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Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione

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27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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Ho appena scaricato il manuale di istruzioni della canon EOS 5D MarkIII, voglio dargli un'occhiata pur non avendo un esemplare della suddetta. Da ieri sto studiando il libretto di istruzioni della nuova automobile (400 pagine + 25 per l'autoradio), ho impiegato una giornata a studiare il contratto di garanzia della fiat e, ora, mi sento un po' stordito.

L'uomo contemporaneo occidentale riceve talmente tanti input (e credo di poter dire che sono in costante aumento), per i quali si renderebbe necessaria una specializzazione anche semplicemente per gli acquisti consumer.

Negli USA, in molti ormai, conoscono ogni dettaglio dell'oggetto della loro professione o hobby, arrivando perfino a dimenticare i pasaggi fondamentali della loro storia e della loro cultura (figuriamoci i classici).

Nel mio piccolo ho conosciuto l'ingegnere che ha progettato le macchiane da stampa di metà  delle riviste statunitensi, potendo identificare a meomria il codice di ogni controdado, ma ignorando totalmente dove si trovasse l'Italia o cosa fosse la rivoluzione francese.

Mi sono spaventato di fronte alla mole di dati tecnici che sto immagazzinando, a discapito delle discipline umanistiche che, ritengo, aprano di più la mente e permettano di risolvere molti più problemi generali che non la tecnica estrema.

Sbaglio? Ora, non voglio fare l'antitecnologo, ma mi è venuita una irresistibile voglia di un foro stenopeico ed una bicicletta....

Inviato: 28/10/2008 18:28
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Utente non più registrato
Concordo nella sostanza con queste tue righe, e infatti l'essenza dei "classici", dell'idea di classico, sta proprio nell'equilibrio fra i diversi saperi e nell'armonia.
Siamo ormai addetti alle macchine, sperando di non commettere troppi "errori umani"...
ciao
c

Inviato: 28/10/2008 20:14
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione

Iscritto il:
28/3/2007 16:40
Da nord Sardegna
Messaggi: 1177
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Ehm, a costo di sfociare nel fuori regolamento, non mi pare proprio che nei tempi che corrono ci si muova in direzione della cultura... magari di quella del consumismo sì, che c..lo!

Mi pare di aver letto in passato che il cervello umano è in grado di accumulare un numero finito di informazioni... e mi pare che di questo si sia tenuto conto molto attentamente in molti di quegli ambiti che si occupano di "noi"... della serie: se riempiamo la testa delle persone di infinite cose inutili le distogliamo da quelle veramente importanti...

Spero di non dare adito ad un flame, ma il tono del thread m'impone complicità  con FranzX. Eppure, non ho minimamente le credenziali per tirarmi fuori dal "popolo dei pecoroni", anzi spesso subisco la fascinazione del consumismo e indulgo nell'accanimento terapeutico occupandomi di questioni tecniche ben troppo fini a se stesse... e la vita "reale" se ne scorre via in altre direzioni.

Sono in fase introspettiva...

...e vi pongo rimedio in compagnia:

Claudio

Inviato: 28/10/2008 20:22
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Moderatore
Iscritto il:
4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9968
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Capita sempre più spesso di vivere un surrogato di vita.
L'estrema specializzazione costringe a passare sempre più tempo a leggere (e scrivere) documenti, nonché a partecipare a corsi e riunioni.
Aggiungiamoci i mostruosi tempi richiesti per spostarsi da un luogo all'altro (personalmente sfioro le 3 ore al giorno di spostamento) e... cosa rimane della vita reale? Sono d'accordo con FranzX e Maestrale, ma non vedo soluzioni.

Fer

Inviato: 29/10/2008 1:18
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Utente non più registrato
Non e' una ricetta praticabile per i motivi che leggerete, ma io, con molta titubanza ho preso ad insegnare in una storica scuola di fotografia......be sono rinato, il contatto con menti fresche annacquate dal digitale da riportare sulla retta via dell'argento, riprendere in mano tutti i libri per preparare le lezioni e ri-scoprire cose accantonate per la routine professionale e trovare nuovi stimoli personali, parlare anche della propria professione, insomma uno scambio notevole.

Inviato: 29/10/2008 16:29
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6557
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Citazione:

runtu ha scritto:
Non e' una ricetta praticabile ....


Praticabile o meno, è comunque una ricetta interessante. Anche se mi pare leggermente fuori OT, dato che il problema sollevato da FranzX è quello della sempre più spinta e probabilmente inevitabile specializzazione ed iperspecializzazione, che però impedisce di vedere ed afferrare il complesso del quadro o della materia entro cui ci si muove.
Ricordo che, ormai molti anni fa, rimasi stupito di vedere una inchiesta televisiva dagli USA, in cui veniva intervistato un esperto agronomo che era una autorità  mondiale indiscussa sulla pera. Ma che quasi stentava a riconoscere una mela.
Era stupefacente e paradossale. E tuttavia se gli Usa riuscivano a imporre nel mondo le loro varietà  di pere, era per merito di gente del genere (così come esportavano le loro varietà  di mele, per la presenza di colleghi del suddetto che nulla sapevano di pere).
Diciamo che, stante l'attuale organizzazione socio-economico-culturale , vedo poche possibilità  di contrastare efficacemente questa tendenza. Un nostro agronomo "tuttologo", magari persona squisitissima e di vasta cultura, sarà  sempre "fottuto" da uno di questi super iper specialisti, che magari, al di fuori della pera, non sa neppure se la terra è piatta o rotonda.


Inviato: 30/10/2008 9:24
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Utente non più registrato
.....HKE TRISTEZZA...!!!!





Inviato: 30/10/2008 11:08
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Re: Riflessione su evoluzione tecnica e specializzazione
Utente non più registrato
Credo che dovremmo più essere vicini alla natura per riscoprire la nostra ricchezza spirituale.
Inoltre ci sono anche alcune persone che ci dicono che la Storia come noi la conosciamo è decisamente interpretata, quindi sapere che nel 1789 ci fu la rivoluzione francese conta fino ad un certo punto nella nostra vita.
Possiamo sempre scegliere di staccarci da questa vita frenetica, dalla iperspecializzazione richiesta nei vari campi, essere influenzati da una multinazionale e non beneficiare dei prodotti stagionali della nostra zona (per restare nel tema della "pera") ma non abbiamo le "cosiddette" per farlo e quindi sospiriamo pensando al passato.

Sono stato troppo spietato?
Abbiate pietà : ancora non ho compreso cosa voglio veramente dalla (mia) vita.

Inviato: 30/10/2008 12:05
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