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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero
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Come molte altre cose, il SZ puà essere conosciuto per poi allontanarsene, se e quando non aiuta o non si adatta al tipo di immagine che si ha in mente.
Certamente una applicazione rigida del SZ puà portare a quello che dice Renzo: immagini magari formalmente corrette, ma un pò stucchevoli e scurette, anzi proprio TRISTI anzichenà. Però non sono sicuro che il SZ debba necessariamente portare a quei risultati. Così come d'altra parte non sono sicuro (anzi sono abbastanza convinto del contrario) che l' applicazione tradizionale del SZ ai materiali moderni fornisca sempre buoni risultati. Le attuali pellicole a strato sottile, ricche di T-grain, ma povere d'argento, sono ben diverse dalle pellicole a strato spesso che usava Ansel Adams, e altrettanto lo è la loro risposta ai trattamenti variati.
Il SZ nella pratica odierna puà utilmente essere sostituito da un modus operandi che preveda semplicemente sovraesposizione e sottosviluppo nelle condizioni di alto contrasto (e magari anche di contrasto normale, se si desidera salvare bene i dettagli in ombra) ed esposizione normale o lieve sottoesosizione, con normale o lievemente prolungato tempo si sviluppo, in condizioni piatte di luce/contrasto. Poi in stampa, con le carte Multigrade, si riesce quasi sempre ad ottenere l'immagine desiderata. Insomma, in definitiva la vecchia, ma sempre valida regola dell' "esporre per le ombre e sviluppare per le alte luci". E festa finita...che ne dite?

Inviato: 12/5/2005 20:06
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Altri Paesaggi in bianco-nero
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Ho trovato questo link e mi sono sembrate immagini di un bianco-nero bello e rigoroso, con una applicazione impeccabile del Sistema Zonale. Così ve lo propongo
http://www.monoart.de/index.html

Inviato: 12/5/2005 10:36
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Re: Sostituzione del Perceptol
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bè...il Perceptol è largamente simile al buon vecchio D 23 KODAK (uno dei preferiti da Ansel Adams).
In questo link, troverai tutto sul D23, compreso come prepararlo http://www.photoshot.com/articles/general/kodak_d_23.htm

Se poi non hai voglia di impegnarti con provette e bilancini, il D23 lo fornisce, già  bello che pronto, questa ditta di Firenze http://www.eccofineart.com/ (in realtà  lo prepara la Ornano che però. chissà  mai perchè, preferisce commercializzarlo tramite la Ditta in questione).

Inviato: 9/5/2005 17:11
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Re: La sostituta della Epson 2100 sembra essere alla porte
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Che ne dici Marco, è la volta che mi compro qualcosa di meglio degli schizzetti con cui cerco di andare avanti adesso?

Inviato: 9/5/2005 10:35
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Re: Sostituzione del Perceptol
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Il MIcrodol X dovrebbe essere il miglior sostituto del Perceptol: i due prodotti sono in pratica identici. Peccato che non mi risulti importato in Italia e che, se acquistato negli USA o altrove, con tasse e costi di trasporto, divenga un'alternativa nettamente più cara del Perceptol.
Sembra però che nei prossimi mesi tornino sul mercato anche gli sviluppi in polvere Ilford (forse prodotti da altre ditte su licenza), c'è quindi una speranziella di rivedere sugli scaffali il Perceptol ed il Microphen.
Anche io sono alla ricerca di validi sostituti del Perceptol e sono in procinto di provare un prodotto che appare molto interessante, il CALBE A 49 http://www.calbe-chemie.de/ . E' molto simile o identico al vecchio ATOMAL FF dell' Agfa (non più prodotto) e garantirebbe grana extrafine, buona acutanza, piena sfruttamento della sensibilità  della pellicola ed ottimo effetto compensatore se usato diluito in bagno a perdere (una pratica che, quando è possibile, preferisco di gran lunga, perchè porta a risultati più sicuri e costanti, rispetto a quella di riutilizzare il bagno stock allungando progressivamente i tempi di trattamento).
Appena avrà i primi risultati, vi dirà le mie impressioni. Intanto mi sembra incoraggiante sapere che l'accoppiata Tri X Pan 320 + Calbe A 49 (ed anche il cambio di formato, passando dalla Leica al medio formato 4,5x6) è la scelta di Salgado per le immagini del progetto fotografico al quale sta attualmente lavorando.
Se tanto mi dà  tanto....

