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Ottiche del passato
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Salve, da alcuni mesi sto provando varie ottiche del tempo che fu in vari formati e in questo periodo di vecchie folding medio formato. Per chi volesse vedere qualcuna di queste prove indico qui il link dove le sto mettendo. Niente di artistico, solo scatti per provare (se in mezzo c'è una foto che piace tanto meglio). A me farebbe molto piacere avere dei pareri su quello che trasmettono questi vetusti ma onesti obiettivi, sulla loro impronta, il loro sfocato, qualsiasi commento, ovviamente anche negativo, tenendo presente che certi non erano fatti per macchine professionali e che quindi ovviamente non si possono paragonare alla resa ottica ad esempio di un obiettivo della Rolleiflex o della Leica (metterò anche un set per una Rollei). C'è anche un set in formazione ma dedicato al Grande Formato e quindi a Fotoavventure.
Sono tutte digitalizzate da negativo con uno scanner Epson perfection 4990 Photo.
Grazie
http://www.flickr.com/photos/58217235@N03/

Inviato: 1/3/2011 1:46
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Re: Ottiche del passato
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Ciao Pino,

posso dire che la n.3 (Agfa Isolette con obiettivo Apotar) ha uno sfocato per me splendido: è esattamente il tipo di sfocato che piace a me, senza contorni doppi, con un bello stacco del primo piano e con i soggetti fuori fuoco "mangiati" dallo sfondo.

Le altre foto mi sembrano più difficili da valutare: troppo piccole per capire la resa dei dettagli, troppa profondità di campo per analizzare la resa dello sfocato.

Inviato: 1/3/2011 9:34

Modificato da Fer su 1/3/2011 20:47:16
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Ottiche del passato
Utente non più registrato
Concordo in pieno con te Fernando, questo Apotar che è un tripletto non ha l'eleganza fine di un Planar, forse non reggerà ingrandimenti spinti ma ha uno sfuocato meraviglioso.
Queste vecchie ottiche sono ancora in grado di emozionarmi, ha una resa sul colore che è quella che vedi anche sulla 1 e, non puoi vederlo come dici tu in questo formato, ma ti garantisco che non c'è aberrazione cromatica. Inoltre devo provare sul ritratto perchè sono convinto che aperto, dove verrà fuori l'aberrazione sferica che nel tripletto è poco corretta, verranno fuori delle cose interessanti.
(Non è finita qui perchè ho in arrivo anche una Ensign 6x9).
Grazie per la risposta.
Pino

Inviato: 1/3/2011 11:56
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Re: Ottiche del passato
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..e a me piace la resa del Tessar Adlerauge in Venezia 3 (albero, muro di mattoni).
Saturazione dei colori ottima, resa meticolosa dei detttagli.

Bella la zona del vecchio Arsenale: ai tempi l'avevo fotografata in 4x5" con la Linhof


Inviato: 1/3/2011 12:35
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Ottiche del passato
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Si Luciano, anche il Tessar dice la sua, è stato il primo che ho provato. Appena fatte le scannerizzazioni sono andato a controllare il numero di serie perchè mi sembrava impossibile che fosse del '37. E' anche senza trattamento antiriflessi.

Devo dirti che avevo già visto questa foto e mi era rimasta impressa. Non è soltanto bella la foto in se' tecnicamente, ma anche artisticamente hai colto un'espressione che da un'anima a questa immagine.
http://www.flickr.com/photos/15773975 ... in/set-72157603819994969/

Ciao.

Inviato: 1/3/2011 17:35
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Re: Ottiche del passato
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Ciao Pino,
se non lo conosci già, ti segnalo questo artista che a me piace moltissimo; lui oltre alle ottiche antiche usa anche la tecnica del collodio umido, alla quale ho in programma, prima o poi, di approdare.

Per il momento mi limito, come dice quello spione di Fer nell’altra discussione , a portare avanti una serie di ritratti in 4x5” con un Tessar 250mm f/4.5 in barrel ed un Ilex 10” f/6.3 (gentile dono proprio di Fer); se nel we trovo il tempo di farlo, posto qualcosa.

Un caro amico (al quale ho suggerito di dare un’occhiata alla mercanzia che hai messo in vendita su FA, e so che ha preso un paio di pezzi), ha un’invidiabile collezione di ottiche antiche e mi ha trasmesso il desiderio di possedere oggetti così belli, oltre che usarli per ritrovare quella loro impronta retrò.

A presto.

Fabio

Inviato: 1/3/2011 21:20

Modificato da FabioBi su 1/3/2011 21:45:46
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Re: Ottiche del passato
Utente non più registrato
Grazie Fabio, non lo conoscevo. Sembrano fatte nell'800, ha rispettato tutto, anche la luce naturale.
Ho conosciuto per email quel tuo amico, fa cose molto particolari e interessanti, gli ho dato due pezzi molto belli.
Il Tessar è sorprendente nel ritratto, mi piacerebbe vedere qualcosa. Io non voglio passare per grande esperto perchè è da poco che mi sono procurato queste ottiche d'epoca e ancora non le ho provate tutte, ad esempio sono curioso di vedere anche lo Xenar di una Rolleicord che mi è arrivata oggi cosa dice. Trovo che questo mondo ha un fascino particolare che va a completare quelle meraviglie della ingegneria ottica degli obiettivi moderni che tutti noi abbiamo sperimentato, come pure ciò che di buono c'è nel digitale. Però se non facessimo anche questo percorso si perderebbe nel tempo e nella memoria, e noi per primi avremmo perso, quel modo pittorico di registrare la realtà, quel interagire fra il fotografo e le caratteristiche mutevoli di queste ottiche e di come interpretano la luce che per cento anni e più sono state un ponte fra la pittura e la fotografia.
Ciao, Pino

