E' appena uscito negli Usa il nuovo libro di Chris Jordan con le sue immagini realizzate nella New Orleans del dopo Katrina.
Il libro sarà  presto disponibile anche in Europa, è già  online come pre-ordine da Amazon UK:

http://www.amazon.co.uk/gp/product/15 ... 5819852?v=glance&n=266239


Chris devolverà  i proventi delle vendite alle associazioni umanitarie che stanno assistendo le persone colpite dall'uragano.

Sinceremante questo genere di cose mi "infastidisce" alquanto perche´ alla fine sono solo delle becere operazioni commerciali dove a costi zero hai un buon ritorno di immagine.
Io preferirei l´onesta´ intelletuale di vendere il libro e poi senza grandi strombazzamenti in giro fare il versamento....cosi ad esempio ha fatto Michel Comte, Patrick Demarchelier ed altri....

Dopo che sia un bravo fotografo ed abbia un suo seguito e´ indiscutibile.

In genere la penso esattamente come te, Roberto, ma in questo caso -se ho capito bene- Chris ha fatto di più: ha donato alle vittime dell'uragano anche i proventi della vendita delle immagini, non mi sembra poco.
Poi, scusa, se qualcuno fa il versamento e dopo si sa in giro, non è che la cosa faccia tanta differenza, è solo una diversa fonte di strombazzamento, anche un pochino falsamente dissimulata... in realtà  siamo tutti diversi e reagiamo differentemente alle tragedie e ai possibili modi di intervenire.


Andrea

Io la penso esattamente come Andrea/Hologon in merito alla questione proventi del libro.
Quello che non mi convince completamente invece sono proprio queste fotografie di Jordan. Se devo essere sincero non penso che siano al livello dei suoi lavori precedenti.

Marco(pamar5)

Roberto, se tu conoscessi Chris di persona non scriveresti quello che hai scritto, Chris è una delle persone più generose ed appassionate e pure che io abbia mai conosciuto...costi zero un bel niente, lui ha già  fatto 3 mostre con queste immagini, ha sborsato quattrini per scansioni, stampe e montaggio, e di tutte le stampe che ha venduto ha sempre donato l'intera cifra, e lo stesso sarà  per le altre mostre che si terranno in futuro, detto molto semplicemente non vuole guadagnare nulla da queste immagini, me lo ha detto personalmente piùdi una volta...per il libro sinceramente non so come sia andata, ti concedo che possa anche esserci una componente di autopromozione e di diffusione del proprio lavoro, di certo Chris non va in giro a urlare ai quattro venti che i proventi vanno in beneficenza, l'ho scritto io perchè lo so dalla nostra corrispondenza privata e lo fa l'editore perchè sa che le vendite di un libro di fotografia nel mercato odierno sono poco più che prossime allo zero, e mettere in piedi un progetto come questo, in cui uno degli obiettivi è anche la beneficenza, e poi non vendere niente non ha molto senso, ci sarà  anche un elemento di autopromozione in quello che Chris ha fatto, però intanto lui i soldi li dà  e, ripeto, garantisco personalmente sulla passione e sulla sua dedizione a queste cause ambientali ed umanitarie, quando invece un sacco di gente è totalmente indifferente...

Marco
capisco la tua posizione in quanto amico di Jordan e la apprezzo, tuttavia non sposta di una mezza virgola la mia idea. Da quello che so per la causa sono state fatte delle fondazioni con lo scopo di raccogliere fondi, sono state organizzate delle aste in cui venivano messe in vendita anche opere d´arte donate....sono state fatte delle esposizioni dove io dico a costi zero beh per me il puro costo dei materiali per il ritorno di immagine derivato dall´evento e´ un costo zero....il mercato dell´editoria nello specifico di libri fotografici non e´ che sia genereicamente in crisi, anzi, certamente un genere difficile (in termini editoriali) come quello di Jordan trova pochi spazi ed allora ben venga lo strombazzamento mediatico autopromozionale.
Purtroppo Marco io in questo sono molto cinico se veramente vuole contribuire perche´ non donare i soldi che poi ha speso per allestire le esposizioni? perche´ non cedere delle proprie opere "importanti"? perche´ produrre una documentazione su New Orleans assolutamente (parere mio personale) qualitativamente non in linea con il resto?

Probabilmete di cose come queste ne ho viste troppe (esposizioni banalissime sugli handicappati, sui bambini della bielorussia.....) la miseria fa´ spettacolo e la morbosita´ e´ devastante, l´informazione e´ necessaria ma lo sfruttamento di qualsiasi genere esso sia mi infastidisce a monte.
Tanti anni fa´ molti artisti hanno fatto molto per Sarajevo e nessuno ha avuto necessita´ di far vedere piu´ di tanto di quello che si era gia´ visto.

Andrea e Marco....ci sono fotografi che artisticamente e commercialmente si trovano nell´olimpo e non hanno piu´ di tanto necessita´ di manovrine per aggiungere un po´ di fama alla fama. Pero´ attenzione gestire in termini di marketing una potenziale operazione da qualche milione di stars della fotografia e cosa ben diversa....Casa Damiani ha organizzato esposizioni (investendo dei soldi), a stampato decine di migliaia di copie del libro e comunque per un progetto patrocinato dalla Croce Rossa ha staccato un´assegno di un milione di dollari oltre a tutti gli altri proventi....Patrick Demarchelier sara´ stato spesato in tutto e per tutto ma ci ha messo il suo nome, il suo faccione ed il suo tempo (sempre presente a tutti i vernisage e disponibile a tutte le interviste)...ed a quei livelli il tempo e´ denaro. In una operazione di questo tipo Patrick Demarchelier non ha avuto nulla in piu´ di quanto gia´ non abbia ma la Red Cross si e´ portata a casa qualche milionata.....
In Italia pensiamo a Enzo Greggio, ha scritto dei libri umoristici che sono stati pubblicizzati a destra e a manca e poi ha devoluto tutto per incubatrici per i parti prenatali....
Comunque ripeto e´ solo una cosa mia personale opinione che ho ritenuto giusto esprimere.

Provo invece ammirazione e rispetto per coloro che difendono le idee e l´operato degli amici manifestando cosi la loro stima ed incondizionata amicizia....e questo e´ bello.