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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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La mia puà contenere 6 spirali 35mm. A casa guardo il modello.

Grazie!!

Fer

Inviato: 12/6/2006 12:30
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Bene, complimenti, ho divorato il lungo il post sul pirogalolo di RolloPyro e mi inchino.
Permettetemi una breve disquisizione terminologica.
In principio fu la fotografia, poi venne il digitale.
la fotografia dell'inizio era ottico-chimica e a questa si è aggiunta quella ottico digitale. I francesi parlano di "argentique" e "numerique". Analogico è un vocabolo che non rende giustizia, per questo, dovendo distinguere, utilizzo sempre il termine "fotografia chimica".
E' un po' come l'orrido anglicismo "scannerizzare" invece dell'italianissimo "scansionare".

Quando riuscirà a trovare il PMK mi cimenterà con il pirogallolo, e allora chiederà un sacco di suggerimenti.

Il vostro rompipalle

Inviato: 12/6/2006 14:38
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Quando sviluppavo nel pirogallolo usavo questa ricetta:
Soluzione A x 500 cc di acqua
Metolo 1,5 gr
sodio bisolfito 5 gr
pirogallolo 15 gr
Soluzione B x 500 cc di acqua
Sodio carbonato 22 gr
Opportunamente diluita.
trattamento in tank, agitazione ogni 30''

Vorrei sapere, la ricetta riportata a pg 3 è specifica per sviluppatrici a tamburo
oppure è un'adattamento elle attuali emulsioni.
grazie
Ennio

Inviato: 8/9/2006 11:47
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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21/5/2005 16:44
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Ciao Ennio,
La formula a pagina 3 è quella adatta per rotazione, quella per le attuali emulsioni (WD2D) la trovi qui:
http://www.photoformulary.com/Desktop ... .aspx?tabindex=5&tabid=23
alla 14° riga (documento word)
Comunque secondo me quella rollopyro è ottima anche con emulsioni "moderne", se però con moderne intendi "t-grain" non posso aiutarti ,non l'ho mai provato.
Ciao
Stefano


Inviato: 8/9/2006 12:08

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Tessera C.F.A.O n°1 .........
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao Ennio,

in attesa che Luca (RolloPyro) ti dia una risposta più competente ti posso dire;

la formula che tu usavi è ottima, ma dato il contenuto di sodio carbonato nella soluzione B è estremamente ossidabile ed non potrebbe resistere allo stress dello sviluppo a rotazione;

-per via della troppa agitazione
-e soprattutto per l'enorme esposizione all'ossigeno (le tank a rotazione si riempiono al massimo per la loro metà  di rivelatore

La formulazione RolloPyro è formulata appositamente per la rotazione, partendo dal classico ABC di Weston si è aggiunto l'acido ascorbico(..eh si la vitamina C!!!) e un antiossidante chiamato EDTA(non so bene cosa sia..)
In pratica il rollopyro è molto più duro ad ossidarsi ed è ottimo con lo sviluppo a rotazione appunto...diventa assolutamente inutile con l'agitazione intermittente perchè la poca ossidazione porta ad un grado di colorazione (stain) troppo basso se non invisibile.

Per quanto ne so il rollopyro funziona egregiamente con le nuove emulsioni; Luca "rollopyro" già  da tempo ottiene dei negativi fantastici con il tmax.
io personalmente sto iniziando a testarlo e a spanne posso dirti che sia ottimo anche con la delta100.

per negativi fantastici intendo sia in senso tradizionale (gamma delle densità  amplissima) e in sensopirogallolesco ovvero; colorazione di base(velo) quasi inesistente e ottimo stain nelle alte densità .

Al più presto lo proverà con dell'fp4 che da molti è considerato un'ottimo compagno del pirogallolo.

..ah a proposito, io sviluppo con jobo cpa2 e tank expert.


