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Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Utente non più registrato
Ho riletto con interesse e sopratutto con calma i due articoli proposti.

Ma non mi tornavano i conti, c'era qualcosa che mi sfuggiva e che era molto importante sottolineare. In un primo momento non capivo cosa mancava nelle considerazioni di Alain Briot

Cosa manca? cosa non ha preso in considerazione? soprattutto ne primo articolo
"Parte 1 : Vedere fotograficamente" quale elemento non ha considerato?

Io credo sia un elemento importantissimo, fondamentale......nella fotografia a Colori

Penso ci siate arrvati


Il colore, ma anche la tonalità  dello stesso, ha un importanza fondamentale nella fotografia, nella composizione stessa, anche ai fini della prospettiva.

Una linea guida non sara tale se non è percepibile come linea. La luce o il suo colore, o tutti e due, dovranno quindi farci percepire l'elemento, il profilo della collina, la venatura della roccia, la sovrapposizione di 2 elementi come linea. In altre condizioni, luce omogenea e stesso colore, le due rocce sovrapposte sembreranno come un elemnto unico, una roccia sola. Ed anche questo è un elemento importante. Confondere un particolare indesiderato nell'ambiente. Qaundo vedo la mia ombra nell'inquadratura (con grandangoli e sole del tramonto alle spalle è molto facile) uno dei trucchi che uso è confonderla in mezzo ad altre, in mezzo a dei cespugli ci sono sempre zone di ombra, fate cadere la vostra lì in mezzo e la confonderete con l'ambiente, c'è sempre ma non è percepibile come tale e quindi non da fastidio.


Un elemento piccolissimo puà diventare parte fondamentale della composizione grazie al suo colore.

In definitiva Colore! Colore! Colore!






Gerry

Inviato: 14/12/2004 11:08
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Moderatore
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Si, una considerazione ed un approfondimento interessante, grazie Gerry...anche io mentre traducevo la seconda lezione del corso mi chiedevo più o meno la stessa cosa, in effetti Briot formula alcune teorie sulla composizione concentrando la sua attenzione sostanzialmente sulla scelta dei soggetti e sulla disposizione dei soggetti nella scena ritratta, non menziona mai alla possibilità  di usare il colore, l'alternarsi dei cromatismi, il fondersi delle tonalità , come un elemento compositivo (come di fatto lo sono!!).
Non so, forse nelle prossime lezioni (alcune riguarderanno la luce e la scelta delle pellicole) si potrebbe "affacciare" a queste tematiche, però indubbiamente la cosa è un pò strana soprattutto se pensiamo che Briot è un fotografo che lavora con il grande formato.
Infatti, come ben sapete, nel grande formato l'immagine viene proiettata sul vetro smerigliato capovolta e rovesciata, come se fosse una specie di quadro astratto, cosa che induce l'occhio a scivolare, ad indugiare e a rincorrere proprio le forme pure, l'alternarsi ed il forndersi dei passaggi cromatici, le mille esplosioni della luce, come se il nostro cervello, anzichè cercare di "raddrizzare" l'immagine e ricondurla ad una percezione più familiare, si abbandonasse invece a questo astratto realismo e quindi diventa naturale per il fotografo a grande formato tenere in altissima considerazione, a livello compositivo e come elementi importantissimi della composizione, proprio il colore, le forme pure, le sciabolate di luce, aldilà  degli oggetti effettivamente ritratti nell'inquadratura...


Inviato: 14/12/2004 19:39
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Utente non più registrato
Marco!!! allora sbrigatevi a tradurre tutto il testo...che aspettate

A parte gli scherzi colgo l'occasione per ringraziarvi per il lavoro svolto, molto apprezzato da uno come mè che di inglese sa ben poco e cqe non a sufficienza per tradurre un articolo/libro tecnico...

Ho anche pensato che il suo modo di spiegare o vedere sia anche influenzato da un trascorso di tecnica B/W.....di solito sono propio quelli che usano molto questa tecnica che trascurano involontariamente il colore nelle loro spiegazioni. Non trascurano la luce ma bensi il colore. E poi sarà  un caso ma tutte le immagini di esempio che ha riportato a parte una sono si puà dire monocromatiche.



