Vi dicevo ieri che ho sviluppato il mio primo rullo e le densità  dei negativi ad occhio mi sembrano piuttosto buone. Ma vorrei stamparli.
Purtroppo non posseggo ancora l'ingranditore ne il materiale per sviluppare la carta. Chimici e bacinelle si potrebbero reperire facilmente ma per l'ingranditore occorre un pò di tempo. Allora vorrei chiedervi: c'è un modo per poter fare i provini a contatto anche senza ingranditore?
Grazie

Se hai uno scanner piano sì.

Penso si possa provare con una lampada schermata per ridurne l'intensità .

Alessio

No non ho uno scanner...vero è che come ultima spiaggia, in mancanza di ingranditore, ne prenderei uno. Ma io mi riferivo a provini a contatto tradizionali...tipo disporre tutti i fotogrammi su un foglio A4, esponendoli poi...boh alla luce del sole??? Non lo so magari dico una fesseria, ma siccome su Nadir ho letto che è possibile, ma non viene spiegato come, volevo sapere se qualcuno di voi ha esperienze in tal senso...

ciao,
prendi una spugna fine e un vetro pesante e con questo ti sei fatto un pressino. poi una lampadina attaccata ad un filo. sul soffitto metti un anello e ci passi dentro il filo. a questo punto se tiri il filo la lapmadina sale e hai meno luce. avvicinando o allontanando la lampadina dal piano del foglio puoi gestire facilmente l'esposizione. se poi vuoi puoi anche fare una serie di riferimenti misurando con un esposimetro a che altezza devi mettere la lampada per miminuire di ogni stop.
un sacco di stampatori per contatto fanno cosi', e pure ansel adam, prima di passare alla luce dell'ingranditore per i contatti, faceva cosi'. ma per dei provini ne vale la pena?
ciao
f

Allora,

nella più totale oscurità  (puoi usare una lampada per camera oscura) devi mettere le strisce dei negativi su un foglio di carta fotografia e poi ci metti sopra un vetro per tenere tutto fermo.

Accendi la luce per i tempo necessario ad impressionare la carta e poi la sviluppi normalmente.

Per i tempi devi fare alcune prove, dipendono dalla potenza della luce.

Alessio

Ragazzi oltre a ringraziarvi per la prontezza delle risposte, volevo chiarire che conosco più o meno bene il procedimento dei provini per determinare il tempo di esposizione e così via, ma la comune lampadina al tungsteno va bene?

La comune lampadina al tungsteno va bene, nel mio primo ingranditore ereditato da mio padre c'era dentro una di quelle

ciao
Alessio

Hmmm.....
Comprare lo scanner appositamente, non so se sia una grande idea.
Con quello che costano oggi gli ingranditori usati.

Lo dico pure perchè ho notato "forti pulsioni" alla stampa tradizionale.
Poi fai tu......

Cià bbau!

prendi una spugna fine e un vetro pesante e con questo ti sei fatto un pressino

Questa della spugna non l'ho capita, da mettere sotto il foglio dici...?

Siccome interessa pure a me:
di che spessore il vetro più o meno?
Lo so che sà provini però......

se sono negativi 24x36 puoi trovare i provinatori della Paterson che hanno le guide per tenere ferme le strisce dei negativi. Comunque se lo vuoi autocostruire come vetro ti suggerisco almeno un mezzo cristallo che puoi fartelo tagliare e molare da un qualunque vetraio della misura che vuoi. Per riassumere il tutto prendi una tavoletta di legno 1 1,5 cm spessore che sia piana, andrebbe bene una tipo quelle dei piani interni dei pensili da cucina bilaminate, stessa misura del vetro sopra ci metti un foglio di gommapiuma 0,5 cm sempre della stessa grandezza. Se poi un lato lo nastri in modo da fare una specie di cerniera è utile per tenere fermi i negativi via via che li inserisci sopra la carta sensibile. Controlla che il vetro non abbia imperfezioni, ma in genere il mezzo cristallo è ottimo

Gracias

Ciao,
se non hai la lampada ti suggerisco il metodo che usava mio padre in Africa durante la guerra: Aveva una 6x9 e stampava a contatto. Come luce usava un fiammifero
Lo accendeva nel buio, lo posizionava no so a che altezza dal torchietto ( che ho ancora, tarlato ma esiste tuttora ) e quando il fiammifero si spengeva la carta era esposta correttamente.
Che so...provare per credere....
Ciao,
Renzo

al posto della spugna puoi usare anche del velluto, in pratica serve a far aderire omogeneamente la carta al alla pellicola. Nei torchietti c'era il velluto.
Ciao,
Renzo

ciao,
nei torchietti effettivamente c'era il velluto o feltrino, ma in quelli moderni c'e' spugna e a volte sopra a questa pure un feltrino fine, a volte in piu' pure un foglio di vinile (ma questo per l'umidita').
in pratica il problema si pone con formati superiori, e soprattutto con la carta. i negativi con un vetro stanno abbastanza dritti e l'aderenza e' discreta pure con mezzi molto tradizionali.
io il metodo lo uso fino al 30x40, in quel caso ci vuole una lastra da 0.5 perche' altrimenti la carta resta sospesa e un torchietto sarebbe cmq meglio (me lo sto costruendo). per dei semplici provini un pezzo di gommapiuma e il vetro di un quadretto vanno bene, poi se e' piu' grosso puoi pure mettere dei pesi sui bordi.
ciao
f invisioso del torchietto del babbo

Bellissima la storia dell'Africa...mi sembra di visualizzare l'immagine!

Comunque grazie dei consigli...diciamo che prendendo un semplice portalampade e una lampadina al tungesteno, con un pò di prove successive ce la dovrei fare. Ma posso puntare direttamente la luce della lampadina sul torchietto, oppure magari occore frapporre un materiale che diffonda un pò la luce, chessà plexigas opaco?

Per la luce si puà usare anche il flash, posto ad una certa distanza almeno un paio di metri purchè perpendicolare e meglio se con diffusore, oppure se la stanza lo permette rivolto verso il soffitto, ma devi fare delle prove.