Spero di esserti stato utile

stefano

Inviato: 8/9/2006 20:28
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Citazione:

canebliz ha scritto:
Quando sviluppavo nel pirogallolo usavo questa ricetta:
Soluzione A x 500 cc di acqua
Metolo 1,5 gr
sodio bisolfito 5 gr
pirogallolo 15 gr
Soluzione B x 500 cc di acqua
Sodio carbonato 22 gr
Opportunamente diluita.
trattamento in tank, agitazione ogni 30''

Vorrei sapere, la ricetta riportata a pg 3 è specifica per sviluppatrici a tamburo
oppure è un'adattamento elle attuali emulsioni.
grazie
Ennio


Ciao,
quoto quanto scritto, nulla escluso dal bravissimo Half Dome .
In effetti l'articolo è dedicato esclusivamente allo sviluppo in tank a rotazione (tipo Jobo o similari). La mia esperienza è basata su questo unico approccio. Altre formulazioni, ne è testimone Half Dome non producono risultati così prevedibili come quelli ottenibili utilizzando il kit di Bostick & Sullivan, o meglio ancora, quelli di Photoformulary (che ti consiglio per la maggiore economicità , ma, essendo in polvere, da preparare con MOLTA, MOLTA attenzione (per i link dei prodotti e, soprattutto, la pericolosità  dei componenti consulta l'articolo).
Ti segnalo invece che, già  da molto tempo, sia sul formato 120, sia sul formato 4x5”, ottengo ottimi negativi con le pellicole T-max 100 e 400. Rispettivamente:

T-max 100: esposizione: 80 ASA, tempo: 10’.30” o 11’, temperatura: 20°

T-max 400: esposizione: 250 ASA, tempo: 9’.30” o 10’, temperatura: 20°

La differenza di 30’’ è un piccolo parametro “jolly” da utilizzare in funzione delle condizioni di luce.
Nota che il pirogallolo ha un’ampia e potente flessibilità  di impiego e offre, sempre, un risultato apprezzabile.
Per l’ottenimento del migliore stain segui il work-flow dell’articolo (i due bagni di lavaggio intermedi sono assolutamente critici)..

Ti segnalo che il pirogallolo è ECCEZIONALE anche con l'FP4 che espongo a 64 asa per 7' o 7',30" e che, a differenza delle altre emulsioni, sviluppo a 24°.

Tutte queste infos, comprese le diluizioni, le trovi sulla tabella di pag. 5 dell'articolo.

Con Half Dome abbiamo messo in piedi una specie di “laboratorio” di test.
Lui sta sperimentando le DELTA (che non ho mai provato perché in 4x5” non esiste, purtroppo, una versione tipo Kodak ready-load), io sto lavorando sulle Lucky SHD (cinesi!!) formato 120.
Non appena noti i risultati, magari a “firma congiunta”, pubblicheremo gli esiti.

Se hai altre questioni scrivi…

Dimenticavo:
la mia Jobo è la CPE e la rotazione è impostata al valore II.

Ciao:

Luca (Rollo Pyro)

Inviato: 9/9/2006 10:01
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Citazione:
ok per la scala di grigi, ... ma continuo a non capire come si fa a valutare i negativi una volta sviluppati visto che leggerli con il densitometro non è possibile


E' possibile leggere i negativi sviluppati in pirogallolo o in pirocatgechina con un densitometro UV, oppure con il canale blu di un densitometro normale. Io personalmente leggo i miei test con un densitometro in canale UV, attualmente non uso molto lo sviluppo al pyro di Gordon Hutching ma il pyrocat-HD in formula Sandy King, via in rotazione continua(tubi) o in minima agitazione(1.5 minutti di agitazione continua, poi 4 minuti fermo, 10 secondi agitazione, 4 minuti fermo e così via per tutto il tempo di sviluppo). Ho iniziato ad usare il pyrocat-HD qualche tempo fa', e mi trovo meglio in questa nuova formulazione, no pirogallolo ma pirocatechina, sempre stain, ma minore rispetto al pyro Gordon, ottima acutanza, buone alte luci e basse, ben stampabile anche in Platino/palladio, molte possibilità  di diluizioni.
Ultimamente per le pellicole efke sto testandole in ABC pyro in diluzione 1.1.1.12 con minima agitazione,in tubo, intanto le pellicole tendono a non avere problemi(rotture, graffi, o distacco emulsione), dovuto principalmente alla azione indurente del pirogallolo, anche senza un fissaggio induritore( io uso un fissaggio basico che prendo da Fotomatica). Appena avrà maggiori informazioni su questi test, gli posterà qui nel forum.