Inviato: 9/5/2005 10:28
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Re: Test comparativo scanner
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Giusto per completezza.
Il 9000 ED, a parte la differenza di prezzo, non è così veloce come il 5000 ED nella scansione del 35 mm. Inoltre, leggendo le varie recensioni e pareri d'uso, sembra che abbastanza spesso provochi dei blocchi di sistema (forse per la gran quantità  di memoria coinvolta? ). Questo problema non si presenta mai col 5000 ED.
Quindi è indubbio che per la scansione del 35 mm il 5000 ED sia la scelta giusta (puà anche montare l'accessorio per scansionare 50 dia per volta, sebbene siano altri 400 euro).
Questa linea di scanner è in commercio regolare da circa un anno o giù di lì. Credo che per almeno altri 2-3 anni non ci siano da attendere novità . E mi sembra un tempo ragionevole per giustificare l'acquisto, semprechè si abbiano reali necessità .

Inviato: 6/5/2005 13:06
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Re: Test comparativo scanner
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Ric, penso che Falcopardo ti darà  anche la sua opinione. Per quel che mi riguarda:
1) il Nikon 5000 ED è abbastanza caro, ma vale assolutamente tutto il suo prezzo per la qualità  e la velocità  che offre. Ero anche io incerto nell'acquisto, ma ora lo ricomprerei senza alcun dubbio, anzi mi pento un poco di non aver preso il 9000 ED che , con pari qualità , mi avrebbe risolto in maniera "definitiva" (si fa per dire) il problema della scansione del medio formato (anzichè continuare a farmi seghe mentali sulla resa dei vari flatbed, che in definitiva è sempre abbastanza mediocre).
2) non ho capito esattamente. Comunque: oltre alla funzione di messa a fuoco automatica, il Nikon permette la libera scelta del punto di messa a fuoco e la sua correzione manuale, se per qualche motivo (ma non mi è mai capitato)non si fosse soddisfatti della messa a fuoco automatica. Le possibilità  di correzione e di resa finale del colore sono oltremodo complete, tanto che ormai imposto tutte le correzioni prima della scansione e faccio pochissime ulteriori elaborazioni con PS (in questo opero in maniera diametralmente opposta a quanto fa Marco, che però non ha il Nikon. Non escludo che se lo avesse potrebbe anche lui convertirsi a questo modo di scansionare)
3) questo non è un problema di scanner , ma di profili colore e di comunicazione tra te ed il laboratorio.
Ciao

Inviato: 5/5/2005 13:18
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Re: Negativi digitali ink-jet
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L'argomento mi interessa, ma non ha avuto seguito per mancanza di tempo ed anche perchè ho solo due stampanti, entrambe vecchie , di scarso livello e che non vanno oltre l'A4. Di conseguenza la realizzazione in proprio non potrebbe portare a grandi risultati.
Avevo però trovato il sito di una associazione di Firenze che realizza questi negativi: per chi fosse interessato http://www.acsaf.it/ita/acsaf.html . Prtobabilmente è il modo più rapido e forse anche più economico, per togliersi lo sfizio...

Inviato: 4/5/2005 19:27
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Re: Laboratori b/n a Milano e zona
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A Milano per il bianco nero consiglierei senza dubbio Donato Navone oppure De Stefanis. Entrambi Laboratori professionali specialisti del Bianco-nero con tutto ciò che questo comporta: qualità  elevata, prezzi altrettanto elevati. http://www.destefanissrl.it/template.php?pag=1223 . (per Navone non ho trovato link del suo laboratorio, ma se ricordo bene sta in via Verro, e comunque lo troverai facilmente sulle pagine gialle)
Tuttavia, scusa se mi permetto, ma non riesco proprio a digerire il concetto di affidare ad altri lo sviluppo dei propri negativi bianco-nero, almeno se si desiderano risultati "fine art".

Inviato: 4/5/2005 15:34
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Re: Qaulcuno di voi ha notie/test sulla Stampante Epson r1800
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Questa mattina la stampante era disponibile da Unionfotomarket ad un prezzo circa equivalente alla 2100: poco più di 650 euro.

Inviato: 2/5/2005 20:50
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Re: sviluppo alta acutanza
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Citazione:

morenne ha scritto:
L'fx1 potrei farmelo da me...

ecco la formula:
metolo 5 gr.
sodio solfito anidro 50 gr.
soluzione di potassio ioduro allo 0,001% 50 cc.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.

Soluzione stock B

sodio carbonato anidro 25 gr.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.



