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Una domanda sulla fotografia come arte...
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Ciao ragazzi,
volevo una vostra opinione su un concetto a cui penso spesso...
Volevo sapere se secondo voi l'arte fotografica puà prescindere dal negativo. Spero che nessuno caschi dalla sedia, ma per secoli ciò che è stato arte è sempre stata una matrice non riproducibile, (quello che credo sia il negativo in fotografia) con la non riproducibilità  e la copia o la stampa a far parte del gioco che c'è intorno...
Ma se io mi esprimo generando un JPG (e poi lo mando in CC via mail a 500 persone) faccio arte lo stesso? Prescindo dai contenuti, posso essere un cane come sensibilità  e tecnica...
Fino ad oggi nessuna forma di arte / artigianato prescindeva da questo...
E siccome questo è un sito che sembra dare pari dignità  a qualsiasi forma di strumento (analogico, digitale e ibrido) mi sembra il posto giusto e neutrale per postare questa domanda.

Se vado a vedere una mostra B/N vedo foto tradizionali per un fatto di strumenti espressivi contemporanei all'autore e solo per quello?

Grazie a tutti,
Antonio

Inviato: 19/2/2007 9:27
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...

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W.Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità  tecnica, Einaudi. Testo che inizia il dibattito proprio su questa questione, poi il mercato dell'arte se n'è un po fregato, e se no come si fa a vendere...e chi vuole fare arte con la fotografia e vendere, numera le copie con sistemi diversi (c'è anche un 3ad su questo). Chi consuma l'arte non ne vede la differenza, in un museo vedi qualcosa attaccato ad una parete o messo li per terra...dall'avvento di internet ci sono artisti che lavorano esclusivamente per il web, e tutto il mondo se vuole li guarda; hanno generato un file riproducibile miliardi di volte. Penso che la questione sia superata, almeno così la vedo. C'è gente che conosce i capolavori del passato solo dalla dispense vendute in edicola e non ha mai visto l'originale, il che non è di per se un male, beninteso.
Qualcuno probabilmente non sarà  d'accordo...vediamo
bs
marco

Inviato: 19/2/2007 9:47
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Penso anche io che la questione sia superata. Superata rispetto all'evoluzione dell'arte moderna e contemporanea. Un file digitale è riproducibile all'infinito, verissimo. Vero anche che se io uso un negativo anche da esso posso fare infinite stampe e queste venderà¶, non il negativo come pezzo unico. Da questo punto di vista l'unico tipo di supporto fotografico "unico originale" è il Polaroid.
Ma come dicevo e come ha ben spiegato Marco/Samuel questa penso sia una questione oramai superata. Duchamp docet......

Marco

Inviato: 19/2/2007 10:12
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When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
Utente non più registrato
Ciao Antonio,
ti porto il mio centesimo.

La fotografia come arte è solo un mezzo tecnico, uno dei tanti oggi disponibili, per ottenere un risultato, l'opera, inseribile nel circuito dell'arte contemporanea. Punto.

Le considerazioni sulla capacità  artigianale dell'autore (valentia, virtuosismo) nonché sulla materialità , molteplicità  e distribuzione di una sua "opera fotografica" sono oggi del tutto ininfluenti per l'accettazione dell'autore come artista e dell'opera sua come arte.

L'unico discrimine possibile è dato dall'accettazione da parte del sistema dell'arte contemporanea. In genere, escludendo i casi fraudolenti, l'accettazione avviene sulla base di una valutazione critica dell'operato di un candidato artista (quasi sempre giovane d'età . Valutazione dei suoi PROGETTI, cioè di quel "meccanismo di pensiero" che oggi è un'opera d'arte. Ovviamente, perché vi sia una possibilità  positiva, è necessario che le opere rispettino i canoni odierni per il loro riconoscimento artistico, sia nella manifattura sia nella presentazione.

In ultimo, direi che sia ormai necessario parlare di "arte come fotografia", perché da questo capovolgimento duchampiano nascono molte tra le opere più interessanti di questi anni.

