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Domanda agli esperti di dibond

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Oggi sono andato a ritirare due stampe che ho fatto stampare e montare su dibond da un grande lab qui di Milano. Con mia sorpresa mi sono accorto che in entrambe le stampe su tre lati un centimetro (a occhio) di foto era stato tagliato via. Dato il tipo di foto questo ha rovinato il tutto.

Mi e' stato spiegato che loro non hanno modo di rifilare perfettamente la stampa montata su dibond ma che un qualcosina della immagine su tre lati viene persa per colpa di come lavora la macchina tagliatrice. Sono stati d'accordo con me che comunque avrebbero dovuto telefonarmi per dirmelo e si sono offerti di rifare il lavoro "per un prezzaccio". Dovro' ridar loro i due lavori con un bordino strategico aggiunto alla immagine, cosa che in questo caso posso fare perche' il fondo dela foto e' o perfettamente nero o perfettamente bianco.

Vedremo cosa vuol dire "un prezzaccio" ma per il momento, potete dirmi se questo e' effettivamente vero? Sto testando questo posto per vedere se commissionare loro stampa e montaggio dei i miei lavori futuri a colori, quindi questi primi lavori sono anche un modo per testare "la relazione".

P.S. Per completezza: la stampa lambda che mi hanno fatto e' BELLISSIMA. Il montaggio su dibond con distanziatori pure. Il prezzo mi sembra ok (non ho ancora esperienza su questo, ma per quello che ho sentito in giro...).

Grazie/Thanks/Domo Arigato/Merci/Danke/Gracias


Inviato: 9/5/2007 13:38
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Si, ti confermo che per problemi legati sostanzialmente alla profilatura una parte della stampa viene tagliato.

Personalmente, per evitare di avere porzioni di immagine eliminate in modo arbitrario, consegno stampe con un paio di centimetri di bordo bianco, forse esagero ma così almeno evito completamente il problema...





Inviato: 9/5/2007 13:57
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Ho diretto un laboratorio di finitura e montato anche su Dibond. Il problema di una porzione di immagine tagliata esiste (su qualsiasi materiale di supporto usato) per il modo in cui viene montata la stampa. Pero' parliamo di due millimetri per lato al massimo. Per completezza noi montavamo e rifilavamo a mano le stampe su supporti gia' a misura della stampa, non mi risulta esista una macchina per taglio che sia in grado di rifilare perfettamente il Dibond, il biadesivo, la stampa e la plastificazione insieme.

Inviato: 9/5/2007 14:27
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Se credo a quello che mi hanno detto (o magari ho capito male) mettere un bordino bianco non risolverebbe il problema perche' , mi hanno detto, "noi non abbiamo il controllo perfetto di dove va il taglio". La morale e' che se uno mette il bordino bianco attorno c'e' il rischio che un po' di bordino bianco rimanga dopo il taglio e questo sarebbe orrendo

Quindi c'e' qualcosa che non ho capito io o loro si sono spiegati male, non so ...


Inviato: 9/5/2007 15:05
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Marco, con questa cosa che hai aggiunto anche io adesso non capisco ...

A me risulta, dai colloqui avuto con i vari lab a cui mi sono di volta in volta rivolto, che succede quanto già  descritto da runtu, cioè in fase di taglio della stampa si vanno a perdere un pò di millimetri, non ho mai approfondito se tagliando solo la stampa oppure anche nel momento in cui si combina la stampa + alluminio (in teoria dovrebbero montarla su pannelli di alluminio precedentemente tagliati ad hoc, ma magari ancora qualcosa si perde per ottimizzare il montaggio), però quello che mi è sempre stato chiaro è che, pur perdendo necessariamente alcuni millimetri di stampa, però il congrollo su come e dove tagliare c'è...potrei avere capito male io, ma io ho sempre portato stampe con bordi bianchi che variavano da mezzo centimetro fino anche a 8 cm., cioè in pratica stampavo con il plotter nella misura desiderata e molto semplicemente lasciavo il bordo bianco che "avanzava" rispetto alla superficie del foglio stampata, e non ho mai avuto problemi in fase di montaggio "a vivo", cioè le stampe sono sempre state correttamente tagliate e montate "a vivo" ...


