... avendole utilizzate per la prima volta e non riuscendo a trovare nessuna indicazione sul corretto trattamento di sviluppo di queste due pellicole.. chiedo aiuto a voi combriccola!

p.s.- ho solo l'ilford ID-11..

la kodak cn dovrebbe essere una pellicola che si sviluppa come un negativo colore, quindi andrebbe ortata ad un lab. poi non so se si puà anche sviluppare normalmente.

l'agfa non l'ho mai usata quindi lascio la parola a chi ne sa piu di me.

ciao

CN sta per "color negative" nel senso che è una bn fabbricata con la tecnica delle pellicole colore e si sviluppa solo in C41 o compatibili.

Quindi solo ed esclusivamente in C41... speravo si potesse sviluppare anche normalmente. Allora attendo informazioni sulla restante Agfa ORTHO 25...

grazie...

Ciao, con l'ID11 non saprei pero' puoi usare questi.

Neutol NE -3min.
Neutol -3min.
Rodinal diluizione 1:10 -5min.
Refinal -10min.

Come fai ad avere tra le mani una Agfa Ortho, da molti anni non più in produzione?

Alcune diluizioni consigliate servono per ottenere immagini al tratto (Neutol, Rodinal 1+10) e non credo sia il tuo caso. Consiglio vivamente di postare anche i dati di diluizione e di temperatura, altrimenti è del tutto inutile dare indicazioni.

In ogni caso la Ortho, anche in virtù del fatto di essere ortocromatica, non è una pellicola affatto facile, inoltre, la tua rischia di essere ampiamente 'stagionata'; sarebbe opportuno sapere che tipo di fotografie ci hai scattato, a quale esposizione, se hai usato filtri e con cosa stampi. Sarà  senza dubbio più facile darti un consiglio.

Se ne hai una vagonata, e puoi permetterti qualche prova,potresti cominciare a provare l'ID11 a 1+3 a 20° per 10 minuti oppure in stock per 5 minuti, ma tutto dipende da cosa c'è sopra. Agitazione continua per 30" e per 5" ogni minuto successivo.


Andrea

Ciao

Per lo sviluppo in C41 non credo ci siano problemi, mentre per l'Agfa Ortho 25 (come ha gia detto Hologon)i problemi sono "consistenti".

Forse la cosa migliore era informarsi prima di utilizzarla.

Non credo che nessuno di noi sia dotato di proprietà  divinatorie, quindi se nella domanda ci fossero maggiori ragguagli sarebbe "possibile" cercare di dare una risposta sensata (quantomeno utile).

Le domande sono le solite:

Che formato di pellicola?
Scaduta o meno? e quando.
Per che sensibilità  è stata esposta?
Che tipo di illuminazione in ripresa?
Che soggetto?
Come hai previsualizzato il tutto?
Stampa per ingrandimento o per contatto?
Che tipo di ingranditore (condensatori,luce fredda, testa colori)?
Su che tipo di materiale va stampato il negativo?

Ciao
Ferruccio

Citazione:

Semplicemente mi sono stati regalati da un fotografo.. 3 rulli.

Citazione:

..e pure voi avete ragione...

Che formato di pellicola? 35mm
Scaduta o meno? e quando. Si, scaduta, ma non ricordo quando
Per che sensibilità  è stata esposta? nominale
Che tipo di illuminazione in ripresa? esterno/ sole
Che soggetto? spiaggia/ pineta/ persone
Come hai previsualizzato il tutto? ...
Stampa per ingrandimento o per contatto? ingrandimento
Che tipo di ingranditore (condensatori,luce fredda, testa colori)? condensatori
Su che tipo di materiale va stampato il negativo? carta fotografica.. per ora politenata.

Ciao FabH22

Per quanto abbia cercato in letteratura non ho trovato dati certi da poterti consigliare. Tieni conto che la norma vuole che quando si usano pellicole per altissimo contrasto (microfilm e/o ortocromatiche) per riprese "normali" si faccia ricorso a specifici sviluppi, detti appunto per microfilm. In mancanza di questi si puà usare un bagno ad alta compensazione e basso contrasto o in ulteriore alternativa uno sviluppo normale (come D76/ID11) ma a diluizioni più spinte e con agitazione ridotta al minimo.

