Lo sapevo che arrivavo secondo....
Renzo

Potresti linkarmi a qualche risorsa on line concernente la mostra e/o gli autori i cui lavori vi erano esposti ??

Ciao

Anto

Solo un brevissimo intervento, scusate ma sono sempre in cronica carenza di tempo!!

Intanto, paradossalmente, proprio al meno "fotografo di tutti i fotografi, quello che badava più a sperimentare e a giocare con nuove forme espressive nel più puro spirito Dada, cioè Man Ray, proprio a lui forse dobbiamo per la prima volta la consapevolezza che la fotografia fosse una forma di espressione autonoma,con una sua dignità  ed un suo linguaggio peculiare, anzi che fosse addirittura in qualche modo "superiore" a forme d'arte ritenute più nobili, come la pittura, ed è grazie a questa consapevolezza e questa presa di posizione che abbiamo poi potuto "nobilitare" anche i lavori di fotografi che sono lontanissimi da Man Ray come approccio alla fotografia ed all'estetica, tra cui anche i fotografi appunto più tradizionali.

Questa frase di Man Ray (peraltro riportata sul sito della Tate), è emblematica in tal senso e di questa "consapevolezza" gli devono essere grati tutti i fotografi, qualsiasi sia il genere fotografico praticato, e questo a prescindere dall'apprezzamento o no delle immagini di Man Ray:

"Mi sono finalmente liberato da quel medium appiccicoso (stantio?) che è la pittura, e sto lavorando direttamente con la pura luce" (1922)


Inoltre per chiunque voglia approfondire i rapporti tra fotografia e la pittura, tra fotografia e i movimenti artistici come Dada piuttosto che l'arte concettuale piuttosto che la Body Art, e come questi rapporti hanno influenzato i fotografi (sia quelli più tradizionali che quelli un pò meno), consiglio vivamente il testo di Claudio Marra, "Fotografia e pittura nel Novecento - Una storia senza combattimento"

Riposta chiarissima, ora è molto più chiaro il discorso.