Personalmente tratto in identica maniera i miei negativi 4x5", destinati all'ingrandimento, e quelli 8x10"/20x25cm destinati invece alla stampa a contatto. Tutti sviluppati in Jobo Drum serie 3000 con gli stessi tempi e sviluppi, a parità  di pellicola.

Anche la stampa la eseguo sulle medesime carte, per solito la Ilford Warmtone FB glossy. Per il momento, niente carte speciali, tipo AZO o sue nuove sostitute.

I risultati dei contatti sono buoni, ma forse si potrebbe ottenere di meglio. Dovrei cambiare qualche cosa, trattando i negativi da stampare a contatto in modo da avere una diversa densità /contrasto?

Ed il giorno che invece decidessi di procurarmi le carte specifiche per la stampa a contatto, che tipo di negativo dovrei produrre? Più o meno denso, più o meno contrastato?

Ciao Luciano,
i miei negativi hanno una densità  piuttosto forte,tipo i tuoi con N+1(più o meno), questo è il mio normale per la carta a contatto, Azo o anche per il platino palladio, anche se qui forse vado anche un'pò di più.
Mi resta difficile spiegarti a parole,quello che per me è il negativo per il mio tipo di stampa, ricordo comunque che quando usavo i negativi più leggeri,avevo qualche problema in più nella stampa, sia con Azo, sia con multigrade.
Diciamo che molti dei miei negativi si stampano bene con una gradazione 1 o 0 della multigrade.
Stefano

Grazie delle info.. speravo appunto nei tuoi chiarimenti in proposito.

Devo dire che attualmente utilizzo quasi esclusivamente le T-Max 400, e che, dopo aver usato per un pò di tempo lo sviluppo Perceptol diluito, ho finito per abbandonarlo, pur continuando a considerarlo uno sviluppo ottimo per molti aspetti, perchè i negativi alquanto compensati e tendenzialmente a basso contrasto che ottenevo, portavano a stampe a contatto un pò troppo scialbe e grigiastre.

Sono dunque passato al T-Max RS (almeno su questi formati, io lo trovo davvero ottimo) ed i negativi attuali sono sicuramente più vigorosi e contrastati. Ma anche i risultati sono certamente migliori.
E allo stesso tempo, l'utilizzo ormai generalizzato della tecnica split, mi permette di "tirare fuori" buone stampe anche dai 4x5" che vado ad ingrandire (ingranditore multigrade a luce diffusa).

In un certo senso, quindi, sembrerebbe che quello che mi suggerisci, cioè di avere negativi abbastanza densi e con buon contrasto, concorda con quanto ho finito per fare negli ultimi tempi...
Questo è molto rassicurante. Grazie ancora

PS: forse però, sarebbe bastato fare ulteriori prove col Perceptol, variando le diluizioni ed allungando il tempo di sviluppo, per ottenere risultati analoghi. Quando troverà il tempo, farà qualche altro tentativo.

Ciao,Stefano ti ha messo sulla strada giusta,i negativi x la stampa a contatto devono essere abbastanza carichi.Io ti suggerisco se ti piace sperimentare di fare qualche prova con l'ABC Pyro...

Ciao Luciano,
dove si trovano le carte di cui parli?
Come vanno trattate?

Bè...le carte Ilford Warmtone sono normali carte baritate, sia pure di ottima qualità , e si trovano facilmente presso qualsiasi punto vendita ben fornito. Io le compro da Unionfotomarket di Milano, ma solo perchè è praticamente sotto casa

Ben altro discorso per le carte speciali da stampa a contatto. Per quel che mi risulta bisogna farsele spedire da QUI .
Se poi esistono altri da cui acquistare, non saprei.

Ciao, si come dice Luciano per la carta a contatto il link che ti ha dato è perfetto, per le altre i normali canali di vendita(negozio, internet) sono OK.

Stefano

Approfitto per chiedervi consigli utili per fotografare la neve, naturlamente in b/n.
Come gestire il contrasto in bosco con neve in ombra e al sole? Quale procedura di sviluppo è migliore? Il pyro potrebbe essere una buona idea?
Filtri?

Difficile darti un consiglio, per la neve,a volte contrasti molto alti, altre volte, puoi trovare la scena piatta, non sono un esperto di neve, comunque attento alla misurazione esposimetrica,vedi bene dove cadono o metti le varie zone(se usi il sistema zonale) della scena.
Io ti dico che il pyro per me va benissimo, non so come sviluppi le tue pellicole ne che tipo di sviluppo al pyro usi(sviluppo bacinella, rotazione(PMK, rollo pyro, pyrocat HD))io uso la bacinella, e invece di otto negativi insieme, ne svilupperei solo 4 con un agitazione molto lenta. Troverei anche interessante uno sviluppo stand. Filtri, io userei solo il giallo.

Stefano

Visto che ormai siamo abbondantemente in OT, ma che tutto sommato la cosa non pare dispiacere a nessuno, vorrei chiedere se è vero che tutti gli sviluppi Pyro macchiano le varie bacinelle, tank, ecc. e se questo puà costituire un problema, passando da un tipo di sviluppo al'altro (es. se la tank usata per il pyro la utilizzo poi con uno sviluppo tradizionale). C'è modo si "smacchiare" i vari recipienti?

Ciao Luciano,
non tutti i pyro macchiano le bacinelle, comunque dato le caratteristiche tannanti del pyro questo è possibile, per esempio il PMK è abbastanza pulito, quello che uso io ABC pyro è invece piuttosto "sudicio", il pyrocat HD invece è pulito.
Personalmente ho sempre pulito subito con acqua calda, e grossi problemi non gli ho, anche se per esempio vedo la linea del livello dello sviluppo, una volta pulita la puoi usare anche x altri sviluppo(io non ho avuto mai problemi).
Se non ricordo male esiste una formula di lavaggio dei materiali, e se non erro è composta da potassio permangenato e acido solforico + vari, ma devo ricontrollare i vari appunti perchè al momento un mi ricordo proprio bene....

Ciao
Stefano