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L'importanza della misurazione su piano focale nel GF
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Sappiamo che usando un banco ottico a distanze ravvicinate bisogna fare attenzione alle cadute di luce conseguenti all'estensione del soffietto.
Ma ero convinto che la cosa assumesse un' importanza significativa solo per riprese effettivamente macro o comunque molto ravvicinate, finché non ho controllato come stessero le cose fotografando soggetti a circa 3 metri di distanza col BO in 8x10".
Sto utilizzando le T-Max 400 ed in studio, dove i contrasti di luce sono controllati, le espongo a 320 ISO.
Ma ottenevo dei risultati che non mi convincevano, come se fossero riprese sottoesposte, finché non ho confrontato le letture eseguite con l'esposimetro a mano con quelle eseguite sul piano focale grazie allo chassis porta sonda in foto.

Ebbene, con mia sorpresa ho dvuto constatare una perdita di ben due stop. In altre parole, per ottenere una corretta esposizione a 320 ISO devo esporre la T-Max 400 come se fosse una 80 ISO.
Non è poco, considerando che sto fotografando figure umane in piano americano, qualcosa che non avrei certamente definito "macro" !

Ed effettivamente, ora i risultati risultano molto più convincenti.

Così, era giusto per riferire questa esperienza che mi ha sorpreso abbastanza.


Allega:



jpg  Chassis di misurazione 8x10%22 copia.jpg (135.37 KB)
7_62513c902f942.jpg 908X608 px

Inviato: 9/4/2022 10:13
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF

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Inviato: 9/4/2022 18:41
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF
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Da lombardia
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La tua scheda può certamente essere utile. Ma non mi sembra molto precisa: nella mia situazione suggerirebbe una correzione di 1/2 - 2/3 di EV invece dei 2 che ho misurato.

Girando in rete ho trovato anche una formuletta proposta nel blog del fotografo Michele Vacchiano che mi pare abbastanza semplice da ricordare:
1) si misura il tiraggio in cm
2) gli si attribuisce il valore f (diaframma) più vicino , che chiameremo A
3) si attribuisce in egual modo un valore f alla focale utilizzata (lo chiameremo B)
4) si calcola lo scarto di valori tra A e B per correggere l'esposizione

Ad esempio quindi, se sto fotografando con un 150 mm e per focheggiare ho allungato soffietto di circa 30 cm, dovrò correggere di 2EV, risultanti dai seguenti calcoli:


1) tiraggio di 30 cm.
2) il valore f più vicino a 30 è il diaframma 32
3) con un obiettivo da 150 mm il valore f da attribuire a tale focale sarà il diaframma 16
4) la correzione da apportare sarà dunque di 2 Stop, cioè lo scarto tra diaframma 16 e diaframma 32

Anche questa regoletta però, non sembra essere del tutto precisa nella pratica. Nel mio caso ho usato un 360 mm (quindi f. 32, se non 32 !/2), ed il tiraggio misurato era di circa 43-44 cm. La formula mi avrebbe quindi suggerito una correzione di 1 EV od anche solo 2/3 di EV ed invece la sonda del Sinar Booster 1 + esposimetro Minolta FlashMeter IV mi ha misurato 2 EV tondi.


Sono quindi calcoli un poco grossolani, mentre la lettura con sonda ed esposimetro sul piano focale fornisce una precisione ad 1/10 di diaframma (fatto salvo il frequente errore del tempo dell'otturatore, che nel mio caso è ininfluente, visto che in studio scatto coi flash).
Ma capisco che pochi abbiano conservato quegli accessori dagli anni '80-'90 quando erano abbastanza conosciuti; e trovarne adesso in buone condizioni non è semplicissimo (in esterni poi sono scomodi ed ingombranti, mentre in studio ovviamente si può fare di tutto)




Allega:



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Inviato: 10/4/2022 8:54

Modificato da luciano su 10/4/2022 10:39:01
Modificato da luciano su 10/4/2022 12:03:59
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF

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Ciao Luciano, la discrepanza tra la misura con esposimetro a mano e quella con la sonda mi sembra davvero straordinaria. nel caso specifico relativo al negativo che hai allegato,è possibile che il fondo bianco possa avere tratto in inganno l'esposimetro e che la sonda,leggendo porzioni molto più ristrette della scena inquadrata, abbia invece dato una lettura più verosimile? mi capitava, quando utilizzavo una sala posa molto ridotta, che avere una scena su fondo bianco o luminoso mi desse letture esposimetriche molto differenti da quelle ottenute con ambientazioni su fondali neri o scuri. solitamente per scene su fondali chiari aumentavo regolarmente l'esposizione di uno stop.

Inviato: 11/4/2022 11:43
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF
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Da lombardia
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Non saprei, ma tutto sommato non credo.
Non ho utilizzato la sonda per misurare il set (la modella ha già mostrato enorme pazienza e professionalità nel mantenere la posa mentre focheggiavo, chiudevo diaframma/caricavo otturatore, inserivo chassis, toglievo volet ed esponevo: non potevo certo pretendere di prolungare ulteriormente la cosa con la lenta lettura esposimetrica su piano focale ).
Prima della sessione di scatti avevo fatto delle prove sul cartoncino grigio medio con un esposimetro spot a mano, verificato se la lettura spot fosse coerente con quella incidente presa dalla superficie del cartoncino grigio (e corrispondevano quasi perfettamente) ed infine fatto il confronto con la lettura con la sonda , constatando quella differenza e giungendo quindi alla conclusione che dovevo esporre la T-Max 400 ad 80 ISO.
Quando poi ho fotografato la modella e sistemavo le luci del set, mi sono limitato a poche rapide misurazioni in luce incidente con sensibilità impostata ad 80 ISO.

Sul fatto che il fondo bianco illuminato, presente anche nelle letture di prova, possa aver alterato la situazione, non so. Ad occhio direi che avrebbe influito in modo analogo anche sullo spot esterno.
Tuttavia appena possibile ricontrollerò con un fondo neutro e non luminoso,.

Inviato: 11/4/2022 12:58
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF

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Da Albiate (MB)
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Scusa la domanda ma stavo leggendomi le istruzioni del Sinar Boost-1 e ho visto che lettura non è proprio diretta, do per scontato che tu abbia seguito tutta la procedura (diaframma dell'obbiettivo chiuso all'apertura di lavoro, esposimetro settato su f5.6 e correzioni riportate come decimali di 5,6 e correzioni GV riportate sull'apertura di diaframma e/o potenza del flash).
Scusa ancora la banalità della risposta

Inviato: 12/4/2022 14:18
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Re: L'importanza della misurazione su piano focale nel GF
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Da lombardia
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Citazione:

chromemax ha scritto....


In effetti il funzionamento dell’insieme Booster 1 + Minolta Flashmeter non è molto intuitivo. Alla fine è una specie di sistema “ad azzeramento” in cui devi ottenere un risultato di lettura pari o assai simile a 5.6 +/- 0 (trascurabili nella pratica letture fino a +/- 0,2 pari appunto a 2/10 di stop). E siccome era un bel po’ di tempo che non l’usavo, sulle prime sono rimasto perplesso ed ho dovuto andare a ricontrollare le istruzioni.
Alla fine mi pare di avere misurato correttamente (i flash da studio che utilizzo sono esemplari nella precisione di ripetizione lampo: al massimo registro e raramente, differenze di 0,1 stop). Ma per sicurezza ricontrollerò anche questa cosa quando rifarò le misurazioni su fondo neutro.
Perchè anche io sono perplesso: le misurazioni ricavate dalle tabelle come quella di Sander, dovrebbero derivare da misure di geometria ottica ben precise, e sono il primo a non spiegarmi bene le differenze riscontrate.

Inviato: 13/4/2022 15:21
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