....eh sì...gira che ti rigira, siamo sempre lì. Se si vogliono grana finissima ed alta acutanza, la formula vincente, a parte il Pirogallolo, è Metolo + Sodio Solfito.
Sono infatti gli ingredienti fondamentali del Perceptol, del Microdol ed anche del Kodak D23. L'aggiunta dello ioduro di potassio incrementa ulteriormente l'impressione di nitidezza (forse per un aumento del microcontrasto).
Comunque con la formula in due bagni che hai descritto i risultati non dovrebbero mancare.

Inviato: 29/4/2005 12:49
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Re: sviluppo alta acutanza
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Non ho mai provato il POTA, ma per quel che ricordo è (era) indicato solo per lo sviluppo della Technical Pan, cioè di una pellicola a grana ultrafine e ad alto contrasto intrinseco che il POTA riusciva a domare, rendendo la pellicola adatta alla fotografia "pittorica". Credo che con pellicole "normali" i risultati non siano eclatanti, per un basso contrasto intrinseco.
Per quel che mi risulta le sostanze chimiche che forniscono alta acutanza sono soprattutto il Pirogallolo ed il Metolo. Il Pyro, nella versione moderna PMK, lo si trova facilmente all'estero e forse anche da noi, ma è di uso alquanto complicato. Il metolo è assai più facile da usare: di conseguanza, se riesci a mettere le mani su qualche confezione superstite di Perceptol Ilford o sull'analogo Kodak Microdol (da usare entrambi diluiti 1:2) oppure ti prepari il Kodak D23 (o lo compri a Firenze in via Volta 51) dovresti ottenere i migliori risultati in termini di acutanza.

Inviato: 27/4/2005 23:31
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Re: Fotoavventori: pamar5
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Marco,
scusa se non sono riuscito a scrivere prima (e anche adesso solo poche righe), ma ho un pò di problemi in questo periodo.
Ho potuto fare un rapido giro sul tuo link: c'è niente da dire...nel bene e nel male sono i colori delle nostre parti. Così lontani dalle squillanti note dell'Ovest americano o di altri luoghi, certamente più scenograficamente interessanti...Con simili soggetti e luci bisogna lavorare di fino, alla ricerca di una "recondita armonia"..ed in qualche esempio mi pare ci sei riuscito abbastanza bene.
La Petri ! Chissà  in quanti ne hanno mai vista una. Ci sono di quei marchi che sono davvero scomparsi nel nulla, pur essendo stati talvolta davvero buoni (ad esempio la Topcon)
Ciao.

Inviato: 21/4/2005 19:56
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Re: Mostra fotografica a Milano: Metroquadro di Saverio Lombardi Vallauri
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Citazione:

Marco ha scritto:
...dalla tua esperienza, ritieni che il risultato del test sia verosimile?


E' davvero una bella domanda, Marco. La verità  è che non lo so.
Credo dipenda dal grado di ingrandimento e dalla bontà  dell'obbiettivo.
Quando lanciò la sua Technical Pan la Kodak sostenne con esempi che fino al formato attorno al 24x30, un 35 mm ed un 4x5" caricati con la nuova pellicola fornivano risultati equivalenti. Se poi si aumentava la dimensione di stampa allora le differenze a favore del formato grande si facevano via via evidenti.
Personalmewnte posso solo dire di aver visto stampe fino al 30x40 da obbiettivi Leica che erano indubbiamente notevolissime per nitidezza dei particolari e perfino per sensazione di tridimensionalità . Ma anche senza ricorrere ad obbiettivi Leica, se si usa il 35mm come fosse un GF (treppiede "serio", scatto flessibile, specchio alzato preventivamente, pellicola nitida, occhio al vento, giornata limpida, assenza di smog, ecc.) i risultati sono notevolmente superiori a quelli correnti.
Discorso ancora più valido, se invece del 35mm usiamo il medio formato, che infatti fino a pochi anni fa poteva essere considerato il compromesso ideale tra ingombro e risultati, se non si aveva necessità  di movimenti di macchina. I sensori digitali sempre più perfezionati potrebbero rapidamente mutare i termini della questione.