Saluti

Stefano

Inviato: 1/11/2006 23:03
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Stefano,
Cosa intendi come rotazione continua in tubi ?
Tanto per capire che differenze trovi tra lo sviluppo al pyrogallolo e lo sviluppo alla pirocatechina ?
La pirocatechina è tossica come il pirogallolo ?
Ciao
Stefano

Inviato: 2/11/2006 9:15

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Photo8x10 ha scritto:
Citazione:
ok per la scala di grigi, ... ma continuo a non capire come si fa a valutare i negativi una volta sviluppati visto che leggerli con il densitometro non è possibile


E' possibile leggere i negativi sviluppati in pirogallolo o in pirocatgechina con un densitometro UV, oppure con il canale blu di un densitometro normale. Io personalmente leggo i miei test con un densitometro in canale UV, attualmente non uso molto lo sviluppo al pyro di Gordon Hutching ma il pyrocat-HD in formula Sandy King, via in rotazione continua(tubi) o in minima agitazione(1.5 minutti di agitazione continua, poi 4 minuti fermo, 10 secondi agitazione, 4 minuti fermo e così via per tutto il tempo di sviluppo). Ho iniziato ad usare il pyrocat-HD qualche tempo fa', e mi trovo meglio in questa nuova formulazione, no pirogallolo ma pirocatechina, sempre stain, ma minore rispetto al pyro Gordon, ottima acutanza, buone alte luci e basse, ben stampabile anche in Platino/palladio, molte possibilità  di diluizioni.
Ultimamente per le pellicole efke sto testandole in ABC pyro in diluzione 1.1.1.12 con minima agitazione,in tubo, intanto le pellicole tendono a non avere problemi(rotture, graffi, o distacco emulsione), dovuto principalmente alla azione indurente del pirogallolo, anche senza un fissaggio induritore( io uso un fissaggio basico che prendo da Fotomatica). Appena avrà maggiori informazioni su questi test, gli posterà qui nel forum.

Saluti

Stefano


Ciao Stefano,
la tua segnalazione è davvero molto, molto interessante..
Se facesse piacere anche a te, mi piacerebbe approfondire l'argomento...
Magari ci sentiamo in PM.
Grazie, nel frattempo, per l'indicazione.
Ciao,
Luca

P.S.
Per Stefano (PHSTEF)!.. (ciao!..)
credo che la pirocatechina sia molto meno tossica del PYRO, tant'è che, molti fotografi, la preferiscono a quest'ultimo.. Tuttavia, benché non da me personalmente sperimentato, credo che anche i risultati siano diversi.
Sarebbe interessante un approfondimento.. Con Wiz, "Stefano1" (PhStef) e "Stefano2" (Photo8x10)... Oltreché, ovviamente, con tutti coloro interessati alla discussione..
Un'idea sarebbe quella di fotografare insieme lo stesso soggetto (a parità  di attrezzature) e sviluppare con i due metodi la stessa immagine. Io l'ho fatto in passato per i test al RolloPyro, ma versus rilevatori convenzionali e non versus bagni alla Pirocatechina.. Distanze e tempo permettendo, mi offro per partecipare all’esperimento!!.. Nel più autentico e goliardico approccio empirico… (aldilà , quindi, degli utilissimi “dati” sensitometrici di natura “oggettiva”..)..
Ciao!...
Luca

Inviato: 2/11/2006 16:11
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Luca,
Sai che il ritrovo per un'eventuale confronto o semplicemente parlare di pyro o pirocatechina mi va benissimo, anche sotto forma workshop cioè chi naviga da anni nei meandri di questi chimici spiegherà  a chi sta iniziando o vuole iniziare.
Ciao
Stefano

Inviato: 2/11/2006 16:30

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Ciao Stefano!..
sempre grande la tua disponibilità ...
Ho inviato copia di questo post al 3d di Wiz sul suo articolo. Ecco qui:
POST A WIZ..
Che ne dici??.. Cominciamo a pensarci??. (con calma..)..
Ne frattempo ti invio un caro saluto,
Ciao,
Luca

Inviato: 2/11/2006 17:25
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Se si tratta di dare qualche contributo su sviluppi alla
pirocatechina mi inserisco volentieri anch'io visto che
dall'inizio dell'anno mi sono messo a fare prove con la
seconda versione di questo genere di sviluppo dopo il pyro-
cat-HD, ovvero il Pyrocat-p (sempre di Sandy King). ciao

Inviato: 3/11/2006 0:12
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Stefano
,
la tua segnalazione è davvero moltomolto interessante..   
Se facesse piacere anche a temi piacerebbe approfondire l'argomento...
Magari ci sentiamo in PM.
Grazie, nel frattempo, per l'
indicazione.
Ciao
Luca

Ciao Luca Ok, per l'argomento e per PM.

