Beh, ti posso dire per esperienza diretta che al 58 XL e' sufficiente "vedere" con la coda dell'occhio ( e' sensibile alla luce laterale, come dici tu, alla frontale meno ) anche un agolino di cielo ( ovviamente se e' luminoso ) e in basso si forma un arco chiaro, che e' praticamente invisibile sul vetro semerigliato ma visibile poi sulla lastra.
Ho provato con la mano a coprire le luci piu' forti in modo da eliminare i riflessi visibili, ma poi ne ho trovati altri, anche se piu' flebili. La cosa migliore e' fotografare con il sole alle spalle e con il cielo bello blu. Le nuvolettte sono carine ma sparano...
Ora provo il dispositivo di Stefano.
Ciao,
Renzo

Ciao a tutti,
per ora ho risolto il problema del paraluce acquistando il paraluce compendium WA della Silvestri.
E' piuttosto bello ( l'occhio vuole la sua parte..) e funzionale. Ospita filtri 100x100 che mi debbo procurare, ma penso che non dovro' temere le vignettature perche' la costruzione del disco che viene avvitato frontalmente e sul quale ruota il compendium e' fatta ad hoc. Sono soddisfatto, appena avro' la possibilita' faro' una foto al compendium montato sulla Shen. L'unico problema che gia' esisteva e che ora si e' moltiplicato e' accedere ai comandi del 58XL. E' un vero rompicapo...
Ciao,
Renzo

Cioè dici che è possibile usare un qualsiasi compendium col 58 XL, sul formato 4x5" ? Ma sei sicuro? Pensavo proprio che fosse impossibile.
Comunque, se è vero, bel colpo.

PS. Non c'è bisogno di scattare una foto per sapere se vignetta. Basta porsi davanti alla macchina, chiudere il diaframma all'apertura di lavoro e poi cercare con l'occhio attraverso l'obbiettivo, i 4 angoli del vetro smerigliato: se riesci ad inquadrarli senza interferenze del compendium, tutto bene, se invece il bordo del compendium ti si para davanti non c'è nulla da fare: avrai vignettatura.

Ovviamente si puà fare anche da dietro, se si hanno gli angoli del vetro smerigliato tagliati (si controlla che il foro del diaframma appaia bello libero senza bordi di filtri, compendium ed altro che lo coprono), ma il primo sistema è molto più comodo, specie coi grandangolari estremi.

Ciao Luciano,
il compendium lo abbiamo provato proprio con i titolari della ditta, abbiamo avuto una lunga seduta insieme a Stefano-Musica che ha sottoposto una lunga serie di quesiti che sono stati ascoltati e risolti con grande pazienza e professionalita'. E' una delle caratteristiche di chi ama il proprio lavoro questa disponibilita' nei confronti del cliente, siamo rimasti in ditta bel oltre l'orario di chiusura pomeridiana, e noi stessi siamo andati in ristorante con il timore che non ci dessero da mangiare. Tengo a sottolineare questo per il cordiale rapporto che lega me e Stefano ai titolari con i quali abbiamo discusso anche di molti e per noi sconosciuti problemi di progettazione.
Ovviamente il compendium, a seconda della sua distenzione, e' valido per numerose ottiche, e comunque ho controllato proprio stasera, con il 58XL non necessita di essere completamente schiacciato e funziona molto bene per la luce radente tipo quella del cielo.
Un po' di filtri 100x100 li ho, ma in plastica e soltanto un paio in gelatina della Kodak,. Vedro' di procurarmene degli altri, mi interessano sopratttutto per il bianco e nero.
Il compendium della Silvestri nasce proprio per i grandangolari spinti, tipici delle macchine di questa ditta,
e anche sulla Shen e ovviamente sulla T30 Silvestri sono sicuro che fara' egregiamente il suo dovere.
Il segreto sta nel disco su cui ruota il compendium, che rimane aderentissimo al bordo dell'obiettivo e sul bordo interno e' rastremato a mo' di cono per non interferirte con
la copertura dell'ottica. Sicuramente ordinero' un disco anche per il 90, per il 150 e il 210 vanno bene filtri e paraluce convenzionali di gomma, vedro' cosa mi conviene.
Ciao,
Renzo

Mi fa molto piacere leggere di un produttore che si prodiga per risolvere i problemi di un cliente, è una cosa che ha dell'incredibile !


Andrea

Ciao Andrea,
probabilmente finche' ci saranno degli artigiani questo potra' ancora succedere. Le macchine escono prticamente dalle loro mani ed e' normale che ne siano orgogliosi.
Ciao,
Renzo