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1 Utenti anonimi
Re: Un anno di stock |
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Utente non più registrato
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Inviato: 1/10/2008 15:49
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Re: Un anno di stock |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Altra domanda:
spesso, nonostante il titolo di ingegnere, molta illuminazione pubblica lascia a desiderare in quanto ad esempio e' illuminato bene il centro di un campanile o di un palazzo ma non la cima. Oppure non si ha un'illuminazione omogenea. Se io intervengo con delle pennellature ad integrare l'illuminazione esistente, debbo ugualmente rendere conto al progettista dell'impianto? Non e' uno strattagemma, e' che ho sostanzialmente modificato l'illuminazione esistente. Ad esempio, tanto di cappello a chi ha progettato l'illuminazione di Piazza dei Miracoli a Pisa.... Ciao, Renzo
Inviato: 1/10/2008 17:16
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Re: Un anno di stock |
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11/9/2008 11:00 Da Bologna
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Citazione:
Fer, se non esiste un regolamento comunale che lo vieti o lo limiti, alle condizioni da te indicate puoi usare il cavalletto. Citazione:
Renzo, nella tua domanda c'è già la risposta ![]() Quando si hanno dei dubbi, la risposta migliore è ricorrere al buon senso. ciao
Inviato: 1/10/2008 17:32
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Re: Un anno di stock |
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Utente non più registrato
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Citazione:
Questa della sottrazione all'uso pubblico fa ridere i polli, sono convinto che i comuni ci provino, ma sono altresì convinto che se uno usa piccole "strutture" non permanenti per alcuni minuti al massimo non ci sia santo in tribunale che ti obblighi a pagare alcunchè. Perchè, estremizzando il discorso, se io sono fermo alla fermata dell'autobus per prendere il mezzo che mi porta in ufficio sto occupando per alcuni minuti il suolo pubblico dove sto in piedi per fini economici. Non ho messo su una bancarella, ho un treppiede, lo stesso che usano anche i geometri (che non credo proprio paghino nulla nonostante anche loro non lo facciano certo per sport). Io ci ho già litigato con diverse persone, vigili e pulotti inclusi, non mi sono mosso e mi sono impuntato e nessuno ha provato ad arrestarmi, multarmi, ecc... Mi hanno persino accusato di violare la privacy perchè fotografavo dei giochi per bambini in un giardino, gli ho riso in faccia parlando della privacy degli scivoli. Intanto devono provare che ho scattato una foto e che non ho appoggiato il treppiede solo perchè ero stanco di andare in giro. Lo facciano. Quando mi portano la prova che dimostrino che ho avuto un ritorno economico dalla cosa. Lo devono dimostrare loro mica io! Che ci provino ok, che ci riescano dipende anche da noi. Ci sarà pure un giudice a Berlino.
Inviato: 1/10/2008 18:46
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Re: Un anno di stock |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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A titolo di curiosità , chiedo a chi è impegnato nel microstock avendo però un altro lavoro come attività principale: come ci si regola con il fisco?
Io essendo un dipendente non ho mai sviluppato una grossa competenza sulle dichiarazioni dei redditi (il che non mi salva dal trovarmi strani e dolorosi conguagli a fine anno ![]() Fer
Inviato: 2/10/2008 10:01
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Un anno di stock |
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11/9/2008 11:00 Da Bologna
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Citazione:
Difatti, in mancanza di regolamenti comunali (cui spesso si richiamano i Vigili, o chi per loro, ma che in realtà sono inesistenti - basta chiedere gentilmente di indicare esattamente quale -), nessuno puà impedire di utilizzare il suolo pubblico (che, come indica l'aggettivo, è di tutti) per qualsivoglia finalità . Citazione:
Direi che al massimo ti possono contestare l'uso di suolo pubblico senza autorizzazione e senza pagamento della TOSAP e quindi elevarti contravvenzione, sarai poi tu ad impugnare il verbale. Magari il giudice fosse di Berlino! ciao O.T.: ti aspetto domani per i racchettoni.
Inviato: 2/10/2008 15:42
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Re: Un anno di stock |
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11/9/2008 11:00 Da Bologna
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Citazione:
Ci sono diversi siti che te lo spiegano. http://www.fotografi.org/ qui trovi qualcosa.
Inviato: 2/10/2008 15:48
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Re: Un anno di stock |
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![]() Iscritto il:
11/9/2008 11:00 Da Bologna
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Fer, aggiungo, adesso che ho un attimo, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo.
