Se n'è parlato recetemente in una discussione.
La fotografa Dierdre O'Callaghan, sebbene non la prima, prova a raccontare l'anoressia.
Forse non é uno dei suoi più bei lavori, ma l'approccio ha un suo che.
La Callaghan ha fatto un lavoro che reputo veramente interessante su una casa di alcolisti a Londra. Nel sito lo trovate sotto "books".

www.deirdreocallaghan.co.uk

C'è un altra fotografa, americana, della quale abbiamo anche parlato sul forum, che ha affrontato lo stesso tema, ma non ricordo più il nome...ve lo posto appena riseco a trovare il link.

bs
marco

sinceramente non sono riuscito ad apprezzare più di tanto il lavoro della O'Callaghan, a livello di immagini in quanto tali nulla da eccipire hanno un loro fascino ed una loro estetica...a livello di progetto le trovo "deboluccie", vero è anche che non è un tema per nulla facile.

Agli idioti poi che scrivono che gli stilisti spingono le modelle all'anoressia e che le agenzie di modelle facciano altrettanto un'articoletto che dovrebbe far riflettere su quanto vasto e deleterio sia il dramma dell'anoressia....

Sottolineavo infatti come non fosse probabilmente il suo lavoro migliore. E non é nemmeno il frutto di un progetto, ma se non ho capito male di un primo approccio. L'ho postato perchè é uno dei pochi in circolazione sul tema che é di difficile restituzione fotografica.
La O'Callaghan ha fatto molto meglio con il suo lavoro che trovi in books. Li c'è anche un progetto.
Giusto per informazione, il lavoro sull'anoressia l'ho trovato su clickblog, ma la fotografa la conoscevo da tempo.
bs
marco

hai fatto comunque bene a segnalarlo Marco, fosse solo per l'impegno sociale nell'affrontare un tema del genere.

Fotograficamente resto convinto sia uno dei temi difficilissimi da affrontare fosse solo per il fatto che le persone affette solo in fase avanzatissima o terminale riescono a visualizzarla come malattia e decidono/vogliono/accettano di farsi aiutare e curare. Il rischio è quello della spettacolarizzazione e di ottenere risultati non sempre ben accetti basti pensare alle foto di Oliviero Toscani...forse anche lodevoli dal punto di vista di comunicazione sociale e di intenti molto criticabili invece dal punto di vista formale ed estetico nell'aver trasformato il tutto in una mezza baracconata da circo...la donna barbuta, la donna cannone e la donna anoressica...

Il problema, davvero complesso, dell'anoressia offre risvolti assolutamente imprevedibili, almeno per me.
Sono rimasto sorpreso di quanti blog e link siano dedicati ad una azione pro e non contro l'anoressia. Se ne è parlato anche in televisione, recentemente.
Molte ragazzine si rivolgono alla loro "amica Ana" o "amica Mia" ed inneggiano alla loro diversità  e alla loro paradossale idea della salute che le porta talora fino alle estreme conseguenze. Non metto i links per ovvie ragioni, ma è semplicissimo trovarli ed entrarci, anche se alcuni sono stati bloccati.
Che un atteggiamento ed una predisposizione mentale di questo genere, e purtroppo di questa diffusione, possa semplicemente essere indotto dalle scelte di un qualche stilista, mi sembra assolutamente riduttivo. C'è ben altro.

Che l'anoressia sia un problema complesso e legato a molteplici fattori è un dato di fatto. Non è corretto imputare al mondo della moda tutte le colpe. Tuttavia è anche vero che tale mondo è in un certo senso colpevole. Non come detto per essere causa scatenante, ma piuttosto per aver spesso chiuso un occhio, se non due, di fronte alla questione, forse per ragioni di comodo.

Marco

L'altra fotografa si chiama Lauren Greenfield dell'agenzia VII(credo si scriva così), oltre ad anoressia ha quasi psicanalizzato tutta la società  americana, soprattutto la figura femminile della società  Usa, nel bene e nel male. Mi piace un sacco! Ha tantissima sensibilità !

grazie Indio, si é lei. Ne avevamo parlato già  nel forum presentandola non tanto per il suo lavoro sull'anoressia ma più in generale come approccio alla presentazione del proprio lavoro. Il suo sito é sicuramente interessante per l'esplicito uso di diversi media e di informazione scritta sui suoi lavori. Oltre che essere una fotografa di ottima qualità .
bs
marco

Ciao Samuel, perché non mi posti un pò di link su di lei? Davvero il suo sito è così interessante? Un tempo avevo trovato un filmato dove scattava con il flash collegato al cavetto e faceva open flash e puà darsi fosse incinta in quel filmato? Te lo ricordi Samuel? Cmq se hai del materiale posta di brutto, perché vorrei conoscere più a fondo i suoi lavori!

Tanti saluti!

questo é il suo sito

www.laurengreenfield.com

lo rintracci comunque facilmente da google. Altro non ho, nel senso che non la seguo in modo così particolare benchè mi piaccia. Con lo stesso criterio puoi guardare anche su youtube (mai provato).

Il suo sito lo considero particolare e interessante, il che non vuol dire che sia semplice, ne che possa piacere.
Lo trovo interessante perchè da l'idea di una fotografa che utilizza anche altri media e usa molto anche l'informazione scritta, fornendo un'idea più che di fotografa, di narratrice.
bs
marco