Fulvio

Inviato: 19/2/2007 10:18
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
Utente non più registrato
Posto che, come sempre dal mio punto di vista, Duchamp e Benjamin non docet un bel nulla, la questione è complessa.

Come niente si finisce nel dover definire cosa sia l'arte e cosa sia l'artista, che neppure le due cose son conseguenti.

Per qualcuno, come leggo, la questione è superata, per altri magari non si sarebbe mai posta, per altri nei fatti insuperabile.

Ciao, Claudio.


Inviato: 19/2/2007 10:26
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Ciao Marra!

La posizione che assumi è comoda, perché sei il sole fisso nel cielo dei tuoi ragionamenti.
Il tuo omonimo avrebbe, forse, più titolo a comportarsi così, ma nemmeno lui lo fa.

Uscendo dal solipsismo, penso che non si possa onestamente negare l'esistenza di un sistema dell'arte contemporanea composto da artisti, galleristi, curatori, critici e collezionisti.

Da quel sole lì partono i raggi, non dal mio o dal tuo

Inviato: 19/2/2007 10:40
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...

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Ciao,
propongo un altro dilemma che deriva da quello iniziale. Fulvio dice che esiste un'equazione arte=artista, galleristi, curatori, critici e collezionisti. Ma se io produco delle opere meritevoli e voglio rifuggire da galleristi e curatori e le piazzo direttamente su internet, come in effetti molti fanno, vendendo direttamente a chi me le richiede le fotografie che propongo su un mio sito, e' arte? Me le promuovo e me le vendo da solo, e magari ne vendo anche molte perche' piacciono, sono piene di significato, insomma non hanno niente da invidiare alle opere esposte nelle gallerie ae non che mancano di un gallerista, di un curatore e di un critico; sono opere d'arte?
Faccio questa domanda perche' il dubbio e' insito nella definizione di arte modera, intesa come arte spendibile anche via internet, con una dinamica diversa, con una possibilita' di promozione che non necessita piu' di una galleria espositiva fisica.
Praticamente e' il fai-da-te dell'artista ( se lo vogliamo chiamare cosi' ) che vende direttamente ( e l'arte " E' " un fatto economico ) non necessitando piu' delle figure che un tempo erano preposte alla diffusione di un'opera.
Naturalmente parto dal presupposto di essere in gamba anche dal punto di vista informatico o di servirmi di un amico che sia in grado di piazzare al meglio il mio sito web in modo da renderlo visibilissimo, ma questo e' un altro discorso.
Ciao,
Renzo

Inviato: 19/2/2007 11:16
.........

......
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Citazione:

pamar5 ha scritto:
Vero anche che se io uso un negativo anche da esso posso fare infinite stampe e queste venderà¶, non il negativo come pezzo unico.

Marco


Non sono d'accordo, secondo me ogni copia stampata a mano da un negativo è un esemplare unico, sia perché fatta a mano sia perché puà contenere inevitabili, anche se minime, differenze.
Secondo me il concetto di arte non puà prescindere da un lavoro manuale/artigianale, non conta solo la previsualizzazione di un'idea, originale quanto vuoi; occorre un processo di realizzazione che presuppone una perizia tecnica. In Photo Shop tutte le operazioni errate o non soddisfacenti dal punto di vista del risultato possono essere annullate, in c.o. si butta il lavoro venuto male e si ricomincia. E' un po' come l'artigiano o l'artista che scolpisce o realizza al tornio un oggetto rispetto a quello che lo disegna con sistemi CAD/CAM e poi un tornio elettronico lo realizza materialmente. O come un quadro dipinto a mano e uno realizzato al PC e poi stampato.

