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Non so se questo tizio che oggi avrebbe presumibilmente fra gli 85 e i 95 anni abbia fatto lui queste foto o magari è più giovane e le ha fatte suo padre, certo che l'autore aveva colto in modo formidabile un aspetto dell'America degli anni '50. Un'America che adoravo nell'immagine che ci arrivava e che c'è in queste foto nello sfondo virtuale delle bellissime automobili ritratte (quasi sempre con la Kodachrome).

L'America che sognava le cose semplici che poteva permettersi; una famiglia, una bella automobile magari usata a 16 anni (ed erano bellissime), un drive-in con la ragazza, un rock and roll. Quella della pubblicità della Coca Cola e Pepsi Cola, delle innocenti Pin up. Quella delle ragazze dai vestitini con gonne a pieghe che si alzavano sopra il ginocchio roteando nel ballo, dei piccoli distributori di benzina coloratissimi, del lavoro per tutti.

In queste foto le persone quando ci sono hanno espressioni serene, le strade delle cittadine che fanno da sfondo alle automobili ritratte, sono costellate di negozietti (non erano ancora arrivati i centri commerciali), un mondo in cui fa voglia di esserci e far due passi. Un mondo ritratto attraverso le sue splendide automobili, con lo sguardo dell'americano di una volta. Un bambinone ben nutrito e ben cresciuto senza grossi problemi di sopravvivenza.

Quell'America credo non ci sia più sotto questi aspetti. Forse non tanto perchè sono cambiati gli americani ma perchè è cambiato il mondo ma almeno ci restano queste belle fotografie.

Pino, hai perfettamente ragione. L'altro giorno guardavo delle foto b&n del mio paese, foto di 50/60 anni fa e la sensazione era la stessa...... Dio, quanto è cambiato tutto, quanto siamo cambiati noi come persone.... Forse è nella mia natura essere nostalgico ma tutto ciò mi genera un grande groppo in gola perchè sento che abbiamo perso per strada il vivere con poco, con semplicità, con desideri di cose semplici e alla portata. Guardo la mia chitarra e penso: "è incredibile che sia con me da 33 anni, che abbia resistito a tutti i miei parossistici cambi di strumenti, tutti arrivati e ripartiti, tutti tranne lei. Perchè? Perchè è stata la prima, quella voluta fortissimamente, quella dei miei primi stipendi, la chitarra dei miei desideri di ragazzo che voleva cose semplici.... e penso che, davvero, tutto un mondo è scomparso per sempre, fagocitato da altri modi di essere e pensare che, sarò vecchio ma, mi appaiono non altrettanto belli e genuini.

Foto interessanti, ed anche belle. Ma per mia natura diffido sempre dell' ottimismo anamnestico: per solito è ingannevole.
Mi viene in mente il bel film di Woody Allen "Midnight in Paris" che è tutto giocato sull' equivoco di ritenere il passato un' Age d' Or (così cito anche Bunuel).

Concordo Luciano, però è innegabile che quella America, quella degli aspetti che ho citato, è bella ancora oggi in queste immagini che si scontrano con quelle delle fabbriche chiuse, degli impiegati della banca fallita che se ne vanno a casa con gli oggetti che stavano nei cassetti della scrivania, dentro una scatola, delle torri in fiamme, ecc. ecc.

Come pure sono belle le immagini e i filmini in 8mm della Italia di metà anni '50-metà '60, quella della lavatrice, della Lambretta e della 600 e poi della 1100 a rate; della gita al mare o in montagna con tutto il parentado e i tavoli da picnic, dei festini a casa di amici facendo a gara a chi si accaparrava il posto sul divano dove limonare con la ragazza, della fabbrica che assumeva e del negozio che si ingrandiva.

In entrambi i casi queste cose non ci sono più (come è ovvio in una società che si evolve) ma soprattutto non c'è più il futuro rosa e la fiducia in questo, che c'era allora. L'accontentarsi di cose semplici (che erano già molto rispetto al passato) ma accessibili a tutti.
Non è solo nostalgia nel vedere un passato magari migliore di quello che era; è constatazione che siamo andati in peggio.

Sto parlando di quanto erano belli certi aspetti, e lo erano.
Non cito quelli negativi che conosco ma che non entrano in questo contesto. Dopo di allora c'è stata la diffusione delle droghe, involuzione della economia, guerre disseminate ovunque, diffusione capillare della corruzione, involuzione della classe politica, terrorismo (non solo quello di oggi ma da noi pure quello degli anni '70) ecc. ecc.

Concordo. Quell’America non c’è più. Non concordo invece che fosse tutto migliore e più sereno. Su questo punto sono più vicino a quanto detto da Luciano. Le fotografie ci mostrano solo una porzione del mondo di allora.

Marco