mi sembra di capire che non solo la street photography come si diceva nel post di qualche giorno fa sia alla fine ma forse anche tutto il sistema del fotogiornalismo. Io lo penso già da un po'; oggi con un telefono in mano siamo tutti reporter, fotografi, artisti etc... o no?
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Non vedo la fine del fotogiornalismo ma la sua trasformazione. Ogni volta che un nuovo media sale alla ribalta si pensa che travolgerà gli altri, ma non è mai stato davero così, li costringe, piuttosto, ad una riforma. E' stato così per la radio prima e per la televisione poi. Non ricordo quale grande intellettual-tecnocrate previde, nel 1992, la chiusura di tutte le tv via etere e la fine della carta stampata a causa di internet. Sono ancora tutti qui.

Che frotte di fotofonini facciano circolare informazioni nel cosiddetto cyberspazio è una buona cosa, anche se andrebbe regolamentata, non fosse altro che per garantire agli utenti l'attendibilità delle notizie diffuse.

Se mi devo preoccupare (e lo faccio) è per il mio reddito, che anche a causa di questa invasione si è ridotto drasticamente.

Non mi preoccupo, invece, per le sorti del fotogiornalismo, che avrà sempre bisogno di cronisti seri, interpreti dei fatti del mondo, che sappiano comunicare gli avvenimenti con le immagini, come i grandi reporter di penna fanno con le parole.

Oggi tutti possono fare informazione, ma solo pochi possono (e vogliono) fare informazione di qualità.

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d'accordissimo! non faccio fotogiornalismo ma anche il mio reddito si è drasticamente ridotto a causa di questa invasione che si è portata dietro la corsa al ribasso di prezzi e qualità. Almeno qui in Italia...