Se non ci siete ancora andati, ne vale veramente la pena. Una mostra di cosi' ampio respiro su Basquiat e' rara. Se avete dei bambini, portateceli! La pittura di Basquiat deve avere una particolare risonanza con i piccoli, perche' vederli seduti per terra completamente affascinati da questi grandi dipinti fatti di 'scarabocchi' (uno addirittura con un dinosauro, non so se mi spiego...UN DINOSAURO) e' uno spettacolo dentro allo spettacolo.

L'unica nota negativa un film proiettato all'interno di uno spazio chiuso che e' di una tale insulsaggine da risultare quasi offensivo e mi ha fatto perdere veramente le staffe. Non ne parlo per non annoiarvi, ma se volete saperne di piu' preparatevi ad un diluvio di parole, come sempre quando vengo colpito da messianica indignazione. Mi sono INDIGNATO.

Per il resto e' Basquiat, a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e fantastico. Un piacere per l'occhio e la mente. Copre tutto il suo brevissimo ma intensissimo percorso artistico, includendo (e si vede immediatamente!) il periodo di complicita' artistica con Warhol. Tanti artisti non percorrono nella loro lunga esistenza un decimo di quello che ha percorso Basquiat in 28 anni di vita sulla Terra. (Va be', sono un patito del suo lavoro, per caso si vede?)

E magari qualche ispirazione a questo fotografucolo l'ha pure data.

L'ho vista subito, anche perchè sono un Tfriend.
Nonostante non appartenga alla mia generazione, debbo riconoscere che è stata interessante.
Raccomando anche la mostra antologica dell'arch. Albini.
E l'inaugurazione martedì prossimo della sezione della triennale alla Bovisa, vicino al Politecnico.

Io e mia moglie siamo diventati Tfriend (cioe' abbonati annuali) oggi, solo per scoprire che questo da diritto per un anno a visitare tutte le mostre MA UNA SOLA VOLTA. Lo abbiamo scoperto dopo e per caso. La domanda non la avevamo nemmeno fatta perche' --- abituati nel resto del pianeta civile dove gli abbonati hanno ingresso illimitato --- non ci era nemmeno venuto in mente che facessero una buzzurrata di questo genere. Abbiamo sporto il reclamo piu' ufficiale che potevamo, per quello che vale...

Se poi mettessero delle panche di legno in mezzo alle sale in modo che uno puo' sedersi davanti ad un pezzo per gustarselo non sarebbe una idea cosi' malvagia. Ma la filosofia e' evidentemente che la fruizione dell'arte uno se la deve sudare

Adesso che siamo anche noi abbonati ci ripromettiamo di andare a quella di Albini la settimana prossima.

L'abbonamento non è che l'abbiamo fatto noi, ce l'ha regalato per Natale ns. figlia, che è un tipo estroso.
Una volta ti regala l'abbonamento per il teatro, una volta per la Triennale, una volta due biglietti della Ryan Air.
Il pensiero è carino e vuole esulare dal consueto pacchettino per Natale comprato all'ultimo momento.
Ma i 60+60 euro per la Triennale sono stati nel loro piccolo una fregatura.
Mi sono arrabbiato moltissimo anch'io la prima volta, quando mi sono accorto che non potevo rientrare due volte alla stessa mostra, o perchè l'avevo vista male, o c'era troppa gente.
La loro filosofia veramente antipatica è che una volta fruito di un biglietto non si replica.
Direi che sono nei confronti degli abbonati, che sono tanti e pagano in anticipo, veramente scostanti.
E' per quello che mi sono segnato tutte le mostre e non me ne perdo neppure una !

Citazione:

Allucinante ! Pensavo di abbonarmi, mi avete fatto un favore ad informarmi di questa idiota mancanza di rispetto.
Mancanza di rispetto che, peraltro, riscontro molto spesso in musei e mostre: impossibilità  di vedere le opere alla giusta distanza, illuminazioni del tutto inappropriate, gruppi che si impadroniscono delle sale, guide che urlano...


Andrea

Un motivo pratico c'è: è per non consentire l'accesso a 10 persone con la stessa tessera.
Però bastava munirla di fotografia !

Anch'io ci ho pensato, e anche secondo me questo e' il motivo. Una Web cam che spiaccica un bruttissimo ma riconoscibile ritratto su una tessera di plastica costa un centinaio di euro.

No comment...