Inviato: 18/4/2005 18:02
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Re: Mostra fotografica a Milano: Metroquadro di Saverio Lombardi Vallauri
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Marco,
grazie per averci descritto queste stampe. Avevo intenzione di andare a visitare la Mostra questo fine settimana, poi un'attacco bastardissimo di influenza (?) me lo ha impedito.
Comunque, che da negativi Hasselblad si possano ricavare gigantografie nitidissime non dovrebbe stupire. Una delle ragioni per cui questi obbiettivi (e gli analoghi Rollei)sono così rinomati, e purtroppo anche costosi, è che sono progettati per avere gli stessi valori di cerchio di confusione del formato Leica, pur coprendo invece un formato 6x6.
Gli obbiettivi per GF per tantissimi motivi (campo coperto, utilizzo di decentramenti o basculaggi, ecc.)hanno generalmente capacità  di risoluzione nettamente inferiori.
La nitidezza del GF è dovuta alla grande superficie del negativo di partenza che permette, nei casi estremi dell' 8x10" o superiori, di ottenere risultati di qualità  praticamente da qualsiasi fondo di bottiglia.
Quanto più piccolo è il formato del negativo tanto maggiore diventa importante la risoluzione del film, oltre che dell'obbiettivo (se ci si prefigge la stampa a dimensioni giganti, perchè per ingrandimenti più contenuti le considerazioni potrebbero essere diverse), ed ecco che appare logica la scelta della Technical Pan (che però attualmente mi risulta ormai fuori produzione: a quando risalgono questi lavori?) Mi sarebbe davvero interessato vedere appunto la resa della Technical Pan a questi livelli di ingrandimento, ma pazienza.
Per approfondire questi aspetti suggerisco due link. Il primo è l'articolo sulla pellicola Gigabit e altre pellicole ad alta risoluzione con obbiettvi Zeiss
http://www.zeiss.de/C12567A8003B58B9/ ... 1BACB8FF0C1256B1A002DBD21
Il secondo è un articolo vecchio, ma credo interessante, sulle differenze di qualità  tra 35mm, medio formato e GF http://www.photodo.com/nav/artindex.html

Inviato: 17/4/2005 20:13
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Re: Bianco e nero
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Anche io sono di quelli che continua, e credo continuerà  per un pezzo, a stampare in bianco-nero.
Non uso praticamente mai il 35mm, solo dal medio formato in su: probabilmente per questo motivo, non avendo particolari problemi di granosità , ho continuato a preferire le pellicole tradizionali: FP4 Plus, HP5 Plus e Tri-X Pan (la versione da 320 Iso). Le trovo più flessibili e maneggevoli nel trattamento, senza quella fastidiosa tendenza delle T-max (e simili) a bruciare le alte luci per poco che si prolunghi il trattamento.
Per lo sviluppo del negativo usavo quasi esclusivamente il Perceptol Ilford diluito 1:2, e dico usavo perchè attualmente non se ne trova più e non si sa se tornerà  disponibile in futuro.
Recentemente, diciamo negli ultimi mesi, avendo messo le mani su una 20x25 d'occasione, ho dovuto adattarmi ad usare la T-Max 400 (l'unica pellicola di quel formato che riesco a trovare con moderate difficoltà ). E la sviluppo in T-Max Developer RS (la versione per vasche e con rigenero). I risultati sono buoni e la possibilità  di rigenero mi permette di sviluppare 10-12 fogli in una seduta, semplicemente sostituendo 45ml di prodotto per foglio.
Alla ricerca di sostituti del Perceptol, che poi in pratica è quasi identico al vecchio D23 Kodak (metolo + sodio solfito), ho trovato una ditta di Firenze che commercializza appunto il D23; ho trovato poi un prodotto tedesco che si chiama Kalbe b49 (che dovrebbe essere simile all'Atomal Agfa) ed un prodotto Ornano, non ancora in commercio, ma che dovrebbe esserlo a breve, che si chiama Finotec ed è specifico per l'uso in vasche profonde verticali o grandi tank. Di quest'ultimo prodotto la Ornano me ne ha gentilmente fornito gratuitamente 2 confezioni ed ho cominciato ad usarlo, per adesso solo col 120. I risultati sembrano buoni. In particolare l'acutanza, che insieme al forte potere compensatore era la caratteristica che più apprezzavo del Perceptol, sembra davvero alta e la grana molto fine.
Venendo alla stampa: ho un ingranditore Kaiser con testa intercambiabile colore-multigrade, che stampa fino al 6x9. Ho scelto il Kaiser , rispetto al solito Durst, perchè si monta e si smonta con grandissima facilità , sicchè quando non lo uso, lo smonto e lo sistemo in un armadietto. Ho una sviluppatrice Nova a vasche verticali che mi serviva per sviluppare il colore e che adesso utilizzo per sviluppare il 20x25.
Carte multigrade, Agfa o Ilford, superfici lucide o semimatt a seconda dei casi. La maggior parte del lavoro andante su politenata, le cose un pò più curate su baritata.
Sviluppo multigrade Agfa.
Non ho esposimetro da stampa: faccio il solito provino a scalare e poi su quello mi regolo, anche per la gradazione.
L'ideale sarebbe non dover mai ricorrere a mascherature e bruciature, ma naturalmente non è possibile, quindi le eseguo spesso, rispettivamente con pezzetti di cartone attaccati ad un filo di ferro o con cartoncini forati opportunamente

