Volevo una focale sui 35mm da usare sulla Nex ed ho preso questo 24mm /2.8 che diventa un 36mm equivalente. La storia di questo obiettivo parte dal '67 con la serie denominata Tipo F/N Auto, fatti in Giappone. Finisce nel marzo '77 con il tipo K a cui appartiene questo (dal numero di serie). Era un progetto a 9 lenti in 7 gruppi. Non è denominato N Auto come il tipo F che lo precede. La nuova versione Ai inizia nel gennaio del '77 con il progetto modificato in 9 lenti in 9 gruppi e prosegue fino ai nostri giorni con Ai-S dell'81, AF e AF-d.

http://www.mir.com.my/rb/photography/ ... AFNikkor/AF24mm/index.htm
http://www.mir.com.my/rb/photography/ ... te70nikkor/wides/24mm.htm

A precindere dalla modifica allo schema ottico mi piace la sua resa, può dare sia immagini dall'ottimo contrasto che dai toni ben equilibrati, la risoluzione mi sembra ottima come si può vedere dai crop. Decade un po' alle estremità del fotogramma ma non in mmaniera drammatica, in un crop si evidenzia un po' di AC. Il resto lo lascio valutare a chi ne sa più di me.

Allega:

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La resa ai bordi, e specialmente agli angoli, la trovo piuttosto deludente.
Tanta aberrazione cromatica e poca nitidezza.
Se poi consideriamo che il fotogramma è già ritagliato a 24x16 su 36x24...
Purtroppo erano veramente pochi i grandangolari sotto i 28mm con buone prestazioni sull'intero fotogramma, fino a pochi anni fa (una stella luminosa il leggendario C/Y Zeiss Distagon 21/2.8).

Fer

Io ho l'AiS ultimo, un pò diverso, su pellicola onestamente aberrazione cromatica evidente non ne ho mai vista, a 4000 dpi. E' un problema di accoppiamento sensore/ottica?

Ovviamente Claudio, come neofita del digitale, non sono certo io in grado di risponderti, ma è un quesito interessante. Ho postato apposta quel crop perchè finora è l'unica situazione in cui l'ho notato in modo evidente. Proverò ancora. Per il resto concordo con Fernando, anche se al contrario degli angoli, mi sembra che al centro la risoluzione sia veramente buona. Nel crop in fondo al viale si vede che viene risolta la struttura di una gru che sta sull'isola di S. Giorgio ad almeno 400-500 metri da dove mi trovavo (considerando anche la turbolenza dell'atmosfera negli strati a pelo d'acqua).

C'è un'altra cosa che piacerebbe sapere a me: credo che le ottiche dedicate trasmettano informazioni di vario tipo al processore della macchina. Ad esempio così era per un Nikkor 35-80 AF che avevo su una F-801 degli anni '90 di cui la misurazione a matrice di punti teneva conto della distanza del soggetto.

Non so se gli algoritmi che impostano i parametri di elaborazione del fotogramma quando è jpg prima di salvare la foto, possano intervenire con la stessa efficacia anche quando è montata un'ottica che come in questo caso informazioni non ne trasmette. Di sicuro diaframma e distanza del soggetto. Non mi stupirebbe poi se la potenza di calcolo odiena, tanto per dirne una, saprebbe decidere la quantità di maschera di contrasto in base al decadimento di prestazioni a diaframmi aperti. Così pure per la AC. Per me su cosa fanno del fotogramma dopo lo scatto il processore e il software della macchina è notte fonda, ma credo comunque che alcune informazioni siano segreto industriale. Curiosità a prescindere dal fatto che al 90% gli scatti li faccio in RAW.
Pino

ho avuto il 24af, mai piaciuto