A quale lab ti sei rivolto? (se puoi dirlo)...





Inviato: 9/5/2007 15:30
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Fotorent.

Inviato: 9/5/2007 15:32
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Mxa ha scritto:
Fotorent.



Sorry, non conosco, non saprei dirti con quale attrezzatura/metodologia lavorano ...






Inviato: 9/5/2007 15:38
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Ho appena montanto qui a Napoli le mie stampe su forex 5mm e ho avuto lo stesso problema. Mi hanno che non c'è nulla da fare e che deve essere messo in preventivo di tagliare anche un mezzo cm per lato se necessario. Inoltre mi hanno confermato che la cosa non si aggira neanche col bordino bianco perchè si se lascia il bordino, l'immagine potrebbe essere rifilata bene su un lato, ma un altro lato potrebbe contenere tracce di bianco del bordino, in quando rifilano sull'immagine definitiva, cioè senza bordino. Quindi se le stampe le consegno col bordino, ma comunque non lo voglio incluso nella foto, lo tolgono ugualmente loro prima di lavorare la stampa.
Diverso è il discorso se si vuole includere nella stampa il bordino. A quel punto non si perde nulla della foto e la rifilatura la fanno sul bordino bianco. Ma quel punto bisogna tenersi la cornicetta bianca inclusa nella foto.

E' un po' un guaio questa cosa..anche io ho diverse inquadrature fatte pelo pelo, di cui non posso perdere nulla..

Inviato: 9/5/2007 17:06
https://500px.com/gianlucapirro/galleries
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Scusate, non conosco ovviamente i lab di cui mi parlate e quindi non esprimo giuduzi, però confermo che personalmente non ho mai avuto problemi del genere (monto circa 80 stampe all'anno tra mostre e quelle vendute), ed anche se il problema si è presentato si è trattato di pochi millimetri, non so, a questo punto mi domando se l'operatore/montatore non c'entri qualche cosa, però ripeto, non sono un tecnico e non ho mai approfondito simili argomenti anche perchè non mi interessano, a me interessa solo il risultato finale, se è come dico io poi come lo ottengono non mi riguarda ...




Inviato: 9/5/2007 17:36
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Da Isola d'Elba
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Ciao,
io domani vado a ritirare le mie stampe che ho fatto montare su dibond per la mostra. E' la mia prima esperienza, domani sera vi dirà, comunque il titolare del fotolaboratorio a cui mi sono rivolto, mi ha assicurato che la stampa viene montata, plastificata e rifilata, e con la rifilatura viene tagliato un millimetro per lato. Le mie stampe sono in A2 stampate senza margini. come detto sopra, domani vi farà sapere com'è andata.

Lu.

Inviato: 9/5/2007 17:49
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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potresti sentire un altro lab e vedere se sono in grado di gestire il problema. Ad esempio vicino a Ple Maciachini c'è Arscolor che è molto buono.

Inviato: 10/5/2007 2:10
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Re: Domanda agli esperti di dibond
Utente non più registrato
La metodologia di lavoro per il montaggio di stampe su supporti e' la seguente:

si prende il materiale di supporto, es. dibond formato cm. 50x70 e si applica il biadesivo a macchina;

si rifila a mano l'eccesso di biadesivo dai bordi;

si taglia una piccola striscia di carta siliconata di protezione del biad per attestare la stampa per il montaggio;

su un tavolo luminoso di grandi dimensioni si centra la stampa sopra il dibond, si toglie la striscia di carta siliconata e si preme la stampa sull'adesivo che e' tenuta in posizione da pesi;

si passa la stampa sotto la macchina togliendo man mano la carta siliconata per applicare la stampa;

si passa la stampa nuovamente sotto la plastificatrice con la plastificazione scelta dal cliente;

si rimette sul tavolo luminoso la stampa al contrario e si rifila con un taglierino l'eccesso di carta e plastificazione.

Non esiste una macchina che possa tagliare senza sfrangiare orrendamente un sandwich formato da supporto, biadesivo, stampa e plastificazione!!!

Inviato: 10/5/2007 19:01
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Grazie! Molto istruttivo.