Inviato: 16/4/2005 7:47
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Horst P. Horst
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Grazie al post di Sacha c'è stata l'occasione di parlare di Horst. E Sacha ha già  detto molte ragioni per ammirarlo.
La grande perfezione formale, l'estrema eleganza, l'assenza di ogni sbavatura o disarmonia, il superbo uso delle luci, che davvero donano un effetto di incredibile tridimensionalità  a molte delle sue foto, la qualità  anche dovuta all'uso estensivo della camera grande formato 20x25 e alla stampa al Platino Palladio che rende palpabile la struttura e la matericità  del soggetto ( ad esempio nei suoi studi di fiori e piante ), sono tutti elementi che rendono Horst uno dei rappresentanti più illustri, se non il più illustre in assoluto , di quel tipo di fotografia che si potrebbe chiamare "calligrafica".
E poi ha dalla sua una lunghissima e fortunata carriera.
Era fotografo alla Condè Nast (Vogue) già  agli inizi degli anni '30, e lì, assieme al suo amico George Huyningen Heune (altro grande fotografo), si puà quasi dire che ha inventato la Foto di Moda o almeno quel tipo di foto di moda che poi, attraverso altri grandissimi - un nome per tutti: Richard Avedon - è stata per molto tempo predominante. E ancora negli anni '90, ormai ultraottantenne, realizzava campagne pubblicitarie per Kalvin Klein, o fotografava i Duran Duran o volava attraverso l'Oceano, chiamato espressamente per realizzare il ritratto di Stefania, Principessa di Monaco (e ne uscì un ritratto fantastico).
Come fotografo di moda ha avuto la possibilità  di lavorare con Modelle che , oltre ad essere bellissime, incarnavano al più alto livello il concetto di "donna di classe" : Suzy Parker, Helen Bennett o Lisa Fossangrives (poi sposa del suo amico Irwing Penn. Acci... qui stiamo passando in rassegna tutto il Gotha della Fotografia!!) e di esse ha lasciato immagini memorabili (...le mani di Lisa !!!)
Come artista a contatto con l' aristocrazia della cultura , dell'arte e dell' alta società , ha ritratto personaggi eccezionali, nell'arco di oltre 60 anni: da Cocà Chanel alla Duchessa di Kent, da Salvador Dalì a Herbert von Karajan a Luchino Visconti.
Fortunatamente è facile trovare esempi sul web. Vi segnalo solo questo http://www.faheykleingallery.com/feat ... ts/horst/horst_frames.htm dove alcune sue immagini sono riprodotte in modo accettabile, sebbene lontanissimo dalla realtà .

Inviato: 14/4/2005 1:50
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Re: parto
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Complimenti! Sembra una vispa cuccioletta: non resta che farle fare i primi passi...

Inviato: 14/4/2005 1:07
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Sasha,
non potendo qui addentrarci a parlare della strordinaria bellezza delle ragazze russe (e slave in generale), potresti almeno dirci le tue impressioni su Horst P. Horst.
E' sempre stato uno dei Maestri che ammiro di più e, se già  le sue immagini appaiono splendide quando riprodotte sui libri, le volte che mi è capitato di ammirare gli originali sono rimasto davvero basito...specie quelli stampati al Platino Palladio.
In effetti andiamo un pò fuori tema, rispetto all'oggetto...ma insomma, vogliamo formalizzarci?
Poi l'aggancio lo si trova subito: stampe a colori = il digitale e le stampe ink jet forniscono ormai qualità  ottima. Bianco e nero = la cosa è molto più discutibile.

Inviato: 13/4/2005 11:48
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Re: La dura vita del fotografo......
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Ric,
capisco e solidarizzo. E non credo ci siano dubbi sul fatto che avevi ragione.
Ma bisogna anche rassegnarsi alla dura realtà : il mondo è particolarmente incarognito in questo momento storico e, tra 11 settembre, no global, ecoterroristi, spie varie, ecc. ecc. ecc. queste scene saranno sempre più facili e frequenti.
Del resto vorrei che mi togliessi un dubbio: ma che cavolo ci trovavi di bello da fotografare in una raffineria, col cielo minaccioso ed i colori da "storming weather"?

Inviato: 12/4/2005 19:28
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