Chi usa obiettivi Zeiss Contax (CY) adattati su corpi Canon, si trova spesso alle prese con il problema della messa a fuoco a infinito.

Infatti poche frazioni di mm in più o in meno nello spessore dell'adattatore, sommati alle inevitabili tolleranze tra obiettivi diversi, flange diverse etc., possono impedire all'obiettivo montato di raggiungere correttamente il fuoco all'infinito.

Ebbene, mi sono reso conto sugli obiettivi Zeiss CY il fuoco all'infinito può essere tarato: si può insomma riposizionare il barilotto in modo tale da far focheggiare correttamente l'obiettivo (anche adattato su Canon) senza peraltro perdere lo stop meccanico, né la coincidenza con il simbolo dell'infinito.

La procedura è molto semplice per alcuni obiettivi (provata personalmente su 50/1.7 e 85/2.8), leggermente più complessa per altri (es. 50/1.4, 28/2.8, 35/2.8) ma senza comunque essere difficile.

Se qualcuno ha questo problema, mi faccia sapere: vorrei evitare di scrivere un lungo post che magari non serve a nessuno.

Sul mio 50/1.7 la differenza è clamorosa: si passa da una nitidezza a infinito solo discreta e solo da f/4 in poi, a questo risultato, decisamente in linea con la tradizione Zeiss (cliccare per ingrandire):

Allega:

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  50mm.jpg (333.84 KB)

Io ho avuto lo stesso probelma col 90 Contax G. Ad infinito non ci arrivava del tutto. Ovviamente dipendeva dall'adattatore. Cambiato adapter un altro mondo

Mi pare che cambino molto le profondità di campo, vedi alberi in primo piano, su focali uguali è inconsueto. Non è che il (Canon suppongo) USM fosse più aperto di f/2?
O focheggiato oltre l'infinito (di solito solo sui tele con vetri a bassa dispersione/fluorite è possibile, ma non si sa mai).

No, tutto perfettamente controllato. Canon a f/2 e focheggiato che meglio non si poteva.
Lo Zeiss è semplicemente di un'altra pasta.
Notare che sono crop al 100%.

Fer

Citazione:

Io li ho provati tutti gli adapter. Ci voleva proprio la ricalibrazione dell'infinito.
Tra l'altro sia il 50/1.7 che l'85/2.8 sono migliorati anche sulle Contax a pellicola (ho due 139Q).

Fer

ciao Fer,
possiedo il Planar 50 1.4 e il Distagon 35 2.8. Quella che prima era solo un'impressione le tue considerazioni la fanno diventare una certezza. Ti sarei grato se mi spiegassi come eseguire la taratura degli obiettivi in questione.
Grazie, ciao
Paolo

Ciao Paolo,

non conosco tutti gli Zeiss; inoltre sottolineo che la procedura richiede un corpo digitale dotato di live view per essere affidabile.

Questa procedura è a totale responsabilità di chi la esegue: non mi assumo alcuna responsabilità in caso di danni etc.

Per quanto riguarda gli Zeiss CY, in genere i casi sono due:

1) Togliendo l'anello in gomma zigrinata di messa a fuoco (es. con un plettro da chitarra, facendolo scavallare), si vedono tre viti

2) Con la manovra di cui sopra, non ci sono le viti


Nel caso 1):

Si allentano un pochino le 3 viti (solo un po'!).
A questo punto, il barilotto esterno non trascina più il gruppo lenti e può essere ruotato delicatamente verso sinistra (come se si mettesse a fuoco più vicino, es. a 10 metri).
Poi stringere forte: così si "prende" e si fa muovere anche il gruppo lenti (come se le viti fossero strette).
Focheggiare finché l'infinito non è perfettamente a fuoco, eventualmente ripetendo la manovra più volte.
Alla fine rilasciare la presa e, delicatamente, ruotare la ghiera (senza trascinare le lenti) fino a far coincincere il simbolo dell'infinito con il fondo corsa.
Ora si possono stringere (senza esagerare) le tre vitine e rimettere la ghiera zigrinata di messa a fuoco.

Nel caso 2):

Afferrando la parte terminale dell'obiettivo, svitarla rispetto al barilotto esterno: sarà necessaria una certa forza e converrà indossare guanti di gomma per migliorare la presa.
Verrà via la parte terminale del barilotto, quella che si estende durante la focheggiatura; ma è solo un barilotto senza lenti, niente di granché delicato.

Guardando da davanti, si vedranno in profondità 3 viti.

Allentarle un pochino e usare la stessa procedura del caso 1).

Fer

Grazie Fer, i mei due obiettivi appartengono al caso 2. Con l'uso di guanti di gomma non riesco ad esercitare la forza necessaria. Vedrò di attrezzarmi con due pezzi di gomma di un certo spessore, tipo camere d'aria da bici da corsa (molto morbide).
Paolo

Un'altra possibilità: alcuni obiettivi di "tipo 2" permettono di arrivare alle 3 viti svitando la ghiera ad anello che porta il nome dell'obiettivo (quella che circonda la lente frontale, insomma).

Svitare la ghiera (senza rovinarla, è chiaro) richiederebbe idealmente un apposito tampone in gomma scavato, di diametro opportuno (li vendono es. da micro-tools europe), ma spesso si riesce ugualmente a svitarla usando due pezzi di nastro isolante: li attacchi a due punti opposti della ghiera e tirandoli pian piano la sviti.

A quel punto se in fondo allo spazio attorno alla lente vedi le 3 viti, sei a posto.

Fer