Inviato: 2/3/2011 0:46
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Re: Ottiche del passato
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Luciano scusa, mi hai citato l'Arsenale, vedo che lo hai riconosciuto. Almeno per me, Venezia è un luogo molto difficile da fotografare per tutta una serie di ragioni e fra queste la fitta urbanizzazione, le calli completamente in ombra o con violenti contrasti fra zone illuminate e no, l'altezza delle costruzioni, la spesso fitta presenza di persone per cui bisognerebbe essere in loco appena dopo l'alba e non sempre c'è la possibilità compatibilmente con il tipo di luce ecc. e infine la necessità partendo con una sola ottica di sapere a priori dove cosa e come fotografare. E' una bella signora che "non si scopre volentieri".
Ciao

Inviato: 2/3/2011 0:58
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Re: Ottiche del passato
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Da lombardia
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Ho vissuto due anni tra Venezia e Mestre quando ero studente liceale, Un periodo quindi, immediatamente successivo alla invenzione della ruota.
Ci sono poi ritornato varie volte a fotografare, e le riprese col 4x5" sono forse di un 15-20 anni fa, più o meno.
Quello che dici è verissimo, per tutta la serie di ragioni logistiche che enumeri ed altre ancora; per esempio perchè è talmente strafotografata che è molto difficile sottrarsi all'effetto cartolina, al già visto, al banale, ecc.
Specie negli ultimi anni poi, il turismo è diventato il problema maggiore e risente in misura marginale della stagionalità che permetteva un tempo di godere di periodi di relativa tranquillità ambientale.

Ad ogni modo, ci si può organizzare.
All'epoca di cui sopra esisteva e forse ancora esiste, un treno Intercity che partiva da Milano nel cuor della notte e mi scodellava alla stazione di Santa Lucia prima delle 7 .
Prendendolo d'inverno o in autunno (quando le previsioni metereologiche erano favorevoli), si giungeva in una Venezia miracolosamente vuota e tranquilla, in cui, se invece che spostarsi verso San Marco e Rialto, si puntava verso altre e meno note direzioni, si poteva fotografare in tutta tranquillità per almeno un 3-4 ore (e dopo 3-4 ore di scarpinate e riprese in GF, il mio fisico ne aveva abbastanza). In più c'era nebbia o luci soffuse del primo mattino, e questo evitava i contrasti estremi di cui parli.
Quando poi la città si animava un pò, c'era ancora tempo per qualche ripresa, prima di andare a prendersi il sole invernale (il migliore) ai caffè delle Zattere.

Questa estate, ai primi di Agosto, ci sono ricapitato pochi giorni con la mia fidanzata.
Ovviamente un macello di turisti, di giorno. Con vera e propria fiumara umana nel classico tragitto tra Santa Lucia, Rialto, San Marco.
Però i turisti sono animali essenzialmente gregari e passivi. Bastava svicolare lateralmente per qualche calle meno battuta, per trovarsi sorprendentemente soli o quasi. Figurarsi poi se invece che in piena Estate fossimo stati in altre stagioni.




Inviato: 2/3/2011 10:25
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Ottiche del passato
Utente non più registrato
Luciano...ti se un poco venessian anca ti ciò...
Complimenti, una grande passione per fare questo, non lo faccio neanch'io che abito qui (per pigrizia) ma come dice il proverbio: -chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane..-
Ciao.

Inviato: 2/3/2011 11:55
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Re: Ottiche del passato
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Citazione:

RolleiPino ha scritto:
Il Tessar è sorprendente nel ritratto, mi piacerebbe vedere qualcosa.


Ciao Pino,
ecco alcuni dei ritratti di cui ti parlavo.
Sono tutti realizzati su lastre 4x5 con il Carl Zeiss Jena DDR – Tessar 250mm f4.5 in barrel su otturatore Sinar.

I primi due ritratti sono su Velvia 50, il terzo su Astia 100F, la luce è naturale e l’ottica sempre usata alla massima apertura cercando di avere il piano di fuoco sugli occhi.

Aggiungo anche un dettaglio di uno dei ritratti per evidenziare meglio la resa dello sfocato.

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A presto.

Fabio

Inviato: 10/3/2011 11:42
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Re: Ottiche del passato
Utente non più registrato
Grazie Fabio per aver postato le foto (riconosco anche un'amico in un bellissimo ritratto).
Sono tanto belli questi ritratti, hanno la giusta morbidezza, e i piani fuori fuoco che sfumano piacevolmente. Inoltre li senti vicini, naturali, con un effetto di presenza che non è dirompente, sussurra discretamente lasciando lo spazio a queste figure che parlano di se senza passare in secondo piano rispetto ad artifici fotografici.
E' anche bello il Tessar, discreto quando lo si tiene come qui, rude se lo si lascia andare.
Pino

Inviato: 10/3/2011 14:22
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