Ciao e grazie

Gerry

Inviato: 14/12/2004 21:29
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Moderatore
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Gerry ha scritto:

A parte gli scherzi colgo l'occasione per ringraziarvi per il lavoro svolto, molto apprezzato da uno come mè che di inglese sa ben poco e cqe non a sufficienza per tradurre un articolo/libro tecnico...



Non c'è di che!!

Anzi colgo l'occasione per menzionare il fatto che, oltre a me, anche Roberto e Raffaello/Galago stanno traducendo le lezioni di Briot, ci siamo divisi equamente il lavoro, quindi il mio ed il tuo ringraziamento va anche a loro!!!

Interpretando anche il pensiero degli altri miei due "colleghi", ti confesso che è proprio un lavoraccio!!!!
Briot non è certo un campione di eloquenza, a volte ripete lo stesso concetto per 3/4 volte e allora via di sintesi e di libera interpretazione ...ma per voi questo e altro!!! ...

Inviato: 15/12/2004 15:42
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Interpretando anche il pensiero degli altri miei due "colleghi", ti confesso che è proprio un lavoraccio!!!!


sottoscrivo pienamente

Ma lo faccio volentieri!!

Inviato: 15/12/2004 17:11
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Utente non più registrato
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Marco ha scritto:
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Gerry ha scritto:

A parte gli scherzi colgo l'occasione per ringraziarvi per il lavoro svolto, molto apprezzato da uno come mè che di inglese sa ben poco e cqe non a sufficienza per tradurre un articolo/libro tecnico...



Non c'è di che!!

Anzi colgo l'occasione per menzionare il fatto che, oltre a me, anche Roberto e Raffaello/Galago stanno traducendo le lezioni di Briot, ci siamo divisi equamente il lavoro, quindi il mio ed il tuo ringraziamento va anche a loro!!!
.............




Come vedi non mi ero dimenticato del gruppo siete tutti bravi e belli

BeeeEEEE!!!! Dai!!! diciamo bravi ......guardandovi meglio forse dicendo belli ho esgerato un pochino

però bravi si

Inviato: 15/12/2004 17:24
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Visto che si sta parlando dell'ottimo articolo di Alain Briot, vorrei puntualizzare un particolare, là  dove cita la Finestra di Cartone per visualizzare la scena, in alternativa, di gran lunga più economica, rispetto al mirino multifocale Linhof.
Forse mi è sfuggito o forse Alain Briot lo ha dato per scontato, ma non mi pare ci sia scritto come usare correttamente la maschera.
Traggo le informazioni dal Libro Sinar sul grande formato, dove questo trucco è ben spiegato. Una volta muniti della nostra maschera nel formato che desideriamo utilizzare (ad esempio il 4x5"), per simulare gli angoli di ripresa dei vari obiettivi in nostro possesso, chiudiamo uno dei due occhi ed osserviamo la scena attraverso la maschera, tenuta davanti all'occhio aperto ad una distanza corrispondente alla lunghezza focale dell'obbiettivo in esame (esempio: 9 cm per il grandangolare 90, 15 cm per il normale 150, 21 cm per il medio tele 210 e così via). Naturalmente l'uso della maschera si rivela più comodo con focali non estreme, perchè , nel caso di grandangolari molto spinti, l'occhio finisce per non abbracciare correttamente quanto inquadrato dalla maschera e , nel caso di forti teleobbiettivi, il braccio puà non essere sufficientemente lungo!

Inviato: 19/12/2004 20:34
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Re: Rileggendo gli articoli "Estetica e Fotogrfia" di Alain Briot.......una considerazione
Moderatore
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11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
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Grazie Luciano della doverosissima precisazione...in effetti me ne ero accorto anche io di questa "omissione" in fase di traduzione, solo che ovviamente non potevo fare delle aggiunte personali sul testo di un'altro, quindi hai fatto benissimo a sollevare la questione e ti ringrazio ancora, il forum serve proprio a questo...

Quando io e Cristina utilizzavamo il cartoncino per valutare le differenti composizioni, avevamo legato una cordicina su cui avevamo praticato dei nodi che praticamente corrispondevano alla distanza in centimetri delle focali da noi utilizzate, in modo tale che non era necessario tutte le volte misurare 15 cm per il 150 e così via, ma bastava risalire al nodo corrispondente e "tirare" la maschera di cartone davanti all'occhio aperto tenendo il nodo il più vicino possibile all'occhio stesso...


Inviato: 20/12/2004 8:46
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