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Il mercato dell'arte sta collassando...
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11/3/2004 9:36
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A causa della crisi economica che ci ha investito tutti quanti, arrivano sempre di più segnali allarmanti anche dal mercato dell'arte contemporanea, che è poi quel mercato che propone in vendita anche opere fotografiche.

Molte gallerie sono sull'orlo del fallimento se non addirittura già  chiuse, zero vendite per gli artisti meno consolidati/famosi, "reggono" un pò gli artisti più noti ma con spesso pesanti "svalutazioni" sulle quotazioni di solo qualche mese fa, collezionisti che sono diventati molto molto molto prudenti...insomma un sistema che parrebbe avvicinarsi all'orlo di un collasso, d'altronde, come mi diceva un amico gallerista qualche giorno fa, quando si fa fatica a pagare il mutuo della casa non è possibile pensare di acquistare un opera d'arte...

Il blog di Colberg è un pò di tempo che propone interventi su questo tema, vi posto i più recenti:

http://dlkcollection.blogspot.com/200 ... tors-view-of-current.html

http://www.jmcolberg.com/weblog/2009/ ... 0_photos_linger.html#more

http://www.bloomberg.com/apps/news?pi ... d=avSZ5oUxJvys&refer=muse

http://www.forbes.com/forbes/2009/0202/017.html?partner=email


Nonostante le notizie "catastrofiche", io penso che però questa situazione possa generare nuove ed interessanti opportunità  per gli artisti/fotografi emergenti, che sicuramente in un momento di crisi economica come questa possono attirare maggiormente l'attenzione di chi abbia qualche soldino da spendere nell'arte, viste le loro basse quotazioni (lo dice chiaramente anche il collezionista autore del primo articolo che ho postato).

Certo, questo non significa che sarà  facile, però quando, se non in situazioni come questa, un gallerista puà essere spinto a "rischiare" qualcosa puntando su un giovane emergente?...ripeto, secondo me potrebbe essere una occasione unica per riuscire a trovare ascolto e magari spazi espositivi, quindi per tutti quelli che stanno provando a costruirsi una piccola "carriera" nel mondo dell'arte questo è il momento di lasciare da parte il pessimismo ed investire invece tutte le energie per continuare a proporsi...

Eviterei anche però di sborsare soldi per avere spazi/visibilità  in situazioni in cui è chiaro che non c'è un reale interesse ad investire sull'artista, questo potrebbe essere il momento buono per trovare qualche porta aperta là  dove fino a ieri le porte erano rigorosamente chiuse, potrebbe essere il momento buono per trovare un gallerista che, magari anche spinto dalla "disperazione", trovi il coraggio di investire su un giovane artista, però questo è il punto, ci deve essere la volontà  di crederci e di investire, e non deve essere un modo per "sanare" la situazione della galleria con i soldi degli artisti ...


Ciao!!

Marco

Inviato: 6/2/2009 9:54
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
...dal titolo del tuo topic Marco mi viene spontaneo dire: " e meno male....era ora"...

questo è un tema da affrontare in modo serio e ricco di argomentazioni, certo è che poi tutti hanno le loro visioni e tanti amano trarre conclusioni....

io di certo sà solo che nelle fiere principali (artBasel e artMiami, viste di persona, e all'Armory Show, aperto in questi giorni e c'è il mio socio)è pressocchè impossibile avere uno spazio e le gallerie (quelle vere) che fanno domanda sono mediamente il triplo dei posti disponibili...e sono fiere costosissime il cui costo minimo (per un loculo) parte dai $ 7.000,- a salire con un costo medio per galleria (per i giorni della fiera) sui $ 35/40.000.....e in fiera vendono dannatamente bene....

vero è anche che un certo sistema galleristico europeo, e nello specifico italiano, è collassato ...ma da tempo...basta andare a vedere le fiere di Torino, di Bologna, di Verona per rendersene conto...le cause sono tante ma comunque a mio modesto avviso non imputabili agli acquirenti ma piuttosto ai tanti galleristi improvvisati che vendono arte a metri quadrati come la tapezzeria, di sitemi informativi (vedi certi magazine) che come le prostitute osannano ed ergono ad artisti coloro che pagano, di istituzioni ignoranti come le capre che sponsorizzano eventi ed autori che di arte non hanno nulla...di artisti (e in questo caso mi riferisco ai fotografi) che pensano sia sufficente stampare in grande e citare in modo pseudo intelletualoide i quattro libri letti...a coloro che vorrebbero fare gli artisti ma intanto fanno gli impiegati e nel tempo rubato al lavoro, famiglia, partita di calcetto giocano all'artista...

Io non credo, IMHO, che la colpa sia della crisi e della mancanza di soldi in generale....credo invece che il grande baraccone fatto di guitti e di crassi ignorantoni pseudo intellettuali sia imploso....chi ha soldi oggi (che sono di più di quelli di ieri) vuole giustamente investire in vera arte...che è quella cosa che và  oltre al fatto o alla performance....