Inviato: 19/2/2007 11:22
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Ciao Renzo,
l'ultimo mio reply ad un post di Samuel nel thread su Artaud in parte risponde alla tua "provocazione".
L'idea di ispirazione militare che proponi (aggiramento e superamento in profondità  delle posizioni avversarie) è praticabile. Il problema però invece di semplificarsi si complica perché per superare la questione del "riconoscimento" del proprio lavoro artistico ci si impegola addirittura nella costruzione di un "mercato alternativo". Penso che sia possibile attuare un simile sistema come mossa tattica e temporanea. Io stesso, in assenza di opportunità  editoriali, mi sono autoedito diventando editore di me stesso. Sul breve funziona. Sul lungo periodo però lo sbocco non cambia. Certo, se uno "si accontenta" di campare della sua arte, puà pure cantare fuori dal coro, ma alla fine il collezionismo si regge sull'autorevolezza e quella te la da il circuito "ufficiale". Se invece nell'impresa si imbarca un intero movimento di pensiero che diventa ideologia e quindi azione politica, allora sì. Le cose cambiano e con esse l'arte e gli artisti "riconosciuti".

Ovviamente, tutto questo IMHO

Fulvio

Inviato: 19/2/2007 11:34
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Diego ha scritto:

Secondo me il concetto di arte non puà prescindere da un lavoro manuale/artigianale, non conta solo la previsualizzazione di un'idea, originale quanto vuoi; occorre un processo di realizzazione che presuppone una perizia tecnica.


Io non la vedo in questo modo. Si torna ad un discorso varie volte affrontato. Arte ed artigianato o perizia tecnica sono cose diverse e distinte. Arte non implica necessariamente artigianato. Se guardiamo all'arte moderna e contemporanea dovrebbe risultare chiaro lo scisma, la scissione totale fra arte e manualità .

Marco

Inviato: 19/2/2007 11:37
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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E' difficile secondo me decidere della artisticità  delle cose, senza vederle da una certa distanza temporale.
Tante volte si è visto nella storia dell'arte figurativa l'esaltazione, anche in buona fede, di figure e movimenti interi poi alquanto ridimensionati dal tempo.

Che poi ci siano due atteggiamenti, uno che dice della centralità  del fare manuale e l'altra della importanza fondamentale del concetto e dell'irrilevanza del manufatto anche questo mi pare vero.

Quel che mi pare sbagliato è pensare che dopo quei 4000 anni in cui la prima idea ha avuto un senso preciso ora d'improvviso conta solo l'idea e se la pensi diversamente sei fuori della storia.

La storia è lunga, certe volte è bastato aspettare seduti per vedere passare i cadaveri di certi critici sul fiume.

Ciao, Claudio.

Inviato: 19/2/2007 12:06
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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claudiom ha scritto:
E' difficile secondo me decidere della artisticità  delle cose, senza vederle da una certa distanza temporale.
Tante volte si è visto nella storia dell'arte figurativa l'esaltazione, anche in buona fede, di figure e movimenti interi poi alquanto ridimensionati dal tempo.

Che poi ci siano due atteggiamenti, uno che dice della centralità  del fare manuale e l'altra della importanza fondamentale del concetto e dell'irrilevanza del manufatto anche questo mi pare vero.

Quel che mi pare sbagliato è pensare che dopo quei 4000 anni in cui la prima idea ha avuto un senso preciso ora d'improvviso conta solo l'idea e se la pensi diversamente sei fuori della storia.

La storia è lunga, certe volte è bastato aspettare seduti per vedere passare i cadaveri di certi critici sul fiume.

Ciao, Claudio.


Quello che dici è anche vero. Tuttavia se si parte dal presupposto della manualità  e perizia tecnica per giudicare un lavoro ( o almeno se si usa solo tale criterio) vuol dire dare ragione a chi nel secolo scorso definiva la fotografia in toto una non arte perchè slegata da abilità  manuali ma basata su un funzionamento meccanico/automatico. O sbaglio?

Marco

Inviato: 19/2/2007 12:29
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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pamar5 ha scritto:


Io non la vedo in questo modo. Si torna ad un discorso varie volte affrontato. Arte ed artigianato o perizia tecnica sono cose diverse e distinte. Arte non implica necessariamente artigianato. Se guardiamo all'arte moderna e contemporanea dovrebbe risultare chiaro lo scisma, la scissione totale fra arte e manualità .

