Si vede che il cognome 'wolf' è foriero di genialità !

http://www.silviowolf.com/

Bah...se lo dici tu?
Magari se mi aiuti a capire il significato di queste "opere d'arte" e la loro connessione al mondo della fotografia...viste così mi sembrano porprio le classiche produzioni da "artista" nel vero senso della parola....anzi, nel classico senso che do io a questo termine nel contesto fotografico!

ORIZZONTI
In Orizzonti utilizzo gli spezzoni iniziali della pellicola fotografica, esposti casualmente alla luce durante il caricamento della macchina fotografica e irregolarmente sviluppati durante il processo foto-chimico, per rivelare la soglia tra luce e buio, nero e colore: tra latenza e realt‡, materia e linguaggio.
Gli Orizzonti sono pure immagini della luce ottenute senza l'uso della macchina fotografica., utilizzando materiali di scarto del processo fotografico prodotti prima dell'atto propriamente fotografico, dell'arbitrio del fotografo.
Sono immagini "Prima del Tempo", nell'espressione anglosassone: "Photography before the picture".

Bhe...se questa non è fotografia e nel contempo anche altissima forma d'arte...allora cos'è?
Io personalmente sono letteralmente affascinato dal lavoro 'ORIZZONTI' di Silvio Wolf e dal suo lavoro nel complesso.

Citazione:

Cosa sia non lo so....ma probabilmente sono io che non ho "lo zaino" giusto per capire....
Purtroppo io non riesco a vedere nulla di artistico o perlomeno di così geniale in queste cose...ma è un mio limite!


Citazione:

E questo è cosa buona....avevo solo chiesto lumi in quanto per me è qualcosa che non riesco a capire!
Delle gigantografie di due metri con due o tre sfumature di colore derivanti da "mozziconi di pellicola" esposti casualmente non mi danno particolari emozioni....ma sono io che sono ignorante, sia ben chiaro!
La "Photography before the picture" poi, mi sembra una bella furbacchionata...senza voler assolutamente offendere nessuno! Purtroppo si tratta di ciò che penso realmente....

Appunto chiedevo qualche appiglio per poter gioire anche io di fronte a cotanta arte fotografica!

Ma guarda,
il mio gioire sta nel fatto che nell'opera 'horizon' di WOLF trovo dei riferimenti ad un artista americano che mi piace moltissimo : mark rothko.

http://www.artcyclopedia.com/artists/rothko_mark.html

Wolf ha saputo individuare e rendere palesi i riferimenti allo spazio del puro colore che sono propri della pittura espressionista, in materiali 'minimi' di solito scartati, ma oggettivamente foto-grafati su pellicola.
Qui non v'è nessuna manipolazione è proprio fotografia analogica.

Beh, se non altro avevo riconosciuto immediatamente che si trattava degli spezzoni iniziali della pellicola, pero' mi rimane veramente arduo attribuigli un significato e considerarla addirittura arte.
Va a finire che se faccio una foto togliendo l'ottica divento un'artista anch'io...( naturalmente condisco il tutto con affermazioni tipo che l'ottica limita la creativita' dell'artista...e simili ).
Abbi pazienza se ho fatto dell'ironia, ma sono legato ad un vecchio concetto di arte e' e' un periodo che sto litigando con Picasso e Duchamp, odio-amore, o meglio amore-odio seguendo la cronologia espressiva degli artisti.
Ciao,
Renzo

Ma no,jekoz e falcopardo,
figuratevi se me la prendo.
Credo che sia giusto sapere che esista anche questo tipo di fotografia 'sperimentale'.
Non per forza tutti i fotografi devono piacere, però credo sia importante sapere che esistono (o sono esistiti) anche altri modi di fare fotografia.
D'altro canto ora mi urge segnalare anche questo autore italiano e per vedere le reazioni del forum :

UGO MULAS : omaggio a NIEPCE
http://www.ugomulas.org/index.cgi?act ... dramo=1090232974&lang=ita

Conoscevo già  da tempo l'opera di Mulas. Secondo me è un grande, di quelli che lasciano il segno nella coscienza di ogni appassionato. Almeno, per me è stato così.