I fatti? basta andare a vedere le vendite degli autori (in questo caso parlo di fotografia) quelli veri e vedere come nel peggiore dei casi siano stabili mentre in generale ci sia un costante richiesta....dove? i dati delle case d'asta sono pubblici mentre ai dati dei vari dealer e mercanti ci si arriva per strade diverse.

Ovviamente il tutto è un mio umile pensiero e non discuto il de profundis di Colberg e di altri che inneggiano alla crisi economica...qualunque sia il motivo a me personalmente fà  piacere vedere che si faccia pulizia nel grande e rutilante baraccone del mercato dell'arte....e ben venga...

Inviato: 6/2/2009 10:46
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Francamente di allarmismi così ne ho sempre letti e sentiti parecchi, oggi è la crisi bancaria, ieri la crisi del petrolio, l'altro ieir l'escalation americana in medio oriente... e giu liste e listone di gallerie in procinto di chiudere. In realtà  quelle gallerie non avrebbero mai dovuto aprire. Sia chiaro a tutti il mercato dell'arte è da sempre un mecato fondato sul mecentanismo, di nobile intento o di crasso interesse non importa. I pontenti hanno sempre usato l'arte per darsi una visibilità  maggiore della propria notorietà ... questo di certo resta. Quello che indubbiamente stiamo vedendo è la ripulitura dal mercato di tante schifezze, ieri vendute ed acquistate da parvenue del collezionismo, oggi finalmente rigettate nel cesso, loro luogo d'origine e giusta destinazione finale. Cosi come il levitare di alcuni prezzi assurdi, che se non levitano tanto lievitano, con il risultato che autori privi di valore vengono scambiati per cifre con le quali si possono acquistare piccoli capolavori, basta passare da un mercato continentale all'altro. I prezzi da rapina di mille cose orribile tra San Francisco e Okland oggi sono remoto ricordo...

Allora ragioniamo da conoscitori sul problema.

Troppe gallerie, troppo piccoli e con portfolio clienti inventato, nate con l'unico intento di spennare l'"artista" spesso ignaro quanto incapace.

Trattasi di fenomeno tipicamente italo-francese. E' un bene che chiudano.

Prezzi ridicoli per opere di medie dimensioni, tirate alla brutto dio, insomma robaccia spacciata per arte, e cara anche.

Questo secondo genere di truffa o vendita di fuffa ,che dir si voglia, è invece genere americano.... nord americano. Facile trovare compratori privi di cultura e gusto ma assai dollarosi, soprattutto facile trovare compratori che non sapendo, non sapendo in generale, non sanno ne comprare né spendere (ahime crimine gravissimo per noi dediti all'arte - questa si sublime ed effimera come le più narrate chimere - dicevo, arte dello shopping); ed ecco che detti figuri pur d'illudersi di potersi destare dal brutto di rivolgono a questo o quello stilista - arredatore, altra genia di loschissimi figuri, dalle assai dubbie capacità , e dalla totale inutilità , i quali, prosseneti di questo o di quell'artista, ma in fondo prosseneti del brutto, con l'accordo di "galleristi", spacciano immondizia per arte.

Bene questa genia di compratori è scomparsa, o sta scomparendo... meglio. Non compratori, ma cancro, lievito immondo di un mercato che ha bisogno di calma e quiete.

Si, è vero queste genie scompaiono oggi, ma scompaiono ad ogni crisi finanizaria ricorsiva. Niente di nuovo, dunque.

Per il collenismo, per il mecenatismo classico, istituzionale, non si vede ora, ne si scorge all'orizzonte di un prossimo domani un qualche vero segno di crisi.
Qualche eccesso nei prezzi si livella, qualche testa cade, è fisiologico rispetto ad un mercato che resta sostanzialmente stabile.

Ma tutto questo ci invita ad una riflessione.... è forse giunto il momento di ripensare il mercato dell'arte come si è fatto con il mondo del design ?

Oggi con gusto, certo sovrano, si puà senza essere nababbi accedere a degli oggetti di design, arredi e loro complementi, di estremo interesse, una volta esclusivi dei pochi aventi diretto contatto con l'artista designer e capaci di acquistarne la diretta produzione...

Ecco dunque che si dovrebbe fare altrettanto nel mercato dell'arte, cominciare a proporre arte a prezzi abbordabili, sostenuta da una attività  d'apertura e di formazione dei nuovi collezionisti.

In questo senso ho trovato molto interessante l'idea non nuova ne primigenia, attuata alla Fiera di Bologna di far accompagnare giovani collezionisti, o neofiti, da collezionisti senior, un modo giusto per introdurre ad una conoscenza, quasi iniziatica, fatta certo di gusto personale ma anche di sensazioni sottili, che non sempre si è pronti a cogliere, tutti coloro vogliono incontrare l'arte e possederla per il proprio gusto del bello.

