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Re: Statement......si o no?

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Quoto Hologon, l'unico elemento certo é che, come nell'esempio di Danipen, ci sono contesti, in quel caso una rivista, che chiede uno statement con certe caratteristiche.
Aggiungo poi un'altra cosa. Seguendo l'esempio di Robertosam che fa sui miei progetti. Certo, sono due progetti che nascono con approcci diversi. Necessariamente. Ma allo stesso tempo, "Infanzia andata e ritorno" é un progetto che é partito con una certa preparazione (adirittura un approfondimento sulla fotografia del fotografo andino della prima metà  del 900 Martin Chambi, di cui siamo andati a vedere gli orginali presso la Biblioteca San Bartolomeo de Las Casas a Cuzco) ma che é cresciuto e maturato nelle fasi successive e soprattutto nell'incontro con altre persone, dall'editing fatto con Sara Munari, al confronto con la mia compagna e altra metà  del progetto che si é occupata della raccolta dei cuentos (in lingua spagnola e quequea) che mi é servito a capire meglio cosa le immagini dicessero e cosa potrà  dire la fase espositiva. Lo stesso progetto ha qualcosa di dinamico, figuriamoci lo statement. Se devo scriverlo, lo scrivo e forse oggi é abbastanza definito. C'è un nocciolo originario che é rimasto quello, ma la sua scrittura nel tempo si è modificata.
bs
marco

Inviato: 3/5/2010 14:26
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Statement......si o no?

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"C'è un nocciolo originario che é rimasto quello, ma la sua scrittura nel tempo si è modificata."
Assolutamente perfetto, questa è la cosa che mi preme di più.
La sperindio-photography mi sta un pochino sulle.. scatole.

Inviato: 3/5/2010 15:57
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Re: Statement......si o no?

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Aggiungo solo Robertosam, che la fotografia é qualcosa che vive, come molte altre cose, delle mutazioni di senso, delle contaminazioni, ma soprattutto dell'evoluzione che nasce nelle relazioni tra l'individuo, le cose e gli altri individui. Trovo difficile pensare che queste relazioni siano date una volta per tutte. Ovvio vale per me e per il tipo di fotografia che faccio. Sto partendo con un progetto su chi allestisce e smonta, di notte, il mercato di porta palazzo a torino. E' già  faticoso contattarli, discutere con loro prima di fare le foto, se le farà. Approccio questo progetto con una modalità  aperta, convinto che qualcosa potrebbe cambiarne la rotta. E non è sperindio-photography (capisco cosa vuoi dire per altri versi). E'proprio una condizione di come gestisco questi progetti. Tutto sommato mi piace anche farmi influenzare dalla loro realtà . Ed è come se la fotografia seguisse una scoperta di un mondo, di una realtà .
Di fronte ai lavori artistici dei tedeschi o di qualche altro si ha certamente l'impressione di un approccio che riesce fin dalle sue prime fasi a definire molti aspetti del progetto. La visione che da cui nasce il progetto é già  una visione definita e l'oggetto/soggetto della fotografia é "piegato" alla visione (questione questa complicata legata alla definzione di realtà ). Se così é, e chiedo un confronto, allora anche lo statement diventa più definibile sin dalle prime fasi.
bs
marco

Inviato: 3/5/2010 16:34
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Re: Statement......si o no?

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Credo che stiamo tornando alla tua affermazione, che condivido : "C'è un nocciolo originario che é rimasto quello, ma la sua scrittura nel tempo si è modificata."
Trovo naturale che in certi tipi di fotografia -ne è l'esempio il progetto che hai riportato- non possa essere definita sin dall'inizio la rete di relazioni di cui parli.
Si potrebbe dire, ma sto ragionando "ad alta voce", che esiste un progetto (magari non definitivo), che esiste una "realtà " da rappresentare, e che in mezzo ci sia samuel/marco.
Questa non è sperindio-photography : sai già  cosa vuoi fare e perchè lo vuoi fare. Inoltre hai una bozza di progetto (se mi passi la definizione), e il contesto è abbastanza definito.
Direi che è alquanto difficile riuscire a fare più di questo. Stai esplorando e contemporaneamente interpretando/documentando.