Citazione:

Allora...Mulas mi sembra senza ombra di dubbio un ottimo Fotografo e sono non certo qui ad affermare il contrario...anzi!

Nello specifico l'opera che hai evidenziato non mi da particolari stimoli....però non mi sembra che la produzione artistica di Mulas si basi certo su quel genere di cose...!
Puà comunque essere stimolante e coerente nel contesto in cui è inserita....ma non ha nulla che vedere con le "opere" di wolf di cui si parlava poco fa!

Citazione:

Che cos'è che ti impedisce di considerare "arte" questa serie?
Il fatto che non sia figurativa? Eppure uno sforzo verso il figurativo c'è (nel richiamo agli orizzonti in fiamme che si vedono spesso, in un'ottica più prosaica, nei comuni documentari) e se anche non ci fosse non credo che la sua assenza sia "bloccante".
La mancanza di un impegno tecnico per arrivare al risultato? Non credo che la semplicità  dei tagli di Fontana li elimini dal gioco.
L'assenza di una "volontà  che plasma" l'opera? E' vero, quegli spezzoni sarebbero stati impressionati in quel modo comunque, ma la scelta stessa degli spezzoni e l'utilizzo che ne viene fatto sono già  opera: lo spezzone non è stato stampato "liscio" (a parte forse in Horizon 14), ma è stato usato come base per delle elaborazioni. Se anche si trattasse di semplici oggetti trovati, non credo che si potrebbe escludere l'intento artistico (credo che quello che rende tale l'arte sia soprattutto l'intenzione).

Spero che questo thread vada avanti con serenità  perché l'argomento mi pare interessante, ma a rischio "guerra di religione".
Vorrei aggiungere che non credo sia utile né fattibile definire cosa è arte e cosa no: questa discussione mi sembra più interessante come divertimento che altro.

Ciao felinux,
ma quale guerra di religione....
Si fa per discutere, d'altronde non e' da oggi che lo si fa e non vedo perche' non si possa continuare a farlo.
Effettivamente gli spezzoni hanno subito una trasformazione che in qualche modo li fa trascendere dalla loro origine.
Mi ha raccontato un professore d'arte mio amico che qualche anno fa ando' con i suoi studenti ad un incontro con un noto artista dei dintorni di Firenze. Quando gli studenti gli chiesero perche' continuasse a ripetersi con le sue opere, non ti dico cosa faceva altrimenti sarebbe facile riconoscerlo, rispose grosso modo che gliele pagavano tre milioni l'una, tutto il resto erano ca**ate... gelo nella sala....
E' solo un esempio, pero' conferma quanto penso.
Ciao,
Renzo

Piano, piano: guardare meglio un quadro di Rohtko, meglio, da vicino, quel che sovrappone, quel che nega con la sovrapposizione, in alto in basso sui fianchi.

la differenza tra le bucce e gli abissi.
La differenza tra i furbini e gli interessati.

Ciao, Claudio.

Mi sembra che il lavoro di Wolf si inserisca nel filone fotografico che parte da Man Ray, arriva a Mulas - perlomeno quello citato da Xerces, é vero come dice Jekoz, Mulas ha fatto cose molto diverse, ma la sua bravura é nel riuscire a fotografare a mo di reporter gli artisti della pop arte e poi riflettere sul mezzo fotografico operando in modo completamente diverso - per arrivare appunto a Wolf.
La fotografia in quanto mezzo, meccanico, ottico, elettronico ed ora digitale, si presta bene a diventare "luogo di esplorazione", in quanto possiede già  nel materiale d'uso una propria fisicità  e potenzialità  espressiva.
Questo tipo di attenzione al mezzo penso sia la chiave interpretativa di questi approcci, sicuramente espressivi. Possono risultare affascinanti se entri in questo meccanismo e lo si esplora. In Italia c'è poi Costa che ne ha fatto un oggetto di indagine ("La fotografia senza oggetto"), non mi entusiasma per la nota polemica indice/impronta, ma é interessante.
bs
marco