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"Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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28/10/2006 14:37
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Bella mostra di fotografia di paesaggio, vista due volte, a Roma nella splendida architettura di Moretti a Trastevere (ex casa della Gioventù Italiana Littoria). Molto bravi il noto Campigotto, Matteucci che non conoscevo e anche Xavier Ribas; anche gli altri buoni ma più alterni in quanto a qualtà .

Traggo due insegnamenti:
1) la fotografia di paesaggio più che il colpo di genio richiede grande dedizione, meticolosità  e precisione, che alla fine premiano nella coerenza dell'esposizione;
2) la stampa ink jet a colore è quasi migliore di quella tradizionale, dove il quasi è per il fatto che l'inchiostro sta proprio "sopra" la carta e non dentro come nella stampa cromogenica (di cui Ribas ha dato un ottimo saggio)
3) la stampa ink jet in bianco e nero, per lo meno per quanto visto nella mostra, ha alcuni svantaggi di qualità  rispetto a quella tradizionale (gamma tonale, incisione, grana di stampa) ma l'enorme vantaggio di consentire operazioni che in camera oscura sarebbero enormemente difficili (dalle semplici mascherature-bruciature fino all'effetto sbianca che Campigotto profonde a piene mani)
4)anche se due dei fotografi erano stranieri, pare che noi italiani abbiamo un modo nostro di intendere il paesaggio.

Qualcuno l'ha vista?

Inviato: 2/4/2007 19:01
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

Iscritto il:
25/2/2004 15:54
Da Roma
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No, non ancora, ma provvedo senz'altro, grazie della segnalazione.
Metto qui anche un puntatore a una pagina web sull'evento. La mostra e' aperta fino al 26 aprile.

Inviato: 3/4/2007 3:18
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Musica per le mie orecchie le tue parole Palomar. Sembra quasi che il settore "interpretazione del paesaggio" sia una materia aliena presso il forum.

Eppure le occasioni di fotografare aumentano se si "analizza visivamente" il mondo che ci circonda: è vero bisogna prepararsi un po', ma quando si esce i soggetti si fanno avanti da soli, ci chiamano, dicono ci sono anch'io.

Ma...! sono perplesso. Le cose ci sono ma non le vedo...! E' un vero peccato...

Ssssciao raga,... Candidus / Floriano

Inviato: 3/4/2007 8:11
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

Iscritto il:
28/10/2006 14:37
Messaggi: 466
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Ciao Floriano,
onestamente ho capito poco di ciò a cui ti riferisci...
Pensavo che pieno di granformatisti com'è questo forum ci fossero un sacco di paesaggisti, invece mi dici di no.

Inviato: 3/4/2007 9:37
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Caro Palomar,
un conto è girovagare con le attrezzature per vedere se capita qualche cosa, un altro è organizzarsi una ricerca su un territorio, attraverso ricerche mirate, ben studiate, fare sopralluoghi, verificare orientamento del sole, tenere d'occhio il meteo locale, sapere che persone incontri, quali sono le tipologie edilizie, le coltivazioni, la cultura locale insomma. Trovare un tema conduttore, un filo che colleghi i paesaggi che incontrerai, ecc... Fare come fanno Basilico, Radino, Terraneo, Jodice, ... e tutti quelli che vogliono capire perché si muovono.
Le occasioni di fotografare si moltiplicano, si puà scrivere una storia fotografica... ma quello che sto sollecitando sono secoli che ormai si fa, i primi sono stati i francesi nel 1859.
Ciao Candidus / Floriano