Volevo rispondere anche a Stefano(1), i tubi non sono altro che una specie di jobo drum, ma possono contenere solo 1 foglio di pellicola, si usano ugualmente per rotazione(magari agitando dentro una bacinella di acqua a temperatura di sviluppo, così che rimane costante la temperatura), puoi ottenere maggiori informazioni su questo tipo di oggetti su un libro di Phil Davis - Beyond the zone system, dove è spiegato questo tipo di metodo di sviluppo insieme ad un metodo diverso di esporre il negativo, senza ricorrere al sistema zonale, cercando di ottenere la maggior informazione dal negativo.
Ho scelto lo sviluppo al pyrocat-hd rispetto al PMK primo, perchè la colorazione del negativo è minore e diversa(i miei PMK sono giallo/verdi mentre in Pyrocat sono marroni scuro, se posso dare un idea del colore) e trevo anche che in pyrocat sia più pulito(nelle bacinelle o altro), poi a livello di acutanza, compensazione trovo che più o meno si equivalgano, mentre come microcontrasto, con una minima agitazione trovo molto più interessante il pyrocat-hd, noto poi una maggiore profondità  nelle ombre o basse luci in genere, mentre trovo che il PMK mi dia delle ombre un'pò più piatte.
Penso che proverà nel tempo anche il pyrocat-M o pyrocat-P, dove dai test americani è aumentata sia l'acutanza, il contrasto la possibilità  di sfruttare la sensibilità  della pellicola(normalmente il pirogallolo in formula ABC è un buon desensibilizzatore della pellicola, tanto da poter vedere il negativo per pochi secondi sotto una luce di sicurezza filtrata di verde(non mi ricordo il tipo di filtro) io qualche volta quando uso questo sviluppo in bacinellautilizzo questo sistema ad occhio).
Per quanto riguarda la pericolosità  dei due composti, penso che non siano proprio una passeggiata di salute, sicuramenrte avranno componenti cancerogeni, ma usando le giuste precauzioni(mascherine, guanti o che altro) grossi problemi non si dovrebbero essere, pensa che ogni giorno respiriamo molti più inquinanti(smog, sigarette etc etc)

Ciao
Stefano

Inviato: 4/11/2006 12:31
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Stefano,
Si, il libro ce c'ho ma l'inglese no , sicuramente l'alternativo al SZ mi interessa e magari troviamo l'occasione di incontrarci per scambiare un paio di chiacchiere, le tue esperienze su sviluppi "stain" mi incuriosiscono assai.
Io uso le jobo drum sia per il 4x5 che per l'8x10 e so che appunto si usa la formula per il pyro variata (rollopyro) per la rotazione, nel caso della piracatechina vi sono accorgimenti particolari per la rotazione o solamente un calcolo dell'incremento dell'agitazione (solitamente -20 %).
Per la pericolosità  sapevo che il pirogallolo in forma solida non è esatamente un D76.
Ciao
Stefano

Inviato: 4/11/2006 14:51

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Per quanto riguarda la rotazione per la pirocatechina non ci sono particolari accorgimenti, sicuramente una rotazione non veloce(non so quale sia la velocità  per jobo drum, io con i miei tubi vado ad occhio), come tempi di sviluppo tra rollopyro, pmk, o pyrocat HD non ci sono differenze sostanziali, piccole variazioni di tempo, ma non una grande differenza.

Saluti

Stefano

Inviato: 4/11/2006 20:30
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Ciao Luca

Mi fa molto piacere che mi hai/avete invitato a partecipare a questa "bella" iniziativa. Lavorare a più mani è oltre che piacevole molto istruttivo: permette fra l’altro, in caso di intoppi procedurali, di trarre vantaggio dalla esperienza altrui.

