Ciao a tutti,

dopo un periodo di assenza ritorno a scrivere sul forum per chiedere alcune opinioni in merito a due obiettivi zoom appositamente studiati per Reflex Digitali. In particolare, essendo interessato all'acquisto di una nuova fotocamera ed essendomi orientato su un modello Reflex di casa Canon, vorrei corredarlo con uno zoom che non sia quello in dotazione. Per questo e per il mio budget non proprio illimitato, che prevede l'acquisto anche di altri accessori (telecomando, power-grip ed accumulatori), sarei propenso all'acquisto di uno zoom di discreta qualità  che, montato su Canon (vedasi rapporto di conversione), mi desse un range di focali adatto alle mie esigenze senza costare comunque un patrimonio; quindi, per quanto detto, ho notato rispettivamente:

- Tamron 18-200 f3,5-6,3 (recente vincitore premio TIPA);
- Sigma 18-200 f3,5-6,3 DC;
- Sigma 18-125 f3,5-5,6 DC.

Detto questo sono a chiedervi pareri in merito alle ottiche in questione, con eventuali impressioni d'uso se qualcuno ne avesse.

Ringraziando, come al solito, tutti quanti, vi saluto!!

Non sono sicuramente un esperto in questo tipo di fotografia ma complimenti per le foto, mi piaciono le inq. che hai fatto.
Ciao
Stefano

Negativo 4x5 efke 25 iso esposto per 25, sviluppata con expert drum 45g/m diluizione 1+100 Rodinal per 11 minuti (se non sbaglio, la scheda sviluppo non la ho qui)
Ciao

Ciao Stefano,
Bella immagine, in che formato e' stata realizzata?
Mi tenti, ma prima o poi ti seguo...
Ciao,
Renzo

Io personalmente uso il Rodinal normale, prediligo di gran lunga sviluppi lunghi almeno 6 minuti perchè c'è minor margine di sbaglio, mi piace moltissimo anche con sottosviluppi N-1 e N-2 proprio la settimana scorsa o sviluppato dei negativi Efke 25 iso http://www.pbase.com/phste/image/47613344(che considero abbastanza difficili) in N-2 con risultati eccelsi che sinceramente non mi aspettavo.
ciao
Stefano

Ciao Marco,
se incominciassi anche tu a leggere qualcosa di fotografia chimica ti accorgeresti come il digitale ha inventato poco, in termini di gestione dell'immagine. Ha solo semplificato e reso agevoli, ripetibili all'infinito e veloci certi passaggi che nell'analogico sono vere alchimie. Ma e' questa sfida contro il secondo, contro il grado, contro l'imponderabilita' che rende affasciante il processo chimico. Che tuttavia riserva solo ai veri esperti la soddisfazione dell'onnipotenza che quasi chiunque ottiene con il digitale. Ti confesso che questa foto che ho ritirato fuori qualche giorno fa avevo tentato in mille modi di stamparla decentemente perche' fortemente sottoesposta, e con due o tre regolazioni del Nikon 5000 ho potuto trasformare in una immagine passabile. Probabilmente una mago di camera oscura ci sarebbe riuscito ugualmente, io no.
Ciao,
Renzo

Caspita ragazzi
Io fotografo in digitale e stampo con una inkjet ma leggo sempre con interesse le vostre discussioni in questo settore del forum dedicato alla CO chimica........non c'è che dire la camera oscura tradizionale ha un fascino unico che secondo me non morirà  mai, cerete finezze e certi "trucchi del mestiere" e quella parte di manualità  che la contraddistingue sono favolosi.

Marco(pamar5)

Citazione:

Sono d'accordo anche io, oggigiorno internet è diventata una miniera inesauribile di informazioni, con il vantaggio che uno puo cercarsi solo quello che realmente gli serve senza dovere comprare 3 o 4 riviste per poter raccogliere, sparse qua e là , le notizie che gli servono. Nondimeno esistono libri che sono vere e proprie pietre miliari e che sono quasi irrinunciabili perchè hanno il pregio di essere attuali per anni e di non invecchiare mai. L'unica eccezione è rappresentata da quelle riviste che hanno il loro punto di forza nel mostrare fotograafie e portfoli, in questo caso se ben stampate sono ancora migliori delle immagini che si trovano in rete, spesso di una qualità  tale da penalizzare anche il miglior scatto.

Marco(pamar5)

Citazione:

Concordo pienamente.. Molto esaurienti, precisi e semplici da capire..
Delle pietre miliari.. Ne ho letti parecchi. Si trovano nelle biblioteche pubbliche (so per certo che a Roma ce ne sono un paio nella biblioteca Rispoli) e a pochi euro nelle bancarelle se si è fortunati.. Ne vale la pena.