Inviato: 3/4/2007 11:54
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Palomar, da quel che intuisco Floriano allude ad una fotografia di paesaggio più consapevole, aspetto questo che rischia di scivolare facilmente in secondo piano.
Me ne sto rendendo conto di persona da quando ho iniziato a riprendere il paesaggio nei dintorni di casa mia: l'alta pianura bergamasca. Un continuo susseguirsi di strade, villette, appezzamenti coltivati, fabbriche, lampioni, incolti....Provenendo da un periodo di fotografia "orobica", quindi abeti, ghiaioni, praterie alpine e così via mi sono ritrovato a fare i conti con quel che mi circonda da quando sono nato, e devo dire che è tutto un altro paio di maniche.
Questi soggetti mi stanno imponendo di essere maggiormente sensibile e aperto, come se si dovesse sempre trovare qualcosa dove pensiamo non ci sia nulla di interessante.
I risultati sono stati più lunghi ad arrivare, dei circa 60 rulli esposti in 6x12 ho tirato fuori x ora 15 immagini, le uniche risultate come me le immaginavo prima di iniziare.
Essendo la prima volta che mi imbarco in qualcosa del genere lo spreco iniziale è stato inevitabile, un continuo aggiustare la mira alla ricerca della traiettoria giusta.
Probabilmente un campo quale quello del paesaggio non aiuta, nel senso che ci si ritrova circondati di stimoli, come un predatore di fronte ad un branco di prede...scegliere la mossa per perseguire il nostro obiettivo non è semplice e richiede esercizio continuo.
Mi sa che sono un pò OT...


Ciao

Giorgio

Inviato: 3/4/2007 12:04
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Posso dire che in qualsiasi genere, paesaggio ritratto etc., conviene fotografare quel che si conosce?

E che non bastano gli accurati sopraluoghi etc. per conoscere una qualunque cultura/realtà ?

E che la supponenza dell'aver fatto sopraluoghi etc. si vede spesso da certe foto di certi autori titolati?
Così come si vede in tanti articoli di giornale che trattano argomenti che si conoscono bene?

Posso dire che allora le cose che si possono ben fotografare sono davvero molto poche oppure alla fin fine basta e avanza il mestiere, che funziona in qualunque situazione, anche parzialmente ignota?

Ciao, Claudio.


Inviato: 3/4/2007 13:34
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

Iscritto il:
28/10/2006 14:37
Messaggi: 466
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Si parla di due cose diverse, Claudio.
Personalmente, e lo sai, ritengo molto più importante la consapevolezza tecnica di una conoscenza minuziosa dei soggetti.

Come i fotografi della mostra in oggetto, che sono andati a fotografare in maniera molto mirata, aspettando le condizioni metereologiche e luminose adatte a quello che avevano in mente. Che hanno fatto dei sopralluoghi in precedenza per farsi un'idea di cosa sarebbero andati a fotografare.

Che Raphael Della Porta sapesse che la famosa ruota-trampolino del Kursaal di Ostia è stata progettata da Nervi mi pare del tutto irrilevante. Come non posso credere che gli "incontri" di Matteucci o di Tillim fossero pianificati a priori.

Forse non è un caso che il progetto più pre-ordinato, quello di Antolini, fosse il più debole dell'esposizione.



Inviato: 3/4/2007 14:16
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Ci sono cose che si possono preparare e altre no, altre ancora che si preparano in intinere. Sto iniziando un lavoro sui pompieri; a parte qualche informazione su come sono organizzati, i ruoli...le situazioni, do anche un occhio alla direzione del sole, ma non voglio evitare ne la pioggia, ne il brutto tempo, perchè sono parte delle situazioni. Altrimenti aspetto solo il sole che arriva giusto da quella parte per fare giusto quella foto e finisco a pensare solo alla foto dal punto formale. L'altro giorno due pompieri erano seduti sulle scale e chiaccheravano...ma il sole non c'era e che faccio, non scatto? Mi interessa la storia dei pompieri e il fatto che durante la guerra spegnevano gli incendi con qualunque cosa fosse liquida (gasp) perchè non c'era l'acqua ? mah, forse si, forse no. Forse qualche immagine "antica" mi servirà  pure...ma lo scoprirà andando avanti. Come dire, mi serve un quadro della situazione, ma devo essere pronto perchè non so cosa mi ritroverà davanti. Certo, se fotografassi in BO, forse sarebbe un altra cosa...se fotografassi il paesaggio sarebbe diverso, ma poi non so quanto. Il lavoro di Floriano richiede un certo approccio, perchè più analitico e mi sembra che la fotografia alla fin fine é l'ultimo step di una ricerca che parte da esigenze di comprensione di un fenomeno. Nel mio caso non voglio comprendere i pompieri, voglio guardare il loro retroscena (back) come faccio con i gruppi rock e non solo. Semmai mi piace conoscere il retroscena, più che i musicisti e i pompieri...Ma non generalizzerei ne in un caso ne nell'altro il modo di lavorare.
bs
marco

Inviato: 3/4/2007 15:14
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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14/9/2004 23:43
Da acqua aria terra
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Citazione:

claudiom ha scritto:
Posso dire che in qualsiasi genere, paesaggio ritratto etc., conviene fotografare quel che si conosce?

