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Re: Battersea power station

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25/8/2005 8:38
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Io la vedo diversamente da Daniele. Quando nel mio primo intervento avevo detto che la foto mi lasciava "interdetto" era perché' la stavo giudicando come una foto collage. Nella piccola dimensione del rettangolino sullo schermo e nella mia colpevole superficialità' e fretta avevo preso la foto di Andrea come il collage di due foto insieme.

E' solo il giorno dopo che mi sono accorto di quel piccolo triangolino in basso a destra di asfalto. Ma allora *non* era un collage! Adesso la foto assumeva un significato completamente diverso.

La proposta di Daniele ricostruisce secondo me il peccato originale cioè' l'interpretare la foto come due foto diverse messe una sopra l'altra, molto pulite, molto strutturate, con tanta geometria.

Invece quella originale e' storta, faticosa, bislacca, appuntita. E' fatta di corsa? E' stata studiata a lungo proprio per non dare l'idea del collage, con quel rettangolino birichino in basso a destra che un bravo fotografo proprio non dovrebbe metterci? Con quelle ciminiere pendenti? Magari Andrea non vuole essere un bravo fotografo.

Il problema più grosso rimane che tutto quello che dico si basa su un francobollo di foto vista a schermo, e magari una volta stampata le osservazioni di Daniele hanno molto senso --- nel senso che non c'e' rischio di prenderla come un collage, per esempio --- e le mie invece sono fuori luogo.

Inviato: 9/4/2011 22:04
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Re: Battersea power station
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14/4/2007 23:27
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il fatto ripeto è che mi sembra che lo scatto proposto non sia ne carne ne pesce. non c'è una chiara presa di posizione (per semplificare): rigore vs ambientazione
ed è da questa impressione che la foto mi suscita che arrivo a pensare che sia fatta "di fretta"
non penso che la mi versione sia giusta, è solo l'immagine che ho immaginato a partire dallo scatto proposto che mi sembrava incompiuto ma tendente in quella direzione
ciao
daniele

Inviato: 10/4/2011 10:36
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Re: Battersea power station
Moderatore
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8/2/2005 19:08
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Interessante che ti appaia meno frettolosa la versione con le linee cadenti raddrizzate in post e senza l'obliquità della staccionata.
Trovo che la fretta con cui viene realizzata una fotografia -per quel che mi riguarda, ovviamente- non dipenda dalla tecnica, ma dal tempo necessario per rendere l'idea. A me piaceva, del soggetto rappresentato, lo stacco tra il corpo della centrale e la staccionata, come ho scritto sopra non è stato uno scatto prendi e vai, e con un banco ci avrei messo meno: avrei fatto più in fretta a minimizzare le linee cadenti, anche se non le avrei corrette completamente -trovo narcolettiche le immagini di architettura troppo ortogonali- e non avrei permesso di capire che si trattava di qualcosa di esistente e non di due immagini incollate (il pezzetto di strada serve).

Il mio modo di fotografare architettura -o meglio, il modo in cui cerco di fotografare l'architettura- è proprio lì, nell'interstizio tra quel minimo di correzione formale per rendere fruibile la cosa fotografata e quell'imperfezione che dica qualcosa di più dell'ortogonalità a tutti i costi, che, mi ripeto, trovo faccia terribilmente dormire.

Comunque grazie per lo spunto di una discussione che ho trovato molto interessante.

Andrea

p.s.: In effetti Marco ha ragione, trovo molto poco interessante essere un bravo fotografo...

Inviato: 15/4/2011 14:46
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Re: Battersea power station

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17/7/2009 21:53
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Ciao Andrea,
purtroppo l'immagine inevitabilmente mi riporta alla copertina dei PinkFloyd del tempo ed a tutte le sensazioni che quel LP mi ricorda (musicoterapia nel bene e nel male!);
cercando di resettare la materia grigia direi: impressione di potenza smisurata, incombente, non soffocante ma dominante, alla quale difficilmente ci si può sottrarre, in poche parole l'espressione del POTERE che ti tiene in scacco: ma ecco che mi rieccheggiano nella mente le note dei Sommi e la Loro Potenza, di rottura degli schemi e delle catene...

roberto

Inviato: 15/4/2011 15:47
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Re: Battersea power station

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17/7/2009 21:53
Da cavalese val di fiemme trentino
Messaggi: 64
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... ad ogni buon conto è un'ottima immagine, d'impatto emotivo, istintiva ed immediata nella lettura.

r.

Inviato: 15/4/2011 15:56
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Re: Battersea power station
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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Citazione:

Hologon ha scritto:
Interessante che ti appaia meno frettolosa la versione con le linee cadenti raddrizzate in post e senza l'obliquità della staccionata.
Trovo che la fretta con cui viene realizzata una fotografia -per quel che mi riguarda, ovviamente- non dipenda dalla tecnica, ma dal tempo necessario per rendere l'idea. A me piaceva, del soggetto rappresentato, lo stacco tra il corpo della centrale e la staccionata, come ho scritto sopra non è stato uno scatto prendi e vai, e con un banco ci avrei messo meno: avrei fatto più in fretta a minimizzare le linee cadenti, anche se non le avrei corrette completamente -trovo narcolettiche le immagini di architettura troppo ortogonali- e non avrei permesso di capire che si trattava di qualcosa di esistente e non di due immagini incollate (il pezzetto di strada serve).

Il mio modo di fotografare architettura -o meglio, il modo in cui cerco di fotografare l'architettura- è proprio lì, nell'interstizio tra quel minimo di correzione formale per rendere fruibile la cosa fotografata e quell'imperfezione che dica qualcosa di più dell'ortogonalità a tutti i costi, che, mi ripeto, trovo faccia terribilmente dormire.

Comunque grazie per lo spunto di una discussione che ho trovato molto interessante.

Andrea

p.s.: In effetti Marco ha ragione, trovo molto poco interessante essere un bravo fotografo...


non sono ancora certo di essermi spiegato al meglio... non sto affatto dicendo che dovevi fotografare il soggetto così come ho elaborato lo scatto, ma che la composizione che hai scelto mi da la sensazione di tendere a quel risultato senza riuscirici e quindi mi da questa sensazione di incompiuto o frettoloso.
concordo che la correzione formale è solo uno dei possibili modi di fotografare l'architettura e concordo che il pezzetto di strada ci voglia per contestualizzare. quello che mi pare è che allora la scelta avrebbe dovuto essere più forte (la contestualizzazione maggiore e/o l'informalità più accentuata) in modo da distaccarsi più chiaramente da un modo canonico di rappresentare l'architettura per evitare di dare (almeno a me) questa sensazione di frettolosità

ciao
daniele

Inviato: 15/4/2011 17:24
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