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per chi si fotografa?
Utente non più registrato
vorrei porvi questa domanda che vi potra sembrare banale,
ma quando si realiza uno scatto si pensa anche alle persone ed ai gusti di chi lo vedraà  o si scatta principalmente per se stessi?

io fino ad oggi ho sempre scatto solo per me stesso pensando esclusivamente a riprendere quella cosa che mi aveva colpito in modo molto istintivo, come nel caso del fiore per farla non sono neanche sceso dalla moto, era proprio in piena curva su di una splendida strada di montagna in abruzzo "il passo del diavolo" come l'ho visto mi ha colpito. ed ho scattato di istinto.



torno alla domanda scattare più per se stessi o per chi vedra il nostro scatto.....?

Inviato: 22/4/2008 14:47
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Re: per chi si fotografa?
Moderatore
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8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Credo sia impossibile una risposta generale, dipende dal contesto e dal tipo di lavoro fotografico.

E' chiaro che se sto scattando per un mio progetto fotografico scatto per me stesso, mentre se sto scattando ad un evento perché voglio fare un favore ad un amico terrà conto anche delle sue esigenze, mediate naturalmente sempre dal mio modo di vedere e di intendere la fotografia: sarà  un caso, ad ogni modo, in cui non scatterà esclusivamente per me stesso.


Andrea

Inviato: 22/4/2008 14:59
sono moderno, non contemporaneo
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Re: per chi si fotografa?
Amministratore
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11/10/2005 16:37
Da Roma e Abruzzo
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Ciao Mario,
la fotografia è una forma di comunicazione, pertanto si fotografa per i destinatari della comunicazione stessa.

Quando hai fotografato quel fiore, cosa volevi comunicare e a chi?
Dalla risposta a questa semplice domanda dipendono gran parte delle scelte legate all’esecuzione di una fotografia.

A presto.

Fabio

Inviato: 22/4/2008 15:53
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Re: per chi si fotografa?
Moderatore
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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anch'io sono convinto che la fotografia sia comunicazione... ma non sempre...
io ad esempio quando fotografo in vacanza non fotografo far vedere ad altri che belle vacanze faccio, ne per avere in ricordo la fotografia (inetsa come oggetto, la stampa), ma perchè fotografare è un modo per entrare in relazione con il contesto in cui sono, un modo di guardare e di ricordare. delle mie vacane ricodo molto i luoghi dove ho fatto foto, ma non la foto in sè... potri anche fotografare senza rullino che otterei lo stesso risultato, ma mi sentirei un pò pirla

poi ci sono tutta una altra serie di situazioni in cui si fotografa per altri siano essi committenti o destinatari delle foto. penso che dipenda dalla situazione a dall'approccio, se intimista o comunicatore.
certo la molla che anni fa mi ha spinto a iniziare a fotografare era intimista, non avevo volontà  di comunicare ad altri, volevo solo guardare il modo con un altro occhio.

ciao
daniele

Inviato: 22/4/2008 16:37
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Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: per chi si fotografa?
Moderatore
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19/9/2006 14:17
Da rho - milano
Messaggi: 728
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La domanda non è banale.
Ti prego di non considerare banale la risposta:
Credo sia meglio che continui a scattare per te stesso, senza porti troppe domande.

Inviato: 22/4/2008 17:34
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Re: meglio non imparare allora?
Utente non più registrato
caro moderatore non ritengo la tua risposta banale anzi alquanto illuminante, ma fin da piccolo mi hanno insegnato che il miglior modo per imparare e porsi delle domande a se stessi ma a chi reputi possa insegnarti qualcosa.
dalla tua risposta si evince che nel mio caso sia meglio lasciar perdere di inviarvi foto e porvi domande in quanto sono un caso disperato dal punto di vista fotografico naturalmente.
forse ai ragione.
pensi che io non sia in grato di migliorare? quindi è inutile che continui con i miei quisiti?
mi auguro di non aver frainteso il tuo scritto.

grazie

Inviato: 22/4/2008 18:10
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Re: meglio non imparare allora?
Utente non più registrato
leggendo questo passo del tuo post iniziale:

"io fino ad oggi ho sempre scatto solo per me stesso pensando esclusivamente a riprendere quella cosa che mi aveva colpito in modo molto istintivo, come nel caso del fiore per farla non sono neanche sceso dalla moto, era proprio in piena curva su di una splendida strada di montagna in abruzzo "il passo del diavolo" come l'ho visto mi ha colpito. ed ho scattato di istinto."

Sembra quasi che ricerchi una "giustificazione" ad un certo modo di fotografare, ovvero ad un modo libero, senza regole e condizionamenti, dove l'immagine scattata puà suscitare delle emozioni nella tua persona in quanto ricordo di una certa situazione.

visto l'ultimo post:
"pensi che io non sia in grato di migliorare? quindi è inutile che continui con i miei quisiti?"
parto da qui.