Credo che sarebbe necessario introdurre un minimo di uniformità  di procedura ad evitare che ogni risultato possa correre il rischio di essere esclusivamente frutto del caso e quindi non solo difficilmente ripetibile, ma nemmeno confrontabile con il test fatto da altro soggetto. Personalmente propenderei per dei test "oggettivi", al limite da associare ad altri mezzi più goliardici. Visto che siamo tutti piuttosto autonomi e grandicelli potremmo anche operare e "confrontarci" con e su metodi di lavoro diversi.

Comunque sia aderisco.


Già  che ci sono mi permetto di fare delle osservazioni su alcune cose scritte via via su questa interessante serie di discussioni sul pirogallolo.

1) l'EDTA non credo sia un antiossidante bensì un sequestrante dei sali metallici e particolarmente del ferro, infatti si usa come "fix" per i procedimenti al ferro (callitipia ed altri). Potrebbe entrare nella formula come anticalcio.

2) La Pirocatechina ha, secondo il catalogo reagenti Erba, lo stessa classe di pericolosità  del Pirogallolo (Xn - nocivo). Personalmente uso la Pirocatechina con molta più tranquillità , sia perché ho letto che è oggettivamente meno pericolosa (non mi assumo nessuna responsabilità  per questa affermazione), sia perché ha minor tendenza a "polverizzarsi" e restare sollevata in aria. Indipendentemente dalla qualifica di rischio vi è il fatto che il Pirogallolo è molto più pericoloso a causa dell'immediato assorbimento attraverso la cute e le mucose. Ne parlo per esperienza diretta: dopo pochi secondi che una goccia di sviluppo mi aveva probabilmente bagnato una mano ho subito sentito in bocca il caratteristico sapore di gomma bruciata.

3) Per quanto concerne il libro di Davis, "Beyond the Zone System" non solo parla del Sistema Zonale, ma è tutto incentrato nella esecuzione di test e procedure per il SZ. A dire il vero vi è un inserto in merito ad un Sistema Incidente - Incident System ( pag. 131- 142 edizione 1993) - ma è più che altro una interessante "divagazione" sul metodo di lettura della esposizione: test e concetti sono gli stessi. Sostituire il SZ non è una cosa semplice: in oltre 50 anni non ve ne è stato un solo accenno. Considerazioni didattiche a parte, la sua genialità  non è solo basata sulla sua perfezione, adattabilità  e facilità  concettuale, ma piuttosto nell'essersi imposto come regola universale, alla quale non sembra esserci alternativa.

4) Il mio densitometro legge solo in B&N, quindi non ho esperienza diretta di letture UV o tramite il canale blu, ma ricordo di aver letto che adottando questo escamotage si riesce ad ottenere un risultato soddisfacente ma con una tolleranza, secondo i casi, da log. 0.15 a log. 0.30 Utilizzare uno strumento con una risoluzione di 1/30 di stop (log. 0.01) ed accettare tolleranze simili mi sembrerebbe di fare un lavoro inutile: tanto vale procedere ad occhio. A puro titolo di esempio: per un ipotetico negativo sviluppato a Gamma 0,50 equivale ad un errore da uno a due stop in esposizione equivalente.

5) Come ha giustamente fatto osservare Stefano (photo8x10) i negativi trattati con la pirocatechina hanno una colorazione diversa da quelli al pirogallolo. Ne consegue che le letture densitometriche fatte con uno sviluppo non sono raffrontabili con l'altro e meno che mai con dei normali negativi B&N. Ad inficiare possibili raffronti vi è anche il fatto che pellicole diverse reagiscono dando colorazioni ulteriormente diversificate. Sarà  una mia fissazione ma ritengo la lettura densitometrica su negativi "colorati" sia molto fine a se stessa e poco utile al lato pratico.


6) La pirocatechina è un ottimo e versatile agente rivelatore usabile anche senza sfruttare la colorazione: ne ho fatto un buon uso in particolare con negativi di grande formato (13x18). Una caratteristica che mi è molto piaciuta è la possibilità  usando praticamente la stessa formula (in due parti) , e variando le proporzioni o al limite il tipo di alcali, di ottenere sul negativo un range di contrasto dall'ultra morbido ad un annerimento al limite dello sviluppo lith. Dovrei anche aver composto qualche formula atta allo scopo.


