Forse qualcuno mi puà dare delle dritte per esperienza....devo fare delle fotografie per una azienda di abbigliamento sportivo su delle piste da sci e poi a ruota in una struttura riscaldata il tutto in digitale. Le mie esperienze di fotografie sulla neve ma in particolare in quelle situazioni in cui veniva portata la macchina fotografica dal freddissimo al caldo ( e quindi si formava la condensa) erano con la pellicola....

Ora la situazione a cui devo fare fronte io è quella di dover per forza portare l'intero corredo (macchine canon e lenti) dal gelo al caldo. Non ho la possibilità  di lasciare una macchina al caldo e quella al freddo farla "stemperare" con calma. Ho fatto delle prove con una digitalina reflex...e la botta di condensa è inivitabile. La mia "paura" è che inevitabilmente mi si faccia condensa sul sensore e che quindi mi ritrovi a dover aspettare un sacco di tempo e debba per forza fare una pulizia a umido.

Che voi sappiate c'è un sistema valido e testato per prevenire la condensa? puà bastare mettere le macchine nella Pellican che è stagna e aspettare una mezz'oretta trequarti d'ora?.....

grazie

ciao
roberto

Premetto che non ho esperienza in proposito ma vedersi appannare di continuo la lente o il mirino e ancor peggio creare condensa sul sensore deve essere un brutta esperienza.

Dovessi farlo io il servizio mi organizzerei per trovarmi a fotografare con una macchina lasciata al calduccio.....
non hai il dorso?
Al chiuso lasci un portatile e l'hassy, quale è il problema?

Passando dal freddo al caldo secondo me ti vai a cercare parecchi guai....Il vetro una volta che è freddo ha bisogno di parecchio tempo per acclimatarsi.....mi permetto di insistere affinchè tu opti per un secondo corpo e un diverso obiettivo, e poi ricordati, le batterie con il freddo durano molto poco......vanno giù che è una meraviglia.

Ciao Roberto,
la mia decennale esperienxa di fotografia in una grotta termale mi ha confermato che il sistema piu' veloce e pratico e' quello di mettere tutta l'attrezzatura in una borsa e soffiarci dentro dell'aria calda con un fhon prima di portarla nell'ambiente caldo. No si tratta di surriscardare l'attrezzatura ma soltanto di riportarla ad una temperatura superiore ai 20° come quella che c'e' nelle abitazioni.
La mia situazione era ache piu' difficile perche' dovevo portare le macchine fotografiche e i flash ( sono i piu' delicati, grazie alla condenza smettono di funzionare e possono anche diventare pericolosi ) da temperature sotto zero ai 32-34° della grotta e con umidita' superiore al 90%.
Anche molti fotografi che sono venuti con noi hanno adottato lo stesso procedimento senza inconvenienti, mentre qualcuno che non lo ha fatto si e' trovato seriamente nei guai.
Le parti piu' difficili sono quelle di vetro che tendono ad appannarsi da entrambe le parti.....
Vai tranquillo, e' una procedura ben sperimentata. Non credo che il digitale sia un mondo a parte.
Ciao,
Renzo

......

( davanti l'ingesso della grotta con 5° sotto zero. Durante i preparativi le macchine si congelavano nel portabagagli )


Per i responsabili del Forum:

Perche' se uso la procedura di inserimento dell'immagine sui pm la vedo ingrandita e invece qui soltanto la miniatura? Me lo fa soltanto con il server Pixum, in entrambe le prove uso lo stesso indirizzo delle proprieta' della foto ( copia e incolla )

Nooo! Troppo forte, complimenti per l'idea, quando dicono che per essere fotografo non basta solo saper fare le fotografie.....adesso bisogna fare pure la messa in piega alle nostre amate macchine, mi raccomando una volta alla settimana dal parucchiere, non di più....

Sto scherzando, grazie del suggerimento

cioè Renzo tu dici che quando sarà sulle piste da sci prima di entrare nell'ambiente caldo metto tutte le macchine e le lenti in un sacco di plastica e ci soffio dentro l'aria del phon? ....ma faranno condensa lo stesso o no? oppure il phon serve per asciugare la condensa?
il digitale non è un mondo a parte solo che un sensore con la condensa non è una gran cosa ed asciugarlo dal vivo con il phon non so quanto bene gli faccia....

Scusa me se metto tutto nel sacchetto e porto all'interno qual'è la differenza?

domani vado e provo la tua ricetta....devo solo capire come gestire il phon sulle piste da sci...ma ce la posso fare.

grazie
ciao

La differenza e' che con il phon la macchina la puoi utilizzare in un paio di minuti, se aspetti che prenda la temperatura ambiente dentro un sacchetto ( che pure avra' una sua umidita' interna ) ce ne vuole di tempo...
Tieni presente che l'aria del phon e' secca.

Un'alternativa da reporter, ma certamente meno efficiente. è quella che ho usato a praga nel 1989, dove si sopravviveva in esterni a -20:

avevo due borse, una di queste era coibentata con il neoprene e ci tenevo dentro uno (ma forse con un sistema canon ne sevono due) scaldini da escursione. si tratta di una scatoletta costruita appositamente per ospitare una baretta di carbone accesa, che rilasciua il calore lentamente e di solito si porta in tasca per scaldare le mani.

Quando sapevo che dovevo raggiungere un posto riscaldato mettevo le leica e gli obiettivi nella seconda borsa, e si accellerava l'evaporazione della condensa. servivano almeno 10', anche qualcosa in più.

Mi piace sottolineare, a proposito del problema della condensa, come vengono trattati i turisti in Estonia, con -10 in dicembre e -30 in febbraio. L'apparecchio credo che funzioni con una fotocellula, poiché si è acceso con la flashata

oops, inviato per errore.

http://www.5dsottozero.com/it/

un link sulla spedizione degli adobe guru alla caccia delle aurore boreali con la nuova 5d mark 2

Per la poca esperienza che ho l'unico consiglio che posso dare è quello di avere 2 corredi. Se trovi una soluzione con un solo corpo fammelo sapere perché non me la saprei proprio immaginare.

Ragazzi,
io la soluzione ve l'ho data....non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire...
Ed e' stata collaudata centinaia di volte in un ambiente ben peggiore di un bar pieno di gente.
Ciao,
Renzo

Ho avuto modo di fare un test e le possibili soluzioni sono tre:

1 sistema di Renzo che funziona perfettamente, io ho preso una vecchia valigiona di metallo che non usavo più e ho fatto due buchi uno più grande per metterci la bocca di un phon da viaggio e uno più piccolo per far circolare l'aria. Ho riposto al freddo la macchina e lenti ho chiuso e fatto partire il phon...in una decina di minuti l'atterzzatura era bella "caldina" senza alcun segno di condensa....pensavo di passare per folle ma vicino a me c'era un tipo che asciugava le solette degli sci con un phon da parrucchiera.

2 finite le foto ho messo l'attrezzatura al freddo dentro un Pelikan chiuso il tutto in modo "stagno" e a questo punto mi sono portato la Peli in rifugio e senza aprirla mi sono messo a mangiare e a gozzovigliare per un'oretta abbondante...la valigia all'esterno era fradicia di condensa ma all'interno di condenza neanche la traccia

3 soluzione è quella del doppio corredo, uno al caldo per il dopo e uno fuori per le foto out door....comunque per evitare condense è bene mettere le macchine in valige stagne

alla fine penso per il servizio che realizzerà a fine gennaio se costretto a farle "dentro e fuori" adotterà il metodo di Renzo.