Scusate la mia ignoranza ma è da poco che mi sono avvicinato alla co digitale.
Non mi è chiaro che cosa si intende per "metamerismo" riguardo alle stampanti.
SALUTI

Ciao paolo69,

dai un'occhiata qui:
http://www.photoactivity.com/Pagine/A ... li/011%20Inks/Printer.asp

Ciao.

Parlare del metamerismo in modo approfondito richiederebbe la stesura di un trattato di un trattato, dal momento che l’argomento inerisce direttamente con la fisica della luce, ma anche con aspetti “psicologici” della percezione dei colori.
Per semplificare e per rispondere in modo chiaro alla tua domanda, ti dico che il metamerismo nel mondo delle stampe fotografiche è quel fenomeno per cui i colori di una stampa appaiono perfettamente neutri sotto un certo tipo di luce (magari luce al tungsteno) ed invece possono avere delle forti dominati magenta o verdi sotto una luce di altra natura (luce del sole).
Questo è sostanzialmente dovuto al fatto che gli inchiostri con cui realizzaimo le nostre stampe hanno dei diversi valori di assorbimento e riflettenza a seconda delle diverse fonti luminose, e quindi la percezione del colore varia di conseguenza.
E’ erroneamente diffusa la convinzione che il metamerismo sia un “problema” legato alle stampe inkjet, in realtà  niente di più sbagliato, anche nel mondo delle stampe argentiche, le cibrachrome ad esempio, il metamerismo è un fenomeno ben conosciuto ed evidente.

Di solito il metamerismo non si nota affatto, o solo in modo non fastidioso, nelle stampe inkjet a colori, mentre è molto fastidioso e a volte inaccettabile in alcuni metodi di stampa inkjet b&w (gli inchiostri Ultrachrome della Epson ad esempio ne hanno sempre sofferto), e questo perchè il metamerismo inerisce direttamente con la neutralità  dei grigi, e là  dove alcune stampanti inkjet invece utilizzano le cartucce colore per riprodurre alcune tonalità  di grigio (a differenza di quelle che invece utilizzano solo cartucce grigie o nere) il metamerismo è subito evidente.

Ciao a tutti.
Vorrei solo precisare che quando, tra i primi, acquistai la Epson 2100, a notte fonda, dopo molte fatiche, riuscii a calibrare il grigio col l’apposita utility, ma il giorno successivo alla luce solare rimasi di stucco: il grigio era diventato verde azzurro.
Questo era accaduto proprio per effetto del metamerismo che, come ha giustamente ricordato il nostro moderatore, mostra i suoi nefandi aspetti proprio sui grigi.
Qui vorrei fare però una piccola, ma ritengo preziosa precisazione.
Il metamerismo è, infatti, poco avvertibile sui grigi scuri e molto scuri e, invece, molto di più su quelli chiari e chiarissimi.
Il driver della maggior parte delle stampanti non ha sinora tenuto in considerazione questa circostanza (accertata solo col tempo mediante un piccolo ma costoso strumento: lo spettrofotometro).
Oggi il driver della recente Epson R 2400 è radicalmente migliorato sotto questo aspetto e da ciò deriva (piuttosto che dai nuovi inks K3 che hanno sostituito i vecchi UC) il ridotto metamerismo di questa stampante (rispetto alla Epson 2100).
Però, chi possiede la Epson 2100 non deve disperare, potendo ricorrere ad un Rip (Raster Image Printer). Con questi programmi si riesce a pilotare la stampante, previa disattivazione di quello originale, regolando il flusso di inchiostro erogato da ciascuna cartuccia. In questo modo si è visto che, escludendo i colori pieni (Magenta, Giallo e Ciano) e facendo subentrare quelli leggeri (Magenta e ciano light) solo per una parte della curva che corrisponde all’immagine da stampare, é possibile eliminare il metamerismo (oltre che dare tonalità  calde o fredde alla stampa, magari facendo intervenire anche il Giallo e, in rari casi, il Magenta).
Con il Rip è possibile migliorare persino i risultati, già  buoni, forniti dalla Epson R 2400.
Questi programmi, poi, sono indispensabili se si utilizzano inks di soli grigi al posto delle cartucce originali.
Ogni buona marca di stampante offre ai suoi clienti un proprio rip, ma i più rinomati sono prodotti da terze parti. Il più economico, ma comunque efficiente, anche se solo con le stampanti Epson e per la sola stampa in BW, è il QuadtoneRip, offerto a circa 50 dollari.
Vorrei aggiungere ancora che il metamerismo è veramente una brutta bestia; ed infatti puà capitare che esso sia assente per una determinata carta e sia drammaticamente presente per un’altra.
Tanto per non fare nomi la HP 8750, con cui si stampa un buon B&W sulla carta Plus Premium Satin da gr. 286 e da gr. 240, con altre carte, anche del tipo pregiato come la inglese Innova o l’italiana Aristea Werein 290T, è un vero disastro: alla luce alogena o al tungsteno le stampe sembrano perfette, per virare invece sul verde con la luce del giorno (soprattutto se il tempo è nuvoloso) o con il neon.
L’unico metodo, comunque, per dimenticare con il B&W il metamersimo è usare un set di cartucce di soli inchiostri grigi ai pigmenti di carbone, come i Piezography o i MIS.
Ciao a tutti.
Fabio Maione