Una scappatoia possibile è quella di procedere con lo sviluppo a vista. Poichè le pellicole ortho non sono sensibili al rosso possono essere sviluppate in CO con luce di sicurezza rossa interropendo lo sviluppo quando è giunto al giusto livello. Per la metodologia da applicare dovrai arrangiarti: non è materia da svolgere in poche righe.

Il mio consiglio è di tagliare uno spezzone del film e svilupparlo in bacinella piana (come per le carte)e procedere a vista. A seconda di cosa ottieni adatta la procedura ad un successivo spezzone o al tutto.

I dati che ti ha consigliato Hologon potrebbero essere validi (diluizione 1+3)ma consiglierei di ridurre di molto la agitazione.

Se la pellicola è scaduta da molto tempo e mal conservata potrebbe aver perso anche un paio di diaframmi in sensibilità . Potrebbe venire quindi molto sottoesposta nonchè essere afflitta da un pesante velo.
Altra caratteristica di questa pellicola è di essere ipersensibile al blu (i cieli vengono di solito molto chiari mentre i rossi vengo quasi neri). Se hai usato un filtro arancio o rosso in ripresa è quasi sicuro che non sia venuto niente.

Se hai esposto tutti e tre i rulli potresti fare una prova "particolare" con uno spezzone. Te la indico senza alcuna responsabilità  ne garanzia di successo: potrebbe non funzionare del tutto, ma se fosse una mia pellicola ci proverei.

ID11 diluito almeno 1+6
Non impiegare meno di 500cc di bagno
Temperatura di sviluppo 20/22 gradi
Tempo di sviluppo 20 minuti
Agitazione: un paio di rovesciamenti ogni 5 minuti

Buona fortuna

Ferruccio

tiro fuori dai mieipolverosi archivi che sembrano ormai quelli della Stasi di Berlino est,vecchi documenti ingialliti dal tempo: agfa ortho:
sensibilità  nominale 25/15°
sensibilità  spettrale da uv a 600nm
potere risolvente 350 l/mm con sviluppo in rodinal 1+10 per 4 minuti a 20°

altri trattamenti:
neutol liquido da 2 a 4 minuti
refinal 10 minuti
rodinal 1+10 4 minuti
paterson acutec 8 minuti

per la kodak 400cn concordo con quanto detto nei messaggi precedenti,ricordo solo (vagamente) che per l'analoga pellicola della Ilford (la XP2 400) esisteva la possibilità  di svilupparla con qualche prodotto della Ornano (ditta che personalmente mi è sempre piaciuta,soprattutto nel rapporto col cliente.da prefetto signor nessuno ho telefonato qualche volta per avere informazioni più dettagliate sui loro prodotti e sempre ho trovato massima disponibilità )
spero di non averti tediato,buona luce!

Ribadisco che quelle indicazioni di sviluppo sono per ottenere un effetto lith o per riprodurre testi, cosa tra l'altro per cui la Ortho veniva usata.

Dato che è stata usata per fotografie in spiaggia, presumo che il contrasto della scena sia piuttosto alto: io la svilupperei a questo punto in stand.


Andrea

Ok.. non so davvero come ringraziarvi tutti per l'aiuto che ogni volta donate a noi sprovvistiDiEsperienza.. adesso ho una bella oretta libera.. provo a sviluppare l'Agfa e penso proprio che tenterà con lo sviluppo in stand.

Grazie combriccola...

Citazione:

Considerati "obbligato" a farci sapere cosa è venuto fuori.

Ciao e buon sviluppo

Ferruccio

Cronache di un insuccesso..
Non è venuto fuori niente! Semplicemente l'intera striscia di negativo appare vuota, completamente trasperente.. ad esclusione di due singoli fotogrammi, oltretutto consecutivi tra loro, che appaiono invece correttamente svulippati. boh!

un saluto a ferruccio, Hologon e gli altri..

Beh, pensa a come hai esposto quei due fotogrammi 'riusciti' e in cosa si differenziano dagli altri.

Hai per caso utilizzato filtri?

Alla fine, che dati di sviluppo hai utilizzato?

Ricambio il saluto !


Andrea