Salve,
io l'ho provato un po' su tutti i negativi 120 che mi capitava di sviluppare, per evitare di farlo invecchiare una volta aperta la confezione (ma questo per la mia ridotta ed incostante frequenza di sviluppatore, non per la scarsa "tenuta" del prodotto), e i risultati sono sempre stati soddisfacenti.
I miei vecchi opuscoli della Ilford lo indicano come il migliore qualitativamente tra i suoi rivelatori; e lo consigliano specificamente per le Delta e le T-Max.
E' un po' caro: 21 euro per un litro consentono 10 sviluppi in tank per le pellicole medio formato.
Questa è la mia limitata esperienza. Non ho le capacità e la possibilità di fare raffronti sul rapporto qualità/prezzo
con altri sviluppi simili.
Buona serata
Carlo

Salve a tutti,
Ho una pentax 645N a cui manca il pulsante di sblocco sulla manopola dei tempi dell'otturatore (peraltro perfettamente funzionante). E' un problema solamente estetico, ma mi rode ugualmente.
Se qualcuno sapesse come posso procurarmelo, gli sarei molto grato.
Grazie dell'attenzione
Carlo

La mia esperienza con hasselblad è limitata, ma azzardo un'ipotesi che spero non sia banale.
La leva di caricamento avanza la pellicola ed arma l'otturatore: se uno dei due procedimenti non avviene non si riesce a scattare.
Non è che il soffietto interposto tra il corpo e l'obbiettivo interferisca nel caricamento dell'otturatore dell'ottica?
Ciao Carlo

Concordo.
Con la Hasselblad lo scatto dell'otturatore è l'atto conclusivo di un rituale (vetero)tecnologico. Nella Lumix il suono dell'otturatore è artificiale, preregistrato e opzionale al momento dello scatto.
Viva l'analogico, viva il digitale!
Saluti da un fotoamatore non evoluto
Carlo

Ciao Renzo,
questa discussione credo nasca da una costola di quella precedente riguardante la Pentax 645D e, se la interpreto bene, credo riguardi non solo l'ottica AI che poni come esempio, ma in generale la resa - non la semplice compatibilità  - di obbiettivi nati per l'analogico ed ora utilizzati sullo stesso formato, full frame, digitale (nello specifico Nikon, ma perchè no Canon o altro).
Sarebbe interessante raccogliere le impressioni di chi ha fatto questo passaggio e questa duplice esperienza.
Io purtroppo non posso essere di aiuto, non possedendo una FF digitale ma solo le tre ottiche Nikkor AF che conosci e che, per le mie evidentemente modeste aspettative, danno risultati eccellenti sulla D80.
Però - vista la tua intenzione di fare dei test - se decidi di passare una giornata a Venezia, posso metterle a tua disposizione per le prove che riterrai opportune con la D700, vista la loro complementarietà  con il tuo sicuramente più corposo corredo di ottiche.
Dai risultati ottenuti anch'io potrà trarre utili indicazioni per eventuali futuri acquisti.

Buona serata
Carlo

P.S. Poi però gli obbiettivi me li restituisci...

Grazie Renzo, per me è un'ottima notizia e una conferma delle mie poche certezze. Magari ti segnalerà le ottiche di cui dispongo in pm, per non andare decisamente "off topic".
Non penso che rinuncerà comunque al corredo P645 e che continuerà ad utilizzarlo in analogico (la mia attesa di vita dovrebbe essere compatibile con l'estinzione della pellicola).
In generale come appassionato/collezionista/paranoide del medioformato sono decisamente deluso da quanto le industrie del settore offrono per la conversione o adattamento al digitale.
Ho almeno 3 sistemi che potrebbero in qualche maniera utilizzare componenti digitali (dorsi in particolare), ma a prezzi elevatissimi ed abnormi rispetto al valore economico delle attrezzature su cui si inseriscono e con limitazioni tecniche importanti (il fattore crop del sensore).
Quindi niente medio formato digitale per me, almeno per ora. Per il futuro, vedremo.
Opinioni ovviamente personali di uno che fa fotografie senza essere un professionista (e anche abbastanza scarso come "amatore").
Buona giornata
Carlo

Sono perlomeno perplesso.

Ho un corredo di ottiche non autofocus (45, 75, 120, 200), che automaticamente diverrebbero 55/95/150/250mm rapportate al formato 645: ergo, mi manca il grangangolo. Ma pensateche sarà  facile od economico trovare un 35mm P645?

Il rapporto di prezzo tra questo nuovo corpo digitale e i vecchi obbiettivi utilizzabili è abnorme: basti pensare che 3 anni fa ho acquistato il 200mm usato per 140 euro (contro un supposto valore del corpo 635D di oltre 7000 euro!).