Concludendo, concentriamoci sul formare le nuove generazioni di clienti, lasciandoci alle spalle il paludato sistema della galleria, agganciamo dei mezzi finanziari moderni all'acquisto dell'arte di qualità , temperiamo i prezzi aumentando la base di vendita e cerchiamo di sfrondare i rami secchi noi stessi, senza aspettare la prossima certa castrofe economica. Soprattutto incoraggiamo la vendita diretta tra artisti e clienti attraverso fiere che siano meno megashow e più conciliabolo culturale, luogo di formazione e commistione tra noi che arte facciamo e chi dovrà  ospitare le nostre cose.


Saluti

Inviato: 6/2/2009 12:56
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...

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25/8/2005 8:38
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Inviato: 6/2/2009 13:45
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Vi invito a leggere l'opera di esordio di Ken Follett "Lo scandalo Modigliani". Follett era da poco laureato in Storia dell'Arte e, tra falsi, falsari, galleristi bottegai e collezionisti snob, viene tirato un gran bidone.

Non è proprio la migliore opera di Follett, ma parla di arte e di mercato.

Inviato: 6/2/2009 14:37
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Tema complesso, cerco di dare il mio apporto.
Mi limito a poche osservazioni.
La prima, molto italiana, una mancanza grave di critica qualificata. Questo fatto storico a mio avviso pesa molto anche sulla formazione degli artisti, dei galleristi e del pubblico, in ultima analisi anche dei compratori.
Seconda: avendo vissuto a Parigi posso testimoniare che già  esistono le gallerie "pret a porter" quelle in cui l'opera costa molto meno della cornice e non mi sembra che l'esperimento abbia portato nulla di sostanzioso. Si comprano le fotografie come le scarpe e non vi è crescita spirituale a nessun livello.
In Italia mancano poi totalmente i musei della fotografia o se si vuole i musei di arte contemporanea con incluse opere fotografiche (sorvolo con misericordia su Cinisello ), manca cioè uno spazio che esuli in modo assoluto e totale dalla logica del mercato aiutando il movimento ad arricchirsi (ed insieme ma solo per riflesso facendo crescere anche il mercato).
er

Inviato: 7/2/2009 1:11
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Premetto che non posso che essere nel più totale accordo con le considerazioni di Hermes sulla situazione italiana, quella musela intendo, non capisco se Hermes circa la situazione della "critica" si rifertisca al mondo della fotografia, nel qual caso avrebbe ancora perfetta ragione... è inesistente... o diciamo alle arti più in generale nel qual caso, essendo i critici dell'arte italiani i più apprezzati del mondo purtroppo per ovvie ragione di falsità  non posso concordare.

Questo post parla del mercato dell'arte in generale, non certo di quello esclusivo della fotografia.

Per quello che riguarda alcune gallerie a Parigi, tipo Yellow Corner o Wanted, la seconda certo meglio della prima, o la più internazionale Lumas, esse rappresentano una risposta assai mediocre ad un mercato comunque tiepido. Cerchiamo di capirci...
Questo genere di gallerie... che poi a Parigi ne trovate circa sette in tutto, alcune simpatiche come Jour et nuit o L'Oeil Ouvert, a cui il paradigma di Ermes non è applicabile, essendo vero l'esatto contrario, sono un tentativo di estendere il mercato anche alla popolazione francese. Normalmente chi compra arte e/o fotografia a Parigi non è francese. Vuoi per un gusto nazionale mediocre, vuoi per situazioni abitative non proprio adatte ad ospitare un opera, i francesi comprano poco e male. Ma Parigi, almeno la Parigi del IV dell'VI VIII IX e del primo come del XVI ospita il mondo intero... ecco diciamo che sono gli stranieri a rivitalizzare ilmercato dell'arte parigino. Vediamo il comparto fotografia..... il primo limite è il proporre artisti francesi mediocri, troppi, copianti e di basso livello... con tutto il rispetto Cedric Delsaux proposto da Wanted o la già  più nota Valérie Belin, e così via oltri nomi minori non reggono il confronto con autori di altri paesi anche più giovani, quindi troppo sciovinismo, se penso che una galleria mi offre venti autori discutibili e tre di interesse certo vedrà  la mia presenza difficilmente, secondo poi una certa psicorigidità  nazionale fa si che una galleria, Wanted che del giro è la migliore esponga ad esempio quasi un monoprodotto... il simil Gursky di cui il Delsaux è emulo in minore... Cioè se vuoi esporre Gursky esponilo, offrigli una scappatoia alla sua posizione nel mercato per farlo entrare nella tua galleria low cost... conoscendolo accetterebbe. Ecco questi sono i difetti di queste gallerie low cost,una visone limitata degli autori presentati e presentabili a favore di cose di dubbio gusto e sopratutto lo scimmiottare le "vere gallerie", riproponendo il tono austero di alcuni templi del commercio d'arte senza averne strumenti e prodotti.

Da questo grigio panorama voglio escludere comunque alcuni spontanei e dinamici galleristi che fanno molto e bene nel comparto low costo, invitando Ermes a non fare di tutta l'erba un fascio.

