Leggo questa discussione con molto interesse, e trovo che il risultato sia strabiliante. Inoltre, è mia opinione che un negativo di quel tipo sia praticamente perfetto per -quasi- tutti gli utilizzi che vorrei sognarmi di fare

Ora mi trovo nella condizione di "dover" provare lo stand per recuperare dettagli nelle luci e nelle ombre, dettagli che non posso permettermi di perdere.
Bianchi e neri li recupererà in CO esponendo due volte la carta multigrade utilizzando diversa gradazione di contrasto (un'esposizione per grigi e bianchi, una per neri e contrasto).

Come pellicole utilizzerà delle rolley retro 100, che Andrea ha già  ampiamente sperimentato (e con grande godimento, da quel che leggo).. e poi avrei pensato alla efke r 100 (120) e kb 100 (135).
Qualcuno le ha già  testate (donk donk)? qualcuno ha provato lo sviluppo kodak tmax per lo stand?
e poi ancora, visto il lungo tempo di immersione, è consigliabile un lavaggio più accurato/prolungato?

e, già  che ci siamo , avete notizia di sviluppi stand con pellicole IR ?

grazie per le info

Roberto

Non ho mai sviluppato in stand pellicole ad infrarosso, perché temo che un tempo lungo di sviluppo aumenti troppo il rischio di esposizioni non controllate alla radiazione infrarossa: la tank che uso non è in alluminio. Farà comunque una prova, in futuro.

Attenzione alla Retro 100, perché mi sono trovato bene nel piccolo formato: spesso lo stand cambia di molto passando da un formato all'altro della stessa pellicola. La Retro non l'ho provata né in rullo 120 né in piana e non so dirne.

Andrea

Resuscito questo post per riportare la mia ottima esperienza con la Rollei Retro 100 in piccolo formato con Rodinal 1:200 in stand per due ore con capovolgimento della tank dopo un ora. Negativi eccellenti nel range di esposizione da 80 a 400. Qualche problema di uniformità  di sviluppo si è risolto con il capovolgimento della tank a metà  del tempo di sviluppo.

Andrea

Temperatura 20°?

Ho sviluppato sempre a temperatura ambiente, in ogni caso mai inferiore ai 20°: sviluppando in stand la temperaura è - almeno per la mia esperienza - una variabile del tutto secondaria.

La scelta di modificare il tempo dello stand è dovuta al fatto che ho osservato che quando tiravo le pellicole raddoppiando il tempo ottenevo negativi con una densità  perfetta, sia per la stampa analogica che per la scansione, e voluto verificare cosa sarebbe successo a utilizzare un tempo maggiore anche con esposizioni normali. Esponendo a 80-100 il negativo è perfetto, sia per densità  che per dettaglio; tirando di uno-due stop le ombre si chiudono molto poco, le alte luci si aprono pochissimo, aumentano lievemente grana e contrasto, diminuisce di poco la densità . Che dire, se non che sono soddisfatto?
Certo, attualmente le Agfa APX 100, alias Rollei Retro 100, non sono più disponibili, se non per qualche giacenza. Devo verificare se le nuove Retro 80S si comportano in maniera analoga, ma finché trovo le vecchie 100, uso quelle.

Andrea

Anche io attualmente utilizzo la RR 100 della quale ho una buona scorta. In ogni caso se non sbaglio la nuova Adox Pan 100 dovrebbe essere la solita APX 100.

La Rollei Retro 80s è completamente diversa dalla 100, ma ho letto, girando su internet, che si comporta bene con lo sviluppo stand.

Gianluigi

C'è da capire, al di là  delle specifiche emulsioni, come si comporta il supporto in PET nello stand. Mi potresti indicare, Gianluigi, i link alle informazioni su RETRO 80S e stand?

Andrea

Avevo trovato qualcosa sul forum di flickr, ma adesso non trovo il link. Comunque avevo visto questi esempi:

http://www.flickr.com/photos/shawnito/4103972676/
http://www.flickr.com/photos/shawnito/4103494048/
http://www.flickr.com/photos/22881422@N02/3824840033/
http://www.flickr.com/photos/22881422@N02/3835744139/
http://www.flickr.com/photos/22881422@N02/3825645322

Gianluigi

Grazie.

Nelle prime due c'è un'evidente grana, ma non ci sono informazioni sulla diluizione usata.