Verrebbe quindi da far propria l'idea avanzata di cambiare piattaforma operativa (ma del vecchio corredo che ne faccio?) e puntare magari in futuro, possedendo un corredo di obbiettivi Nikon, su una D700x, che costerebbe meno della metà , con un sensore.
Ma questa notizia che le vecchie ottiche Nikon non vanno bene per il FF digitale mi sorprende ed avvilisce. Ne chiedo conferma a chi le utilizza su una d700/d3.

Questo a prescindere dalla non disponibilità , morale e materiale, di 7000 o 3000 euro per attrezzature più o meno futuribili.

Saluti
Carlo

Una domanda.
(Sono un dinosauro "ibrido" in prossima estinzione con ideee poco chiare)
Perchè ritieni necessarie elevate prestazioni e risoluzione per la scansione di stampe B&W? Forse sarebbe più importante la dimensione dell'area di scansione, visto che 600 ppi dovrebbero essere più che sufficienti.
Se ho detto una stupidaggine, perdonami.
Saluti
Carlo

Salve a tutti.
Possiedo da anni una Pentax 645 (non autofocus) con un discreto corredo di obbiettivi ed un flash dedicato. Ne sono sempre stato soddisfatto, al punto di ricomprarla qualche anno dopo averla venduta (ed essermene subito pentito).
Un amico mi segnala l'imminente uscita del modello 645D con sensore Kodak da 39 Mp. Ammesso che questo corrisponda al vero e che poi decida di acquistarla (non ho idea di quello che potrebbe essere il suo prezzo, e del resto da anni compro solo medio formato analogico usato), qualcuno del forum sa dirmi se le ottiche (e magari il flash AF280T) della mia vecchia 645 sono compatibili con la nuova 645D?
Grazie della vostra attenzione
Nick

Vorrei acquistare un unico flash da utilizzare con più fotocamere medioformato, quasi tutte prive di elettronica (Hassy 500cm, Pentax 67II, Fuji GSWIII, Bessa II, ecc), in grado di illuminare completamente la scena inquadrata (l'ottica più ampia corrisponde ad un 28 su 35mm). Trattandosi di apparecchi "slow photo" la semplicità , praticità  ed il costo contenuto sono i requisiti salienti.
Vi fin d'ora ringrazio per le vostre opinioni e suggerimenti.
Carlo

Sto per cambiare il disco fisso del computer, ma ho un dubbio. Vuescan resterà  attivato o dovrà pagare nuovamente i costi di attivazione?
Ringranzio anticipatamente chi mi vorrà  rispondere.
Un saluto

Carlo

Grazie Luciano.
Provato, adottato.
Farà la donazione.

Ho acquistato un corpo D80 usato. I files nef, che prima gestivo con Capture 4 (da D70s), ora sono visibili solo con Capture NX, di cui ho una versione 1.1.0, associata al Kit della D80, ma a scadenza (30gg).
Ho visto che il software NX nelle versioni più aggiornare è in vendita a prezzi variabili, comunque largamente superiori ai 100 euro.
Qualcuno sa suggerirmi un software di gestione dei files nef/raw, possibilmente free (gratuito), o ipotesi alternative (attivazione della versione 1.1 di Nx a minor costo, altri software a prezzo più contenuto)?
Spero di non aver sbagliato forum o fatto domande obsolete.
Grazie della vostra attenzione ed a chi vorr rispondere
Carlo

Una curiosità .
Perchè le poche pellicole 220 reperibili in commercio costano più del doppio delle omologhe 120?
Capisco che si risparmi tempo (cambio rullino o dorso) e denaro (un solo sviluppo per il doppio di pose), ma in fin dei conti si tratta di un rullino che porta una pellicola più lunga ed intuitivamente si è portati a pensare che in proporzione dovrebbe costare di meno.
Saluti a tutti
Carlo

Salve,
qualcuno sa suggerirmi un prodotto di facile utilizzo e reperibilità  per la manutenzione/conservazione dei soffietti? I rivenditori che ho contattato mi hanno dato pareri contrastanti.
I soffietti da trattare sono quelli di una Zeiss S.I. 6x9 (1938), Linhof Technika 4x5 (1960?) e GX680 (1985?), peraltro integri e funzionali sino a scatti recenti (esclusa la GX680 recentemente acquistata con batteria defunta, grrr...
Saluti a tutti
Carlo

