo letto anche di una migliore "naturalezza" nel riprendere lo "scorrimento" di un fiume, unendo una foto ad alta velocità ed una lenta...dosando le due immagini solo su movimento. A me piacciono entrambe le tecnologie e mi piacerebbe poter sviluppare comodamente le mie diapositive o negative con una comoda Jobo motorizzata, ma la pigrizia...prende il sopravvento e mi adatto alla resa del Bayer, aspettando un sensore siml-Foveon.
Inviato: 12/7/2008 14:57
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Re: Ancora su digitale e pellicola.... |
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28/3/2007 16:40 Da nord Sardegna
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Trovo molto interessanti questi due interventi, che effettivamente scoprono quelle magagne della ripresa digitale in cui mi imbatto quotidianamente. Spesso mi trovo a montare in HDR le riprese in interni con risultati entusiasmanti, ma sento le limitazioni operative che questa tecnica comporta: banalmente, se scatto a mano libera (vedi situazioni di alto contrasto in esterni) l'HDR se ne va a galline. Come giustamente segnala Fer, piede e spalla nel digitale sono fattori molto critici... Io trovo particolarmente problematico il blocco delle alteluci: un recupero delle stesse su Camera Raw rischia di alterarne pericolosamente il colore in presenza di forti dominanti, per via dei molto differenti istogrammi nei tre canali... Anche Palmerino segnala giustamente un altro nervo scoperto: qui in Sardegna a primavera ci sono delle splendide fioriture spontanee di mesembrianthemum, fucsia su verde. Lo scorso anno ho realizzato alcune riprese di paesaggio su commissione con una 20D, avendo ancora bene in mente la resa esuberante dei "microcontrasti cromatici" che ottenevo su diapositiva, quasi una vibrazione pointillista e... beh, ho dovuto constatare con stupore e un pizzico di rabbia che il digitale non riusciva minimamente a differenziare i fiori dall'erba nelle zone distanti, una cosa davvero assurda! Più tardi guardo se riesco a postare qualche esempio a tal proposito, potrebbe essere un buono spunto di discussione... Claudio
Inviato: 13/7/2008 16:54
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