Dopo vari tentativi ho capito come si caricano le foto (che grande scoperta!). I lavori che vi propongo fanno parte di un progetto che è ancora in corso sugli angoli meno noti della mia città: Benevento. Di questa città sto cercando di cogliere il suo aspetto meno noto ovvero quello dove è ancora possibile avvertire le suggestioni magiche e affascinanti di questa città dalla storia bimillenaria. L'intento è quello di evitare le foto cartoline o di sapore turistico. Le foto n.9, 10, 11 si riferiscono a un cimitero abbandonato posto nel cuore storico della città. Tale luogo è particolare e unico in Europa, fu istituito in pieno medio evo per raccogliere le salme dei bambini deceduti a seguito di pestilenze ed epidemie. Aspetto il vostro giudizio.

Allega:

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Ciao,
non conosco Benevento, quindi mi approccio alle tue foto nelle condizioni piu' adatte.
Infatti, vedendo le prime, rimango perplesso perche' mi manca l'ambientazione, un eventuale riferimento che mi possa far capire. Avrei preferito un taglio che mi lasciasse intravedere un po' intorno. Potrebbero essere invece validissime se accompagnassero altre inquadrature ambientate.
Anche il cimitero se non lo dicevi tu non avrei immaginato che lo fosse.
Capisco il tuo desiderio di andare alla ricerca di scatti insoliti, non inflazionati, pero' e' rischioso.
Anch'io sto affrontando il tuo problema, ma mi sono risoluto a cercare angolazioni diverse, usare e inventare tecniche nuove. Ma non e' facile, bisogna passare e ripassare nei luoghi anche senza macchina fotografica, magari con un blocco per appunti in modo da arrivare poi sul posto con le idee e l'attrezzatura adatta.
Ma e' encomiabile l'idea che stai portando avanti. Io sono della convinzione che nessuno puo' fotografare una citta' o un paese meglio di chi ci abita. Almeno potenzialmente.
Ciao,
Renzo

ciao,
lcomplimenti sia per le foto che per il look bn che personalmente mi suscita sempre qualche emozione in più... hehehe...
in linea di massima sono molto gradevoli anche se come ha giustamente detto renzo non traspare molto l'idea della città di benevento (io che sono di caserta qualche volta ci sono stato), anzi... per dirne una, mi evoca più una cittadina come capua... non so però il perchè!

ciao,
luigi

In primis grazie per aver commentato le mie foto.
Semmai ce ne fosse stato bisogno gli interventi di Renzo prima e di Luigi dopo hanno evidenziato un concetto molto vecchio: la critica quando è ben fatta con cognizione di causa è costruttiva. Vengo subito nei dettagli: quando si fotografa la propria città (mi riferisco a me stesso) inconsciamente oppure per abitudine o altro si è portati a dare per scontato la sua visione di insieme. Mi spiego meglio: riferendomi ad un palazzo, ad esempio, si da per scontato la sua conoscenza architettonica e strutturale per il semplice motivo che quel luogo è come fotografato da sempre dentro di noi per cui non vale la pena riprenderlo nella sua completezza o nella sua collocazione topografica poichè lo conosciamo così bene che focalizziamo l'attenzione direttamente sui dettagli caratteristici. Il paradosso si raggiunge quando guardando quei frammenti visivi vediamo ( e solo noi lo vediamo) anche il resto anche se questo oggettivamente non è presente nell'immagine, è come se noi ricostruissimo mentalmente ciò che manca. Ciò accade per il semplice motivo che quei luoghi sono stratificati nella nostra memoria visiva dandoli per scontato. Questa anomalia poi esce fuori quando una persona estranea ai luoghi giustamente rimarca la decontestualizazione di quei dettagli che a noi appaiono chiari ed eloquenti. Ringrazio Renzo per avermi messo davanti questa sorta di specchio che non riflette ciò che dovrebbe ma solo ciò che io do per scontato e altri ignorano. In tal senso diventa una sfida con se stessi fotografare il proprio luogo perchè bisogna vederlo con occhi estranei nella sua totalità ma con passione per la ricerca del punto di vista insolito (e comunque non da cartolina) o il dettaglio sfuggente. Spero di essere riuscito a esprimermi al meglio.

