Ciao,
questo e' il piu' piccolo delle 10 castella della Svizzera Pesciatina, o perlomeno divide questa caratteristica con Aramo, altro gioiello medioevale.
Aperta la portiera mi accoglie un profuno di fiori d'acacia e di fieno tagliato di fresco. In giro non c'e' nessuno, incontrero' solo tre persone, ma d'altronde non sono molte quelle che abitano qui stabilmente.





























e poi, inoltrandosi nei boschi di castagno vicini, un vecchio oratorio: la Madonna del Tamburino.





Nikon 24 PC-e e 15mm
Ciao,
Renzo

Belle, curate nella composizione, esposte perfettamente. Purtroppo di più non saprei dire caro Renzo perchè, per miei evidenti limiti, il genere proprio non riesco ad approfondirlo. Posti incantevoli!

Osvi.

Senti Renzo, ma la maggior parte di quei muri sono ricostruiti in tempi recenti, o sbaglio?

Per il resto, niente da dire: è un bel posticino davvero.
E' una bella impresa riuscire a padroneggire i contrasti di luce feroce che spesso caratterizzano questi paesini nelle giornate di sole pieno.

Quando anni fa me ne andavo per l'entroterra ligure a fotografare posti simili (Apricale, Perinaldo, Triora, Dolceacqua e tanti altri, che adesso sono abbastanza rinomati, ma che la tempo erano quasi sconosciuti), non potevo ovviamente scegliere il giorno (non era il mio lavoro: prendevo quel che passava il convento), ma le foto migliori (diapositive Kodachrome o Ektachrome 64) mi venivano quando la giornata era velata o coperta, certe volte al limite delle piogge.

Ciao,
in effetti non intendo fare delle foto artistiche, ma soltanto cercare di evidenziare delle architetture che in epoca passata erano funzionali alle esigenze e alle possibilita' economiche e tecniche del tempo.
Le mura sembrano in certi casi recenti o perche' ricostruite o restaurate scalzando le pietre dalla vecchia calce e sostituendola con nuova. Soluzione la seconda che mi lascia qualche perplessita' perche' le mura sono spesso massiccie e vengono ripristinate le parti esterne ma il riempimento e' sempre lo stesso.
Quando si deve scavare nel muro magari per inserirci la cassetta di un contatore dell'acqua spesso togliendo una pietra ne vengono giu' dieci ( se tutto va bene ).
Quello che sorprende e' che in ogni paesino ci sono spesso una o piu' lapidi che ricordano degli abitanti che a costo di sacrifici sono riusciti ad emergere. Letterati, politici, notai, avvocati, artisti....non e' l'ambiente che determina l'intelletto umano...
Fino a poco tempo fa non esistevano strade che collegavano i paesi al fondovalle, ma soltanto mulattiere.


E pensare che le mie figlie per andare alla stessa Accademia delle belle Arti a Firenze dove Giovanni Fattori insegnava al Baldini si fanno accompagnare in auto alla stazione...forse qualche decina di chilometri a dorso di mulo le farebbe bene...
Per quanto riguarda la luce.. anch'io sono costretto al mordi e fuggi e ad usare la luce che trovo. Ieri l'altro era veramente feroce, e pensare che poche ore dopo ci sono stati dei bellissimi cumolonembi bianchi che avrebbero funzionato egregiamene da enormi bank.
Ciao e grazie dei commenti,
Renzo

Visto che il tuo intento era quello di descrivere storicamente e architetturalmente il paesino, allora direi che ci sei riuscito perfettamente (almeno a me hai dato subito questa impressione guardando le foto).

Posto davvero pacifico!
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Ciao,
la conosco, la conosco, purtroppo ho potuto soffermarmici pochi minuti perche' le nevi di Livigno mi aspettavano e al ritorno ero troppo stanco...Pero' ci ho lasciaato il cuore.
La differenza tra il trentino e la Toscana e' che in trentino e' rimasta solo una piccola cita' medioevale praticamente intatta, conservata a ragione gelosamente, e in Toscana, terra di guerre e incursioni abbastanza recenti da lasciarne le testimonianze, di paesi fortificati che ne sono talmente tanti ( praticamente quasi tutti quelli di una certa importanza ) che la gente ci si e' talmente abituata che quasi quasi quelle mura sono d'impaccio e si preferirebbe abbatterle. E' successo anche alla citta' di Pistoia, dove amministrazioni miopi hanno abbattuto le porte a favore della modernita' e dell'apertura al mondo moderno. Molti dei paesi sono rimasti intatti solo grazie all'isolamento e all'abbandono. Oggi le cose stanno cambiando, l'interesse storico sta crescendo e con questo il turismo e piano piano rinasce una coscienza storica e una tutela del suo patrimonio.
Oggi la guerra e' quella all'anodizzato e al plexiglas, ai fili della luce e del telefono, ai cartelli stradali.
Ma meglio tardi che mai.
Ciao,
Renzo

Citazione:

Ottima considerazione.
Bisogna sempre prendere una scarpata nel di dietro prima di cominciare a muoversi coscienzionsamente, e magari smettere di dare tutto per ovvio e già  visto.