Cari tutti,

apro questo topic premettendo subito che non e' interesse culturale a spingermi a discutere di questo argomento ma strettemente commerciale. Ho un cliente che sta considerando di entrare nel mondo dei photo book (solo come stampa, badate bene, e questo e' importante) e mi piacerebbe avere le vostre impressioni su questo mercato.

1. Photobook vacanze. Esiste un mercato importante Europeo/Italiano? Secondo voi quanto copie uno si va a stampare?

2. Photobook matrimoni. Quanto e' grande, Europa/Italia? Quante copie si fanno stampare in media?

3. Il Photobook di vacanze, feste, matrimoni, etc che genere di qualita' deve avere secondo voi? A4 e' sufficiente? Magari A5?

4. Vedete il Photobook in altre occasioni che non siano vacanze, matrimoni/cerimonie, e feste? Parto dal presupposto che il cosiddetto 'book' (del fotografo o della modella) sia ad un livello qualitativo piu' alto di quello di vacanze/ matrimoni, etc, sopra: sbaglio?

Tenete conto che il mercato interessante qui e' quello di massa, non la boutique. Quello lo lasciamo a stampatori specializzati in fine art. Quindi niente book di matrimonio in BN e carta baritata, per intenderci ...

Grazie per tutti i consigli e suggerimenti. Data la natura del post - rompendo una regola per me sacra - vi dico subito che lo metto su altri forum per aumentare il bacino delle risposte, spero non ne abbiate a male.

Grazie/Merci/Tnx/Domo Arigato/Danke/Gracias

Ciao Marco,
Quando parli di photobook, intendi stampato offset o fotografico (carta fotografica), rilegato come ? , l'impaginazione sarebbe a carico del cliente o il cliente vi fornisce i file ?
Ciao
Stefano

Strettamente digitale, cliente fornisce i file in formato da definire, noi ritorniamo il libro rilegato in modo diversi. Copertina puo' essere rigida.

Guarda che siamo in fase di studio del mercato, non abbiamo alcuna offerta pronta. Anzi, magari decidiamo di non entrarci nemmeno.

Se parliamo di photobook in offset su carta più o meno normale, penso sia importante confrontarsi con servizi come questo:

http://www.boopen.it/prodotti/Default.aspx

Un preventivo per un mio modesto libro fotografico delle vacanze islandesi ammonta a circa 35 euro per 10 copie.

Se invece parliamo di libri su carta fotografica stampati in laserchimico, credo che se ri riesce a proporre un lavoro di ragionevole qualità  ad un prezzo sensato (faccio un esempio: 8 euro a copia per un formato 20x30 25 pagine con copertina) il mercato possa esserci.
Mi dicono che Photocity ha un buon giro di affari, e la qualità  dei loro prodotti... sembrerebbe non soddisfare diversi utenti (me compreso), nonostante un prezzo neanche tanto contenuto.

Fer

X Fer
8 euro un libro A4 su laser chimico 25 pagine (50 facciate 20x30) ?
sono due le cose: o rubano la carta, o di laser e chimico c'è poco.
Il nostro va a 2 € a pagina (2 facciate) laserchimico rilegato a colla.
Ciao
Stefano

Dimenticavo: il nostro potenziale cliente non e' il privato, ma solo il business, cioe' l'aggregatore, l'azienda, forse il fotografo professionista.

Aggiungo il mio bit. Mi e' capitato di sfogliare qualche photobook di matrimoni alle fiere tipo il PhotoShow, e l'impressione e' che li' l'A4 possa risultare piccolo. Il book matrimoniale e' un bel business, la gente sborsa e si aspetta qualcosa di "grande" (magari anche solo la pagina grande, con tanto margine intorno alle immagini, oppure piu' immagini composte in una pagina).

Altro piccolo suggerimento:

Personalmente quando mi costruisco i photobook da solo (con stampe di qualità ) li faccio (quasi sempre) quadrati 30x30.

Questo permette, tramite apposito framing, di presentare sia foto orizzontali che verticali in modo gradevole e senza costringere l'utente a girare continuamente il book quando si passa da un orientamento all'altro.
I formati "effettivi" 24x16 e 16x24 si "incasellano" bene nel 30x30.

Fer

Ti segnalo anche questa azienda che opera da tanti anni, mi ero anche rivolto a loro per una pubblicazione con le immagini di paesaggio mie e di Cristina, poi non se ne era fatto niente ma perchè abbiamo cambiato genere, non ho capito bene se c'entra con quello che hai in mente tu , ma il loro workflow lo trovavo molto interessante, io scaricavo un softwarino di impaginazione dal loro sito, impaginavo il libro, spedivo il file, e loro in pochi giorni mi consegnavano le copie della pubblicazione:


http://www.agora35.it/

ho avuto non più tardi di qualche mese fà  una richiesta analoga alla tua per sviluppare un business plan con varie ipotesi di fattibilità ....

premesso alcune rapide riflessioni che non basta un plotter per pensare di entrare esclusivamente nel mercato specifico del Photobook, sono necessarie macchine specifiche per la confezionatura e specifiche stampanti.