Diverso è il caso di una scena costruita per rappresentare un'immagine che è già  nella tua mente, e che aspetta solo di diventare "fotografia", di essere scattata.
(( Mi preme sottolineare che quest'altro tipo di fotografia non è semplice ricerca di sfide tecniche, tant'è che spesso la tecnica per realizzarla è banale. Ma questo fa parte di altri discorsi ))

Faccio un esempio (si tratta di una estrema sintesi)
Mettiamo che io voglia rappresentare la differenza che puà esistere tra l'immagine che una persona da' di sé e come invece questa persona "è" (Andrea mi perdonerà  se la terminologia non è precisa).. E poniamo che una persona che appare normalissima stia impazzendo (o si senta come se stesse per farlo).
Mi immagino la rappresentazione di un involucro-persona vestita, nero su sfondo bianco, in atteggiamento perfettamente tranquillo, diciamo ordinario, che contiene all'interno una rappresentazione della stessa persona, nuda, in atteggiamento totalmente diverso.
Pensato questo, ed immaginate alcune pose, resta ben poco da fare.

C'è un'enorme differenza tra i due modi di fare fotografia.
Nel primo caso il progetto evolve, e puà mutare parecchio durante la sua realizzazione. Nel secondo caso trovo improbabile che la realizzazione del progetto porti a mutazioni degne di nota.

Inviato: 3/5/2010 18:27
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Re: Statement......si o no?

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sommessamente faccio notare che pamar5 ha definito bene ( a suo modo di vedere) l'ambito della discussione ( e su questo, personalmente, ho cercato di tenere la barra dritta al di là  del fatto che si condivida o meno l'impostazione)

Citazione:
Premessa: mi riferisco alla fotografia più vicina alla forma artistica e non ad altri generi.



Inviato: 3/5/2010 21:54
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Re: Statement......si o no?

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capisco maceric, ma per quello che conosco dei fotografi artistici potrei applicare benissimo la stessa logica descritta prima. Dato che per una serie di mostre fatte sulla danza contemporanea mi hanno considerato un artista (sic) mi hanno anche chiesto di scrivere lo statement. Non riesco a fare tanta differenza tra scrivere uno statement per un lavoro di fotografia narrativa (che non è proprio reportage ma non é nemmeno fotografia artistica) e uno per una mostra d'arte. Penso che anche nelle foto artistiche ci siano modalità  diverse di progettare e di scrivere statement. Spiegatemi le differenza tra foto d'arte e non nella scrittura dello statement, personalmente non le vedo più di tanto. Se vado sulla rivista di danipan, (foto d'arte, di reportage? e conosco pure alcuni autori) leggo statement anche scambiabili...e non é una critica, nella mia logica ci sta.
bs
marco

Inviato: 3/5/2010 23:07
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Re: Statement......si o no?

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Quanto è stato detto puà essere applicato sia alla fotografia artistica di Ansel Adams o di Kenna sia a quella di samuel/Marco.

PS: hehehe! caro samuel, ti ho beccato!

Inviato: 4/5/2010 9:08
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Re: Statement......si o no?
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In tutti i post che ho letto, delle varie persone, ho trovato alcune constatazioni (magari che mi trovano d’accordo, magari no) ineccepibili. Lo statement serve a contestualizzare l’opera (non a spiegarla) e questo (come dice Danipen) non puo’ ridursi a quattro righe in croce. Trovo sia inequivocabile. Lancio un’ulteriore provocazione: prendete 10 autori a caso. Prendete i loro portfoli. Quanti hanno uno statement sufficientemente chiaro ed articolato? Prendete gli autori del passato. Quanti hanno scritto uno statement? Non è forse la stesura di uno statement un vincolo, un obbligo attuale? Fatto com’è oggi richiesto serve a qualcosa? Serve veramente? (all’autore o al fruitore, non importa). Non si riduce forse a un obbligo? “Si dai devo farlo…..butto giù due righe, ermetiche è meglio, suona più intellettuale, via il dente via il dolore. Tanto il percorso e il contesto da cui è nato come azzo lo spiego in 4 righe?”. Oggi uno statement deve essere breve e incisivo……non importa se non spiega un bel niente, se non è chiaro; l’importante è che ci sia. E’richiesto che ci sia. Se no il lavoro è incompleto. Considerate i vari concorsi che richiedono un portfolio. Ci vuole (sempre) anche uno statement. Ma mi raccomando, massimo di xxx parole.