Marco


Ma si chiedevano opinioni personali non quello che il mercato o i movimenti ritengono arte. Che questi ritengano che certe cose siano arte e lo facciano per questioni di comodo o economiche è risaputo. Il punto è: secondo te, tua opinione personale, l'arte puà prescindere da un processo manuale ecc. ecc.? Io ho risposto: che secondo me NO! Poi il mercato, le gallerie, ecc. ecc. sono un'altra cosa. Ricordo una frase che diceva: L'artista vende quello che fa, il pittore fa quello che vende!
Concludendo credo che noi per rispondere alla domanda dovremmo esprimere quello che pensiamo e non quale sia la tendenza del mercato o dei galleristi; per questo basta girare nel web o nelle gallerie per rendersi conto che va bene qualsissi cosa purché si venda. Non dimentichiamo che se uno ha già  "un nome" o trova le vie giuste fa passare per arte anche una tela su cui ha pulito i pennellli... e molti la comprano non perché gli piace ma solo per investimento.

Inviato: 19/2/2007 12:29
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Ciao Diego,
la tua opinione personale è stata ricevuta benissimo dal tuo interlocutore, che difatti non ti ha risposto appellandosi al mercato dell'arte contemporanea.

Sperando di portare un contributo di chiarezza, ti chiedo: Una tua fotografia stampata favolosamente da un bravissimo stampatore Fine Art è ancora un'opera d'arte tua o non diventa sua? Se rispondi che diventa sua allora qualsiasi foto puà diventare arte basta che sia stampata come Dio comanda, se invece rivendichi la paternità  allora la tua idea precede e vive benissimo anche senza alcuna tua abiità  particolare che non sia aver fatto quello scatto.

Così è più chiaro?

Fulvio

Inviato: 19/2/2007 12:38
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Diego ha scritto:

Ma si chiedevano opinioni personali non quello che il mercato o i movimenti ritengono arte. Che questi ritengano che certe cose siano arte e lo facciano per questioni di comodo o economiche è risaputo. Il punto è: secondo te, tua opinione personale, l'arte puà prescindere da un processo manuale ecc. ecc.? Io ho risposto: che secondo me NO! Poi il mercato, le gallerie, ecc. ecc. sono un'altra cosa. Ricordo una frase che diceva: L'artista vende quello che fa, il pittore fa quello che vende!
Concludendo credo che noi per rispondere alla domanda dovremmo esprimere quello che pensiamo e non quale sia la tendenza del mercato o dei galleristi; per questo basta girare nel web o nelle gallerie per rendersi conto che va bene qualsissi cosa purché si venda. Non dimentichiamo che se uno ha già  "un nome" o trova le vie giuste fa passare per arte anche una tela su cui ha pulito i pennellli... e molti la comprano non perché gli piace ma solo per investimento.


Ho scritto "io non la vedo in questo modo" quindi è come la penso, non come la pensano i galleristi. Di questo sinceramente non mi interessa nulla. Poi è vero che ci vuole perizia tecnica per raggiungere i risultati che si vogliono, ma questo è un mezzo, non il fine. Ossia la perizia mi deve servire per, non essere l'obiettivo del mio lavoro. Infine ti ripeto, di quello che propone il mercato nelle gallerie dici anche del vero, ma la tua visione è troppo pregiudiziale e di parte. In ogni campo vi sono i ciarlatani, ma non di tutta l'erba bisogna fare un fascio. Troppo comoda come motivazione.

Marco

Inviato: 19/2/2007 12:40
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...

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Diego, ma cosa intendi con processo manuale? Mi sembra che qui sia il punto di svolta.
A me viene difficile pensare che un qualsivoglia prodotto non abbia un intervento manuale, semmai mutuato dalla tecnologia (anche il pennello é una tecnologia) O pensi che ad esempio il computer abbia fatto fare un salto verso l'abbandono della manualità . Cosa ne dici ?
bs
marco

Inviato: 19/2/2007 12:49
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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Diego ha scritto:

In Photo Shop tutte le operazioni errate o non soddisfacenti dal punto di vista del risultato possono essere annullate, in c.o. si butta il lavoro venuto male e si ricomincia.