Salve!

A proposito di metamerismo, descritto nei precedenti post in maniera esaustiva, vorrei segnalare questo sito:
http://www.antelligent.com/pages/profiles/metamerism.htm

Io un paio di prove (con Epson 2100) le ho fatte, con carta Moab Kokopelli Photo Satin, su una foto in B/N con leggero effetto seppia.

Il risultato, però non mi ha soddisfatto molto, anche se a dire il vero (sarà  suggestione??) a livello di metamerismo c'è stato un lieve miglioramento!! La foto però ha assunto una tenue tonalità  tendente al verde che non rientrava certo nelle mie intenzioni. Meglio la foto con "effetto metamerismo"!!

Non ho eseguito infatti altre prove, anche perché sono certo che non sia sufficente un semplice aggiustamento delle curve per ridurre il problema senza effetti collaterali...

Se qualcuno comunque vuole provare sarei curioso di conoscere la sua opinione.

Ciao, Dario

Dario, l'unica volta che ho avuto un serio problema di metamerismo è stato con questa immagine:




immagine spiccatamente "monocromatica" e che visualizzata sotto luce naturale diurna aveva una dominante verde che non mi piaceva (mentre sotto le luci normalmente usate nelle gallerie la resa cromatica era corretta).
Solo che questa era una delle immagini che dovevano essere esposte alla Biennale di Fotografia di Tenerife, ed io non potevo sapere/prevedere le condizioni di esposizione, poteva benissimo andare a finire in un locale illuminato con luce naturale durante il giorno, quindi la faccenda del metamerismo un pò mi scocciava.
Ho applicato una tecnica simile a quella indicata da te, quindi una curva sul canale del verde, ed il metamerismo si è molto attenuato ma non è completamente scomparso, anche se devo dire che è rientrato in valori accettabilissimi ed infatti ho spedito la stampa alla Biennale...ovviamente la curva applicata ha ridotto però un pò quell'effetto "dorato" che pervade un pò tutta l'immagine, e particolarmente nella parte al centro, dove ci sono i tubi, e che sotto una luce incandescente era veramente molto intenso...

Immagine veramente bella e suggestiva Marco!

L'unica differenza è che tu esponi alla Biennale di Fotografia
di Tenerife; mentre io, al massimo, appendo la foto nel corridoio di casa!!!

Ciao, Dario

Marco, ti avrà saturato la banda di Fotoavventure a forza di riguardarmi quest'immagine!!!!!!!

Fer

Citazione:


Ma guarda, avere la possibilità  di esporre e partecipare a queste manifestazioni è molto meno complicato di quello che sembri, nel senso che spesso all'interno organizzano delle ampie collettive che non hanno dei criteri di selezione particolarmente restrittivi, certo, bisogna sapere dove e quando mandare i propri lavori...magari adesso mettiamo in piedi una specie di "calendario" delle maggiori manifestazioni italiane ed europee con anche le info per poter partecipare ...



Citazione:


Grazie Fer , dovrei avere una 28x35cm di questa immagine, sabato te la porto insieme al grosso del nostro portfolio...pensavo di avere qualche 50x63cm che avevo fatto come provini di stampa ma ahimè mi sbagliavo, Cristina ha buttato via tutto, però posso sempre portare la stampa che avevo portato al primo raduno, già  montata, insieme ovviamente a qualche diapositiva 20x25cm, lo so che altri amici le hanno già  viste ma tu no ...mi spiace veramente tanto che non potremo entrare alla nostra mostra, ci avrei tenuto veramente a sentire le vostre impressioni, però non c'è proprio niente da fare, non è solo una questione di chiavi per aprire/chiudere, la faccenda è molto più complessa, in Spazio Symphonia espongono artisti i cui lavori vengono venduti a cifre considerevoli (uno fra tutti, Gligorov) e quindi è uno spazio dotato di sofisticati sistemi di allarme e codici di accesso che, giustamente, io non devo conoscere...