Spero di non essere stato troppo invadente.

A presto

wiz (werther)



Citazione:

RolloPyro ha scritto:
Ciao Stefano!..
sempre grande la tua disponibilità ...
Ho inviato copia di questo post al 3d di Wiz sul suo articolo. Ecco qui:
POST A WIZ..
Che ne dici??.. Cominciamo a pensarci??. (con calma..)..
Ne frattempo ti invio un caro saluto,
Ciao,
Luca

Inviato: 7/11/2006 15:58
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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ciao wiz,
ho letto la tua risposta e trovo come te che sia interessantissimo scambiarsi opinioni ed esperienze,su questo o altri argomenti correlati alla fotografia.
Edta come giustamente dici è un sequestante dei sali di ferro, molto usati nelle tecniche antiche, io per esempio lo uso in alcuni bagni di chiarificazione per il platino/palladio, è piuttosto usato anche (se mi ricordo bene) come sequestrante nei bagni per lo sviluppo dei film a colori,si puà usare anche per rendere lo sviluppo più omogeneo nei sistemi a rotazione, (Gordon Hutchings nel suo libro sul Pyro lo consiglia per l'uso nei sistemi a rotazione) per esempio lo sviluppo WD2D+ viene aggiunto l'EDTA e si usa molto bene nei sistemi a rotazione. Si penso anch'io che la pirocatechina abbia la stessa pericolosità , anche se come te, la uso più tranquillamente.
Il libro Beyond the zone system, è un bel libro di matematica e geometria, anche se ho imparato molto, ho testato le pellicole, ho disegnato curve ed altro, e attualmente sto anche esponendo i miei negativi con questo sistema(SBR ), con buoni risultati, si è vero quello che dici riguardo al SZ(e io sono un grande fans del Sistema Zonale), ma anche questo,come l'altro, è solo una conseguenza della "matematica" della luce, SZ o SBR o a occhio sono tutti sistemi perfettamente validi(tanto tutti partono dalla stessa regola), l'importante è raggiungere lo scopo che ci siamo proposti(quindi una buona immagine).
Per quanto rigurda il tuo densitometro Bianco e Nero se vuoi fare delle prove sul canale blu puoi usare tra il negativo e la luce un filtro blu(kodak nr.47), devi settare il tuo densitometro a zero con il filtro blu e dopo puoi ottenere una lettura +o- precisa su questo canale(non sarà  proprio il massimo, comunque è attendibile).Se hai del tempo ti mando un link dove c'è un piccolo articolo su questo ( http://www.unblinkingeye.com/Articles/Densi/densi.html), ci sono delle comparazioni tra i vari canali, è simpatico!

Interessanti le tue prove con la pirocatechina, se hai qualche formula, postala in qualche parte del forum, mi farebbe piacere provarla.

Spero proprio di non avervi stancato(io a scrivere si)

Ciao
Stefano

Inviato: 7/11/2006 23:22
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Ciao Stefano

Ti ringrazio per il link. Evidentemente sono meno ottimista di te e confermo di non riporre molta fiducia sulle letture densitometriche fatte su negativi colorati. Ritengo che il grafico con le curve caratteristiche che si vede sull’articolo in questione sia più esplicativo di qualsiasi commento scritto: le quattro curve sono totalmente diverse è quindi impediscono “di fatto” qualsiasi confronto fra sistemi diversi.

Per quanto concerne di pubblicare le mie formule alla pirocatechina, tutto sommato è una buona idea, ma ho bisogno di pensarci su. I motivi sono diversi:

· à‰ un lavoro fatto diversi anni fa e dovrei trovare il tempo di riordinare tutti gli appunti e collegarli con un senso logico
· Dovrei di ogni formula descrivere il campo di impiego e le specifiche di utilizzo: ritengo che una formula buttata li a caso abbia altrimenti poco senso.
· Tutte le “mie” formule non danno negativi colorati
· Se non ricordo male sono state tutte ottimizzate per le pellicole FP4 e HP5: utilizzarle con pellicole diverse potrebbe richiedere adattamenti e ulteriori test.
· Le ho esclusivamente impiegate per negativi di grande formato e molte sono finalizzate per la stampa con le antiche tecniche.

