salve ragazzi...
volevo chiedervi una cosa...
un amico ingegnere mi ha chiesto se è possibile con una DSLR effettuare foto nell'IR per uso edilizio, cioè, fare una foto su una facciata e vedere la differenza di intensità  tra le zone più calde e più fredde, quindi quasi come un termografo, ma a livelli economici notevolmente inferiori!
noi (astrofili) usiamo già  la foto IR per "congelare" la turbolenza atmosferica, ma non ho mai provato a puntare una reflex per fare questo tipo di rilevamenti ...
in ambito astronomico si monta davanti l'obiettivo un filtro IR Pass e si fanno le pose ..
avete esperienze in merito?
conoscete qualche reflex che faccia già  questo lavoro?
potete consigliare qualche sito a riguardo?
qualche filtro indicato?

vi ringrazio molto ...

ciao

Direi ... probabilmente no.

Il tuo nemico principale e' l'hot-mirror davanti al sensore. Questo riduce enormemente la sensibilita' all'infrarosso costringendoti a pose molto lunghe con conseguente aumento notevole del rumore.

Se togli l'hot-mirror e lo sostituisci con un filtro IR - cosa che chi si diverte con l'infrarosso fa - migliori notevolmente la situazione, nel senso che puoi fare foto a mano libera anche con poca luce completamente all'IR. Pero' quando si dice "foto all'IR" si intende piu' precisamente "near infrared", cioe' la primissima banda appena fuori dal visibile. Le radiazioni "termiche" vanno ben oltre (metto tra virgolette perche' tutto e' "termico", quindi i fisici del sito mi perdoneranno la bestemmia).

Pero' il sensore - questa e' la mia esperienza, per lo meno - lavora bene fino a 1200nm - 1400nm. Mentre l'IR inizia sui 750nm, il calore come lo intendiamo noi - per applicazioni sulla coibentazione degli edifici, per esempio - inizia sui 900nm - 1000nm e prosegue per qualche migliaia di nm di lunghezza d'onda (!).

In teoria una DSLR con l'hot-mirror rimosso e sostituito con un filtro IR potrebbe registrare una immagine tra i 900nm e i 1200nm, ma ho il timore che tale finestra sia veramente troppo piccola e la sensibilita' sarebbe non sufficiente a generare una immagine leggibile e non inondata da forte rumore. I migliori sensori usati in termografia sono raffreddati (guarda caso).

Quindi la mia risposta e' ... probabilmente no. Lascio una bella porta aperta perche' non mi reputo certo un esperto.

Ciao.
Ho avuto occasione di giocherellare con una macchina specialistica per quelle applicazioni (marca FLIR SYSTEM) e visti i costi che mi sono stati riferiti (oltre 90mila euro nel 2003) non credo che sia possibile il "fai da te". Certo che i risultati eranodavero impressionanti, fotografando le persone vedi le differenti temperature delle varie parti del corpo.
Tanto per curiosità : la lente dell'obiettivo è completamente ricoperta di unmateriale a specchio.
AH dimenticavo... la risoluzione era abbastanza ridicola, dell'ordine di poche migliaia di pixel.

Ciao,
penso che MXA si sia spiegato più che bene.
Confermo che l'IR che a te interesserebbe (anche a me...) va da circa 1µm a 10^-4µm e comprende sia il vicino che il lontano IR. Questo è un range mooolto esteso di frequenze, se consideri che il visibile è compreso tra 0,38µm e 0,78µm circa, e quindi penso che un sensore di una fotocamera digitale non possa spingersi fin lì.
Se ti interessa dai un'occhiata QUI, sono termocamere semplificate per applicazioni elettriche.
Per verificare la dispersione termica degliedifici esistono dei termometri all'infrarosso con puntatore laser con i quali vai a fare diverse misure dove ti interessa, il tutto con un costo di circa 100 euro.

Non è proprio una dsrl, ma questa Fuji è fatta apposta ir-sensitive.

FinePix IS-1

Non so con che risultati però...

Non è l'unica fuji ad essere sensibile all'IR, il problema è che il sensore non è in grado di leggere le frequenze utili per uso termografico...

A prescindere, credo proprio che se il sensore non viene raffreddato sia impossibile fare termografie "a temperatura ambiente". Altrimenti il sensore registrerebbe la propria radiazione (sarebbe come fare fotografie con un sensore fosforescente..)