Marco

Inviato: 4/5/2010 11:34
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Re: Statement......si o no?
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butto lì un'altra considerazione...
avete mai letto gli statement a corredo dei servizi pubblicati su witness journal?
http://witness.fotoup.net/index.php?s=ARRETRATI
sono assolutamente svincolati dal lavoro fotografico... non centrano quasi mai nulla... o comunque poco. tendenzialmente perchè tendono a contestualizzare male, nel senso che inseriscono un servizio spacifico in un quadro talmente ampio e generala che poi il servizio poteva essere qualunque altro
questi sono statement?
sono questi gli statement più di moda?

ciao
daniele

Inviato: 4/5/2010 11:47
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Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: Statement......si o no?

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Daniele, quelle sono esattamente le superkazzole a cui mi riferivo nei primi interventi di questa discussione.
A questo proposito, trovi un'infinità  di critici che ti scrivono xxx battute su qualsiasi cosa (basta che faccia "figo"), magari anche uno statement..

Inviato: 4/5/2010 12:32
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Re: Statement......si o no?

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ciao Robertosam, sai che non ho capito dove mi hai beccato? sulla questione dell'artista...? eh, eh, se é su quella allora...
Ritorno sul 3ad, a questo punto chiediamoci cosa deve indicare uno statement (sempre preservando quella assoluta libertà  d'azione necessaria). Talvolta mi sembra che uno statement non serva a nulla. Ne leggo tanti, poi guardo le foto e mi dimentico lo statement. Quelli che cercano di spiegare le foto me li dimentico prima di arrivare alla fine, quelli che provano a spiegare il contesto nel quale nasce il lavoro li acchiappo un po si e un po no, ma forse dipende dall'abilità  dello scrivente, quelli che mi raccontano qualcos'altro dalle foto mi intrigano un po di più, che so certe pulsioni, emozioni, o che, in forme poetiche o altro ancora, riescono a fare da controcanto alle foto. Le foto devono cantarla un po da sole, essere in grado di mettere in campo per conto loro un po di succo, altrimenti che ci stanno a fare. Diverso lo statement che racconta l'autore (ma è ancora uno statement?) un po di biografia, le sue influenze, il suo approccio e la tecnica quando é necessario raccontarla. Anche quelli mi interessano. Ma qui andiamo sul confine con altri tipi di documenti, web compreso, legati alla comprensione dell'autore che secondo me inizia ad essere tale di fronte ad un certo corpo di opere e ad un insieme di testi diversi: fotografie, documenti, critiche e recensioni, inseriti in libri e/o sito. A questo punto si inizia a conoscere l'autore.
Molti statement non mi sembra però che rispondano a granchè.
bs
marco

Inviato: 4/5/2010 14:09
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Re: Statement......si o no?
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Citazione:

samuel ha scritto:
Talvolta mi sembra che uno statement non serva a nulla. Ne leggo tanti, poi guardo le foto e mi dimentico lo statement......Diverso lo statement che racconta l'autore (ma è ancora uno statement?)..... Ma qui andiamo sul confine con altri tipi di documenti, web compreso, legati alla comprensione dell'autore che secondo me inizia ad essere tale di fronte ad un certo corpo di opere e ad un insieme di testi diversi......Molti statement non mi sembra però che rispondano a granchè.


Quoto al 100%

Marco

Inviato: 4/5/2010 14:24
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Re: Statement......si o no?

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[ e bravo ]

E' che stiamo usando sempre il termine statement, anche quando ci riferiamo a cose diverse..
Sarà  una mia impressione, ma sinora "statement" è stato usato al posto di "cappello introduttivo/esplicativo".
Una cosa è il progetto, altra cosa è il contesto, altra ancora lo statement, altra ancora la biografia dell'autore, ecc.

Inviato: 4/5/2010 14:33
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Re: Statement......si o no?
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Citazione:

robertosam ha scritto:

E' che stiamo usando sempre il termine statement, anche quando ci riferiamo a cose diverse..
Sarà  una mia impressione, ma sinora "statement" è stato usato al posto di "cappello introduttivo/esplicativo".
Una cosa è il progetto, altra cosa è il contesto, altra ancora lo statement, altra ancora la biografia dell'autore, ecc.


Io non penso che si stia confondendo lo statement per altro. Penso invece che siano stati colti e sottolineati i suoi limiti.

Marco

Inviato: 4/5/2010 16:13
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