allora:

tu hai la tua bella galassia sul frame e sullo stesso frame hai un hot pixel in alto a destra!

ovviamente quando farai il dark frame ci sarà  lo stesso rumore e l'hot pixel che stava sul frame in cui ci stava la galassia...

se sovrapponi anche solo con photoshop le due immagini e dalla principale sottrai il dark frame avrai l'immagine con solo la galassia, senza rumore e hot pixel!

quindi tu "togli" dalla principale tutto quello che cè nel dark frame, hot pixels compresi!

spero essere stato abbastanza chiaro per tutti!

Si tratta dello stesso espediente che si trova su alcune DSRL (come la 5D) quando si abilita la funzione di riduzione rumore. La macchina sotrae al fotogramma ripreso un fotogramma contenente il rumore.

Marco

giusto...

Citazione:

Chiarissimo, ma nel mio post avevo specificato che il dark frame era gia' stato applicato (in macchina), quindi quegli hot pixel rimangono..

Visto l'interesse per l'argomento segnalo questo link:

Astrosurf

Da provare l'eccezionale Iris.

I CCD si possono raffreddare con delle celle di Peltier, ma -20'C mi sembrano 'tantini' per non provocare uno shock temico e provocare la rottura delle microlenti.

Canon -purtroppo- specialmente nella 350d (Rebel XT) ha veramente un ottimo rapporto s/n.

non ho mai provato il sistema di rimozione rumore all'interno della macchina...

non so cosa dirti!

mi disp!

Penso che non sia ne piu` ne meno del "dark frame subtraction" che puoi fare a posteriori con uno scatto eseguito al termine della sessione di ripresa (maggior noise dovuto all'aumento di temperatura del CCD).
Poi c'e` chi fa 2 dark frames: 1 all'inizio ed uno alla fine.

Penso che la soluzione piu` performante sia quella di fare uno stack completo con un 'flat field' e dei dark frames ed usare uo dei tanti SW di postelaborazione che si leggono sui vari forum (deepskystacker o IRIS).

Citazione:
Allora, la temperatura raggiunta è stata di -35° con uno sbalzo termico di 54°, su un ccd Sbig st2000-xm che è predisposto per far passare il liquido refrigerante.
Lo strumento costruito è composto da una tanica di plastica 5lt con 30% di acqua e 70% di liquido (mi pare icole ma non sono sicuro di aver capito bene) tenuta nel congelatore, tubicini di gomma e una pompa di lavastoviglie.
Pensandoci bene potrebbe esse una soluzione per Renzo, invece di portarsi dietro una GF puà andare in giro una tanica e una 5D, come ingombro siamo li
Al prossimo test sarà presente pure io, poi vi faccio vedere le immagini.

Ciao,
a parte l'andare in giro con la tanica.. mi spiegate con che cosa fate funzionare una pompa da lavastoviglie? Non funziona a 220v ? Anche quelle da acquario funzionano a 220 v...
Funzionamento a manovella o a pedali?
Ciao,
Renzo

i pedali li usiamo per tornare a casa se scarichiama la batteria della macchina.
In pratica usiamo degli inverter collegati alla batteria della macchnia che in uscita danno la 220v

Meno male, pensavo vi doveste trasportare dietro un generaore...
Domandina..tecnica ( ormai siamo OT):
questa galassia ha i bracci un po' stortignaccoli; ha battuto un roncio (*) da qualche parte?
Renzo

la genesi delle galassie e tutto il loro processo evolutivo è una cosa che non ci è ancora chiara...
con tutta quella massa non si spiega come facciano a non collassare sul nucleo, visto che non basta la forza centrifuga dei bracci a tenerla "su"...
da qui i fisici hanno introdotto la presenza di una forza che noi non possiamo vedere (x ora) e di cui non siamo in grado di attribuire a "niente" o "nulla"!
quindi la formazione dei bracci delle galassie puà essere compromessa dalla forza gravitazionale della galassia, dalla sua velocità  di rotazione, da questa forza "oscura" e da possibili collisioni o interazioni con altre galassie o corpi celesti massicci!

pensa che tra qualche milione di anni ci scontreremo contro la galassia di Andromeda (M31) e non possiamo sapere come si comporteranno le due galassie...magari la nostra perde un braccio

ciao...

Ciao,
grazie della spiegazione, sembrerebbe infatti che quella galassia avesse avuto una brusca accelerazione per qualche misterioso motivo. Ti immagini che energia?
Certo che son belle, ma vederle piccoline e scolorite non mi entusiasma molto, effettivamente le preferisco in fotografia, ma troppo complicato...
Ciao,
Renzo

Qua:
http://astrolink.mclink.it/news/special/collide.html
c'è una piccola simulazione di collisione e formazione di galassia di forma irregolare

Via con gli O.T. quindi

Qua il link di un astrofilo 'evoluto'

Margaro

Citazione:

Verissimo, infatti uno sconosciuto fotografo che ci "campa" con la fotografia, usa una aps Nikon....forse non ha compreso che il full-frame è il massimo in questo campo: scrivigli una e-mail, così si "ravvede".

ps: il fotografo è un certo John Shaw...e scrive anche dei libri (ne ho due e li consiglio: sono ben fatti) ed organizza workshops.

per ritornare in topic (credo)...di solito si scattano più foto uguali a 400 iso con pose non molto lunghe: programmi specifici eliminano l' eventuale rumore, hot-pixel...e si riesce ad ottenere una foto come se fosse stato usato una unica posa lunghissima (gli astronomi usavano questa tecnica anche con la pellicola, ma con più difficoltà , visto il difetto di (non) reciprocità  di questo materiale).
Il digitale è esente da questo difetto, aiutando non poco gli astrofotografi.

Palmerino,
citavo l'affermazione di un utente fresco del forum.
Bellissime le foto di J.Shaw, sono tentato di ordinare due suoi libri: "Nature Photography Field Guide" e "John Shaw's Landscape Photography", li conosci?

ho letto questi...fotografia di paesaggio e fotografare nella natura....entrambi validi, soprattutto se si cercassero utili spunti.
Sono scritti in maniera semplice e le immagini, numerose, descrivono bene la teoria.