Ormai abbiamo assodato che non sei nato "imparato" cioè non sei tra quelle (rare) persone che , pur non avendo mezzi e nozioni tecniche, riescono in maniera istintiva a trasmettere un'emozione con le loro immagini.
Però, come ho detto in un'altra discussione, il fotografo è un'artigiano della luce.
Magari non diventerai un genio della fotografia, però è possibile che tu possa diventare un buon fotografo.
Ovviamente questo presume molto studio e molta esperienza.

Per tornare all'esempio iniziale,
Tu ora scendi dalla moto e scatti quello che vedi.
ok, va benissimo.
facciamo una salto nel futuro, quando avrai preso maggiore coscienza
dell'arte fotografica, passi con la tua moto da uno scorcio che ti piace, ti fermi, ma ora lo guardi con occhio diverso, oltre alla bellezza del luogo riesci a interpretarne una composizione, grazie alle linee del paesaggio, riesci ad esporre correttamente grazie ad una visione "fotografica".
insomma, lo stesso scorcio diventa più interessante.
se mi passi l'assonanza, è come la differenza tra una donna bella e una donna affascinante.

chiudendo il cerchio, ecco che nel primo caso hai fotografo solo per te stesso, perchè la foto che hai scattato è l'immagine di un luogo che ti ha dato un'emozione.
Nel secondo caso sei in grado di trasmettere questa emozione anche ad altre persone, grazie ad un linguaggio appropriato.

Inviato: 22/4/2008 18:34
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Re: risposta
Utente non più registrato
come sempre manitou le tue spiegazioni sono molto esaurienti il mio precedente messagio era rivolto ad un messagio che mi consigliava sbrigativamente di evitare di porre domandeo pormi domande, ho avuto legendo l'impressione di non essere gradite le mie domande e le mie foto, senza dare nessun altra spiegazione io non cerco di giustificarmi ma cerco solo di capire dove sbaglio e come posso porvi rimedio,
fino ad ora il mio modo di fotografare era istintivo fregandomene scusa il termine di tutto e tutti.

io non voglio essere polemico e mi dispiace se avete questa impressione di me...

Inviato: 22/4/2008 19:10
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Re: risposta
Moderatore
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19/9/2006 14:17
Da rho - milano
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Caro utente argo73, cosa ti fa intuire di non essere gradito? Il tuo tono fin'ora non mi è parso polemico.
Spero che non lo diventi d'ora inanzi.
Piattosto racontaci cosa ti spinge ad abandonare la tua istintititività  ...cosi...di punto in bianco.

Inviato: 22/4/2008 20:31
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Re: risposta
Moderatore
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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Argo credo che forse il punto non sia tanto se scatti per te stesso o per altri, quanto il come guardi le tue fotografie.

Ad esempio la stragrande maggioranza delle persone che fotografa non sa nulla di fotografia e schiaccia solo il bottone. Poi quando riguarda le foto (centinaia) fatte non vede l'oggetto fotografia, ma ricorda le situazioni in cui ha scattato. In qesto modo è assolutamente ininfluente la "qualità " dello scatto, chi se ne frega se la composizione è brutta, se è fuorifuoco, se è super rumorosa, se è mossa, se ha colori assurdi, tanto guardando la foto non la si vede neanche, ma si pensa sempre (e solo) alla bellezza dei momenti e dei ricordi.

Altra cosa è se la foto non è mero veicolo della memoria, ma ha valore in sè in quanto oggetto "estetico". In questo caso diventano importati tutti quei fattori che fanno la foto corretta (non dico bella, dico semplicemente corretta). Io, ad esempio, anche se fotografo solo per me voglio una foto "fatta bene" e se una foto è fatta male... è fatta male punto e basta! non importa la bellezza del ricordo (anzi forse un pò me lo rovina).

Il problema del modo con cui si guarda le fotografie si ripropone ancora più propotente quando scatti non solo per te, ma per fare vedere le foto ad altri.
In questo caso se le fai vedere a parenti e amici con tutta probabilità  ti diranno "ohhh che bella foto, dov'eri?". Il centro della loro attenzione non è la fotografia, ma fil atto tu che sei stato lì a scattarla.
Se mostri una foto qui (o a chi è appassionato di fotografia) questa sarà  quardata in quanto oggetto estetico e in quanto elemento di comunicazione... per cui se una foto è "corretta" la valutazione potrà  insistere sul "mi comunica, mi piace, mi emoziona" oppure il contrario, ma se non è nemmeno una foto "corretta" allora le uniche cose che susciterà  saranno commenti tecnici sul come migliorarla.