Poi che Yellow Corner presto entri nei supermercati a me non sembra una vittoria...

Concludo dicendo una ultima cosa, ne YC ne Wanted hanno ancora recuperato il loro investimento iniziale, sono ancora debitori verso i loro sponsor e lo stato... e a distanza di anni. Trattasi dunque di impresa di successo o velleitarismo, ecco io parlerei di velleitarismo al ribasso... malgrado una certa stampa di settore francese ne parli, temo sempre per sciovinismo, come fenomeni di successo, certo però non commerciale. Che l'arte debba fare profitti uhmm me ne guradi iddio dal pensarlo e dal dirlo, che il commercio dell'arte non li debba mi sembra contradditorio... ma se qualcuno pensa che si possa comprare una fotografia tra una tartiflette surgelata e un paio di mutande, passando tra alti scaffali illuminati al neon, allietati da simpatici annunci sul 3X2 del Viakal... ecco faccia pure. Io rimango nel mio mondo fatto di gallerie paludate, austere, reverenziali, dove posso guardare e vedere cosa forse comprerà per tutto il tempo che volgio, in modo neutro. A quelli che si sentono in difficoltà  a fare così ricordo che possono sempre comprare e far incorniciare qualche "bellissima stampa su papiro", pagheranno poco l'opera, molto la cornicie... e non sfigurerà  ne come troppo brutta o troppo bella nella loro casa.

Saluti

Inviato: 7/2/2009 11:15
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Solo un paio di considerazioni, visto che forse non ero stato chiaro.
Mi riferivo, parlando della critica, a quella fotografica.
Le gallerie da te ( Elleemme)citate erano esattamente quelle a cui mi riferivo: Wantd e YC. Vero, non le conosco tutte ed in tal senso accetto la critica, ve ne sono forse alcune low cost ma illumiate.
er

Inviato: 7/2/2009 20:08
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Secondo me non è del tutto vero che in Italia manchi una critica qualifica, a riprova molti dei curatori e critici a livello planetario sono italiani (parlo nello specifico della fotografia) il punto è che queste persone danno il loro apporto a enti, istituzioni, gallerie e quant'altro fuori dagli italici confini. Il punto è che molti galleristi e autori in una logica sucida del risparmio puntano su nomi sconosciuti o peggio ancora sul fai da te....non è occasionale leggere apparati critici scritti da giornalisti sportivi, da neo diplomati in accademia o da tronfi autori.

Di Yellow Korner e Wanted ne so quanto voi ma di Lumas ne so abbastanza per poter affermare che il concetto di base non è di sicuro quello della vendita "pret a porter", ma segue quello che nel mondo della pittura è da dato dalle litografie o comunque da questi sistemi di copie multiple. In Lumas & Co. la logica è quella di tirature elevate (dai 70 ai 200 pezzi) di formati diversi da quelli della tiratura principale....semmai il problema è dato da autori che invece di presentare le opere nelle tiratura "importante" in copia singola e/o massimo 3/5 pezzi fanno pure la principale in 10/25 pezzi...e quindi è ovvio che il mercato risponda perplesso.

Non conosco la realtà  economica di YK e Wanted ma di certo in Lumas sono in continua ascesa ed è una iniziativa commerciale del tutto privata, altra cosa il fatto che ad esempio Lumas con le sue numerose sedi riesca a fare molto per la cultura fotografica organizzando molte esposizioni gratuite di autori affermati e di emergenti.

Quindi come dici anche tu Ermes anche nel pret a porter o low cost ci sono situazion e strutture illuminate e illuminanti.

Inviato: 8/2/2009 11:45
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Tanto per chiarire ulteriormente dal discorso "gallerie fast-food" della fotografia ho tenuto ben fuori Lumas non citandola, per due motivi principali... il tentativo di vendere la tiratura ampia di un autore note offrendo cosi l'opera ad un prezzo abbordabile da un pubblico più vasto, ad esempio giocando sul formato; e secondo poi perchè non vende solo fotografia, ponendola di conserva tra quelle strutture a cavallo tra la galleria classica e l'interpretazione fast-food.
Non è casuale che sia l'unica struttura che marcia. Ora però non avendo i dati di vendita di Lumas nel dettaglio, non sono in grado ne di analizzare ne di dare una qualche lettura del suo successo... quanto incida la vendita di fotografie rispetto agli altri tipi di tirature io non sono in grado di valutarlo. Certo va detto che offre belle opere ma i prezzi non sono cosi radicalmente distanti dall'offerta di una galleria classica. Ultimo inciso, una galleria fast-food che apre il suo sito web offrendo Edward Steichen (certo non roba eccelsa) con una quotazione come quella che chiedono (non la riporto perchè è riservata - io lo richiesta contattandoli direttamente tempo fà  per una opera sola che mi interessava) francamente li pone molto oltre qualsiasi logica di galleria fast food. Questo per onesta di informazione e per non fare torto all'idea Lumas.