OK, ma a livello pratico cosa cambia? Oltre al tempo superiore richiesto per partire da zero, da capo, quale è la vera fondamentale differenza? Parto comunque da un originale (file, negativo) e crea varie copie.

Marco

Inviato: 19/2/2007 12:56
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...

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un pezzo in più al dibattito, secondo me c'entra.

http://www.repubblica.it/2007/02/sezi ... fiti/bansky-graffiti.html

é la polverizzazione dell'originale!!
bs
marco


Inviato: 19/2/2007 13:06
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
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pamar5 ha scritto:

Se guardiamo all'arte moderna e contemporanea dovrebbe risultare chiaro lo scisma, la scissione totale fra arte e manualità .

Marco


Non per entrare in polemica però ho pensato che citando l'arte contemporanea citassi automaticamente quello che gli altri (gli artisti contemporanei appunto) pensano. Comunque ho capito il concetto.

Molto interessante il dilemma di fulvio riguardo a chi sia l'artista se chi scatta o chi stampa. Non è facile rispondere, premesso che l'artista secondo me dovrebbe fare entrambe le cose, forse nel caso che citi si potrebbe dire che lo sono "entrambi insieme" come Battisti e Mogol nella musica? E' possibile in fotografia un lavoro a 4 mani? Qui potrebbe nascere un nuovo topic.

Infine per processo manuale intendo qualunque cosa che ogni volta deve essere ripetuta daccapo. Le operazioni di stampa (mascheratura, sviluppo, fissaggio, ecc. ecc.) lo sono. A mio avviso la ristampa di una foto elaborata "una tantum" al computer nonlo sono. Riconosco che la mia è una posizione estremista. Infine il pennello è si uno strumento teconologico (rispetto alle dita usate dall'uomo primitivo) ma è pur sempre un utensile guidato dalla MANO dell'uomo, cosa che non è una stampante.

Tanto per charire le mie posizioni estreme: non sono un artista né stampo in camera oscura, non ho mai partecipato a concorsi, quindi le mie idee non sono quelle di chi vuole a tutti i costi difendere il proprio status di "presunto" artista o ritiene di essere più bravo di altri perche stampa in c.o. invece che col PC (cosa che peraltro ritengo vera).

Inviato: 19/2/2007 13:12
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Re: Una domanda sulla fotografia come arte...
Utente non più registrato
Cito:

"Il greco non ha parole per creatore ....
...e nemmeno per talento, genio, capolavoro, gusto e stile. Le praxeis technes, che noi traduciamo pigramente come "opere d'arte" si capirebbero meglio come realizzazioni tecniche: Il nostro "artista" è un demiourgos o un banausos, che vuol dire artigiano, lavoratore. A questo titolo il fabbricante di immagini subisce il disprezzo che grava su tutti i lavoratori manuali.
Anche Aristotele tende a escudere gli artigiani dal diritto di cittadinanza, essi affrontano la materia con il proprio corpo, mentre l'uomo è libero solo per lo spirito, per la parola".

....

Ma, tanto per contraddire Scalabroni (per una semiotica della fotografia)..."lo stesso Aristotele all' inizio della Metafisica: "infatti noi preferiam, per così dire, la vista a tutte le altre sensazioni, non solo quando miriamo a uno scopo pratico, ma anche quando non intendiamo compiere alcuna azione. E il motivo sta nel fatto che questa sensazione, più di ogni altra, ci fa acquisire conoscenza e ci presenta con immediatezza una molteplicità  di differenze"

....

"In molte culture non c'è una parola per dire "paesaggio". In molte culture, non c'è nemmeno una parola per dire "arte". Curiosamente sono le stesse: l'ellenismo, l'universo bizantino, la latinità  medievale".

R. Debray Vita e morte dell'immagine 1999.

Ciao, Claudio.



Inviato: 19/2/2007 13:13
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