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Vecchie e antiche stampe

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25/8/2005 8:38
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Il weekend scorso sono stato al Museo della Fotografia qui a Berlino e in una sala c'erano delle vecchie fotografie (ca. 1910) che mi hanno fatto tornare in mente alcune domande che ho sempre voluto fare al forum e mi sono poi sempre dimenticato di fare. Qui gli esperti di CO si sprecano, quindi ho ottime speranze di avere le risposte.

Le domande hanno a che fare con le vecchie e chiamiamole pure "antiche" stampe fotografiche. Mi riferisco quindi a procedimenti negativo/positivo.

1. Il bianco puro e' inesistente: ingiallimento della carta nel tempo, procedimenti diversi da quelli di oggi, materiali diversi, cosa?

2. Le foto giudicate con i parametri di oggi sono sottoesposte: non dovrebbe essere una questione di tecnica (nei soggetti statici nulla vietava al fotografo di tenere aperto l'obiettivo per altri 10, 20 secondi). Io ho la teoria che il mondo percepito come 'normale' allora negli interni fosse in realta' piu' buio appunto di quello di oggi --- illuminazione a candela o a olio o le prime lampade a gas come a casa mia. Insomma la gente viveva in ambienti piu' scuri. Sbaglio?

3. Ancora nelle foto dei primi del 900 la risoluzione e' molto limitata. Tenuto conto che le stampe erano a contatto e che gli obiettivi a quel punto erano progrediti parecchio e non erano poi cosi' malaccio, come si spiega?


Inviato: 10/1/2012 9:11
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Re: Vecchie e antiche stampe
Utente non più registrato
Gran bel argomento! Ho fatto una ventina di anni di camera oscura ma non mi definisco un esperto, posso dire che in quel periodo l'obiettivo più diffuso era il Rapid Rectilinear (o Aplanatico) che ho e ho usato in 4 esemplari di diversi costruttori. In Germania probabilmente erano in gran parte gli Steinheil (inventore contemporaneamente a Dallmeyer),io ne ho avuto uno dalla definizione impressionante, o i bellissimi Emil Bush e sempre in Germania un professionista poteva avere il Rodenstock Eurynar che era un doppio anastigmatico, poco contrastato ma dalla ottima definizione; c'erano già pure i tripletti di Taylor (più tardi definiti impropriamente di Cooke) che come definizione non erano da meno. Quindi sicuramente i professionisti un buon obiettivo come il citato diffusissimo Aplanatico lo usavano.
Non so se ti riferisci a ritratti perchè come ho letto in un libro di fine '800 e come spesso riscontrabile, l'abbattimento della definizione era voluto. In una mostra che hanno fatto a Venezia in giugno di fotografi della seconda metà-fine dell'800 quello che spesso risaltava invece, era proprio la definizione di certe vedute.
Di sicuro la cosa che più mi ha affascinato era la bellezza unica della carta albuminata e probabilmente l'albumina era responsabile in parte dell'ingiallimento in quel tipo di supporto.

Inviato: 10/1/2012 11:07
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Re: Vecchie e antiche stampe
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9968
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Qualche anno fa, al museo di Roma in Trastevere c'era una bella esposizione di stampe della seconda metà dell'800.
Erano però non ritratti, ma vedute cittadine, realizzate su carta salata e carta albuminata.

Erano effettivamente piuttosto ingiallite (ma anzi! Non oso pensare a come saranno ridotte le mie inkjet e lambda tra 150anni...) ma a colpirmi erano stati proprio i dettagli: belli nitidi e contrastati.

Quindi mi viene da pensare che la poca nitidezza sulle foto alle persone fosse voluta, o forse non era possibile farli stare veramente fermi così a lungo quindi c'era del mosso.

Fer

Inviato: 10/1/2012 11:36
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Vecchie e antiche stampe
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6553
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Per quanto mi ricordi, le stampe che vidi qualche anno fa, realizzate dagli Alinari all'inizio del secolo scorso, erano belle nitide.

Penso anche io che la scarsa incisività dei ritratti fosse dovuta o al mosso per la lunga posa o ad un effetto "pittoricistico" voluto e ricercato.

Per quanto riguarda il viraggio dei toni, a me le stampe ingiallite piacciono di più di quelle bianche.

Inviato: 10/1/2012 16:16
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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