Ti sei espresso benissimo, ed io mi rispecchio in quello che dici per esserci gia' passato o meglio per non essere riuscito a risolvere ( anche per mancanza di tempo ) il problema.
Spesso andando in giro per la citta' con gli occhi piu' attenti scopro scorci che non avevo mai visto pur essendo passato per li' da una vita. Ed e' questo che secondo me va messo in evidenza, quello che gli stessi cittadini non guardano, per il semplice fatto che nessuno gli ha detto di gurdarlo.
Tutti fotografano le stesse cose, con angolazioni diverse ma ripetendosi.
Ho intenzione di fotografarle anch'io, non come soggetto principale, ma solo come elemento di riconoscimento, di punto di orientamento.
Poi capita anche di scoprire angolazioni particolari di loghi noti che non sono mai venute in mente a nessuno e queste ci possono stare perche' sono diverse, assumono l'identita' di un posto mai fotografato.
Un fotografo che viene da fuori tende a fotografare al meglio i monumenti che sono su tutte le guide, spesso non ha neppure il tempo di andare a cercare angoli nascosti. Ma uno del posto si, e puo' andarci con qualunque tempo ( fattore importante, che puo' date un'impronta diversa ), e puo' scattare molto, in modo da avere una scelta ampia tra i propri lavori.
Aspetto le prossime, ciao,
Renzo

In tutta sincerità, non mi interessa tanto che un lavoro fotografico mi dia una visione oggettiva di un luogo: poco mi interessa sapere che nel tuo lavoro c'è la Benevento che tutti immediatamente potrebbero riconoscere. Quel che trovo interessante è che nel tuo lavoro ci sia una visione soggettiva di Benevento, la tua visione soggettiva e che il lavoro in qualche modo la evidenzi.

Venendo alle immagini, mi colpisce il fatto che siano senza tempo: potrebbero essere scattate ieri o dieci anni fa. Questa sospensione è la prima cosa che mi attrae di questo tuo lavoro.

Le immagini mi appaiono molto contrastate: è una scelta voluta o è un effetto di scansione?

Andrea

Grazie Andrea per il tuo parere. Lo scopo ,o meglio le intenzioni, del lavoro che sto portando avanti hanno come finalità il rapporto che io ho con la mia città. Rapporto inteso nel senso di confrontarmi con la sua storia intrisa di leggende (famosa quella delle streghe), miti popolari, aristocrazia, nobiltà, fierezza antica (l'antico Sannio), retaggio papale ( per otto secoli è stata un'isola pontificia nel Regno delle due Sicilie) il tutto visto in una sorta di crepuscolo visivo lontano da coordinate temporali univoche. Per questo motivo ho scelto un bianco e nero forte, contrastato, cercando di togliere quegli elementi cromatici o chiaro/scuro morbido che in qualche modo possono dare un'immagine tranquilla e rassicurante. Sto cercando di giungere all'essenza di un'immagine togliendo quegli orpelli, abbellimenti o altro che possono impedire di arrivare alla struttura primaria di una foto, al suo stato primitivo che è semplice, elementare ma allo stesso tempo potente. Da qui la mia ricerca a produrre immagini atemporali che tu hai colto in pieno e ti ringrazio per averlo evidenziato. Non so dove mi porterà esattamente questa mia ricerca e se sarò in grado di condurla in porto. Ho l'impressione che prima di scattare foto verso la città devo scattare foto dentro di me..Faccio tesoro dei vostri consigli , giudizi, pareri e come sarò in grado di proporre altre foto sarà mia cura aggiornarvi.