Ho appena saputo che è mancato Franco Vaccari, per me una delle menti migliori applicate allo studio della fotografia e delle sue varie implicazioni. che pessimo periodo.

Dispiace sempre per la scomparsa di qualcuno ma aveva 89 anni (ben di più di Martin Parr) e il suo contributo più importante alla teoria della fotografia lo ha dato 46 anni fa col suo bel libro "fotografia e inconscio tecnologico".

L’ho spesso sentito nominare, ma per la verità non lo conoscevo affatto. Leggo che il suo contributo è nell’ambito della Fotografia concettuale. Una materia per me assolutamente astratta.

Un articolo che lo racconta meglio - non è che abbia solo pubblicato un saggio e bòn.

https://www.fotografia.it/news/e-morto-lartista-franco-vaccari/

Citazione:

Conosco bene il suo lavoro e non da oggi perchè il libro e gli altri lavori citati nell'articolo ce li raccontava all'università circa 35 anni fa al corso di Storia dell'Architettura Contemporanea il prof. Gianni Pettena, architetto-artista radical. Quello che volevo dire è che tutto il suo lavoro (di cui secondo me il saggio è la cosa migliore) risale a circa 50 anni fa e a differenza di Martin Parr che ha fatto per 40 anni la stessa foto, Vaccari al non ha fatto altro che riproporre lo stesso lavoro della biennale del 72 o i camion. Evidentemente l'idea dell'esposizione in tempo reale era così forte che ci ha vissuto di rendita per 50 anni. Comunque anche a lui va dato atto di avere avuto il tempo e l'opportunità di esprimere la sua idea di fotografia.