Saluti

Inviato: 8/2/2009 12:23
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Ciao a tutti,
sono nuovo del forum, giusto un paio di post, ma leggendo questo non ho potuto fare a meno di dirvi la mia, visto che la questione un pò mi sta a cuore.
Secondo me più di tanto la crisi non c'entra.
Magari non ci capisco niente ma secondo me il punto della questione è un altro.
Credo piuttosto che il mercato dell'arte sia saturo per altri motivi, soprattutto nello specifico della fotografia poi. Non voglio tirare nessun pippone a nessuno sul significato di arte, nè tantomeno sulla questione fotografia=arte media, ma credo che il digitale abbia esteso di molto la capacità  di ogni singola persona di lavorare "come se" fosse davvero un artista.
Fino ad oggi sono stati critici e galleristi a decidere cosa è o non è arte, a creare ad hoc un mercato che serve alla loro stessa sussistenza.
Ma cosa succede se chiunque, e davvero chiunque, con un minimo di know how e di cultura riesce a fare qualcosa che sembra quasi davvero essere arte.
Succede che l'Arte diventa arte, accessibile a tutti e fatta da tutti.
Provate a farvi un giro su flikr, deviantart e quant'altro.
Troverete sicuramente qualche foto che attirerà  la vostra attenzione.
Bene quella foto, vi direte, potrebbe stare tranquillamente in una galleria.
ed invece chi l'ha scattata non fa l'artista, non ha interesse a portarla ad un gallerista. chi l' ha scattata sarà  un medico, un ragazzo che studia all'università  o un liceale, potrebbe fare anche il taxista per quel che ne so io.
Eppure quella sua foto per me è arte.
E allora?
Allora è una questione di domanda e offerta.
Nel medioevo gli "artisti" erano davvero pochi, ed avevano particolari abilità . La domanda era immensamente superiore all'offerta. Ed il tempo immensamente complice di questa realtà .
Oggi è diverso.
Oggi offerta e domanda sono due facce della stessa medaglia, ed il "mercato" non sa come divincolarsi da questo "dramma". Il mercato dell'arte è qualcosa di superato per le persone comuni come per chi ha un minimo di cultura e gusto. Se posso avere qualcosa che mi costa meno e che ha ugual valore, perché dovrei comprare quella che costa di più? Semplicemente perché un critico che non ha mai scattato una foto in vita sua o un gallerista decidono che uno ha più valore di un altro?
Il mercato regge dove reggono i valori effettivi delle opere, e quindi, un mercato dove il valore effettivo è falsato già  a partire dal sistema con cui è prodotto questo valore, credo sia destinato prima o poi al collasso.
Saluti

Inviato: 9/2/2009 0:45
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Sono in parziale disaccordo con quest'ultima analisi.

Vero quello che dici che nel passato gli artisti erano pochi e dotati di particolari abilità , da qui la sproporzione fra poca offerta e molta domanda.

Non concordo invece per nulla sul fatto che le cose siano cambiate perchè adesso con una digitale anche il taxista puà diventare un'artista.

Quello che ci si dimentica è che nonostante la rivoluzione artistica del novecento abbia reso apparentemente superflua la capacità  "artigianale" rispetto all'opera d'arte (partendo dall'oramai ultracitato Duchamp fino alla Transavanguardia ed oltre) quello che sfugge spesso è che tali capacità  sono comunque necessarie, anche se magari non esplicitamente usate nella produzione artistica contemporanea.

Per fare un esempio di altri arti, il free jazz ha illuso migliaia di pseudo-musicisti che la tecnica musicale era superflua. Peccato però che i "veri" musicisti free jazz fossero dei mostri di tecnica (da Coleman a Higgins, l'elenco è lungo). Perchè per superare il linguaggio "mainstream" bisogna conoscerlo in lungo e in largo.

Stessa cosa di tanti artisti figurativi "astratti" che non sapevano disegnare a carboncino il più semplice ritratto figurativo (visti coi miei occhi).

Prendiamo nella fotografia Gursky. E' evidente dietro le sue opere una capacità  "artigianale", una padronanza dei mezzi impressionante.

Prendiamo tante immagini su Flickr o Deviantart che appaiono belle sullo schermo del PC, a 92 dpi in piccola dimensione, ma che non riuscibbero a reggere una stampa 10x15. Cosa te ne fai? Te li gusti in eterno in 640x480?

Non basta una digitale e un PC per creare immagini, servono anche tanto lavoro, tanta dedizione, tanto imparare, partendo proprio dalla basi, sia che si lavori ancora in CO o in digitale. E talvolta servono anche mezzi adeguati e costosi per raggiungere certi risultati.

Non ci sono scorciatoie.

E ogni mattina impallidisco di fronte a tutta la strada che vedo di dover ancora percorrere.

Poi che alcuna critica (e qui il caro Colberg dovrebbe fare un bel po' di autocritica) abbia "dimenticato" questi concetti, a causa di motivi che non ho voglia di investigare troppo per evitare della dietrologia "spicciola", per battezzare varie "brutture" come "arte", questo è un altro discorso.