Nelle altre è stata usata una diluizione 1+100 che è una diluizione con cui utilizzare normalmente il Rodinal: sviluppare in stand a questa diluizione porta a un sovrasviluppo, con tutto quel che questo comporta.

Andrea

Anche la Fuji Neopan SS 100 viene molto bene in stand (Rodinal 1+200 per due ore con un capovolgimento dopo un'ora: un doppio stand!) con sensibilità da 100 a 400.
Mi pare che sia - tanto per cambiare - una pellicola non più prodotta: in ogni caso se a qualcuno capitasse in mano...

Andrea

Test di oggi :
sviluppo stand , rodinal ( R09 NEW ) diluizione 1:200 , su 2 Rollei Retro 400S - 120 , con esposizioni occhiometriche pensate per un range di sensibilità da circa 100 a circa 1600.

Risultato notevole! slurp slurp
Credo proprio che d'ora in avanti svilupperò sempre in questo modo..

Non ho a disposizione scanner per negativi, ma posterò la scansione di alcune stampe fatte in camera oscura, in versione "neutra" e in versione "manipolata" (opportunamente commentata). I negativi ottenuti con questo sistema sono davvero fantastici!

Sviluppo stand per quanto tempo: 1h o 2h?

Gianluigi

1 ora, poi ho capovolto le tank (e dato qualche bottarella per prevenire bolle d'aria), poi ancora 1 ora.

Secondo test.

Nota : i due test sono stati fatti su un totale di quattro pellicole, esposte in condizioni di luce simile.

Nel primo test la temperatura dello sviluppo era di 24°C, per 1h + capovolgimento + 1h (2 rollini);
nel secondo test la temperatura dello sviluppo era di 24°C, per 1h30m + capovolgimento + 2h (2 rollini).

Devo aver raggiunto il limite di esaurimento dello sviluppo, perchè ad occhio nudo non sono stato in grado di rilevare alcuna differenza tra i quattro rollini.
A dire il vero qualche differenza l'ho trovata.. perchè mia figlia deve aver giocato con la macchina fotografica
non male per una 3N (tre-enne)

Sviluppo stand , rodinal ( R09 NEW ) diluizione 1:200 , su 4 Rollei Retro 400S - 120 , con esposizioni occhiometriche pensate per un range di sensibilità da circa 100 a circa 1600.

Provinerò appena possibile..

Una curiosità: usi una sviluppatrice termostatata o qualche altro sistema per mantenere costante la temperatura?
Perchè altrimenti i 24° che indichi sono immagino la temperatura iniziale, ma dopo un'ora di sviluppo la temperatura finale potrebbe anche essere assai diversa.

Il trucco è semplice : la "lavanderia oscura" si trova nel piano interrato
Sabato la temperatura ambiente era di 24 gradi, ieri era di 25 gradi.
Non credo che la sviluppatrice termostatata si sposi bene con lo sviluppo stand: un riscaldatore farebbe circolare il liquido.. (e anche un refrigeratore).

Per il primo test ho verificato la temperatura ogni mezz'ora, e non è mai cambiata. Nel secondo test ho verificato la temperatura all'inizio, alla "agitazione", e alla fine; nemmeno in questo caso ci sono state variazioni.
Ovvero, le variazioni potrebbero anche esserci state, ma nell'ordine del mezzo grado (ho un termometrino da 7 euro).

C'è una info aggiuntiva che forse Andrea potrebbe trovare interessante: non ho fatto alcun pre-bagno.

..sono appena uscito da un "pomeriggio oscuro", e mi sono accorto che, partendo da questo tipo di negativi, devo rivoluzionare il mio abituale modo di stampare

Dunque,
sin dalle prime fasi di stampa è stato evidente che i negativi erano tutti piuttosto "morbidi"; lo si può notare dai particolari ingranditi (stampa scansionata 1200dpi).
Riporto qui tre negativi.
La prima immagine è la scansione di una stampa senza mascherature o contrasti o altro; poi l'immagine di quella che sarebbe la mia idea di "stampa finita"; per ultima la scansione di un dettaglio, fatta con una risoluzione maggiore.

originale



rivisitato



dettaglio



---

originale



rivisitato



dettaglio



---

originale



rivisitato



dettaglio

Citazione:

Non che sia un obbligo, ma girare puliti è sempre meglio!

Andrea