Prendo spunto dal post di Marco sulla mostra Into me/ Out of me, sulla tematica del corpo umano nell'arte, per aprire questo topic.
Senza alcun dubbio la rappresentazione del corpo ha avuto un'"evoluzione" (passatemi il termine anche se non è il più adatto), una variazione incredibile nel corso della storia dell'arte in generale e della fotografia in particolare.
A mio modo di vedere questa varietà  è molto maggiore rispetto ad altre "tematiche" trattate dall'arte.
Sarebbe bello se qualcuno postasse degli esempi che l'hanno colpito o impressionato (nel bene e nel male), magari proprio con esempi concreti su cui poter discutere; propri o di altri.
Chiedo troppo?
Grazie a tutti.

Marco

Ho iniziato da poco ad affrontare questo tema. Ho fatto una prima serie di foto che dopo sviluppati i rulli ho tagliato con le forbici in minuti pezzetti e poi questa serie

http://www.flickr.com/photos/carlorondinelli/

buono lo spunto di Pamar per parlarne.

Molto interessanti queste foto, runtu...fm2 e very old 105... me le guardo con più calma perchè ora sto uscendo. Come interessante il tema proposto da Marco.
Good.
bs
marco

Ciao Marco,
bella riflessione...
Ho approcciato il tema del "corpo" grazie ad un lavoro fotografico che mi ha permesso di scoprire, indirettamente, le "mutazioni" che il corpo assume...
Mi riferisco ad un lavoro sulla condizione degli anziani nelle case di riposo durato diverso tempo… Un lavoro che, attraverso l’indagine di questi corpi (le mani soprattutto) ed i volti mi ha fatto riflettere molto, semmai ne avessi avuto bisogno (sono un esistenzialista incallito…), sulla condizione dell’uomo e su come, l’ineluttabile degrado fisico si accompagni spesso a quello, altrettanto terribile, mentale e psicologico.
Posterà, appena possibile, qualche immagine di questi (pezzi) di “corpi”…
Un’altra circostanza in cui ho potuto riflettere sul corpo è riferita alla percezione del sé che si ha con il PROPRIO corpo. Parlandone con una mia prof. antropologo (con la quale ho condiviso alcune ricerche fotografiche qui a Trento), ricordo che era nata una discussione molto accesa sul fatto che io sostenessi che la percezione del proprio sè (come mi vedo e come mi rappresento..) rimanga immutata, e ben oltre l’evidenza fisico/esteriore di ciò che vediamo essere il nostro corpo, nel corso del tempo.
Riguardando alcune mie vecchie fotografie “vedo” chiaramente la differenza fra la mia “corporeità â€ di un tempo e quella attuale.. Percepisco il mio “degrado” fisico, ma, nello stesso tempo, mi riconosco simile, attraverso quel corpo, a come sono oggi..
Non so se riesco a spiegarmi, però questo è un pensiero che mi appartiene molto e su cui, spesse volte, mi sono trovato a riflettere..
Grazie per avermici fatto pensare…
Spero che il dibattito si sviluppi...
Ciao, a presto,

Luca (Rollo Pyro)

Abbiamo subito alcuni esempi di "interpretazione" del corpo diversi fra di loro.
Se runtu lo "vede" e mostra come monocromatici frammenti che quasi perdono la loro connotazione lasciando spazio a forme curvilinee, all'opposto Luca ha sviluppato un lavoro dove il corpo viene "usato" in tutta la sua crudezza ed impietosità  per "raccontare" il suo essere fragile e indifeso dagli assalti del tempo. Molto interessante quanto da lui detto sulla percezione che ognuno ha del proprio corpo, diversa e unica rispetto a come viene visto dagli altri, ed in fondo "conservativa" rispetto alla metamorfosi provocata dal passare del tempo. quindi corpo che accoglie il passare del tempo ma che viene percepito in modo diverso dal soggetto rispetto agli estranei.
Mi permetto poi di citare anche il lavoro recentemente mostrato da Marco/samuel sulla danza, dove il corpo ha un ruolo centrale e rappresentativo.
Infine un piccolo contributo:
http://www.krosenthal.com/portfolio/
peccato per le dimensioni ridottissime delle immagini. A mio modo di vedere un'ulteriore rappresentazione del corpo. Niente di nuovo, ma qualcosa di ancora diverso (mi riferisco a nudes in water); il corpo che diventa "paesaggio" e si fonde con l'ambiente perdendo la sua connotazione usuale per trasformarsi in struttura e ambiente.

Marco

Citazione:

Trovo assolutamente puntuale il commento che hai scritto..
Ecco, attraverso le immagini che propongo, forse riesco ad esprimere ciò che intendevo...
Queste fotografie sono tratte (orginali stampe bw 30x40 su carta baritata) dal lavoro sugli anziani condotto nelle case di riposo della provincia di Trento:
"Il tempo seospeso".


Ciao e grazie..

Luca (RolloPyro)

Argomento molto interessante, ma, data l'eta', mi manca la materia prima.
C'e' una fotoavventuriera che si presta?


Renzo

Runtu, davvero apprezzabili i tuoi stuidi sul corpo, ho notato in particolare in forma_104 se non erro un certo accenno ad una foto di Eward Weston in cui la modella è stata ripresa nella stessa posizione, sbaglio? comunque ancora complimenti... solo un'ultima cosa, farle in Blanc et Noir? Per me renderebbero ancora di più.. un saluto

Grazie per le critiche ed i complimenti alle foto. ..........Weston? Potrebbe essere, non sicuramente in modo conscio. Quando fotografo mi concentro su quello che "vedo" in quel momento dopo aver progettato la luce a tavolino con schizzi, tipo di illuminatore, rapporti di contrasto e pellicole, e' ovvio che sicuramente la memoria di tutto quello che abbiamo precedentemente assimilato lavora. C'e' da tenere presente che sono arrivato a fare ricerca creativa dopo quasi trenta anni di foto professionale commerciale in studio senza mai scattare per me, ma continuando a fantastiscare sulle foto che avrei voluto fare e che ora cerco di realizzare. Per me la fotografia in studio, specialmente con banco ottico rappresenta quasi un esercizio spirituale, un rito ed una magia che il digitale non possiede.

già .. mi sono accorto qualche giorno fa che per un lavoro che mi è venuto in mente, prendo molto spunto da Walker Ewans... non lo faccio mica apposta, ma sai com'è... comunque deve essere fantastico lavorare con un banco ottico.. Io e Marzio stiamo costruendo dei banchi ottici, ovviamente con peculiarità  differenti, in base al nostri stili. io vorrrei utilizzare un ottica abbastanza morbida, tipo planar, che mi consigli?
scusate se non c'entra na lippa col topic