Ma come in tutte le cose i bluff prima o poi vengono visti.

Inviato: 9/2/2009 2:03
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Ciao Colaps

sei nuovo e quindi ci vado giù leggerino come un brodino ospedaliero.....intanto quoto quello che dice AG69 ...poi nel leggerti ho la netta sensazione che la tua sia sempre la solita minestra del cosa sia arte e cosa no e bla bla bla....cosa questa che denuncia una tua scarsa conoscenza del mondo dell'arte poichè questa storia che tu vedi contemporanea lo è dalla rivoluzione industriale della fine ottocento. Un artista è comunque colui che ha una produzione artistica (bella o brutta che sia), che sviluppa progetti e idee...un mister qualunque che posta 10 foto "belle" in flikr o deviantart è solo uno che probabilmente di culo ha fatto qualche scatto bello....i fresconi comperano "l'arte" del frescobaldo [e vengono pure rapinati] mentre i galleristi e art dealer dicono un semplice no grazie.
Non è assolutamente vero che il mercato d'arte della fotografia sia intasato, anzi e proprio vero il contrario al punto che è difficile fare i nomi di nuovi autori italiani e i galleristi e art dealer sono alla costante ricerca di nuovi talenti....basta frequentare le fiere o gli incontri specializzati per rendersene conto, dire il contrario vuol dire non conoscere affatto il mercato e parlare a vanvera.
Che poi il web sia intasato da pseudo artistoidi che stampano in casa le foto che fanno e le vendono a 50/100€ ....beh la cosa fà  solo sorridere poichè non è di certo questo il mercato dell'arte ma è l'illusione di molti di essere artisti e di guadagnare con l'arte.

Inviato: 9/2/2009 8:57
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Moderatore
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Non sono sparito, scusate, casini

Intanto grazie a tutti per gli interventi che approfondiscono di molto il tema che ho proposto che, come avete giustamente detto, è molto molto complesso e non è facile "ridurre" le considerazioni ad un ambito troppo generalista.

Mi vorrei però soffermare su una osservazione/proposta fatta da ellemme, che trovo interessante, rivolgendovi delle domande perchè io personalmente ho veramente poche risposte...

Quando dice che è arrivato il momento di "sgambettare" in qualche modo il sistema delle gallerie, di trovare anche modi di vendita più diretti tra artisti e collezionisti, ma secondo voi è veramente possibile? E se si, come? Oltre alle fiere già  citate da ellemme, che ruolo potrebbe avere in questo caso internet?

Chiedo questo perchè è una idea che condivido, però faccio fatica ad immaginarmi come possa essere messa in atto praticamente, da una parte perchè comunque la galleria rappresenta ancora l'istituzione di riferimento per la cosacrazione o no di un artista (con anche tutte le cose negative, già  dette da voi, che questo comporta), e chi prova a vendere al di fuori di quel sistema viene ancora "snobbato"/ignorato dal mondo dell'arte e della critica che conta (ed è difficile smontare quel mondo lì), e dall'altra perchè le iniziative che ho visto, in special modo online, di vendita diretta di opere da parte degli artisti sono il più delle volte delle baracconate innominabili.

Quello che voglio dire è che mi piacerebbe veramente molto, ed anzi me lo auspico, che nel mondo dell'arte accada quello che di fatto è già  avvenuto nel mondo della musica, in cui grazie a Myspace piuttosto che altre forme di divulgazione alcuni musicisti sono riusciti a bypassare completamente il sistema delle case discografiche e a vendere con profitto e soddisfazione le proprie produzioni musicali, però nel mondo dell'arte figurativa, compresa la fotografia, faccio fatica a capire come possa avvenire...se qualcuno ha lumi, idee geniali, concatenamenti rivoluzionari, che li dica, che così proviamo a metterli in pratica


Ciao!!


Marco

Inviato: 9/2/2009 10:05
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
Vendita diretta non significa necessariamente truffare il prossimo.

Faccio un esempio, io non sono certo un ricco, ma appese alle pareti o in giro per casa, trovate molte cose di belle di nomi famosissimi dell'arte moderna, frutto di scambi, e soprattutto di doni degli stessi artisti. Qualcosa l'ho tenuta per me, altre cose ho preferito che fossero musei ad averle... spesso infatti leggete sotto il cartellino dell'opera esposta : coll.privata - ecco quello vuol dire che persona in modo anonimo per il pubblico, ma nota per il museo, presta temporaneamente talvolta per un lunghissimo periodo un'opera.