E che non bastano gli accurati sopraluoghi etc. per conoscere una qualunque cultura/realtà ?

E che la supponenza dell'aver fatto sopraluoghi etc. si vede spesso da certe foto di certi autori titolati?
Così come si vede in tanti articoli di giornale che trattano argomenti che si conoscono bene?

Posso dire che allora le cose che si possono ben fotografare sono davvero molto poche oppure alla fin fine basta e avanza il mestiere, che funziona in qualunque situazione, anche parzialmente ignota?

Ciao, Claudio.



Ciao claudio

Io...faccio sopralluoghi...forse non nel senso letterale del termine...ma li faccio.

Ogni mio sguardo verso qualcosa che mi interessa è un sopralluogo, è un inizio di pensiero che poi si articolerà  con gli altri pensieri che scaturiranno dagli altri sopralluoghi del solito posto.

Puà darsi che questo non serva a molto una volta giunti alla fase dello scatto, ma serve alla mente, a godere anche quando non si fa la fotografia ma semplicemente la si immagina.

a presto,ric
www.grandespirito.it

Inviato: 3/4/2007 15:33
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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28/10/2006 14:37
Messaggi: 466
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Non credo che si possa raggiungere una conoscenza davvero soddisfacente di qualcosa. Possiamo leggere al riguardo cento libri e sempre ci sfuggirà  qualche verità  essenziale. Che magari si rivela nel momento in cui fotografiamo. Per esempio puà capitare che chi non sa niente di architettura, per esempio, sia in grado di farne foto migliori di chi ne sa già tutto, che imparato com'è pensa a quello che già  sa dimenticando quello che ha davanti.
Si parte sempre con una propria opinione delle cose, anche quelle che non si conoscono a fondo. Spesso si tratta di pregiudizi: il lavorio che c'è dietro una foto, tutta quella preparazione, quei sopralluoghi, il tempo perso senza tirare fuori alcuna immagine, almeno nel mio caso servono tra l'altro a mettere alla prova i miei pregiudizi, a cambiarli, a opporli alla dura realtà  delle cose.

Inviato: 3/4/2007 17:55
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Non sono molte le cose, i luoghi, che davvero possiamo conoscere nella vita.
Conosco gente che come me conosce bene la montagna,hanno fatto lo stesso mio percorso, esserci nati, cresciuti, non averla mollata mai, nè fuori, nè tanto meno dentro.

Mi capita di guardare belle foto di montagna e talvolta capire se l'autore conosce o non conosce la montagna, se ha fatto un sopraluogo o se ci ha passato la vita.

Jirj Havel: uno dei miei preferiti.
Michele Pellegrino: uno di quelli che proprio non mi piacciono.
Eppure tutt' e due sono lì piantati nel loro elemento e si vede.

Ciao, Claudio.

Inviato: 3/4/2007 18:13
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Non vorrei passare per il solito criticone, ma le uniche foto della mostra che mio sonop piaciute - e tanto - sono quelle di campigotto.

Proprio per riprendere floriano, mi sembra che le altre siano scatti casuali, non legate da una ricerca o da una comprensione del territorio. La maggior parte sono foto già  viste che non hanno aggiunto nulla alla mia conoscenza del territorio.

Campigotto, oltre ad una notevole maestria tecnica, ha invece mostrato ed interpretato. ha comunicato delle emozioni. luoghi che conosco bene che non avevo mai visto così.

Qualcosa della mostra era addirittura fuffa, quel tipo di foto che durante la selezione (ad esempio delle dia) finiscono per prime nel cestino.

Scusate se sono stato tagliente, ma quella mostra mi interessava molto ed ha deluso le mie aspettative.

