Desidero ricordare sulle pagine di questo forum la figura di fotografo "antico" da poco scomparso, nessuno il cui nome sia apparso tra i numi tutelari dalla fotografia, ma sicuramente un personaggio. Si tratta di un anziano signore che aveva un piccolo negozio di fotografia in centro a Torino,che tempo fa cedette ma che continuà a frequentare (un ragazzo di bottega fuori età ,apriva al mattino presto, sbrigava piccole commissioni) in virtù anche delle richieste di una sua nicchia di clientela: persone che richiedevano fototessera in bianco e nero ritoccate da lui personalmente. Nulla di eccezionale mi si dirà  finora,il lato più interessante della sua storia è legato al come imparà il mestiere:
all'indomani dell'8 settembre 1943 si trovava in Grecia, cui avrebbe dovuto spezzare le reni insieme con altri spediti in guerra,appena avuta notizia dell'armistizio e trovandosi allo sbando come molti altri trovà rifugio nel retrobottega di un fotografo di Atene che lo tenne nascosto per lungo tempo e fu lì che per guadagnarsi almeno in parte l'ospitalità  apprese i primi rudimenti del mestiere e vivendo con l'incoscienza dei vent'anni quel terribile periodo, fino al momento cui arrivarono gli Alleati,sfidando anche i posti di blocco tedeschi fingendosi sordomuto quando di soppiatto usciva a prendere una boccata d'aria.Porterà con me i suoi racconti conditi di una pungente ironia e gli utilissimi suggerimenti per il lavoro in co.
Se ne è andato rapidamente nella notte,con la discrezione che lo caratterizzava.

Come tutti coloro che in vita hanno lasciato un segno nelle persone che hanno frequentato, vivrà  ancora nel ricordo di queste persone.

Andrea

mi dispiace...

Tristezza.

Pronuncia il suo nome, Sander. Ad alta voce. Scrivilo anche qui. Basta il suo nome.

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G.