Ciao,
in questi giorni sono stato a fotografare l'agriturismo di un mio amico per mettere alcune immagini sul suo sito, e mi sono grogiolato nell'ammirare le capacita' architettonice dei muratori di un tempo ( ma spesso erano i contadini stessi ). In particolare mi sono sforzato di rappresentare l'atmosfera del salone di questa casa colonica, mutilata purtroppo del camino di cui rimane pero' la cappa murata, e le travi, lo stupendo intreccio delle travi che consentono la copertura di uno spazio notevole. Non ho voluto usare il flash per non alterare la luce che anche un tempo rischiarava cosi' la stanza, nonostante le piccole finestre create per non far entrare caldo e soprattutto il freddo. L'ottica e' il glorioso 15mm f3.5 Nikon...
Ciao,
Renzo

Allega:

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Eheheheheh.. sarà  che sono inguaribilmente un "cittadino" - e con l'aggravante grave di cittadino milanese - ma cos'è che ti sorprende tanto in quel tetto di travi che pare sbilenco da tutte le parti (merito forse del "glorioso" 15 mm)?
Io vado in visibilio per le tensostrutture

Bella comunque l'atmosfera calda. Basta solo che 'sto tetto dannato non mi crolli in testa...

Sono stupito dall'assenza di flares, difetto che piaga il 15/3,5, per il resto nitidissimo e con poca distorsione. Io ho quasi smesso di usarlo, anche se non lo venderà mai, è troppo bello come oggetto!
Complimenti, devi avere realmente fatto molta attenzione, visto che hai anche luci nell'inquadratura..

PS Quale macchina hai usato?

Ciao Luciano,
Il tetto "e'" sbilenco, il 15 ci ha messo del suo ma solo a livello di prospettiva che in alcune immagini sono riuscito un po' a correggere ed una, la prima, e' ancora in cantiere...
Quello che mi sorprende e mi affascina e' l'ingegno umano, non quello degli ingegneri, che hanno studiato e spesso fanno crollare ponti e palazzi, quell'ingegno basato sul ragionamento pratico, sull'esperienza, che riesce con materiali poveri a fare star su per secoli strutture apparentemente instabili. Quel tetto fatto di travi incrociate ha sopportato parecchi terremoti, e' antivibrante, consente un certo spostamento. E le mura sono massice, in pietra. Oggi abbiamo perso il senso della creativita' condizionata dalle risorse limitate: con il cemento armato e un po' d'acciaio si puo' fare di tutto, anche strutture ardite, ma si e' perso qualcosa per strada, la nostra memoria, e a volte non farebbe male andare a ricercarla.
Io non ho fotografato un tetto di travi, ma l'uomo che l'ha ideato e costruito, e' lui che mi affascina, mi affascinano le piccole finestre per ripararsi dal freddo, il grosso camino che il mio amico ha chiuso ( secondo me sbagliando ) e che dava calore alle serate d'inverno, le scale strette e ripide che tolgono il fiato e che un tempo venivano affrontate con pesanti carichi sulle spalle.
E' una cultura che sta andando persa, ma e' la nostra cultura, perche' salvo poche famiglie anche noi qualche centinaio d'anni fa eravamo contadini.

Ciao Claudio, ho usato l'F4. Mi ero portato flash piu' o meno potenti e lampade al quarzo con parabole a diffusione, ma ho rimesso tutto in macchina, troppo bella la luce calda che entrava dalle finestre ( ed era nuvoloso ). La distorsione e' stata correta a posteriori, alcune mattonelle le ho dovute costruire io...
Ciao,
Renzo