Inviato: 10/5/2007 20:44
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Da Isola d'Elba
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Ciao a tutti,
sono appena rientrato a casa dopo una sfacchinata Elba-Reggio Emilia-Elba.
Allora, le stampe: prima di tutto la qualità  della plastificazione è veramente eccellente, una pellicola sottilissima, opaca ma non troppo, direi che le foto stampate su PhotoRag hanno una resa stupenda plastificate, devo ancora confrontare con una non plastificata, ma così ad occhio mi sembra di notare una maggiore profondità  dei neri.Per quanto riguarda la rifilatura, invece del millimetro per lato ne sono partiti due...comunque la rifilatura del bordo non mi sembra sfrangiata orrendamente come dice Runtu/Carlo, anzi tutt'altro.
In conclusione, sono molto contento del lvoro.
Saluti,
Lu.

Inviato: 10/5/2007 22:05
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Re: Domanda agli esperti di dibond
Utente non più registrato
Leggi bene quello che ho scritto. Ribadisco, nessun laboratorio di montaggio e finitura taglia, con qualsiasi apparrecchiatura il sandwich che ho descritto. Puoi crederci o no ma io mi baso su dieci anni di esperienza come laboratorio.

Ripeto anche un altro concetto. Le carte fine art, ein particolare le Hahnemuehle, vengono fabbricate con una metodologia e sottoposte a test precisi per certificarne la purezza dei materiali che uniti agli inchiostri a pigmenti garantiscono la durata nel tempo. Plastificare una stampa di questo genere significa far venire a contatto della carta sostanze che progressivamente nel tempo rovineranno la stampa. Questa non e' una mia opinione personale ma una metodologia di lavoro riconosciuta nel mondo. In ultima analisi non capisco a che pro mortificare la struttura superficiale della carta per ridurla ad una "banale" stampa lucida.

Inviato: 11/5/2007 16:27
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Citazione:

runtu ha scritto:
Plastificare una stampa di questo genere significa far venire a contatto della carta sostanze che progressivamente nel tempo rovineranno la stampa. Questa non e' una mia opinione personale ma una metodologia di lavoro riconosciuta nel mondo. In ultima analisi non capisco a che pro mortificare la struttura superficiale della carta per ridurla ad una "banale" stampa lucida.



Vero, ma la stampa viene danneggiata anche dagli agenti atmosferici di inquinamento, dai raggi UV, dalle ditate dei visitatori, e questi fattori danneggiano la stampa molto ma moto di più delle colle utilizzate per la laminazione/plastificazione, quindi mi sembra normalissimo che chiunque voglia esporre i propri lavori debba pensare a proteggerli, non so, dimmi tu, dovrei forse esporre la stampa "al vivo"?!?!...certo la plastificazione è un sistema tra i tanti, si potrebbe anche mettere la tanto bellina Hanehmule sotto vetro, ma anche in questo caso della sua bella superficie matte faremmo polpette, quindi alla fine per quanto mi riguarda è solo una scelta personale estetica, molti lavori "rendono" di più se montati su alluminio + plastificazione, altri con il plexiglass, altri ancora con la cornice ed il vetro, ripeto, l'importante è proteggere in qualche modo la stampa e, nello stesso tempo, fare si che il montaggio scelto faccia parte dello stesso processo espressivo che fa si che il lavoro sia un prodotto finito solo quando è montato...questo se si vuole esporre e vendere, poi se stampi per te e te le appendi in casa puoi anche attaccare le stampe al muro con il vinavil ...e poi mi sembra che cmq che Lu abbia plastificato matte ...





Inviato: 11/5/2007 16:57
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Re: Domanda agli esperti di dibond
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Citazione:

runtu ha scritto:
In ultima analisi non capisco a che pro mortificare la struttura superficiale della carta per ridurla ad una "banale" stampa lucida.


Questa considerazione puචavere un senso. Ma a questo punto lo stesso inconveniente si ha mettendo le stampe sotto vetro con passepartou. Il top potrebbe essere tenere le stampe di cui non si vuole mortificare l'effetto carta, nude. E allora sorge un problema ulteriore: come proteggerle visto che le pi༠belle carte matte sono anche molto delicate?

