Roberto, secondo me il "trucco" sta nel fatto che la fotografia è comunque una forma artistica più di altre legata alla tecnologia, intrinsecamente.

Ci sono periodi in cui le novità  tecnologiche "destabilizzanti" sono poche e allora anche il fotografo che non vuole delegare troppo, trova comunque un equilibrio stabile, che gli consente di concentrarsi solo sul lato comunicativo e artistico.
E poi però ci sono periodi tumultuosi in cui vengono sconvolte le basi tecnologiche su cui la fotografia si poggia, e allora il fotografo che non voglia delegare troppo, si trova coinvolto anche pesantemente nell'aspetto tecnico e tecnologico, che inevitabilmente toglie tempo ed energie.

Noi da alcuni anni ci troviamo in uno di questi periodi tumultuosi, con l'avvento prima della scansione, con relative problematiche; poi della postproduzione in Photoshop; ora della stampa digitale anche "fotografica" (anziché solo tipografica).
Chiaro che se vuoi continuare ad interessarti in prima persona di tutto il workflow, devi avere tempo ed energie da dedicare all'aggiornamento tecnologico.
Però io la vedo un po' dura: è come se un regista, oltre ad occuparsi della buona riuscita dell'opera filmata, volesse star dietro in prima persona (non quindi come coordinatore/supervisore) anche ai costumi, al trucco, all'audio, al riversamento, al doppiaggio, al software del montaggio e a quant'altro alla fine contribuisca al prodotto finale.

Secondo me affidarsi a dei consulenti di fiducia (rapporto che si costruisce nel tempo) è l'unico modo per concentrarsi sugli aspetti creativi senza dover impazzire dietro a spazi colore, software di conversione raw, sistemi di backup, piattaforme di indicizzazione e pubblicazione web e duemila altre cose che sono più da informatici specializzati che da fotografi veri e propri.

Fer

quoto Fer, e attenzione a citare il medioevo e il rinascimento...a quell'epoca, sorattutto per le grandi opere, la preparazione veniva fatta propro da assistenti, e non necessariamente dall'artista, che, si, studiava la tecnica, ma non é detto che ci mettesse mano in questa fase, molte volte anche i quadri venivano iniziati e dipinti dagli assistenti e poi finiti dall'artista, insomma le situazione erano più complesse di quello che si pensi. Paradossalmente per questo, come dice Fer, oggi il workflow complessivo puà vedere diverse figure coinvolte (l'abbiamo detto anche in vecchio 3ad), un po come avviene in altre produzione mediatiche.
bs
marco

volevo anche rispondere a Mxa, credo che sia proprio la tecnologia digitale con le nuove conoscenze che richiede, l'aggiornamento necessario, a non fare troppa differenza tra uno come me che deve stampare foto anche grandi e di buona qualità  per una mostra e un professionista (certo che ci sono differenze...su altri piani), entrambi ad un certo punto avremmo bisogno di qualcun'altro, perchè diventa troppo complicato. Pensiamo solo all'aggiornamento software e hardware, cosa faccio continuo a spendere soldi... Ho ancora un bel ingranditore ed ha 30 anni. E questa la differenza, sia per me e che per il professionista.

Citazione:



Siamo precisi:

"Rollè di coniglio farcito alla purea di patate e prosciutto"

La mitica ricetta di _weed_....LOL



PS:interessante topic...continuate continucate