Onore al merito.
Non c'è che dire: frequentando questo(i) forum si impara di più che non sfogliando le innumerevoli riviste del settore.
Forse dipenderà  dalla mia abissale ignoranza (conoscenza incompleta?), ma non posso che manifestarvi la mia riconoscenza, come già  fatto da altri (ex)fotoavventurieri.
Ho già  fatto delle prove con cavalletto (penso indispensabile) e la vecchia D70 ed i risultati sono più lusinghieri.
Ora vorrei spostare la sperimentazione (per me, per voi sarà  routine...) sul medio formato (sono un "ibrido"), dove le focali maggiori sono ancora più limitanti per la profondità  di campo. Scattare più fotogrammi in "bracketing metrico" con obiettivi macro dovrebbe garantire un'adeguata messa a fuoco, come pure - per assurdo - permettere una profondità  di campo che si estenda dal primo piano allo sfondo anche con i tele.
Certo i risultati saranno condizionati dalla scansione e dal peso dei files e sono da verificare. Qualcuno di voi ha già  applicato questi software con il sistema ibrido in medio formato?
Grazie e saluti a tutti
Carlo

Sparando relativamente basso in un'asta telematica, mi sono inaspettatamente aggiudicato una fuji gx 680 (I). Il venditore austriaco correttamente segnalava che la batteria tiene poco la carica, problema già  segnalato su Fotoavventure in passato. In commercio esistono dei contenitori di normali pile AA (6) che sostituiscono l'accumulatore originale. Qualcuno ne ha esperienza od ha notizie relative alla loro affidabilità ?
Grazie
Carlo

Ho acquistato il software Vuescan, oolpito dalla miglior lettura delle ombre rispetto a quello a corredo del V700 Epson. Avevo fatto un po' di pratica con la versione demo e, seguendo anche le indicazioni del forum, pensavo di saperlo gestire. E così è per le impostazioni generali, ma non capisco come impostare più ritagli con vari fotogrammi per far partire una scansione unica (cosa intuitiva con il software Epson) e non restare a lungo in attesa della conclusione delle singole scansioni.
Forse la soluzione è banale e davanti ai miei occhi, ma non riesco a vederla. Qualcuno mi puà illuminare?
Grazie
Carlo

OK. E' quello che faccio abitualmente.
Prendo la mia immagine digitale diretta o da scansione (bella "grossa"), la porto al formato desiderato ottenendo comunques sempre una risoluzione superiore a 300dpi, la ridimensiono (a scendere e quindi senza mai aumentarla artificialmente) a 300dpi e infine la stampo.
Il problema con Photoshop Elements è che, per risoluzioni impostate al di sotto di 560ppi, mi segnala che si andrà  in stampa con risoluzioni basse "inferiori a 220dpi" sulla HP Photosmart 7640.
In tutti gli articoli a riguardo ho sempre letto che la risoluzione ottimale è 300dpi; si oscilla tra 240 e 360, ma in generale andare oltre è inutile, se non si intende valutare l'immagine con la lente d'ingrandimento.
Il messaggio ricevuto è quindi doppiamente sconcertante: perchè devo impostare una risoluzione così alta? E perchè a 550ppi devo ottenere una risoluzione "inferiore a 220dpi" (quanto poi: 200, 150, 100, 1?)?
Non ci perdo certo il sonno. Nel caso ridimensiono a 560 ppi e A4 (in quseto caso aumentando artificialmente) e vado in stampa.
Ma la curiosità  resta.
Grazie e saluti
Carlo

All'annoso (e per me tuttora misterioso) problema della risoluzione di stampa, ho aggiunto un nuovo capitolo. Defunta la vecchia P1000 ho acquistato una Photosmart 7460. Sono soddisfatto: le stampe mi sembrano di qualità  migliore e a formato pieno; essendo wireless, la condivido con il portatile di mio figlio; sto riducento le spese per le cartucce. Resta sempre il problema della stampa più scura dell'immagine a monitor, ma so che queso è un altro problema.
Il punto è un altro. Se uso PS C3 ai soliti 300 dpi non mi viene segnalato alcun problema.
Ma se utilizzo PS Elements (ricevuto a corredo dello scanner V700) un maledetto triangolino giallo mi segnala che alla risoluzione impostata l'immagine verrà  stampata a valori inferiori ai 220 dpi, e tutto si risolve solo impostando una risoluzione non inferiore ai 560 (cinquecentosessanta) dpi, teoricamente superflui per una inkjet. Ho preso quindi l'abitudine di impostare comunque questa risoluzione in fase di stampa, se non altro per veder scomparire quel preoccupante messaggio, ed ho esteso la cosa anche a PS C3.
La mia ostinata ricerca di spiegazioni non ha trovato conforto nel manuale di istruzioni, che per tutte le stampanti è sempre molto enigmatico (o reticente?) quando si tratta di risoluzione di stampa.
Alla fine di questo lungo preambolo la domanda è semplice: è colpa della mia solita ignoranza informatica o c'è un meccanismo complicato che qualcuno mi puà spiegare?
Grazie e saluti a tutti
Carlo