Marco

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"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Ciao,
- Io ho solo detto che le stampe che ho ritirato non avevano un'orribile sfrangiatura..poi la metodologia precisa di lavoro non essendo del mestiere non la sà, anche se il tecnico, quando ho visionato il lavoro prima di ritirarlo, l'unica cosa che mi ha detto è che la stampa la hanno plastificata prima di montarla sul Dibond, quindi quantomeno esistono diverse tipologie di montaggio.

-Avevo pensato anch'io di montare le stampe solo su dibond senza plastificarle per mantenere l'effetto originale, ma in effetti, come consigliatomi anche dai più esperti di questo sito, esporre al vivo le stampe, e darle in pasto ai visitatori senza una protezione mi sembrava un rischio eccessivo..

-La plastificazione che ho effettuato è opaca, e devo dire che, non è così opaca come delle prove che mi avevano fatto in un'altro laboratorio, e non mortifica, anzi fa risaltare la texture della Hahnemuhle, quindi forse sarà  banale, ma non lucida...


Inviato: 11/5/2007 18:58
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Re: Domanda agli esperti di dibond
Utente non più registrato
...banale stampa lucida...banale stampa matt...banale stampa semimatt...banale stampa satin...gloss....va bene cosi'???

Qualcuno ha provato il protettivo fissativo spray della Hahnemulhe???

Uno dei motivi per cui le stampanti di fascia alta hanno anche il vassoio di caricamento senza il passaggio nei rulli e' proprio dato dal motivo che questo passaggio, spessore e grammatura carta a parte, andrebbe a destrutturare la superfice della carta con problemi anche per la "presa" dell'inchiostro sulla carta stessa. Lo stesso problema in misura certamente minore si ha con il passaggio sotto i rulli della plastificatrice.

....le dita sulle stampe...magari un bel cartello che invita i visitatori a comportarsi civilmente come in tutti gli altri paesi... all'estero vedo spesso le persone che quando si avvicinano piu' del dovuto alle immagini, mettono le mani dietro la schiena.....

Plastificare prima o dopo non cambia la metodologia di lavoro, personalmente preferisco avere una lastra rigida da passare sotto la macchina anziche' un foglio che puo' rischiare di accartocciarsi....

Ultima considerazioni sulle plastificazioni e i biadesivi di montaggio.
Questi materiali non sono inerti nel senso che gia' dal primo anno iniziano arestringersi...Nel senso che dopo un anno potrete notare che la plastificazione non arriva piu' a coprire il pieno formato della stampa ma e' un po piu' all'interno. Testatop personalmente dopo aver letto le specifiche che arrivano insieme ai rotoli di materiale dove sono indicate anche le tolleranze di deformarzione.

Per applicare le stampe sui passepartout si utilizzano colle a ph neutro ad acqua per permettere eventuali distacchi per restauri.

Il Dibond e' un materiale commerciale nato per la serigrafia, che poi vada di "moda" e sia un bel materiale non toglie che non e' nato per la fotografia fine art.

.dimenticavo non ho la pretesa di aver ragione, ma quando viene a studio un collezionista o un gallerista che ha delle stampe baritate firmate e acquistate ad un'asta oppure direttamente dall'autore per qualche decina di migliaia di euro le cose cambiano. Esistono materiali e procedure dalle quali non si deroga se non a costo di non poter fornire adeguate certezze di conservazione e serieta personale nonche' competenza sul proprio lavoro.

Inviato: 12/5/2007 11:04
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Re: Domanda agli esperti di dibond

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Nel mio caso specifico il dibond era sicuramente centrale per lo specifico progetto che sto portando avanti. Ma anche una tavola di gatorboard sarebbe andata altrettanto bene, solo che non sapevo come si chiama in Italia. Quando ho parlato con alcuni di gatorboard mi hanno guardato strano ... Magari ho parlato con la gente sbagliata.

Se estendi la definizione di 'fine art' al di la' del bianco e nero su baritata ci sono pero' infiniti modi di finire, presentare e montare una stampa, tutti congruenti con il progetto che uno ha in mente. Almeno io penso che dovrebbe essere cosi', no? Quindi va bene anche la carta da pacco su una lastra di polistirolo se asservita alla idea, direi.


Inviato: 12/5/2007 11:53
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