Se c'è una cosa che non ho mai provato e della quale conosco poco o niente sono le diapositive B&N.
Qualcuno ha voglia di raccontarmi qualcosa?
Per esempio, che applicazioni hanno o potrebbero avere, oltre chiaramente la semplice proiezione? Che resa potrebbero dare se usate con il sistema ibrido?

Grazie a chi avrà  la pazienza.......

Marco

Riguardo ai materiali, ne abbiamo già  parlato qui sul forum. Puoi trovare info cercando Agfa Scala e Rollei Slide Direct RSD, ma mi pare che ci sia anche qualche discussione dal titolo simile a questa

Per quanto riguarda l'uso, se il fine è la scansione non vedo particolare utilità  nell'utilizzare dia b/n: le pellicole per produrre dia b/n sono materiali più difficili, più costosi, più scomodi (possono prevedere sviluppi particolari) rispetto alle normali pellicole b/n. Se il fine non è quello della proiezione, secondo me non ne vale troppo la pena.
Certamente guardare una dia sul piano luminoso e confrontarla con la scansione a monitor e durante il fotoritocco digitale è impagabile: se il fine è questo, forse puà ripagare qualche rottura in più di approvvigionamento, esposizione e sviluppo.


Andrea

Ma la Rollei ora la fanno in formato 120? L'ultima volta che chiesi io la facevano solo in 135...

Grazie Andrea

Marco

Citazione:

Che io sappia la fanno in 135 e in 4x5" Perché non sia disponibile in 120 è per me del tutto misterioso. Forse la pellicola è allergica alla carta di protezione oppure hanno rilevato che i medioformatari non amano le dia b/n. Comunque non è l'unica pellicola - c'è anche la Adox CMS 20 - che salta il 120 tra 135 e 4x5": ci deve essere una ragione.



Andrea

Citazione:

Di nulla, Marco.



Andrea

Citazione:

Se sai qualcosa sul 120 fammi sapere...l'avrei voluta provare thanks

ALtra dia B-N è la Foma R100

ragazzi ma queste dia si possono trattare nelle nostre CO o servono trattamenti come l'E6 e simili?

grazie ...

Citazione:

La ragione - ipotizzo - sta nel fatto che le dia bn vengono fatte quasi esclusivamente per essere proiettate. Non sono in molti possedere un proiettore dia 6x6 e, di conseguenza, le pellicole 120 hanno un mercato infinitamente minore.

Citazione:

Quindi concordi con Hologon che se si deve fare stampa chimica o scansione non conviene la dia in bn? Sarà  che io per il colore ho fatto sempre e solo dia e non sono abituato ai negativi...mi piace l'idea anche di vedere sul tavolo luminoso una dia in bn...anche se non la devo proiettare.

Citazione:

Anche questa non la fanno per il 120

Citazione:

Si, per varie ragioni, ma partiamo da una formula matematica di base:

+x-=- cioè, se consideri la realtà  come positiva, la pellicola è negativa e ti offre un'immagine negativa.
Il raddrizzamento prevede il passaggio -x-=+, sia che si tratti di stampa che di inversione, ottica o chimica.
In ogni passaggio c'è un restringimento della scala tonale, per cui:

+ x - = - realtà  x registrazione dell'immagine = negativo
- x - = + negativo x materiale negativo (o inversione) = positivo;

e qui si ferma il processo di stampa da negativo

+ x - = - otteniamo l'impressione negativa della stampa

- x - = + con l'inversione chimica otteniamo la copia positiva.

Sono due passaggi in più.
Questo accade perché i materiali sensibili sono, appunto, sensibili alla luce e non al buio e, quindi, il procedimento è sempre negativo x negativo.