Inviato: 3/4/2007 19:15
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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Ciao Franz
capisco le tue critiche rispetto alle quali salverei, oltre a Campigotto, Matteucci (quello delle foto verdine).
Parere del tutto personale.

Inviato: 3/4/2007 19:28
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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28/10/2006 14:37
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per Claudio:
Pensa che i posti che conosco bene e che amo li fotografo in genere peggio di quelli che conosco meno e rispetto ai quali sono meno coinvolto.

Inviato: 3/4/2007 19:30
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
se fotografare è atto vissuto come ricerca di un nuovo modo di guardare, narrazione che svela il legame tra un luogo e chi lo interpreta, incontro tra uno stato di estrema attenzione e la visione di un oggetto che sembra essersi materializzato in quell'attimo, allora forse non conta se i luoghi si conoscono da sempre o da poco o nessun tempo.

mi capita che luoghi visti e rivisti mi appaiano quasi sconosciuti come anche il contrario.

ciao Elisa
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Inviato: 4/4/2007 9:37
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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Citazione:

palomar ha scritto:
per Claudio:
Pensa che i posti che conosco bene e che amo li fotografo in genere peggio di quelli che conosco meno e rispetto ai quali sono meno coinvolto.


Condivido, sto facendo uno sforzo enorme per rendere interessante un luogo sul quale devo fare una mostra, ma nel quale ho vissuto la mia infanzia.

Inviato: 4/4/2007 11:13
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Stiamo parlando di due cose diverse: un conto è "la Montagna" che è uguale uguale in tutto il mondo, un conto è "il luogo della mia infanzia".

Un conto è parlare delle foto da fare ad un matrimonio cattolico, un altro è parlare del matrimonio che si svolge nella cappella dei santi Valeriano e Didero.

Ciao.

Inviato: 4/4/2007 12:06
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"

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27/4/2006 13:48
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Cià che intendo è molto semplice. la percezione visiva va in qualche modo educata, ma anche in questo caso i luoghi e gli oggetti a noi consueti, proprio perché ci appaiono nella normalità  della nostra visione, diventano più ostici da fotografare, non riusciamo a tirarne fuori la stessa emozione di una novità . Questo si riflette nella nosra capacità  critica, per cui subiamo una delicata frustrazione per non riuscire a "vedere" oltre l'immagine che i nostri occhi conoscono ormai nel dettaglio.

Se il parroc di San valeriano e Didero, dopo aver speso vent'anni nella sua chiesa, decidesse di fotografarla, son convinto che avrebbe molta più difficoltà  del turista fotografo colpito nel cuore dalla nuova visione.

In soldoni: sto fotografando un parco che conosco fin nei più reconditi recessi, so dove andare a fotografare, cosa, a che ora, con quali condizioni atmosferiche; so a che ora si muovono le pecore, dove vanno, quando sono in controluce; conosco il fiume, i pesci, so quando l'acqua è più trasparente ma...
proprio per tutta questa gran conoscenza ho paura di cadere nel banale, nal già  visto; ho paura di non riuscire a comunicare la mia esperienza visiva perché la sensazione della visione, l'emozione che ogni visione provoca, è fortemente attenuata dalla consuetudine dei luoghi.
E' certamente più facile fotografare un luogo nuovo perché gli impulsi chimici (non digitali, eh eh!) del mio cervello sono più intensi.

Tradotto in economia domestica: spendo molto più tempo per tirare fuori da me trenta foto di quanto ne avrei speso in un luogo dove la mia curiosità  avessze giocato un ruolo primario.


Inviato: 4/4/2007 12:41
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Re: "Terra" ovvero "Non tutte le strade portano a Roma"
Utente non più registrato
Non tutti modi di intendere cosa sia la fotografia sono uguali, il punto mi pare sia lì.

FranzX parla per se e non discuto il suo approccio.

Sono gli scopi che sono diversi, per me la fotografia è un modo della grafica per esprimere una opinione, e posso esprimere una opinione solo se conosco bene la materia del contendere, altrimenti semplicemente sto zitto, non sono di quelli che hanno da dire la loro su qualunque cosa.

Ciao, Claudio.

Inviato: 4/4/2007 13:20
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