Citazione:

Ed infatti quella è, a mio parere, una pecca.. Mentre una stampa la puoi rifare un migliaio e più di volte, cambiando chimici, cambiando carta, cambiando esposizione etc, lo sviluppo negativo è solo una volta.. Ora credo che controllarlo bene sia importante.. Questo non vuol dire che sono un idiota e che quindi il Rodinal S non riesco a "controllarlo" uguale.. Solo che credo che nel lavoro di sviluppo e stampa siano importantissimi calma e pazienza.
Altri chimici usati per lo sviluppo dei negativi? Io ho inziato col Rodinal, ho provato anche altri ma poi ho sempre continuato con quello.. MAH!

Ciao Luciano,
consolati che c'e' piu' di un vecchio i giro...Io e' un po' che ho smesso di comprare riviste fotografiche, sia perche' ci ho speso un patrimonio, sia perche' non imparavo quasi piu' niente. Non intendo dire che so ormai tutto, ma sono le riviste che spessissimo si ripetono. Le location fotografiche ora si trovano bene anche su internet, e quando ho bisogno di chiariche qualche dubbio tecnico penso non ci sia niente di meglio di un bel libro dedicato all'argomento. ho ritirato fuori "Il libro della foto" di Alfredo Ornano, edizione 1967!!!, e mi sembra di aver bisogno di rileggermi tante cose, che ora ricordo come per sentito dire. Siamo vecchi, forse solo di anagrafe, ma i testi che leggevamo da giovani penso proprio che per l'analogico siano attualissimi anche oggi.
E anche per il digitale quando uno si e' comprato un paio di libri su PS penso che impari di piu' che su cento riviste.... Forse e' per questo che appaiono molte recensioni e confronti sulle digitali e loro...periferiche.Mica uno puo' comprarsele tutte....
Ciao "vecchio" ..ma le ferie? non ci racconti niente?
Renzo

A me invece il Rodinal S ha sempre funzionato bene, solo che e' molto veloce e occorre essere un po' piu' attenti ai tempi di sviluppo e alle agitazioni.
Ciao,
Renzo

Molto belle. Ottimo gusto per la composizione. Complimenti

Marco(pamar5)

Un buona soluzione la trovi qui ----> Tempi di sviluppo Pellicole

Il sito è molto completo e anche attendibile..
In ogni caso, oltre a seguire i parametri altri, cerca di "standardizzare" il tuo processo, in modo da ottenere il risultato a te più congeniale..

Facci sapere..


p.s. = a me il Rodinal S non è mai piaciuto, non dà  risultati "perfetti" (ma forse è una abitudine). Meglio il vecchio Rodinal normale.. Ma lo metteranno mai in pensione?

Grazie a tutti ragazzi..
Qualche nota..
PEr quanto riguarda quella della Gioconda ebh, questi sono i miei limiti del digitale.. Fosse stato un negativo b/n!! Avrei giusto bruciato un po' il quadro (oddio, detta così sembra che io sia un vandalo asssassino) in modo da farlo risaltare di più.. Comunque magari ci lavoro sopra..
Quelle della Tour Eiffel, del Musèe d'Orsay e del Pompidou le attendo da diapositiva. Per quanto il digitale sia comodo (e pensate che, tornato a casa, mi riguardavo le foto sul televisore tramite un cavetto AV) i colori delle dia sono tutt'altra cosa..

Aspetto altre impressioni..

grazie di cuore.

Un'altra prenotazione per "View Camera"...se si riesce a trovare il modo di averla senza svenarsi e senza troppe difficoltà .



Per quanto riguarda le riviste in generale, a mio parere la migliore in assoluto era "Photo Technique International" che era pubblicata a Monaco (di Baviera) da una società  editrice di proprietà  della Linhof. Era davvero straordinaria perchè riusciva ad essere artistica e tecnica allo stesso tempo: fantastici portfoli di bravissimi autori, recensioni tecniche di altissimo livello, visione lungimirante e lucidissima delle problematiche sugli sviluppi tecnologici , ecc. Era pubblicata in Tedesco ed in Inglese. Purtroppo, per motivi economici la Linhof ha ceduto i diritti ad un'altra casa. La rivista esiste ancora (qualche numero l'ho trovato alle Messaggerie Musicali di Milano, ancora pochi mesi fa). E' sempre un'ottima rivista, ma credo solo in Tedesco e non all'altezza comunque di quella originale (di cui conservo gelosamnte una decina di anni di numeri, fino all'ultimo della fine del 1998).
"B&W" è un'ottima rivista per gli amanti del bianco e nero, ma costa una cifra imbarazzante...
"Zoom" propone numeri interessanti, ed altri alquanto banali.
"Fotografare" continuo a comprarla, perchè costa poco, è discretamente ben fatta per quanto riguarda i test e le rassegne di novità  e ci sono due rubriche che mi interessano (camera antiquarius e alta fotografia). Naturalmente salto a piè pari le pagine di onomanzia, che fortunatamente si sono ridotte a poche (credo che gli permettano di continuare a pubblicarle, perchè in fondo si tratta di una forma di innocente pazzia che non nuoce a nessuno in particolare).
Foto cult la conosco poco. Me ne sono capitati in mano due numeri con articoli di Vecchiano di buon livello, ma credo di scarso interesse generale, trattandosi di fotografia di Grande Formato.
"Progresso Fotografico" che era eccellente negli anni '70 ed '80 (Madonna, ragazzi...come sono vecchio!), adesso col nuovo nome di "PC Photo", la trovo illeggibile...come pure la sorella "Tutti Fotografi".