per cui le scelta è tutta tua ed è indipendente dal fatto che le tue foto te le guardi da solo oppure le mostri ad altri: la fotografia (in quanto oggetto fisico) per te ha una sua importanza che oltrepassa il ricordo che le è legato? se si, allora non hai che da esercitarti, leggere, scattare e soprattutto (a mio modesto parere) imparare quando non vale neanche la pena di scattare.

non sono sicuro di essere stato molto chiaro
ora vado a mangiare, poi rileggo e al massimo correggo il tutto

ciao
daniele
p.s.
corretta la consecuzio

Inviato: 22/4/2008 21:05
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Re: risposta

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quello che penso...
- la fotografia é prima di tutto un mezzo di espressione che puà diventare anche un fatto comunicativo. Ma chi fotografa lo fa per se, prima di tutto (non ci credo nenache morto che si scatti per gli altri).
- se con la fotografia ci lavori allora scatti anche per gli altri; il comittente/cliente, l'editore, l'agenzia, il mercante. E' solo in questi casi che si sta attenti anche alle richieste del mercato. In questi casi vince la necessità  del contesto produttivo, rispetto ai bisogni espressivi dell'autore. E' qui che sta anche la differenza tra espressione e comunicazione, dal punto di vista produttivo, dal punto di vista dell'atto fruitivo la differenza tende a scomparire.

Ma con l'esempio che fai aggiungi un altro discorso; stai dicendo che quando hai visto quel fiore ti sei fermato e l'hai fotografato. Ma l'aspetto sul quale si puà discutere é che sembra che scattando quella foto "dimentichi" che c'è un linguaggio che rende una foto, appunto, una fotografia e ti focalizzi solo sull'emozione che ti ha dato quel soggetto. Fotografare d'istinto...anche un grande reporter fotografa d'istinto, ma non é l'istinto che normalmente si crede, ma é piuttosto quel modo di "vedere fotograficamente" che scatta in automatico, che si fonda su conoscenze, tecniche e compositive, sull'esperienza e sulla costruzione di un gusto e di un estetica. Ed é cosa diversa dall'esempio che fai.

Sono due piani diversi, un conto é pensare per chi si fotografa, un conto é pensare come si fotografa. Non basta pensare all'emozione che si prova di fronte a qualcosa. Quell'emozione, se vuole diventare fotografia deve trovare una propria traduzione, attraverso un liguaggio. Quella foto é anche lei fotografia, ma per come é fatta (aspetti tecnici e compositivi) si colloca nelle foto "della domenica", fatte solo per ricordare quell'esperienza, ma senza articolare un linguaggio in modo consapevole, come detto sopra.

Attenzione, qualsiasi forma di espressione - e anche di comunicazione - é tale a partire da un linguaggio, più o meno articolato, ma pur sempre un linguaggio che consente appunto ad un emozione di diventare una fotografia, un brano musicale, un dipinto, un film, ecc. C'è bisogno di una traduzione.

Secondo me rischi di confondere questi piani nel discorso che fai. La scelta per chi fotografare, per te o per un committente, o per entrambi, la si fa in ogni caso presupponendo una capacità  di articolare un linguaggio.

Scusa la lunghezza ma hai posto un problema composto di due piani diversi e che ritrovo in diversi studenti che spesso tendono a sovrapporre, condondendoli. Poi spero di essermi spiegato.
bs
marco


Inviato: 22/4/2008 23:32
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: risposta a xerces
Utente non più registrato
non volevo essere polemico spero mi perdonerai mi rendo anche conto che forse mi sono posto male nella mia prima discussione....
io non intendo abbandonare la mia istintivita dovrei negare me stesso, ho posto queste domande per capire dove sbaglio oltre naturalmente dal punto di vista tecnico...
se anche la mia visione quella che mi sono creata nel tempo sulla foto e sbagliata, tu mi ai liquidato per due volte senza grandi spiegazioni non che pretenda chisà  cosa solo motivare quello che mi dici tutto qua perche non dovrei pormi domande? non mi ai spiegato nulla,nel mio precedente mes ponevo io delle possibili risposte.
comunque a parte tutto questo forum mi piace e sto imparando pian piano dai consigli forse non diventero mai un grande fotografo pero almeno i miei scatti saranno un po più piacevoli......




Inviato: 23/4/2008 22:39
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Re: risposta a danipen
Utente non più registrato
ai ragione quando riguardo le mie foto più che vedere la foto in se rivivo que momenti, dovro prestare piu attenzione nello scattare cercare di dare ai mie scatti un senzo non solo per me ma anche per chi guarda....

Inviato: 23/4/2008 22:45
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Re: risposta a samuel
Utente non più registrato
se o ben capito ben venga l'istinto ma mitigato dalla ragione e da un corretto uso della tecnica e dal espressione fotografica dalla composizione....
credo di aver capito ..

Inviato: 23/4/2008 22:52
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