Allora certo non internet, assolutamente no. Non è un luogo ove si possa vendere arte... riappropriamoci della funzione espositiva dei nostri atelier, cominciamo ad ergerli luogo principe delle nostre esposizioni, per incontrare chi compra le nostre opere di persona, al massimo con la mediazioni din un curatore o di alte clienti senior... insomma meno mercimonio. Una riflessione su tutte la deriva delle Archistar... premetto che alcuni/e sono amici ed amiche carissime, ma il risultato è stato catastrofico da un punto di vista del costruito... Parigi ne è un esempio eclatante. Nessun intervento delle Archistar si è inserito nel territorio che le ospita senza distruggerlo, forse con l'eccezione del primo Beaubourg. Questa seconda versione/gestione della filosofia dell'idea originaria ne è solo pallido ricordo. E' comunque in termini di scala l'intervento più piccolo, in sostanza si tratta di un edificio di medie dimensioni, molte barre abitative qui anche in città  hanno dimensioni triple.
Con questo intendo dire che l'arte deve rispondere delle sue problematiche, che ad essa non si possono demandare altri compiti, e che la sua partecipazione eccessiva all'estrazione del plusvalore finisce per transformarla e distruggerla.

Inviato: 9/2/2009 10:27
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
e chi ha mai detto che la vendita diretta di arte sia una truffa?

Internet secondo me non è luogo deputato per vendere fotografia, puà essere un sistema che integra ma non credo che possa sostituirsi totalmente. Io parecchie opere di fotografi più o meno famosi ma per acquistarle ho avuto la necessità  di vederle dal vivo, di sentirle oltrechè di ispezionarle....un esempio banale io ho una stampa molto grande di Helmut Newton che è stata tirata in 10 esemplari, tempo fà  vidi ad ArtBasel uno dei 10 esemplari esposti...la stampa era stata montata con una cornice orribile chiodata tipo fetish e la stampa era stata "danneggiata", nelle foto di catalogo era pressochè identica alla mia ma dal vivo era tutt'altra cosa...e arrogantemente veniva messa in commercio ad una quotazioni pari alla mia (9/10) mentre questa non solo non era integra ma era pure una delle due AP dichiarate...
Quindi l'arte và  vista e annusata anche se si tratta di poche centinaia di euro.

Uno dei metodi diretti è quello a cui si riferisce ellemme e cioè la vendita/esposizione nei vari atelier...e questo è uno dei motivi per cui fare l'artista è un lavoro vero e non una attività  secondaria, è necessario essere nei luoghi giusti e frequentare le persone giuste...un conto è avere un atelier a Berlino, a Londra, a Parigi, a New York...e un altro avere un atelier a Bitonto (senza nulla togliere alla bella Bitonto ma di certo non luogo deputato all'arte).
Insomma anche nell'arte come in tutte le cose è necessario credere nelle proprie capacità , concreto realismo e un minomo di investimento....stare nel paesino a fare l'artista dopolavorista e mettere 4 foto nel web non porta a nulla se non alla soddisfazione del proprio ego (che comunque non è proprio poco...e più salutare dell'assenzio).

Inviato: 9/2/2009 12:15
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
....
... proposta a livello virtuale del lavoro ma vendita con l'opera fisica davanti dovrebbe essere sempre così ma quante volte è fattibile ?
Poco percorribile secondo me la strada dell'atelier personale in luogo strategico per la maggior parte delle persone difficilmente sostenibile economicamente parlando
Esistono i canali preposti per la divulgazione dei lavori le cosidette " gallerie d'arte " il tramite che si occupa del contatto artista/compratore
....
.... secondo me è tutto il sistema così com'è strutturato che non va e se questo periodo serve a far chiudere alcuni " affittaspazi " mi procura solamente piacere

Luca

Inviato: 9/2/2009 15:28
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
... proposta a livello virtuale del lavoro ma vendita con l'opera fisica davanti dovrebbe essere sempre così ma quante volte è fattibile

Dipende cosa intendi tu per opera d'arte, se è il poster di Otranto di sera venduto a 30€ da Piripallo DePiripallis si puà anche prendere per web (anche se io preferirei i 10 piani di morbidezza che sono più utili) ma quando inizi a spendere centinaia e migliaia di euro....è preferibile farlo di persona.
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Poco percorribile secondo me la strada dell'atelier personale in luogo strategico per la maggior parte delle persone difficilmente sostenibile economicamente parlando


Non è che il fare l'artista sia un presidio medico chirurgico a cui chiunque si avvicina alla fotografia è obbliagato, anch'io per lavorare a livello professionale ho dovuto fare delle scelte e degli investimenti. Meglio se la maggior parte delle persone che vede nell'investire su se stessi una spesa si dedicassa ad altre attività  magari socialmente utili.
Poi che uno voglia aprire un atelier d'arte a Bitonto e vendere per internet la sua arte facesse pure ma non mi venga a dire che non vende per colpa della crisi....se nessuno sà  che esisti è difficile che ti diano credito.
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Esistono i canali preposti per la divulgazione dei lavori le cosidette " gallerie d'arte " il tramite che si occupa del contatto artista/compratore


a parte che suona di pontificata manco scrivesse Germano Celant....ma peccato che due siano le cose che tralasci la prima è che la figura chiave del mercato dell'arte sono gli art dealer, spesso sono anche dei galleristi ma non sempre...e poi che i galleristi investono sugli artisti e comunque quelle persone su cui si sentono di poter investire, difficilmente investono sui pidocchietti che non hanno le palle di investire nemmeno su loro stessi....quindi oltre alle doti creative il gallerista guarda anche alla persona su cui investire in una partnership
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secondo me è tutto il sistema così com'è strutturato che non va e se questo periodo serve a far chiudere alcuni " affittaspazi " mi procura solamente piacere

il sistema di per se è collaudato perchè alla fine è sempre lo stesso da decine di anni....sono invece i tanti affitaspazi e altri personaggi che lo hanno un pochino caricato....sono assolutamente daccordo con te sul fatto che una sana pulitona ci stia proprio bene.