Su "Fotografia Reflex" trovo ogni tanto alcune notizie interessanti,ed è buona la rubrica di bianco e nero che tiene Fodde. Ma la trovo sopratutto interessante quando il direttore Giulio Forti si lancia nei suoi editoriali in qualche previsione sul futuro: conservo nella casa al mare dei vecchi numeri di 10 e più anni fa, e rileggendoli ora, sono giunto alla conclusione che puoi quasi essere certo che le cose andranno esattamente all'inverso di come lui sostiene (lo dico con simpatia e come battuta, sia chiaro... e va pure detto a sua discolpa che indovinare un futuro così incerto, in questi anni di passaggio difficile e tormentato dall'analogico al digitale, era veramente arduo, e fior di teste d'uovo hanno preso lucciole per lanterne, portando al fallimento realtà  che sembravano solidissime come Ilford e Agfa...con Kodak che pure annaspa parecchio). Quindi in definitiva svolge un'utile opera di informazione, sia pure per questa via traversa.

Allora...
ho provato ad analizzare meglio i negativi... I puntini sembranoo essere delle vere e proprie abbrasioni nella pellicola Inoltre sono presenti delle rigatture molto leggere nella parte senza emulsione che si sviluppano parallelamente alla lunghezza dela pellicola.
Ogni tanto compare qualche macchia, dovuta a qualche goccia d'acqua: se la strofino con delicatezza riesco a levarla...


Riguardo la diluizione: L'altro giorno ho acquistato una confezione di rodinal xchè qualla che avevo era aperta da parecchio tempo. A casa però mi sono accorto che si trattava di rodinal special: non è a bagno a perdere ma puà essere riutilizzato per un po di volte. Il punto è che l'unica diluizione proposta è la 1+15 Posso diluirlo di più lo stesso? e se si come ricavo i tempi di sviluppo?

Ciao Eugenio,
Ottimo lavoro, mi sono piaciute tutte, anche se la prima in effetti e' un po' troppo scontata e in quella con la Gioconda, dove il quadro e' il centro dell'interesse, mi sarebbe piaciuto piu' illuminato. Come? Lascio a te la palla....
Bella la composizione del Louvre, la composizione e l'effetto colore nella metropolitana, il mosso del Musèe d'Orsay, e il suonatore mongolo. Il Centre Pompidou forse in b/n e' un po' dispersiva e aspetto la Velvia, la Tour Eiffel con la statua di schiena non e' niente male, indovinata la composizione.
Bravo, aspetto con interesse le altre.
Ciao,
Renzo

Devi cercare di comprenderli. Tu evidentemente, come me, sei ancora nella fase dell'arrapamento supremo... ti piace fotografare di tutto... vorresti tutto il catalogo Nikon... e anche quello Canon... che non si sa mai... e pure tutti i Leica telemetro e non... provi tutte le pellicole... vuoi scoprire tutto... non hai un genere preferito... e leggi tutto...

Guarda: come giustamente notavi le riviste italiane sono una manata di annunci di novità . Nessuna esclusa. O articoli così stupidi... tipo quello su come inserire scritte "ganzissime" nelle proprie foto con photoshop...

...e trasformale in locandine trash...
Sono destinate a durare poco. Le novità  quando pubblicate non sono più novità : internet è più veloce.
Le recensioni sono striminzite rispetto alla mole di informazioni disponibili gratuitamente sulla rete. Prendi una normale recensione di DPreview... messa su carta ci vorrebbe tutto un numero, intero, di una qualsiasi delle riviste che puoi trovare in edicola. Io ho smesso di comprarle. 4 euro qui, 4 euro là ... preferisco spenderli di pellicola. Adesso acquisto solo Outdoor Photography e Black&White Photography... sono riviste inglesi. Magari un po' difficili da reperire, dipende da dove abiti, ma sono anni luce avanti alle equivalenti italiane, davvero. Eppoi guarda, anche solo le foto che ci mettono dentro valgono il prezzo, e le foto sono in italiano!!!

Mi piacciono molto la 2, la 6 e la 7....

La 4 la trovo un pò dispersiva, bello il gioco del reticolato ma peccato per le ombre troppo piccole.

La 8 ha una bellissima atomsfera.

Complimenti...
Attendiamo le altre Mojo