Citazione:

Le dia in BN sono un'inversione del negativo secondo il seguente procedimento (nel caso seguente si tratta di un'inversione ottica):

Sviluppo (ossidoriduzione)
Sbianca (bicromato di potassio acido) che scioglie ed elimina l'argento metallico dell'immagine negativa
chiarificazione (assottigliamento dell'emulsione di AgBr rimasta, per arrivare all'assenza di emulsione nel punto di luce più alto sulla curva)con un fissaggio molto leggero
Esposizione della pellicola alla luce (che inizia dopo la sbianca ma ora va fatta con attenzione ed omogeneità )
Secondo sviluppo approfondito per annerire tutta la parte di emulsione rimasta ed esposta.
lavaggio

Caspita franz ... non c'ho capito nulla
per quanto riguarda lo sviluppo di queste dia BN in sostanza, ma proprio parlando francamente come si procede?
so anche di una carta che si stampa da positivi BN ...
vorrei provare qualche dia BN con stampa su questo tipo di carta ...
magari la cosa mi piace è continuo, ma se il procedimento richiede strumenti che non ho e tecniche impossibili rinuncio volentieri ...

grazie

Nessuna tecnica impossibile, ma se cerchi con un motore di ricerca troverai certamente delle istruzioni più precise. il procedimento è, in sostanza, quello di sviluppare la canonica immagine negativa, rimuoverla lasciando però l'emulsione non sviluppata; esporre alla luce quanto resta e svilupparlo.

Poiché nel procedimento di sviluppo tradizionale, sono meno della metà  degli alogenuri che vengono trattati, è necessario ridurre prima di svilupparla per la seconda volta, l'emulsione che è restata e che, nel procedimento negativo, viene sciolta con il fissaggio.

Se prendi un film sbiancato ma ancora non chiarificato, ti accorgerai che i bianchi sono comunque coperti da una patina di emulsione che, quando vai a sviluppare, sporca le alte luci.

Per fare questo tipo di trattamento - salvo le ottimizzazioni personali che si ricavano solo provando - generalmente si usa esporre per metà  della sensibilità  (es. da 125 a 64); sviluppare in un brodo per carte tipo neutol o normaton, perché mantiene più alto il contrasto, ma soprattutto utilizzare pellicole che hanno scarso velo e supporto il più trasparente possibile. La Tri X, per esempio, ha un supporto grigio scuro se comparata all'FP4, ma pellicole di bassa sensibilità  o, meglio, le ortocromatiche, hanno una limpidezza del supporto che le rende ideali per la proiezione.

Il discorso della carta è simile a quello della pellicola. Un tempo c'erano delle carte dedicate, oggi non credo che si possano raggiungere risultati da fine art con il procedimento +x-x-x+x-x-x+

la cosa puà invece risultare interessante se si intende arrivare ad una stampa finale per contatto e, quindi, abbiamo bisogno di un negativo di grande formato a partire da un piccolo o medio formato.

Con i dovuti accorgimenti per mantenere basso il contrasto, si arriva a stampare una dia su un foglio di pellicola, ottenendo un negativo (+ x - = - ) stampabile a contatto con tecniche tipo palladio, gomma bicromatata ecc..

Un altro uso (che era poi il motivo delle mie sperimentazioni in questo campo) è la duplicazione di negativi bn. Passavo dal 35mm al 6x9 con una perdita di qualità  irrisoria e, in questo caso, non avevo nemmeno le preoccupazioni della trasparenza e limpidezza del supporto.

Il procedimento in questione fa ottenere delle immagini con la grana molto più fina di quella stessa sviluppata per ottenere il negativo. Questo si spiega con la seconda esposizione che finisce col colpire tutti i grani d'argento rimasti in maniera uniforme e fino a saturazione, ed impedisce, quindi, l'aggregazione con il conseguente ingrossamento della grana.

Ora basta, ho fame e scendo in pizzeria

perfetto Franz
ho capito il procedimento ...
ora non mi tocca che entrare nei dettagli magari cercando stesso sul forum qualche thread apposta e poi sperimentare ...
lo so che sono molti passaggi e quindi alla fine qualcosa la si perde, però mi piacerebbe vedere comè l'effetto finale ...
grazie e buona pizza