http://today.reuters.com/news/newsArt ... -CANON.xml&archived=False

Marco(pamar5)

Sarà ............... ma la cosa non mi sorprende.
che dire ............... peccato.
Ciao
Stefano

D´altronde avendo sviluppato in casa propria la tecnologia digitale ed avendo macchine tipo 350D 30D 5D 1DMkII 1DsMkII non ha molto senso proseguire verso strade che per il 35mm paiono non avere molto futuro se non forse per una nicchia che e´ il B&W.....poi con i sensori FF vuol dire sfruttare al meglio lo strepitoso parco ottiche.....


Roberto

La cosa non sorprende neppure me.
Credo anzi che la fotografia su pellicola in piccolo formato sia destinata a scomparire, non solo perché la tecnologia digitale consente ormai di ottenere una qualità  tranquillamente paragonabile a quella della pellicola, ma anche perché quelle esigenze di comodità  e rapidità  operativa che stanno alla base della filosofia del 35mm sono oggi egualmente (e direi meglio) soddisfatte dal digitale, sia a livello professionale che a livello amatoriale.
Ciao.

La cosa invece mi sorprende dato che avevano lancato, negli ultimi anni, diverse macchine nuove per pellicola nel settore amatoriale. Sembrava che con l'abbandono della pellicola da parte di tutti i principali contendenti stessero pensando di farne un bacino di meracato tutto per loro.
Evidentemente mi sbagliavo. Non so se sia realmente un peccato comunque...

Non era in dubbio il "se" ma semmai il "quando".
Come dice giustamente Michele, il 35mm è un formato commercialmente morto .Ovviamente dal punto di vista reale ed operativo non lo è affatto ma dobbiamo attenderci che tutte le aziende lo dismettano prima o poi.

Il problema verà rimane sempre la futura disponibilità  di pellicola e di sviluppo in laboratorio. Non vorrei che il cospicuo calo nei volumi di consumo del 35mm si ripercuota negativamente anche sui formati superiori.

Molto probabilmente la pellicola non scomparirà  mai completamente, piuttosto , i costi saliranno (e forse magari anche la qualità  ).

Più che una profezia è una speranza....

Citazione:

Non credo che il calo del 35mm si ripercuoterà  sui formati superiori. Fra i miei clienti sta accadendo questo: chi prima mi chiedeva il 35mm ora chiede esclusivamente il digitale, mentre chi chiedeva il fotocolor 4x5" continua a volerlo. Per il medio formato la situazione è ibrida. Alcune riviste non vogliono saperne di digitale e se gli mandi una dia 6x6 vanno in brodo di giuggiole; i clienti stranieri apprezzano il 6x6 ma non cadono in delirio come davanti a formati maggiori. Insomma per loro una diapositiva 6x6 e un bel (bel!) file digitale più o meno si equivalgono.
Per adesso, se il vento non cambia d'improvviso, vedo chiara la tendenza ad una sana rarefazione dell'offerta. Dico "sana" perché stanno scomparendo le marche meno valide e si stanno consolidando i prodotti di qualità . Fuji investe ancora in ricerca sulla pellicola e si tratta di una mossa astuta, dato che presto resterà  l'unico produttore sul mercato (se si eccettuano i fabbricanti dell'Est europeo che propongono emulsioni tradizionali in bianco e nero e che hanno un loro mercato di nicchia).
La Velvia 100F è di fatto lo stato dell'arte (v. articolo "Sette diapositive professionali a confronto" su www.fotografia.it) e il professionista sarebbe a dir poco autolesionista se si rivolgesse a prodotti diversi.
Ciao.

Continuo a non essere d'accordo, per quel che sono la mie esperienze dirette, che il digitale abbia ormai sostituito la pelicola completamente nell'editoria. Soprattutto all'estero. Le poche foto che ormai pubblico sono quasi tutte all'estero. Il mio archivio è curato da Camera Press a Londra, che richiede sempre, quando possibile, la dia originale o il negativo per posta, immediatamente dopo la spedizione di un file digitale. Il cliente esigente usa il file digitale solo per la visione.
Anche questo sarà  destinato a scomparire, ma per il momento una dia mi procura guadagni più alti.

Anch'io, per quel poco che ho fatto finora, ho notato che le dia 35 mm sono ancora ben accette, quanto meno agli editori cui mi sono rivolto.
Pubblicano in prevalenza libri fotografici, e forse ciò permette loro di trattare le immagini con più "calma", permettendosi di spendere tempo per le scansioni...

Certo che tutta questa frenesia dell' aver subito tutto pronto mi sta proprio sulle pallottole, e non mi riferisco solo al campo fotografico...

Ciao

Giorgio