Inviato: 9/2/2009 15:58
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
.... secondo me è tutto il sistema così com'è strutturato che non va ..........

TSK, TSK perdonami ma a quali fiere dell'arte ai partecipato di recente ? A quali aste ? A quali mostre in quali gallerie ?

Scusa ma la domanda si impone, per capire almeno su quali basi fondi la tua analisi, si impone perchè non ne dai ragione e ti lanci in un assunto generalistia assolutamente qualunquistico.


Le opere d'arte si vendono solo per contatto diretto tra cliente e venditore... evidentemente ignori tutto di questo mercato. Che il cliente si palesi nella sua persona o sotto laforma di uno o più procuratori non importa. Altro è comprare una tiratura di una opera d'arte seriale a mezzo telematico. E' davvero altro.

Gursky su internet non lo compri, neppure Vedova, neppure Nevelson... insomma di cosa stai parlando.

A parte che parliamo di acquisti i cui oneri richiedono qualche cautela... non stai comprado una tela di Marino gotto d'Oro o una installazione di Fumino Garafolo presa dalla polvere del suo garage.

No scusami siamo proprio lontani dalla realtà .

Il mercato delle gallerie se sei un artista nota va di certo bene, qui nessuno si sogno ne di dire che va male ne di dire che va messo in dubbio. Penso tu abbia letto i post precedenti. E' per gli artisti emergenti che un ritorno all'atelier come è sempre stato dalla bottega all'comsmopolitismo delle avanguardie che hanno scelto dei luoghi topici ove andarsi ad installare..., che noi si suggerisce un ritorno all'antico appunto.

Chiudo con una nota squisitamente personale... è bene che gli "affittaspazi" si rendano conto che non esite mercato per loro, ma da questo dire che il fallimento personale di una qualsivoglia iniziativa, che è anche in fallimento di una persona mi provoca piacere... ehmm ecco lo trovo un tantinello laido.

No non ho piacere che gallerie anche mediocri chiudano, piacere mai, avrei piacere che non aprissero, non facessero danni agli altri e a se stessi, o che aprissero a fronte di una conoscenza matura del loro profilo profesasionale, ecco questo si. Un conto è il truffatorel gallerista che possa essere, un conto è chi mette cuore in un contesto difficile come il mercato dell'arte e ne viene stritolato... magari per capacità  ma in assoluta buona fede. "Affittaspazi" c'è ne sono anche di lodevoli... se in qualche post precedente ho dato l'impressione di essere contro questa genia in toto me ne scuso, mi sembrava di avere esplicitato nel dettaglio il tipo di cancro del mercato da superare.
Ed in questo mi dissocio completamente dall'ultima frase di Sifnge, malgrado sia un altro omonimo.

Concludo riflettendo che siccome non stiamo parlando di Teofilo Garofalo da Poggibonsi... ma di artisti veri, rotondi, ecco non capisco davvero come si possa pensare di essere lontani dai luoghi dove l'arte si produce, si respira , si espone... Tutte le scelte sono condivisibili, ma la storia ci insegna come certi luoghi sono potenti catalizzatori per l'arte, si puà non parteciparvi, ma non si puà non convenirne.... Se il problema è poi di ordine materiale un affitto od un atelier a Paris come a NYC o piuttosto a Berlin... ecco francamente ovviamente stiamo parlando di artisti.... non del signor Garofalo....

Saluti

Inviato: 9/2/2009 15:59
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Re: Il mercato dell'arte sta collassando...
Utente non più registrato
....
...io sono solamente un signor nessuno che probabilmente continuerà  a fare le sue pastrugnate e tenersele per se uno dei tanti che vede il famigerato investimento su se stessi come una tangente che va ad ingrassare un meccanismo che vive di ego dell'artista o presunto tale senza nessun rapporto con il lavoro proposto dallo stesso
....
.... immondizia che diventa arte solamente passando al metodo contributivo
.... visibile nobilitato dal tramite o dal nomein calce alla recensione
....
.... questo è quello che il sottoscritto trova se vuole proporsi
... dipende solamente da quanto sei disposto a spendere

... e visto che le mie sono solamente "cazzate"da povero ignorante ditemi voi professionisti del settore come stanno effettivamente le cose

Luca

Inviato: 9/2/2009 17:34
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