E' un mercato in fortissima crescita legato ad esempio ad altri settori quale ad esempio quello fieristico e la necessità  di fornire ai potenziali clienti/acquirenti prodotti personalizzati per logiche marketing one to one.

1. Si. In genere sotto le 100 con la stampa offset CTP i costi sono scesi e sono necessarie poche copie rispetto ad una volta per ammortizzare l'avviamento macchine. Il macchinista di oggi usa molti strumenti per snellire il lavoro che una volta era fatto a occhio ed esperienza.
N.B. punto forte della stampa digitale è la personalizzazione possibile su ogni copia o su piccoli gruppi ad oggi ancora inarrivabile dalla classica stampa off set.

2. Tanti, tantissimi si sono attrezzati per stampare in proprio...in molti stanno smantellando tutto perchè il tempo dedicato alla preparazione dei photobooks è notevole ed in termini economici alla fine conviene appoggiarsi a service esterni, non si hanno magazzino, seccature tecniche, costi di aggiornamente e si puà dedicare maggior tempo a sviluppare business. Quindi sì è un business grande in Italia ed in special modo nel centro, centro sud.
Dipende dalle usanze, si possono proporre anche mini books ed allora le copie possono anche essere superiori al centinaio....il libro vero e proprio viaggia a secondo della regione tra le 6 e le 20 copie

3. la qualità  la vedrei slegata dal formato, comunque un formato che và  di moda adesso è il quadrato che arriva anche fino al 30x30....importante è pianificare la stampa con formati che ottimizzino il massimo formato di stampa (il famoso foglio macchina)....ci sono comunque RIP specifici che ottimizzano il tutto al meglio facendo anche 2/3 lavori assieme in modo da avere pochi sprechi.

4. il Photobook ha un mercato molto ma molto più vasto che non i semplici matrimoni. Un esempio stupido le cartelle stampa per Milano Collezioni (sempre più di fatto dei photobook) riesci ad entrare ed hai già  fatto utile, ma pensa ai menu dei ristoranti di livello che diventano dei photobook, pensa al materiale di cui hanno bisogno i rappresentanti.....è un mercato immenso per il quale è necessario attrezzarsi un responsabile marketing/vendite dedicato solo al new business.

Se ti servono maggiori info sai dove mi "raccatti"...

Io penso comunque che ci vorrebbero entrambi le linee di produzione, quella laser chimico (vedi stampanti noritsu o simili )e quella offset (vedi indingo), le due linee vanno per la loro strada e per mercati diversi, quella fotografica però ritengo abbia un lavoro di finitura-rilegatura con una forte componente manuale da non sottovalutare.
Sicuramente spazio per business c'è, ma a fronte di investimenti notevoli a lungo ammortamento con un ricambio di tecnologia sostenuta.
Ciao
Stefano

Forse parliamo di macchine diverse...ma cosa c'entra la HP Indigo (stampante a tecnolgia digitale) con una linea di stampa offset ...questo sito in italiano spiega per benino le due tecnologie....sarà  che forse sono un poco confuso....mah?!?!


Comunque il problema non è tanto quelle delle macchine quanto quello di studiare una valida e corretta strategia marketing che era quella a cui Mxa suppongo si riferisse...

E' vero ho confuso la tecnologia offset con la stampa digitale.......... comunque visto che non si parlava in particolare di una tecnologia ho pensato di mettere anche la stampa indingo.
Non sono un mostro in marketing ma penso che sul piano della strategia vi siano anche costi, ammortamenti, insomma conti economici, forse mi sbaglio.............ho solo fatto una considerazione.
mah .....
Ciao
Stefano

Grazie a tutti, ma in particolare a Roberto, ottime informazioni come al solito. La societa' non ha problemi di investimenti se il business esiste. Piu' che altro e' il tipo e struttura dei canali che fanno riflettere, dato che le dimensioni della societa' sono tali che non puo' andare a rincorrere i singoli fotografi, per esempio, non e' economicamente produttivo. I potenziali clienti potrebbero essere realta' come questa, per esempio.

Ripeto, il play e' B2B.

Sono convinto che sia il posizionamento corretto....e difatti di parlavo di aziende ed enti....in questo caso una eccellente piattaforma web fà  la differenza e diventa fondamentale investire nel web come media.....ma qui l'esperto sei tu e non serve che ti dica ciò che sai meglio di me...