Non ti nascondo che mi piacerebbe tirarci su un articoletto, ma penso che ne varrebbe la pena, e avrebbe un senso ben evidente, se paragonassi formule con e senza coloritura e sopratutto se prendessi anche in considerazione formulazioni attuali alla pirocatechina. Dovrei anche scegliere se focalizzarne l’uso con il B&N classico o con le antiche tecniche.

Ciao

wiz (werther)

Inviato: 13/11/2006 12:46
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
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Ciao Wiz,
ho risposto alla tua gradita e-mail..
Spero tu l'abbia trovata e letta..
Sono felice che stiano bollendo molte cose in pentola..
Anche a me farebbe piacere leggere qualcosa sulla Pitocatechina (che non ho mai sperimentato, ma di cui ho letto alcune cose)..
A Stefano (Photo8x10) chiedo invece se è possibile una "lettura" di alcuni negativi sviluppati al RolloPyro con il suo densitometro per realizzare delle curve di contrasto inerenti una nuova pellicola che sto testando..
E comunque su questo aspetto mi piacerebbe avere una vostra opinione (che colgo essere leggermente diversa..)..
Ciao a tutti!!..
E... buon lavoro!!...
____

P.S. per Stefano (Photo8x10): grazie per l'indicazione del link. Conoscevo da tempo il sito, ma non questo specifico articolo..
Luca

Inviato: 13/11/2006 18:33
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Stefano

Ti ringrazio per il link
Evidentemente sono meno ottimista di te e confermo di non riporre molta fiducia sulle letture densitometriche fatte su negativi coloratiRitengo che il grafico con le curve caratteristiche che si vede sull’articolo in questione sia più esplicativo di qualsiasi commento scrittole quattro curve sono totalmente diverse è quindi impediscono â€œdi fatto” qualsiasi confronto fra sistemi diversi.

Per quanto concerne di pubblicare le mie formule alla pirocatechinatutto sommato è una buona ideama ho bisogno di pensarci suI motivi sono diversi:

·    à‰ un lavoro fatto diversi anni fa e dovrei trovare il tempo di riordinare tutti gli appunti e collegarli con un senso logico
·    Dovrei di ogni formula descrivere il campo di impiego e le specifiche di utilizzo
ritengo che una formula buttata li a caso abbia altrimenti poco senso.
·    Tutte le â€œmie” formule non danno negativi colorati
·    Se non ricordo male sono state tutte ottimizzate per le pellicole FP4 e HP5
utilizzarle con pellicole diverse potrebbe richiedere adattamenti e ulteriori test.
·    Le ho esclusivamente impiegate per negativi di grande formato e molte sono finalizzate per la stampa con le antiche tecniche.

Non ti nascondo che mi piacerebbe tirarci su un articolettoma penso che ne varrebbe la penae avrebbe un senso ben evidentese paragonassi formule con e senza coloritura e sopratutto se prendessi anche in considerazione formulazioni attuali alla pirocatechinaDovrei anche scegliere se focalizzarne l’uso con il B&N classico o con le antiche tecniche.

Ciao 

wiz 
(werther)

Ciao Luca, Wiz,
Sono contento che l'articolo si sia piaciuto, si leggendo le varie curve si nota la differenza tra i vari metodi di lettura del densitometro.
Trovo interessante le tue formule non coloranti e spero prima o poi di poterle vedere in un articolo o altro e poi provarle, sicuramente si dovrebbe poi testare su altre pellicole, (io uso principalmente FP4, T-MAX 400, Efke 100, e qualche volta altre tipo Bergger,Forte e ultimamente anche Foma), io le mie pyrocat le uso in grande formato e per stampe a contatto su AZO o per platino/palladio o carbone, interessante poi la comparazione tra le varie formule e la possibilità  su uso con il B/N classico o con tecniche antiche, se riesci a tirarci su un articolo sarà  interessante e istruttivo.
Per Luca,se hai bisogno di leggere i negativi, non c'è nessun problema, mandami un e-mail e ci mettiamo d'accordo. Che tipo di pellicola stai testando? Magari la conosco e posso inviarti alcune mie informazioni.

Teniamoci in contatto,

Ciao

Stefano

Inviato: 13/11/2006 23:27
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