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Adimaging, importatore italiano Cambo
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8/2/2005 19:08
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Ho chiesto all'importatore italiano dei prodotti Cambo, Adimaging di Milano, un preventivo per un dorso Cambo 6x12: nessuna risposta al primo mail, nessuna al secondo. Cosa ci stanno a fare? Hanno intenzione di vendere? Hanno bisogno di vendere? Rispondono solo ad un certo tipo di clientela? Beh, signori, questa gente di sicuro non vedrà  mai un soldo, da me.

Mi piacerebbe sapere perché se chiedo un catalogo o informazioni o preventivi in Svizzera, in Germania, anche in Francia ricevo risposta in due o tre giorni, mentre invece se chiedo qualcosa in Italia, se va bene, ripeto, se va bene, passa almeno un mese. Qualche esempio: catalogo Arca, quattro giorni; catalo Gilde: tre giorni; catalogo Alpa: una mail dopo due ore mi informa che mi hanno spedito il tutto: il tutto arriva dopo tre giorni con catalogo, schede tecniche, listini, quindici fotografie -vere!- del sistema e degli acccessori, rassegna stampa; catalogo Berlebach: due giorni. Evito gli esempi al negativo italiani perché mi inc...rei ancor più di quello che già  sono. Uno solo, emblematico: chiedo a Mafer, importatore Rollei, il catalogo degli accessori del sistema 6000, la signorina che risponde mi chiede di inviare un fax con la richiesta, eseguo, un po' perplesso e dopo un mesetto circa mi arriva il depliant di una compatta.
Notare che Rollei ha un ottimo servizio di assistenza e di informazione in fabbrica: quando ho avuto bisogno di qualche chiarimento sulla mia 6008 ho mandato qualche mail al service a Braunschweig, ricevendo risposta venti minuti mezz'ora dopo il mio mail.


Andrea

Inviato: 25/7/2006 0:53
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Adimaging, importatore italiano Cambo

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21/6/2006 9:48
Da Pomarolo - Rovereto (TN)
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Da buon commerciante io che sono in ferie ho messo la risposta automatica al mio account, in maniera da informare il cliente che io sono in ferie dal x al z.... e se ha urgenza puà contattare i miei colleghi.

Il problema è che la maggior parte di queste piccole medie aziende non sanno che il loro sito e le mail sono un'interfaccia internazionale pazzesca... Per loro è una cosa che loro non vedono quindi non rende. àˆ una mentalità  diffusa sia qui in Trentino che in quasi tutta italia....
Sono solo i piccoli che vivono grazie ad internet che lo usano tanto..., ma perchè ce ne vivono.

Dai ragazzi bisonga aspettare la prox generazione... solo altri 50 anni e vedrete che tutto funziona...

Inviato: 25/7/2006 9:25
...
Luca
.......
http://www.lucacazzanelli.it ...
L'essenziale è invisibile agli occhi....................
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Re: Adimaging, importatore italiano Cambo
Utente non più registrato
Ciao Andrea, sto facendo un pensierino anch'io al dorso cambo 6x12. Se per caso nei prossimi gg dovessi passare da A/D chiedo info e ti faccio sapere.
Ciao

Giorgio

Inviato: 25/7/2006 9:47
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Re: Adimaging, importatore italiano Cambo

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
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Un modo per combattere questo, che costa fatica lo so, e' di scrivere alla casa madre dicendo in modo urbano ma secco "ma sapete che il vostro distributore in Italia non fa il mestiere per cui lo avete selezionato?"

Non voglio rendere il tutto scioccamente melodrammatico, ma le distribuzioni si assegnano E SI TOLGONO PURE.

Una decina di anni fa ebbi una brutta esperienza con il distributore negli USA di una ditta giapponese (non fotografica). Scrissi una letteraccia in giapponese (grazie ad un amico ovviamente) alla casa madre. Ancora un po' mi offrivano un viaggio premio alla Maldive per farsi perdonare. Certo, la casa madre era giapponese, ma se la casa madre non reagisce di fronte ad una lettera urbana ma secca allora e' un pessimo segno: smettere di comprare i prodottti immediatamente perche' se la Casa Madre fa la fetente con i clienti i distributori saranno cosi' o peggio.

Ho visto Casa Madri totalmente customer oriented e distributori cafoni, ma mai viceversa.

<i> Pensierino della sera: c'e' una massa non indifferente dentro a questo forum di fotografi professionisti e non ma comunque molto sgamati che e' in lotta contro fornitori di servizi, distributori, e rappresentanti che se ne fregano del cliente. Non e' che c'e' qualche meccanismo per cui l'unione faccia la forza? Possiamo pensarci su magari un attimo?
</i>

Inviato: 25/7/2006 17:50
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Re: Adimaging, importatore italiano Cambo
Moderatore
Iscritto il:
8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Appena ho un attimo di tempo scrivo alla casa madre, non temete, quando mi fanno girare gli zebedéi non mi ferma nessuno... Vi farà sapere.


Andrea

Inviato: 27/7/2006 1:47
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Adimaging, importatore italiano Cambo

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Quando decidete di come muovervi avrete il mio contributo.
Io sono solito, dopo l'acquisto di un oggetto e dopo averlo provato, mandare una e-mail al produttore con tutti i difetti riscontrati e i consigli per correggerli. Se tutto funziona bene non mando niente per il semplice fatto che ho pagato per avere un oggetto funzionante e se questo funziona il produttore non mi ha regalato niente. Posso reclamizzare volentieri il prodotto se trovo che sono state usate delle soluzioni intelligienti, e mi sembra giusto nei confronti del produttore e nei confronti di amici e conoscenti che sono o potrebbero essere alla ricerca di un prodotto simile.
Ma se trovo dei difetti dovuti o a cattiva progettazione o ancora peggio alla ricerca del risparmio mi incavolo di brutto. Ho appena mandato una e-mail a un notissimo produttore italiano di biotrituratrici segnalando difetti e rischi per l'utente.
Mi hanno ringraziato dicendo che hanno passato la segnalazione all'ufficio progetti. Non so se e' vero, comunque se tutti gli acquirenti mostrassero il medesimo scontento forse qualcosa si puo' ottenere, anche perche' gli stessi difetti io li segnalo a chi mi chiede notizie della macchina.
Se chi acquista subisce passivamente rischia di avere prodotti sempre piu' scadenti perche' il produttore tiene l'orecchio teso, e se non sente lamentele, per risparmiare, tirera' sempre piu' la cinghia. Ma se si rende conto di trovarsi di fronte ad una clientela esigente, attenta e col nervo scoperto capisce che il rischio di vederla dirottare da un'altra parte e' troppo alto per continuare a giocare al risparmio.
Se poi le lamentele prendono una voce che ha risonanze internazionali il gioco e' ancora piu' rischioso. Bisogna usare gli stessi metodi che vengono usati in pubblicita' per
mettere in evidenza il nome di un prodotto, per cui in una ricerca venga sia il sito del produttore o del venditore ma anche quello di chi si lamenta del prodotto. Io di solito do' piu' credito e sto piu' attento alle notizie che mi fornisce chi un prodotto lo ha acquistato e provato prima di me.
Ciao,
Renzo

Inviato: 27/7/2006 9:37
.........

......
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