Se l'attività è occasionale (ossia non preventivata né preventivabile - la vendita di qualche stampa) e non continuata (ossia non deve avere caratteristiche di stabilità e non deve essere pubblicizzata) è un cd. reddito diverso ex art. 81 TUIR. Se non rispetta le caratteristiche di cui sopra, è un'attività commerciale ed occorre l'iscrizione alla CCIAA. In caso di reddito diverso, quando riceve il suo compenso, il fotografo occasionale redige una ricevuta fiscale compilata in due copie: una copia è per il cliente, l'altra viene conservata dal fotografo. Non occorre nessun modulo particolare vanno ugualmente bene due fogli di normalissima carta bianca. Le copie, uguali, dovranno riportare i dati: Del fotografo occasionale: Nome, cognome, residenza, luogo e data di nascita, codice fiscale. Del cliente: Nome, cognome (o denominazione), residenza, codice fiscale, eventualmente p.iva. Del documento: data e numerazione progressiva. Cioè, data della ricevuta e un numero. progressivo, che ricominci ad ogni anno solare (ad es. 1/2008, 2/2008, ecc.). Del compenso: descrizione sommaria della prestazione ed importo. Ad esempio: "Per prestazione occasionale relativa a ..." €. .... In ogni caso, sulle ricevute per importo complessivo superiore ad €. 75,00 va applicata sulla copia originale (quella che va al cliente) una marca da bollo da €. 1,81 (verificare) e, su entrambe le copie, la dicitura relativa all'esenzione Iva: fuori campo Iva ex DPR 633/72 per mancanza del presupposto soggettivo. In merito al compenso. Se il cliente è un soggetto fornito di partita iva, il compenso è assoggettato a ritenuta d'acconto (rda) nella misura del 20% sulla cifra globale (ad es.: compenso 100 € - 20 € di rda = 80 € che entrano nelle tasche del fotografo occasionale). Del fatto che è stata effettuata questa trattenuta, e dell'avvenuto versamento alle casse dello Stato, il cliente deve inviare una certificazione (contenente l'attestazione che la rda è stata effettuata e dell'importo della stessa) al fotografo entro l'aprile dell'anno successivo a quello nel quale è stato fatto il pagamento. In tal modo tale importo verrà sotratto dall'imponibile del fotografo occasionale. Essendo la rda un'anticipazione sulle tasse, la certificazione dell'avvenuta effettuazione della ritenuta d'acconto è molto importante, in quanto è l'unico documento col quale dimostrare che una parte delle tasse dovute (o tutte quante, o più di quelle dovute) sono già state versate dal proprio cliente. Se il cliente è un privato, non si applica la rda ed il compenso è versato per l'intero al fotografo occasionale. La o le prestazioni occasionali vanno poi dichiarate nella dichiarazione dei redditi dedotti i costi direttamente e strettamente connessi alla realizzazione di quei redditi occasionali. Sono deducibili solo i costi inerenti alla produzione dei singoli lavori (ad es. delle stampe, ma non quello della macchina fotografica o dell'obiettivo). La differenza, dunque, fra spese sostenute e compensi ricevuti nell'anno solare viene dichiarata in aggiunta ad eventuali altri redditi, anche di lavoro dipendente. L'Irpef viene calcolata sul reddito complessivo, eventualmente detratte le trattenute sulla busta paga (se lavoratore dipendente) e la rda; eventualmente si paga la differenza dovuta. Ci sono categorie di dipendenti che non possono effettuare prestazioni per redditi diversi
Inviato: 3/10/2008 10:59
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Re: Un anno di stock |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Quindi bisognerebbe redigere una ricevuta fiscale per il sito di microstock americano, e spedirgliela?
Interessante... Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità ! Fer
Inviato: 3/10/2008 11:05
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Un anno di stock |
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Utente non più registrato
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Mi dispiace contraddire ulteriormente Giovanni ma visto che nel microstock uno vende diritti d'autore sulle foto, la normativa fiscale è diversa da quella indicata, adatta a prestazioni professionali (come un servizio matrimoniale ad esempio). Se mi ricordo bene la normativa fiscale è quella che prevede un forfait percentuale sui redditi realizzati da opere d'ingegno ecc... non mi ricordo esattamente la percentuale ma doveva essere sul 17-20%.
P.S. x Giovanni: sono raffreddato da morire quindi ti posso far innervosire solo qua e non sul campo stasera :P
Inviato: 3/10/2008 12:51
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Re: Un anno di stock |
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Utente non più registrato
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ho inviato a istockphoto tre foto e mi è stato detto di inviarne altre tre perchè quelle che ho spedito erano simili per tema.
Ho preparato altre tre foto ma non riesco a caricarle nel senso che quando arrivo alla fase finale del caricamento escono le tre foto respinte, come devo fare per caricare le nuove? mi restano solo 7 ore, puoi aiutarmi RICTRO? Grazie
Inviato: 12/10/2008 19:26
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Re: Un anno di stock |
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Moderatore
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Non preoccuparti. Hai frainteso il messaggio. Non devi caricare le foto entro 7 ore, ma devi aspettare 7 ore per caricare le foto. (in five hours significa fra 7 ore).
Marco
Inviato: 12/10/2008 19:37
Modificato da pamar5 su 12/10/2008 20:02:47
Modificato da pamar5 su 13/10/2008 0:05:19 |
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Un anno di stock |
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Utente non più registrato
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Tutto a posto.
Il problema era nato a causa della mia scarsa conoscenza dell'inglese, avevo tradotto 'entro tre giorni' invece di 'fra tre giorni' . Infatti trascorsi i fatidici tre giorni ho potuto rispedire il tutto. Chiedo scusa per questa mia divagazione linguistica ma credo di non essere il solo a inciampare con certe cose... tutto era nato con la traduzione del termine 'in' che io mi ostinavo a tradurre con entro (chissà perche?) mentre il dizionario che ho consultato per disperazione traduce con 'fra' quando è preposizione temporale. Spero di non scatenare l'ilarità di coloro che sono maestri dell'inglese. Un saluto a tutti.
Inviato: 13/10/2008 18:11
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